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Un anno fa ho cercato di stimolare l'Acquedotto del Fiora ed il Comune a "incentivare" l'uso dell'acqua da loro stessi distribuita al Giglio, ricordandone alla cittadinanza ed ai turisti la qualità (ed il costo decisamente inferiore a quello delle bottiglie di plastica). Salvo una nota dell'Acquedotto del Fiora che ribadiva la potabilità della propria acqua, non sono a conoscenza di chiare (e magari FORTI) iniziative prese in merito dal Comune. Che l'esempio dei cittadini australiani non ci possa insegnare qualcosa? Un cordiale saluto ed a presto.
F.Archibugi

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