In una cornice naturale unica, siamo stati accolti con un calore umano che solo le genti di quella regione riescono ad infondere. Appena giunti in paese uno striscione campeggiava sulla piazza: “Il Comune di Bagnoregio dà il benvenuto alla banda Musicale E. Brizzi”, lungo la strada che conduceva al nostro albergo, poi, una miriade di biglietti colorati inneggiava al gemellaggio tra le due bande.
Nella hall del grazioso albergo posto nel centro del borgo c’era ad accoglierci il Sindaco, presente per porgere i suoi voti augurali. Nel breve discorso ha posto l’accento sulle emozioni che suscita il suono della banda musicale nelle menti di grandi e piccini, il sapore particolare che infonde alle feste di paese, rendendole indelebili nei ricordi.
Appena il tempo di posare i bagagli poi tutti fuori, in strada, dove le due bande musicali, fuse insieme, hanno intonato le prime marce, composte dal nostro maestro Pellegrini. Nessuna esitazione nell’accordo tra i componenti, nessuna sbavatura o controtempo, come se avessimo suonato insieme da una vita!
Marciando, abbiamo così attraversato l’intero centro di Bagnoregio, stupendo paese dell’alta Tuscia viterbese. Giunti nell’auditorium, una antica chiesa sconsacrata ed ora restaurata per la musica, dopo una breve prova per mettere a punto la tecnica di alcuni brani un pochino più impegnativi, alle ore 18.00 puntuale si è svolto il concerto.
La manifestazione musicale è stata divisa in due parti: una prima, nella quale i due corpi bandistici riuniti, hanno suonato marce e pezzi di musica leggera, una seconda nella quale la nostra banda si è esibita da sola in un altro repertorio sempre di musica leggera.
Nell’intervallo, a rimarcare l’amicizia, il nostro direttivo ha donato al sig. Sindaco, al Maestro ed al Presidente della Banda Musicale dei ricordi tipici dell’Isola e delle nostre tradizioni musicali. Abbiamo inoltre evidenziato agli ascoltatori di Bagnoregio che un nostro componente della banda, Pietro Baffigi, ha origini da parte della nonna Quintarelli, proprio da Bagnoregio, infatti il soprannome di Bagnorea o Bagnarea, vecchio nome di Bagnoregio, si tramanda simpaticamente dal trisavolo al figlio di Pietro.
Il gemellaggio è proseguito con una sontuosa cena e, la mattina seguente, con la visita guidata al suggestivo centro di Civita di Bagnoregio.
Nell’auspicare un prossimo ritrovo tra i due corpi bandistici, magari qui al Giglio, il nostro ringraziamento va al M.o Aronne e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere piacevole la nostra breve visita.
Un ringraziamento particolare, va poi a quella che è stata la nostra guida: Franco, che oltre ad essere un ottimo componente la banda locale, si è dimostrato anche un raffinato poeta ed un buon intrattenitore.
Girolamo Rum
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