Giannutri, Feri: il Parco sta lavorando per risolvere i problemi segnalati da Legambiente
Al termine di questa estate inizieranno le procedure per la trasformazione dei vincoli a mare in area protetta
Dopo l’intervento di Emanuele Zendri sull’assalto delle imbarcazioni da diporto al mare e ai fondali di Giannutri, sulla questione interviene Stefano Feri, vicepresidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ex assessore all’ambiente del Comune di Isola del Giglio. Ecco cosa scrive:
Ringrazio gli amici di Legambiente per l’azione di attenzione verso l’isola di Giannutri. Posso dire che stiamo lavorando proprio nel senso da loro auspicato, in collaborazione con l’Ente locale e le altre amministrazioni ed organi dello Stato per affrontare alcune delle problematiche storiche della piccola isola (vedasi ad esempio i numerosi interventi in itinere, alcuni in corso di esecuzione ed altri in programma a breve, come la realizzazione della pensilina fotovoltaica, la prossima ristrutturazione del centro visite, l’istallazione del campo boe per i diving (con prossimo ampliamento) e l’istallazione dei bagni pubblici. Per la trasformazione delle zone 1 e 2 di Giannutri in AMP (Area marina protetta, ndr) il tempo è ormai giunto in quanto da pochi mesi si è concluso l’iter per l’isola di Capraia ed ora abbiamo un riferimento normativo ben preciso. Al termine di questa estate inizieremo le procedure per questa trasformazione. Per risolvere il problema relativo ai due “coni” liberi davanti alle cale Maestra e Spalmatoio dovrà invece intervenire un nuovo decreto per l’ampliamento della zona di mare protetto che non dipende direttamente dal parco, ma che assieme al comune ed alla regione proveremo a proporre al ministero nell’ ottica di agevolare la fruizione sostenibile delle zone. Ci preme anche evidenziare che grazie ai recenti accordi con la Guardia di Finanza e con la vigilanza che gli stessi fanno anche tramite il sistema di videosorveglianza, al momento, pare sensibilmente diminuito il sistematico attacco alle zone protette; parliamo di diminuzione non di eliminazione del problema perché ben sappiamo come sia difficile contrastare il bracconaggio a mare, ma l’impegno su questo fronte rimane molto forte. Proprio di recente è stato firmato un secondo accordo con la Capitaneria di Porto per destinare una unità del corpo ad alcune e ben precise uscite mirate al “periodo caldo”.
Stefano Feri, vicepresidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
Zendri risponde con una breve nota:
Ti ringrazio Stefano e come sai siamo disponibili a collaborare per migliorare le cose e tutelare finalmente Giannutri. Spero che il campo boe per i diving sia pronto il prima possibile perché l’ancoraggio selvaggio dei diving è uno dei problemi. Sappiamo però che l’Amp non risolverà i problemi se non verranno poste sotto protezione anche le zone del Golfo dello Spalmatoio e di Cala Maestra. Lavoriamo insieme per trovare una soluzione.
Emanuele Zendri, Gruppo Giannutri Legambiente Arcipelago Toscano
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