GIGLIO, ISOLA RITROVATA: GIOIELLO SLOW
ANNI FA scrissi denunciando la mancanza di sensibilità verso turisti e musicisti. In ballo c'era un divieto di fare Musica dal vivo. Oggi manifesto la mia gioia per un cambio di tendenza. Mi auguro farà del Giglio un modello da un'isola finalmente libera di essere più che l'insieme delle sue bellezze. Libera di raccontarsi nel suo spirito legato agli uomini che da sempre vi abitano.
Sono gigliese adottato ogni estate fin dal 2005. Avevo simpatia per la loro ritrosia a raccontare e a raccontarsi, ma rivendicare con orgoglio nomi e soprannomi dei loro ceppi familiari. Nelle piccole comunità ci si marca a uomo... Ho colto il loro lato "orso" che ha ostacolato una condivisione piena del territorio, delle loro fatiche, la storia di casa loro.
Ma c'è un prima e un dopo. Il disastro della Concordia ha costituito un doloroso spartiacque. Partita a maggio la grande chiatta, oltre alle posidonie e alle pinne nobilis che coprono i fondali bonificati, i Gigliesi hanno messo a dimora un nuovo spirito, nato dall'esperienza del vero senso dell'accoglienza, quella che parte dal cuore. E' uscita allo scoperto nella tragedia e ormai non si può più negare, è una cosa che unisce e cambia.
UNA VOGLIA di cambiare che stava nei bellissimi concerti di MusicalGiglio suonati da un sestetto fantastico per amicizia e bravura nella chiesa del Porto, nella vigna dell'Altura, al Castello, con la presenza costante di Uto Ughi. Negli sforzi del Comune, della Pro Loco, di albergatori e di chi governa spiagge, di chi fa vivere il faro di Capel Rosso e il Fenaio. Che ho colto al Campese dove un poeta, Cinasky, ha invitato il pubblico a scrivere frasi, impressioni, riflessioni su quei momenti indimenticabili, terribili, che hanno coinvolto l'intero pianeta. Qualcuno ha detto "doveva essere fatto prima". Ma il cambiamento è ora.
E' QUESTO che porterò con me il 7 Agosto al Castello. Presenterò Slow Music. Un'associazione nata per servire gli ascoltatori, per portare bellezza, etica e rispetto in questo mondo musicale travagliato. Per parlare del futuro della Musica, raccontando qualcosa anche con la chitarra. Il patto è che in cambio il Giglio abbia un presidio Slow, ma non solo Music, un presidio in cui la fretta, quell'eccitazione inutile che morde il collo, inattenzione e insensibilità vengano lasciati in sosta, in qualche parcheggio di Porto Santo Stefano.
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