Penso sia legittimo come parte interessata chiarire un po’le idee, non tanto a quei pettegoli, ipocriti, pieni di cattiverie e di invidia, ma a quelle persone civile rispettose dei diritti e doveri che ogni cittadino deve avere in una società civile avanzata come crediamo di essere, per ognuno di loro ci sarebbe da raccontare volumi interi ma VIVA IDDIO chi è senza peccato scagli la prima pietra.
I FATTI
Correva l’anno 1993 quando il tribunale fallimentare di Grosseto mise all’asta pubblica tale immobile, tutti potevano partecipare, ed infatti non fummo gli unici, pertanto l’asta rispetto alla base di partenza Sali moltissimo e purtroppo fummo incastrati proprio all’ultimo lancio, l’amara sorpresa non tardò a giungere, poco dopo messa la pratica in mano ad un professionista ci dette la bella notizia che l’immobile pagato con soldi buoni non era legittimato da concessione edilizia, abbiamo dovuto ricorrere e pagare ben due condoni ( condono del 1985 e condono del 1994) al primo ci fu risposto che era tardivo e per questo è ancora in piedi un ricorso al T.A.R della Toscana il secondo leggittimo e come detto pagato l’oblazione aspettiamo ancora da 13 anni e guarda caso da un’altra pubblica amministrazione la legittima concessione edilizia in sanatoria, ricordo a tutti quei sapientoni compreso qualche consigliere comunale, che i CONDONI piaccia o no sono legge dello Stato ed a me pare che ogni buon cittadino ha l’obbligo del rispetto, un ultima cosa per il mestiere che faccio conosco molto bene ogni singolo buco abitativo credetemi in questo paese si affitterebbe a peso d’oro anche le suocere in procinto di morire
Modesti Giuseppe
Giuseppe Modesti
Autore: Giuseppe Modesti
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