Premetto che nel 1994 ero al fianco del Landini nella lotta contro il Parco, poi quando ebbi coscienza su quale strada ci stava portando presi le giuste distanze. Una piccola riflessione su quanto detto e accaduto ieri, intanto un plauso a questa amministrazione non solo per la scelta della linea politica, ma per come stanno portando avanti il problema, hanno dato veramente lezione di cosa sia una democrazia partecipativa, forse il Landini non è d’accordo ma è mia convinzione che lui la Democrazia partecipativa non sa neanche dove sta di casa, il Landini ha la memoria corta si è già scordato di come governava quando era Sindaco, le minoranze ne sanno qualcosa. Iscrittosi poi  a parlare come tante altre altre persone presenti,  si è permesso anche  di contestare i tre minuti assegnati ad ogni  oratore ( scelta obbligata per mancanza di tempo) tacciando gli organizzatori di  essere antidemocratici, che “faccia tosta” e comunque visto che al suo seguito erano cosi numerosi bastava che tutti si iscrivessero a parlare ed i tre minuti gli sarebero moltiplicati come il pane di Gesù Cristo e non credo che gli sarebbe stato negato, la verità è un'altra il loro linguaggio è la BAGARRE in quel settore il Landini a dei bravissimi mestierianti, “altra considerazione,”  appena presa la parola il Presidente  Mario Tozzi hanno tutti insieme urlato il solito  vecchio e logorroido slogan
“CONTROLA GENTE IL PARCO NON SI FA”  
Ma quale gente crede di rappresentare il Landini quel trentasette per cento delle ultime elezioni amministrative, oppure quei quattordici voti di preferenza che lui ha preso, forse la sua forza si basa sull’illusione dell’ultima petizione di raccolta di firme organizzata ad arte, “Landini”  in un sistema democratico quelle che contano sono le schede che ognuno di noi mette nell’urna segreta e quelle grazie a Dio gli hanno dato torto il  63% della popolazione non  lo ha votato. Prima di chiudere un plauso la nuovo Presidente del Parco  Mario Tozzi  un uomo  giusto al momento giusto un occasione da non perdere

Modesti Giuseppe