Carissimo Sergio leggo la tua risposta, anche se indirettamente mi chiami in causa a seguito di un mio intervento su GiglioNews relativo ad un articolo apparso sul giornale La Nazione. Premetto che quell'articolo sicuramente non l'ho scritto io e non penso che la Nazione pubblichi un qualcosa di uno sconosciuto. Detto questo ti ricordo che a proposito di collaborazione, prima dell'elezioni mi dicesti in confidenza che era nelle tue intenzioni incontrare tutte le associazioni, io sono ancora qua che aspetto, e comunque per sgombrare il campo da ogni dubbio, "se richiesta" sia la mia che quella della Confraternita sarà una collaborazione piena, a noi poco interessa quale colore politico risolva gli attuali problemi della sanità gigliese, l'importante è risolverli. Con sincerità ti confido che sia io, l'ex Sindaco Brothel ed il Dott. Schiaffino abbiamo fatto il possibile per far capire a chi è proposto alla gestione della sanità che l'Isola è una realtà diversa e che non si possono applicare i parametri del continente, purtroppo sia l'ex Direttore generale sia funzionari dell'A.S.L. hanno sempre contrapposto un muro di gomma, questo nonostante proposte avanzate le quali avrebbero modificato radicalmente il modo di gestire la sanità gigliese, proposte le quali, conti alla mano, avrebbero fatto risparmiare non pochi soldi allo Stato e migliorando sensibilmente i servizi. Non mi dilungo, aggiungo solo un'ultima cosa, noi siamo abituati a lavorare in silenzio, siamo abituati a correre in ogni luogo ad ogni ora e per ogni evenienza; credo e sono consapevole che i volontari della confraternita svolgano il loro operato con serietà e massima efficacia, se poi qualche volta, com'è successo, il carro Funebre, non per nostra volontà, non può andare in continente a prendere un nostro caro estinto, per favore non ne facciamo una questione di Stato; purtoppo vivere su un'Isola è anche questo e non solo questo. Sergio quando mi vuoi incontrare io sono qua

Modesti Giuseppe