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''I remi e le rime'': poesia di Tonino Ansaldo

"I remi e le rime": poesia di Tonino Ansaldo

Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l’apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.

Oggi Tonino ritorna alle sue due grandi passioni: il Palio e la poesia. Proprio nell'anno della rinascita dopo il periodo buio della pandemia l'isola proverà a risollevarsi attraverso la sua storia e le sue tradizioni. Tra queste il Palio Marinaro, la regata remiera che si corre il 10 Agosto in onore di San Lorenzo. 

Il poeta si rivolge ai più giovani che negli ultimi anni, insieme ai suoi amici, ha cercato di avvicinare al mondo della voga. Proprio a loro che "son gemme, germogli, giovani fiori, pezzi di cuori" Tonino dedica i suoi versi nella speranza che s'innamorino della tradizione, proprio come i loro padri di cui stringono gli stessi storici remi e costituiscano la solida base su cui ricostruire lo spirito della nostra regata remiera.

Poi, come un pittore con la sua tavolozza, il poeta si invola nella sua seconda passione, le rime, dipingendo con straordinari colori di parole le bellezze della sua isola, "natia pietra". Dal verde delle vigne al giallo delle ginestre, dai poggi dorati ai sentieri celesti, dall'argento delle cale al viola dei ricci sotto il mare cristallino ... con incantevoli colpi di pennello Tonino colora di Giglio le nostre anime!

I REMI E LE RIME

S’avventa
qual vento
sull'onde mie d’incanto
l’umana passione.

E tempesta
tramuta
nel cuore.

S’avventa
qual vento
nel tardo
mio tempo ...
Di sego l’odore
il nodo di stroppo
il colpo dei remi
l'infante sudore.

Son gemme,
germogli,
giovani fiori
pezzi di cuori.

Stringono
remi di storie
memorie di glorie
cinte di allori.

Sono
semina sparsa
sul nobile solco
futuro raccolto
la loro comparsa
d'infanti maggiori.

S'avventa
qual vento
nel tardo
mio tempo...
d'orchestra
il suonar delle rime.

E cantano dolci
le vigne
pini, pinoli e pigne ...
tra i fichi fioroni
là pei “Puntoni”
A strascicà.

Silvestre ginestre
gialle dai raggi
su gobbe di poggi
dorati paraggi.

Celesti sentieri,
selvaggia sorgente
serviente.
Palmenti
d'uva capienti
ai piè dei capanni.

In alto
lisce le coti,
dabbasso scogli
già noti
coi nomi famosi.

Cale d’incenso
d’oro d’argento.
Tra i murzi
patelle, sgroncilli
presto sui sughi
col bianco di Bacco
nostro e vigliacco
A fiumi, fontane, zampilli.

Sotto il cristallo
tra chiome di alghe
punge
il viola dei ricci.

Armonico
nasce
in isola
il tutto.

Da sempre
di me
NATIA PIETRA
Dispone ...
E impone ...
Mio il costrutto.

Tonino, ottobre 2020