Ho finalmente apprezzato la volontà di Legambiente di collaborare con il Comitato “anti tralicci”. Meglio tardi che mai! Ma a parte la solita descrizione del “gorillaio”,(detto da un animalista è un complimento!), l’unica motivazione con cui il Sig. Mazzantini ha pensato di opporsi al progetto Enel, è il fatto che i piloni passerebbero nel bel mezzo di un I.B.A. (Important Bird Area), tradotto: Importante Zona Uccelli.
Forse Legambiente dimentica che tra Portoferraio e Portoazzurro, si sono rinvenute tracce anche di un’altra più modesta e trascurabile razza animale: l’UOMO. Visto che il gruppo ENEL è una prestigiosa società pubblica che guadagna 5 Miliardi di Euro all’anno in Italia, sono certo che investirà le risorse necessarie per non creare obbrobri su un territorio prezioso, non solo per gli uccelli.
Ma veniamo all’ultimo articolo in cui Legambiente proclama con entusiasmo la fine di ogni speranza per i cosiddetti “antiparco“.
Anche in questo caso forse c’è un equivoco.
A me sembra che gli antiparco più impegnati sull’Elba siano proprio alcuni noti personaggi che continuano a volerci imporre AMP e Parchi con regole disarmoniche con le esigenze di questi luoghi. Questi Signori con i loro modi non proprio rispettosi e con le loro teorie integraliste, sono riusciti ad alimentare un antipatia e una diffidenza spontanea verso ogni forma di tutela ambientale.
Il Mazzantini, come tutti noi, fa parte della fauna locale e va bene, ma ritrovarci come Capo Assoluto il Dott. Mario Tozzi, che ha scritto libri come “ CATASTROFI” e “ ANNUS ORRIBILIS”, che dichiara che prima della “fine del mondo” bisognerebbe visitare Montecristo, e poi vuole incatenarsi per vietarne l’accesso, è piuttosto imbarazzante. Non è accettabile neppure che il Presidente Tozzi ribadisca continuamente che le “sue” idee si devono realizzare, anche contro il volere delle istituzioni locali.
Posso sentirmi vicino al Dott. Tozzi su alcuni temi, ma come Presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano mi sembra decisamente fuori ruolo, inoltre non sono convinto che il mondo stia per finire. Se vogliamo riportare un minimo di simpatia e di consenso su argomenti fondamentali come la tutela ambientale, dobbiamo cominciare a ridare dignità e rispetto alla razza umana, in particolare a coloro che abitano in questi luoghi “da proteggere”. Siamo figli della Natura anche noi, e qualunque forma di tutela non può prescindere dalla presenza e dalla fruizione amorevole dell’UOMO. I Parchi che continueranno a essere concepiti, regolati e governati in modo da allontanare l’Uomo, saranno presto cancellati dalla storia, e sarebbe un peccato.
Ho la sensazione invece che si stia andando verso un futuro migliore, dove la tutela ambientale e le tradizioni dell’uomo si prenderanno a braccetto, secondo il ragionevole buon senso di chi vive sul territorio. Da quando esiste il mondo, esiste una regola certa che ha funzionato sempre: ognuno deve comandare in casa propria!
E finirà così, anche questa volta.
Marco Mantovani
''I VERI ANTIPARCO SONO QUELLI CHE VOGLIONO IMPORLO''
Autore: di Marco Mantovani (Locman Italy), fonte www.tenews.it
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