Durante i lavori man mano venivano alla luce gli opus già disegnati nel 1917 si è potuto quindi osservare la pregevolezza di tali reperti che testimonia la magnificenza della villa di cui facevano parte, purtroppo i mosaici continuano sotto il muro di recinzione di una villa, e lo sguardo si è dovuto interrompere riportandoci alla realtà circostante…
Ci auguriamo che questi nuovi ritrovamenti siano occasione di interventi che riportino alla luce e nella loro completezza tali tesori e vengano accertati possibili danni al patrimonio archeologico e le eventuali responsabilità.
Ricordiamo che al tempo della costruzione della villa contigua, furono fatte segnalazioni sulla presenza di reperti archeologici e che nell’area insiste un vincolo archeologico datato 1954
Quanti altri reperti si trovano ancora sotto poche decine di centimetri di terra lo dimostrano non solo gli scavi , ma un semplice acquazzone, e più volte è stata segnalata la presenza su tutto il colle del Castellari di materiale di grande pregio come marmi, croste affrescate, tasselli di mosaico, laterizi con bolli ed anche notevoli strutture murarie.
Questo per sfatare un certo comodo dire che della villa non è rimasto niente e si possa infine porre termine alla cementificazione sul colle.
Chiediamo fermamente che venga posto un più ampio vincolo e si possa iniziare la valorizzazione di ciò che è rimasto.
Sperando che gli studi e gli interventi della Soprintendenza possano darci maggior conforto , augurandoci che anche l’Amministrazione Comunale si ponga a tutela e difesa del nostro patrimonio, rimaniamo in attesa di nuovi eventi.
Gruppo Archeologico “Isola del Giglio”
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