"Mutano non il loro animo, ma il cielo coloro che attraversano il mare" (cit. Orazio)
Fin dai primi giorni del mio mandato, nell'unica riunione fatta dal gruppo, al quale scelsi di aderire per la candidatura del 2019, ho chiesto ai più esperti di me collaborazione nella redazione di mozioni o progetti da portare all'attenzione della maggioranza.
Da quando sono consigliere ho sempre operato nell'ottica di un incarico, prima morale e poi politico, svolto per il bene isolano.
Ma nel corso del nostro mandato di opposizione c’è stato un comportamento di inerzia sulla politica locale, finalizzato esclusivamente alla polemica, modo di fare politica che non mi appartiene. Sinceramente avevo attese diverse soprattutto nell’ambito della collaborazione di un gruppo che in modo concreto avrebbe dovuto fare proposte incisive per rispettare il nostro programma elettorale. Mi sono reso conto che, a distanza di quasi 3 anni, l’entusiasmo iniziale del gruppo si è spento anche in conseguenza di quel mancato attivismo privo di energia e contenuti.
Ricordo, ad esempio, i commenti che mi sono stati rivolti quando votavo a favore delle proposte di maggioranza. Ho pensato che non si deve votare contro le proposte utili solo per partito preso ma si può votare a favore, cercando di portare un contributo di crescita per migliorare la situazione isolana.
Ricordo ancora che, nel corso di questa mia esperienza, alcuni membri del gruppo portavano avanti le proprie battaglie personali, senza contattarmi o a coinvolgermi, perdendo così di vista gli scopi generali di un mandato amministrativo. Nei social del gruppo l'ultimo messaggio risale al 2 ottobre 2021 e quello precedente al 6 agosto ... quindi, invece di chiedere le mie dimissioni, inviterei serenamente tutti a fare una valutazione autocritica dell'operato svolto fino a questo momento dal gruppo e di cui faccio fatica a ricordare proposte concrete. Sono grato dell'esperienza che ho avuto la possibilità di vivere con i miei ex colleghi ma il desiderio di fare qualcosa di utile è più forte e ancora vivo nel mio modo di fare politica.
Chiedere di lavorare per l’isola non è un tradimento ma la volontà di fare parte attivamente alla vita politica, realmente non a parole. L’attuale maggioranza mi ha dato questa possibilità che ho accettato con entusiasmo.
Mi dispiace se con i modi posso aver creato delle incomprensioni ma non sono dispiaciuto della mia volontà di cercare soluzioni alle problematiche isolane, sono spinto a partecipare alla vita politica che continuerò a portare avanti fino a fine mandato. Il tempo sarà il miglior giudice.
Proprio come dice la frase incisa alla base del monumento dei marinai d’Italia: “come non si possa sfuggire a noi stessi e come la felicità e la serenità d'animo siano ancora un tesoro interiore e non un privilegio acquisibile grazie soltanto ad un viaggio oltremare.”
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