Comune di Isola del Giglio
IL CONSIGLIO APPROVA E RIDUCE LA TASSA SUI RIFIUTI 2019
Nel Consiglio Comunale svoltosi ai Lombi il 30 marzo 2019 sono state approvate le tariffe e le riduzioni TARI 2019 sulla base del Piano Economico Finanziario redatto dall'Autorità d'Ambito Toscana Sud integrato con alcuni costi ulteriori, principalmente collegati alla gestione Post-Mortem della discarica del Tafone sita nel Comune di Manciano.
Finalmente, quest'anno, l'ATO Toscana Sud ha modificato il metodo di quantificazione dei corrispettivi, accogliendo due battaglie “storiche” che l'Amministrazione del Comune di Isola del Giglio ha tenuto negli ultimi 5 anni.
In poche parole, siamo tornati a pagare “circa” gli stessi importi che pagavamo nel 2013.
I risparmi ottenuti sono stati spalmati in una diminuzione generalizzata delle tariffe, sia domestiche (-10%) che non domestiche (-6%), nonostante la richiesta di maggiori servizi, visto il livello non consono del servizio svolto durante lo scorso anno.
Il Consiglio ha inoltre confermato tutte le riduzioni garantite lo scorso anno, compresa la riduzione per le attività aperte almeno 9 mesi all'anno per alcune categorie non domestiche (vai alla certificazione).
Infine, è stata istituita per la prima volta la riduzione connessa alla partecipazione a progetti di volontariato civico (ai sensi del Regolamento per il volontariato), connessi alla cura ambientale, che verranno introdotti nei bandi che saranno emanati nel corso dell'anno.
Buongiorno. Siamo lieti della riduzione tariffaria della Tari, che riguarderà, fortunatamente, tutti quanti sono soggetti alla tassazione. Vorremmo però porre l’attenzione di tutti su quanto concerne la riduzione della Tari per le attività produttive che rimangono aperte per più di 9 mesi. Per il secondo anni consecutivo leggiamo, ahimé, che i diving non sono compresi tra queste attività. Già lo scorso anno, a fronte di nostra richiesta, ci è stato risposto che la nostra attività era già stata oggetto di riduzione Tari (!!). Voglio significare quanto segue: 1. per 20mq di un locale adibito a magazzino, in cui vengono ricoverate le bombole e le attrezzature sub, che non ha accesso al pubblico e che, di fatto non produce rifiuti, paghiamo, di Tari, oltre 200,00€ l’anno. Faccio presente che la Tari è stata finora pagata come attività commerciale (al pari di un negozio, ci è stato confermato), non deposito, non magazzino, non scantinato. Quest’anno proveremo a chiedere la modifica di destinazione d’uso del locale, vediamo se verrà accordata. 2. il nostro diving, inoltre, è aperto da marzo a gennaio (chiudiamo con le ultime immersioni dell’anno nuovo). Anche quest’anno, a gennaio, eravamo qui, nonostante i disastri della Caletta del Saraceno. Ma nonostante questo, non rientriamo tra le categorie produttive dell’Isola che rimangono aperte per più di nove mesi l'anno. Questo per quanto riguarda noi. Ma volevo fare presente un’altra cosa, che riguarda un po’ tutti i diving. Sull’Isola, di fatto, sono operanti 3 diving al Campese e 3 al Porto. Queste attività, che piaccia o no, sono, anche a detta di ristoratori, albergatori, agenzie immobiliari e di chi offre alloggio nelle più svariate modalità, il motore dell’economia dell’Isola, soprattutto fuori stagione, quando i turisti non vengono perché ancora troppo freddo o perché le scuole sono ancora aperte. Durante l’estate, poi, le affluenze di subacquei si moltiplicano, nonostante la difficoltà sempre maggiore di trovare alloggi per i weekend anche lunghi, perché, comprensibilmente, i posti letto vengono riservati al turismo settimanale. E vogliamo parlare dei ristoranti? Quante volte hanno lavorato solo con i subacquei? In mesi in cui il turismo di massa latita fortemente, sono stati i diving a far sì che ci fossero tavolate di avventori nei ristoranti. E non parliamo dei traghetti…. Ma tutto ciò evidentemente non basta affinché quella di diving sia riconosciuta come attività turistica dell’Isola. Ci confrontiamo spesso con nostri colleghi di altre località come la nostra, e le realtà che vediamo sono, purtroppo, ben diverse. Sembra quasi, per dirla tutta, che i diving diano fastidio all’Isola. Che va bene che portino soldi con consumazioni giornaliere, vitto, alloggio e traghetto… ma che, per carità, non si mettano a dare troppo disturbo. Ma se così è, se l’Isola non vuole i diving o non vuole riconoscere loro il giusto peso nell'economia gigliese, basta solo dirlo, che non ci si affanna più per portare la gente qui al Giglio, magnificando l’Isola fuori e dentro l’acqua per le sue bellezze, perché, evidentemente, queste bellezze sono solo appannaggio del turismo che non utilizza bombole. Grazie per l’attenzione e scusate lo sfogo amaro. International Diving Caletta del Saraceno