Era tanto che non salivo al Castello. L’ho fatto ieri sera in occasione della presentazione del IV festival estivo “Il Giglio è lirica”. 

Non sono esperta musicologa ma ho sufficiente sensibilità per esprimere la mia ammirazione per gli artisti, condivisa del resto da tutta la platea. Bravi, bravissimi, impegnati e coinvolgenti. Azucena ci ha commosso a tal punto che, uscendo, in molti canticchiavamo “ai nostri monti ritorneremo…”.

Quei monti erano il Castello, la Pagana, il monte della chiesa e ci prendeva la nostalgia per la consapevolezza che luoghi così belli non è facile trovare altrove. Molti tra i presenti erano gigliesi che vivono in città convulse, isteriche, soffocanti.

Usciti poi dalle mura, una notte stellata e una visibilità stupenda segnavano con mille luci i confini del nostro mare.

Ma d’altro io devo dire: della perfetta organizzazione, della magia della sala del consiglio comunale che consentiva a me, che per varie ragioni ho frequentato la Rocca, di ricercare e ritrovare un passato che credevo perduto; della modestia degli artisti che si sedevano accanto agli spettatori. Vicino a me la pronipote del M° Mascagni. Una bella e giovane signora che entrava e usciva nel passato con garbo e tanta semplicità.

E infine un pensiero per il M° Gianni Mongiardino che ha realizzato tutto questo con passione e con sacrificio. Pochi giorni fa la mamma, la signora Costanza, ha subito un intervento importante. Gianni non ha potuto esserle vicino  per non stravolgere i programmi prestabiliti. Può stare tranquillo, lui non c’era ma noi tutti eravamo con lei e attraverso Giglionews le facciamo tanto auguri e l’aspettiamo presto.

Caterina Baffigi Ulivi