Comune di Isola del Giglio Provincia di Grosseto Il Sindaco
Prot. 4612 del 18 giugno 2014
A: Dott. Michael Thamm Chief Executive Officer Costa Crociere S.p.A.
e p.c.: Dipartimento della Protezione Civile Prefetto Dott. Franco Gabrielli
Presidente Regione Toscana Dott. Enrico Rossi
Presidente Provincia Grosseto Dott. Leonardo Marras
Presidente Osservatorio Monitoraggio Dott.ssa Maria Sargentini
Gentile Presidente, ci troviamo costretti, dopo oltre due anni di “convivenza forzata” con il relitto della M/N Concordia ed il relativo cantiere allestito per la rimozione, a scrivere per puntualizzare alcuni aspetti che interessano la nostra Comunità. E che credo debbano interessare anche Costa Crociere.
Evidenziamo, anzitutto con disappunto, che le operazioni inerenti la rimozione del relitto hanno subito forti ritardi tali da incidere profondamente anche sulla terza stagione estiva, di cui ancora oggi (malgrado le dichiarazioni di impegno alla trasparenza e collaborazione nei reciproci rapporti) si manifesta una profonda incertezza sulla compatibilità delle azioni di refloating rispetto alle attività socio-economiche dell’isola. In generale avvertiamo un totale disinteresse alla tutela di un territorio che spesso assume, nelle vostre decisioni, una posizione di secondo piano.
Esprimiamo, inoltre, immenso rammarico nell’apprendere dagli organi di stampa i contenuti, neppure completi, di un progetto che andava preventivamente esaminato e discusso dall’organo tecnico della gestione commissariale, di cui il Comune di Isola del Giglio fa parte, come già espresso nella prima conferenza dei servizi.
Questo comportamento amplifica le preoccupazioni della popolazione di Isola del Giglio che teme di non conoscere l’esatto momento in cui la vicenda si potrà ritenere conclusa. L’isola vive di turismo e le continue ed altalenanti affermazioni sulla tempistica della rimozione, fornite anche e soprattutto dalla Vostra società nell’ambito dei lavori, incidono fortemente sulla programmazione estiva con danni anche di natura non patrimoniale e forti penalizzazioni, già rilevate da organi ufficiali, sulla economia turistica che prima del naufragio era sana e prosperosa.
Le recenti notizie, riportate su documenti ufficiali, sulla baia di Campese quale sede possibile di un’operazione di trasferimento tramite Vanguard (di cui gli amministratori dell’isola sono completamente all’oscuro), acuiscono il dramma che vivono i gigliesi da oltre due anni. La stessa ipotesi di utilizzo della baia di Campese viene ribadita nel corso dell’ultima riunione della conferenza dei servizi, quale sede per un possibile ricovero invernale del relitto per autoaffondamento, rimane incomprensibile oltreché irriguardosa nei confronti dei cittadini dell’isola.
Il gravissimo danno arrecato alla nostra Comunità e al nostro Territorio dal naufragio e dalla presenza del relitto della vostra nave per due anni e mezzo ha trovato l’ ennesima conferma nella recente pubblicazione dei dati dell’Ufficio Statistica della Provincia di Grosseto sull’andamento del turismo nella nostra Provincia. Da questi risulta evidente un marcatissimo differenziale negativo dell’Isola del Giglio rispetto alle altre località della Provincia nel turismo balneare rilevato nello scorso biennio, tendenza più che confermata anche dai dati della stagione 2013.
Questa situazione, già patita, di gravissimo danno rischia oggi di essere ulteriormente acuita. Non solo infatti è ormai certo che anche l’ imminente stagione estiva sarà condizionata dall’ingombrante presenza del vostro relitto, ma dalle ultime previsioni sembrerebbe che le operazioni di “rigalleggiamento” possano avvenire nella finestra tra il 13 luglio e il giorno 8 agosto, cioè nei 26 giorni che costituiscono la parte centrale della stagione turistica intensa. Il timore degli operatori turistici di fronte ad una stagione (la terza consecutiva) già compromessa e ulteriormente aggravata dall’incertezza delle informazioni di questi ultimi mesi, necessita di risposte certe per dare a tutti un minimo di quella serenità oramai perduta da oltre due anni. E’ semplicemente inaccettabile che la vita e le attività di un’intera comunità restino ostaggio del vostro relitto e dei vostri interessi, senza neppure il beneficio di essere informati sulla situazione e sulle conseguenze delle prossime operazioni.
Vi chiediamo pertanto di fare immediatamente chiarezza sulla situazione, prima che ulteriori e irrimediabili danni e disagi si possano consumare. In particolare, chiediamo la produzione di un documento, che dovrà essere allegato alla fase WP8 (prevista dalla conferenza dei servizi del 15 maggio 2012), che precisi:
1. la durata dell’operazione completa di refloating e le specifiche conseguenze sulle attività portuali; 2. la durata in giorni in cui rimarrà il relitto davanti a Giglio Porto dopo il refloating prima del suo allontanamento; 3. il periodo in cui dovrà essere eventualmente interrotto il trasporto marittimo; 4. le limitazioni alla fruibilità della nautica da diporto; 5. l’impegno delle aree a terra ivi compresi gli spazi da destinare ai media; 6. le limitazioni alla circolazione e agli accessi all’Isola; 7. le eventuali limitazioni alle spiagge di Arenella, Cannelle, Saraceno e Scalettino nonché per i siti di Cala Cupa e Cala dello Smeraldo;
Delle istanze sopra chiedo ufficialmente se ne facciano portavoce la gestione Commissariale e per essa l’Osservatorio per il Monitoraggio quale parte integrante e inderogabile della documentazione WP8.
Confidando in un positivo riscontro, che aiuti almeno a contenere le conseguenze degli inevitabili danni, ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.
Sergio Ortelli Sindaco del Comune di Isola del Giglio
Ma poi, mi scusi Sig. Sindaco, e certo non per mancarLe di rispetto che Lei merita ampiamente per quanto e come si è prodigato in questi ultimi due anni e mezzo per l'Isola dopo lo straordinario e tragico accadimento relativo al naufragio Concordia e alle sue conseguenze, ma c'è qualcosa nel contenuto e nel tono della sua lettera alla Società Armatrice che appare quantomeno discutibile e mi riferisco a quel'atmosfera di generale vittimismo e di atteggiamento disprezzante nei confronti di quella nave che a suo dire è stata foriera di tutte le possibili disgrazie per la sua Isola dimenticando o facendo finta di dimenticare che quell'eccezionale accadimento pur nel suo generale carattere di evento disgraziato ha fatto conoscere in tutto il mondo la sua Isola e la sua eccezionale e generosa gente e che pertanto ritengo ingiusto e anche un pò cinico cercare di configurare oggi la Concordia soltanto come un triste e ingombrante rifiuto precipitato come un disastroso meteorite dal cielo e di cui cercare di liberarsi al più presto in qualsiasi modo sia possibile. Cordiali saluti.
ATTILIO ...... MI STO DOMANDANDO PERCHE' NON TI SEI PROPOSTO COME CANDIDATO A SINDACO DEL COMUNE DELL'ISOLA DEL GIGLIO
Insomma, Sig. Sindaco, più passa il tempo e più si ragiona su questa straordinaria vicenda che ha coinvolto la Sua Isola e più ci pervade il dubbio tramutantesi gradualmente in intimo convincimento che più che essere di fronte ad un progetto di reale rigalleggiamento per la sua rimozione definitiva quello approntato sulla Concordia funzioni meglio come sistema di sicuro e stabile trattenuta sul fondo marino. Di nuovo cordiali saluti.
Spett.le Sig. Sindaco, il suo intervento appare esauriente e totalmente condivisibile. C'è però, tra le molte cose da Lei riferite, un singolo aspetto che ci provoca sconcerto e turbamento. Ed è quello precisamente dell'ipotesi della ultima riunione della Conferenza dei Servizi , da Lei riportataci, se non abbiamo capito male, circa la possibilità in emergenza di autoaffondamento della Concordia, con tutti i suoi 30 cassoni addossati, almeno credo, davanti alla baia del Campese. Ci provoca sconcerto e turbamento suddetta ipotesi, mai fino ad oggi a conoscenza di noi partecipanti al blog di GiglioNews, perchè ciò significherebbe, a nostro parere, che il rigalleggiamento della Concordia come previsto ad un livello minimo sufficiente per portarla a Genova o in subordine a Piombino è un traguardo niente affatto certo e sicuro per gli stessi estensori ed esecutori del progetto di rimozione. Tanto è vero che nel caso risultasse possibile appunto solo un galleggiamento nettamente inferiore al desiderato viene prospettata la "soluzione" di trainare l'intero convoglio al Campese facendo il semiperiplo dell'isola per "ricoverare" la nave per l'inverno autoaffondandola "provvisoriamente" in attesa di stagioni e decisioni migliori. Ma allora, Sig. Sindaco, in uno scenario come su descritto, mi chiedo e Le chiedo, se non sia il caso di rivedere profondamente l'intera questione della rimozione Concordia dal Giglio, nel senso che, se dopo oltre due anni e mezzo di tragedie tribolazioni e attese a suon di mezzi miliardi di euro, il risultato è che potremmo dover vedere affondare quella povera nave davanti alla spiaggia del Campese per totale incertezza di risultato positivo dell'attuale progetto di rimozione, mi chiedo e Le chiedo dicevo, Sig. Sindaco, se non convenga a tutti il non trascurare tra le altre anche la controipotesi di conservazione sul posto dove si trova della Concordia, raddrizzata semiemersa vincolata e stabilizzata com'è, per tutto il tempo necessario a determinare una vera convincente sicura e fattibile soluzione del grande problema. Cordiali saluti.