In ricordo di Pasquino

Ieri è stata una giornata triste perché quanto senti suonare il campanone il pensiero va subito a capire chi ci ha lasciato, a chi stava male in questi giorni, ma soprattutto ai nostri anziani. Quando ho saputo di Pasquino per me il dolore è stato immenso perché per me quel grand'uomo rappresentava non solo un amico particolare con il quale mi piaceva scherzare e sorridere ma soprattutto un personaggio di altri tempi che però si era perfettamente integrato nella vita di tutti i giorni. Era difficile fare un discorso con lui e non sentirlo preparato ma soprattutto mi ha sempre colpito la sua saggezza ed il suo mettersi al servizio degli altri.

Per me Pasquino era un altro babbo e quando passavo, soprattutto negli ultimi tempi, davanti la sua finestra e magari per distrazione non lo salutavo lui si rivolgeva alle sue figlie per saprere il motivo del non saluto! Questo era il grande Capitano Ferraro quando comandare una barca non era semplice e soprattutto nel suo lavoro sui rimorchiatori di Genova dove la perizia marinara era abbinata alla praticità ed al colpo d'occhio. Purtroppo te ne sei andato così all'improvviso senza darci il tempo di rendersene conto in questo brutto periodo della nostra esistenza che ricorderemo per tutta la vita.

Uomo vero e di principi solidi. Voglio raccontare un fatterello che ti ha visto coinvolto e forse non tutti conoscono. Parecchi anni fa fummo denunciati perchè avevano piazzato nell'area demaniale portuale delle panchine di granito recuperate dalla vecchia cava dei Puntoni. A parte il suo impegno nel recupero dei lastroni nonostante fosse gia anziano, aveva seguito noi piu' giovani in questa avventura che poi si era tramutata in una condanna davanti alla Pretura di Orbetello. Sapete cosa fece Pasquino insieme agli altri anziani presenti fra i condannati? Si prese la colpa dichiarando al Pretore, che lo guardava esterrefatto, che gli autori del posizionamento delle panchine erano stati lui, Eliseo Andolfi, Paolo Muti e Neri Solari scagionando noi giovani da una eventuale trascrizione del reato sulla fedina penale.

Uomini d'altri tempi o eroi? Di sicuro eroi perchè nella loro grande visione della vita avevano capito l'importanza della solidarietà e del sacrificio per il bene degli altri.

Ciao Pasquino ti voglio ricordare come nell'ultima foto fatta insieme davanti alla lapide dei caduti che tu tutti gli anni onoravi con quel tuo piccolo discorso che ormai era diventato un'occasione per sentire dalla tua bocca gli elogi per quegli eroi che avevano dato la vita per la Patria. Grazie di esserci stato e di avermi insegnato prima di tutto l'allegria con quella tua battuta pronta e scherzosa! Che ... disgraziato, mi dicevi sempre ma lo accettavo nel modo positivo perche tu a me mi potevi dire tutto!

Riposa in pace e da lassù veglia sempre sul nostro porto, sulla manovra dei traghetti che dalla finestra scrutavi tutti giorni ma soprattutto insieme alla tua amata Giovannina prega per tutti noi che ne abbiamo infinitamente bisogno! Ti prometto che ogni volta che passerò sotto la tua finestra alzerò gli occhi e continuerò a ricordarti perché personaggi come te hanno fatto la storia della nostra isola e delle nostre tradizioni marinare. Il mio ricordo sarà grande e immenso come il mare che tu tanto amavi e rispettavi.

Ciao amico mio. Che la terra ti sia lieve. Un abbraccio a Giorpaola, Agnese ed ai tuoi splendidi nipoti.

Alvaro

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