Circa quaranta, tra amministratori pubblici, dipendenti della CM dell'Arcipelago Toscano, rappresentanti di associazioni, cittadini dell'Isola d'Elba, di Capraia e del Giglio hanno partecipato ieri (il 24 Ottobre n.d.r.) alla manifestazione romana per chiedere al governo di stralciare l’art. 13 dalla Finanziaria e lasciare che delle Comunità Montane e dei Comuni montani se ne occupino le Regioni, come previsto dal titolo V della Costituzione.
“Non si chiudono gli ospedali perchè uno non funziona” ha dichiarato il Presidente nazionale dell'Uncem, Enrico Borghi, richiamando la disponibilità delle Comunità Montane a fare la propria parte - assieme a tutti gli altri ma non al posto di tutti gli altri - per ridurre i costi delle istituzioni.
Una protesta bipartisan proveniente da tutto l’arco costituzionale dei partiti, riassunta negli oltre 400 gonfaloni di altrettanti comuni e comunità montane provenienti da ogni parte d’Italia, territori fortemente disagiati sul piano dei servizi, comunità di persone che si sono mobilitate non per salvare inesistenti poltrone, ma per tutelare la propria coesione sociale ed economica e i propri diritti.
“E' stata una manifestazione utile, ha dichiarato il Presidente Danilo Alessi, anche se i media nazionali -quasi tutti- ho visto che anche oggi preferiscono trattare più il gossip che i problemi veri delle persone che vivono in montagna o in territori doppiamente critici come i nostri insulari... Non si sono chiesti privilegi al governo, ma il rispetto di chi vive in zone estremamente disagevoli.“
CM Arcipelago Toscano
INPIAZZA PER NON CHIUDERE LA COMUNITA' MONTANA
Autore: della Comunità Montana Arcipelago Toscano
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