ll consorzio imprese, supportato dalla CNA di Grosseto, sta portando avanti una battaglia per evidenziare le difficoltà in cui versano le imprese isolane a causa del cosiddetto caro bolletta.
Questa battaglia, condivisa in tutta Italia ha portato e sta portando sempre più Governo e istituzioni a trovare soluzioni economiche.
Se questo è lo scenario nazionale, crediamo di avere al Giglio una particolare situazione aggiuntiva per cui vale la pena battersi: non siamo connessi alla rete nazionale e siamo serviti da una centrale che produce elettricità bruciando solo gasolio.
Se il tema del caro bolletta e quello del gasolio sono, o meglio sembrano indipendenti, a nostro modo di vedere fanno parte di uno stesso sistema che in luoghi come il nostro trova la sua combinazione peggiore: costi alti a fronte di una produzione poco o per niente sostenibile.
Questi dovrebbero essere argomenti, riteniamo, già di per sé sufficienti a mettere il tema al centro del dibattito pubblico. Capire perché, a differenza di molte altre località simili alle nostre, sia per vocazione che per sistema di vincoli e norme, al Giglio non siamo riusciti ad uscire almeno parzialmente dalla logica del generatore a gasolio. Capire per poi decidere che direzione prendere.
In questo quadro a tinte fosche il consorzio imprese ha raccolto in questi mesi le testimonianze, le grida di allarme e le preoccupazioni di cittadini e imprese; sono state fatte diverse riunioni nonostante il periodo fosse quello estivo ed il tempo a disposizione difficile da trovare. Eppure in molti hanno partecipato sia agli incontri pubblici che poi anche direttamente.
Tutto quello che è stato discusso è stato poi tradotto in un documento che abbiamo presentato 2 mesi fa al sindaco in una riunione sul tema. (vedi documento).
A oltre 2 mesi dalla riunione, purtroppo, non ci è giunto nessun riscontro su quanto abbiamo scritto e la mancanza di attenzione e disponibilità (vera) all'ascolto è stata uno dei motivi che poi hanno portato alla serrata. Serrata che non è stato piacevole fare, consapevoli di creare un problema ai cittadini, ma anche difficile da sostenere per chi ogni giorno segue e vorrebbe vedere aperta ed operativa la propria attività commerciale.
Se la serrata ha coinvolto tante attività che normalmente sarebbero state aperte in questo periodo è anche da considerare come ulteriore segnale negativo causato dal caro bollette, che diverse altre sono state costrette a chiudere anticipatamente la stagione oppure a stabilire turnazioni. Problemi che se irrisolti si trasporteranno poi anche nel 2023.
Non sappiamo, ad oggi, se questo ulteriore segnale verrà captato dalle antenne riceventi giuste. Certo è che per noi è stata una prova importante che non esclude ulteriori iniziative nel prossimo futuro perché noi, i temi che sono scritti su quel documento, vorremmo portarli avanti.
Infine ricordiamo il ricorso presentato all'Antitrust, tramite Cna grosseto alla quale abbiamo fornito i documenti contrattuali necessari per intraprendere questa strada, nella consapevolezza della complessità della materia e con la volontà di seguire tutte le strade necessarie per la tutela dei nostri consorziati.
Chiudiamo ringraziando tutte le attività che hanno supportato questa serrata e tutte quelle che essendo comunque già chiuse si sono dichiarate solidali. Ringraziamo anche tutti i cittadini che hanno capito e dimostrato pazienza e solidarietà con la protesta e che ci hanno detto di aver capito chi sta conducendo una battaglia giusta e chi, pur essendo preposto a farlo, invece ha deciso di non occuparsene.
Per commentare occorre accedere con le proprie credenziali al sito www.giglionews.it
Login
Non riesci ad accedere al tuo account? Hai dimenticato la password?