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La Minoranza critica il Rendiconto 2014
La Minoranza critica il Rendiconto 2014 DOPO IL SONNO … UN BRUSCO RISVEGLIO: L’AMARA REALTÀ

I numerosi partecipanti alla riunione dell’ultimo Consiglio Comunale possono raccontare la natura e la portata degli interventi dei Consiglieri di Progetto Giglio che hanno richiesto chiarimenti su numerosi punti del rendiconto 2014. Nessuna risposta è stata esauriente, nonostante tale richieste fossero state inoltrate in forma scritta alcuni giorni prima della riunione (allegato 1).

Questo è il motivo per cui, alle tre di notte, abbiamo abbandonato la seduta e non abbiamo partecipato alla votazione.

Possiamo confermare che “Il risultato dell’esercizio 2014 presenta un avanzo positivo di Euro 139.095,85”, ma ci preme sottolineare che, al 31.12.2014, gran parte di tale avanzo risulta impegnato e quindi da considerarsi già speso. L’avanzo reale “ammonta” a 420,93€.

Nulla è stato detto sulla diminuzione del patrimonio netto del Comune, sceso da euro 3.188.618 al 31.12.2013 ad euro 2.344.889.

Nessuna spiegazione è stata data sugli ipotetici crediti da incassare per alcune centinaia di migliaia di euro a fronte di imposte e tasse evase che, negli anni, appaiono e scompaiono con straordinaria leggerezza.

Nessuna indicazione sulle decine di controversie legali che, nelle ultime tre sentenze emesse, hanno visto il Comune condannato a pagare cifre consistenti (oltre 200.000 euro).

Abbiamo notato grande stupore e imbarazzanti silenzi quando abbiamo presentato il documento dell’Assessore Regionale all’Ambiente Bramerini che ci informava del ritardo della procedura riguardante la bonifica della discarica comunale e del grave rischio di perdere il finanziamento europeo a fondo perduto di 2.834.424,95 € (allegato 2).

Per concludere e sempre per una corretta informazione, sono pervenute dalla Corte dei Conti richieste di chiarimenti sul rendiconto dell’esercizio 2013, presentate dal Signor Sindaco, durante il Consiglio, minimizzandone la gravità; elemento che riteniamo invece di non trascurabile importanza e che rinforza le nostre perplessità sull’attendibilità del rendiconto approvato dai soli sei Consiglieri di Maggioranza presenti.