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"La vostra non è un'isola per disabili"
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Finalmente arriva una recensione negativa: 2 stelle!!! La postiamo qui sotto. Come si evincerà dal testo, il signore non ce l'aveva con noi di Maremma Escursioni, ma con le autorità dell'Isola del Giglio. Si tratta di una persona disabile in carrozzina che era in vacanza in Maremma con 2 figli (da solo).

Ha fatto con noi di Maremma Escursioni 2 esperienze. Dopo la prima, lo Spettacolo dei butteri Maremmani, con cena Maremmana, era entusiasta. Ci ha scritto l'indomani per testimoniarci la felicità sua e dei 2 figli per l'evento così bene organizzato.

Dopo qualche giorno è andato all'Isola del Giglio. Bene, per trovare una toilette che gli consentisse di entrare, dopo 1 ora, in cui nemmeno i vigili urbani sapevano dargli risposta, qualcuno sull'isola gli ha aperto una sala comunale che gli consentisse di entrare.

Inutile dire che gli autobus di linea, ed anche i taxi presenti sull'isola, non sono attrezzati per i trasferimenti.

Dobbiamo ammettere di aver provato vergogna, e ci auguriamo che altrettanta vergogna provi l'amministrazione locale. Gli abbiamo mostrato tutta la nostra solidarietà. Ci preoccuperemo ora di girare il testo anche alle autorità locali, sperando che mai più un disabile possa affrontare queste difficoltà nel visitare l'Isola del Giglio.

Questo il testo della recensione:

"Salve gentilezza e disponibilità ottima anzi rasentata l'amicizia purtroppo un po' deluso dalla possibilità di potermi muovere in autonomia senza dover obbligatoriamente chiedere aiuto, avrei piacere io come credo tanti nelle mie condizioni di poter visitare e muovermi senza dover continuamente "umiliarmi" a chiedere un gesto solidale che e benaccetto ma la libertà è un'altra cosa (basterebbe poco e non costerebbe nulla visto le normative per i rimborsi per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, abbiamo passato il 2024 e si parla di andare su marte ma se se si vogliono visitare le bellezze che ci circondano da vicino non e ancora possibile).

Contento ma deluso spero che i miei figli si rendano conto che papà non può portarli a scoprire le bellezze di ciò che ci circonda e deve sempre rinunciare a vivere con loro le esperienze che ogni padre normodotato può".