Landini scrive sul Porticciolo di Campese
Porticciolo del Campese Grazie Sindaco!
Da circa un mese la tranquilla solitudine, nonostante la bella stagione teoricamente già iniziata, senza l'ombra di un turista, è stata disturbata dai fatti del Porticciolo nel quale una denuncia all'autorità giudiziaria unita all'inconcludenza amministrativa, inspiegabilmente insensibile alla necessità di mettere a norma un’area nevralgica per il turismo nautico, ha portato alla rimozione, da parte dell'autorità marittima, di catene, cime ed ancore illegalmente posizionate.
La precarietà delle cose era evidentemente conosciuta all’amministrazione comunale poiché nel programma elettorale di cinque anni fa dell’attuale maggioranza si leggeva la ferma volontà di procedere, attivando opportune azioni progettuali, finalizzate alla regolare posa di una catenaria oltreché alla rimozione della sabbia e al conseguente ripristino del fondale necessario all’ormeggio di gommoni e natanti vari di Gigliesi e turisti che d'estate affollano la località.
Le occasioni per rimuovere la sabbia e quindi procedere con un percorso autorizzativo non erano mancate a partire dall'ultima alluvione causata dal fosso della “botte” quando, approfittando dei pontoni della Micoperi, presenti sull'Isola per la vicenda Concordia, e del disastro che aveva colpito il paese, sarebbe stato facile procedere alla completa rimozione dei detriti di vario genere presenti nel Porticciolo.
Successivamente, e parliamo di un paio di anni fa, alla pressante richiesta di numerosi abitanti del Campese di porre rimedio alle difficoltà di ormeggio si preferì procedere alla realizzazione della strada del Gronco, per un importo di circa 130.000 euro, riportata con vanto nell’elenco delle opere realizzate, per la soddisfazione di una ristretta cerchia di abitanti tra i quali figurano ben tre esponenti della attuale maggioranza, anziché accontentare i numerosi utilizzatori, residenti e turisti, dello specchio acqueo presso la Torre.
Il resto è cronaca recente e, con maggio ormai inoltrato, si aspetta una soluzione palliativo che magari si presenterà, come un coniglio fuori dal cappello, proprio a ridosso delle elezioni.
Sempre per rimanere in argomento, l’incaricato alla portualità di una lista avversaria, trovandosi a passeggiare fra i campesai imbufaliti, ha avuto il buongusto di esclamare: "mi importa un bel tubo (non era esattamente un tubo bensì un noto utensile da taglio per legno/ferro ecc..) del Porticciolo del Campese".
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