Il Concerto de “Le Donne di Puccini” chiude martedì 11 agosto il VI° Festival IL GIGLIO è LIRICA
Dopo il successo ottenuto alla prima serata di giovedì 6 agosto 2015 con il Concerto de “I 3 Tenori”, l’associazione l’ARTE in SCENA Laboratorio Lirico conclude il suo VI°Festival IL GIGLIO è LIRICA.
Il secondo ed ultimo appuntamento è fissato per martedì 11 agosto, presso la Piazza dei Lombi di Giglio Castello (ore 21.30) con il Concerto de “Le donne di Puccini”.
Con i Soprani Ekaterina Gaidanskaya, Silvia Pacini, il Tenore Gianni Mongiardino che saranno accompagnati al Pianoforte dal M° Enrico Grillotti.
Verranno proposte arie duetti e sinfonie più belle delle opere di Giacomo Puccini.
Per Prenotazioni e Informazioni telefonare ai numeri: 3472580595 - 3474247997 oppure contattare via e-mail: asscult.arteinscena@libero.it
“Manon, Mimì, Tosca, Butterfly, Liù: le donne delle opere di Puccini compongono un delicato ottocentesco ritratto della personalità femminile, oggi certamente desueto, ma non per questo meno affascinante, con l’eccezione di Turandot che ultima, arriva in pieno Novecento, con sensibilità tutta differente, all’antitesi rispetto all’antico cliché. Ma quanto della delicata sensibilità musicale pucciniana concorre alla composizione di questo variegato campionario di tratti femminili? E quanto della personalità del Maestro lucchese entra nella coraggiosa e disperata lotta di Tosca, quanto nella ingenua speranza delusa di Butterfly, quanto nella algida e feroce determinazione di Turandot? Echi delle figure femminili familiari, della coraggiosa ed esasperata moglie Elvira, della giovane Doria entrata nella sua vita come infermiera dopo il grave incidente d’auto del 1903 e poi morta suicida per la vergogna delle accuse ma ancora vergine, e della ultima amata, la baronessa bavarese Josephine detta ‘Busci’, che lo accompagnò, non troppo segretamente, nell’ultimo decennio della sua vita? O piuttosto, elementi di una psicopatologia tipica del suo temperamento melancolico, costellata di fasi iperattive e creative e di momenti critici in cui la vena creativa si affievoliva, e in cui la caccia, le corse in auto, il cibo ed il fumo non bastavano a colmare i vuoti d’umore così dolorosi e frequenti.
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