Arcipelago Toscano: l’Ue aggiorna i Siti di importanza comunitaria e li estende a mare.
LEGAMBIENTE: «Più vicina l’istituzione dell’Area marina protetta e più lontane strade e cemento nel Parco»

L’Unione europea ha aggiunto 25.000 km2 di preziosi siti naturali alla rete Natura 2000. Una rete di siti protetti che è il principale strumento di cui dispone l'UE nella lotta per la conservazione di una ricca biodiversità in Europa.

La Commissione europea ha ora formalmente approvato l'inclusione nella rete di 235 ulteriori siti proposti dagli Stati membri per il riconoscimento come "Siti di importanza comunitaria” (Sic). Ora gli Stati membri disporranno di sei anni per attuare le misure necessarie a proteggere tali siti. L'ultimo ampliamento riguarda 20 Stati membri e interessa soprattutto Italia, Gran Bretagna, Romania, Lettonia, Svezia, Bulgaria, Danimarca, Francia, Slovacchia, Estonia e Malta. La rete di Natura 2000 copre attualmente 768 000 km2 (17,9%) di superficie terrestre dell'UE e oltre 217 000 km2 (circa il 4%) di mari e oceani.

Ecco i Siti di importanza comunitaria definitivamente istituiti (ex pSic), confermai e/o ampliati a mare o di nuova istituzione dell’Arcipelago Toscano:
Isola di Gorgona - area terrestre e marina ( Codice Natura 2000 IT5160002)
Isola di Capraia - area terrestre e marina (IT5160006)
Isole di Cerboli e Palmaiola (IT5160011)
Monte Capanne e promontorio dell'Enfola (IT5160012)
Isola di Pianosa - area terrestre e marina (IT5160013)
Isola di Montecristo e Formica di Montecristo - area terrestre e marina (IT5160014)
Secche della Meloria (IT5160018)
Scoglietto di Portoferraio (IT5160019)
Formiche di Grosseto (IT51A0022)
Isola del Giglio (IT51A0023)
Isola di Giannutri - area terrestre e marina (IT51A0024)
Scarpata continentale dell'Arcipelago Toscano (IT5160020)
Monte Argentario, Isolotto di Porto Ercole e Argentarola (IT51A0025)

In quasi tutti i Sic dell’Arcipelago Toscano l’Unione europea segnala almeno un habitat prioritario europeo e/o specie comprese nell’articolo uno della Direttiva Habitat 92/43/EEC.

«La Commissione europea ed il Governo italiano – sottolinea Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana e responsabile nazionale isole minori del Cigno Verde – hanno fatto un bel passo avanti verso la protezione del mare dell’Arcipelago, così come previsto dalla Convenzione di Barcellona per il 2012,  estendendo diversi Sic a mare ed istituendone altri, come quello dello Scoglietto di Portoferraio (in precedenza accorpato a Cerboli-Palmaiola) e soprattutto quello completamente nuovo della Scarpata continentale dell’Arcipelago Toscano. Non solo ora l’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano, in attesa di realizzata da “soli” 30 anni, è più vicina, ma anche le tentazioni di rivedere, tagliandoli con la scure, i confini del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano hanno subito un altro netto stop, così come l’istituzione definitiva e l’ampliamento dei Sir sono un nuovo invalicabile vincolo per chi vorrebbe costruire strade e case nel Parco».

Janez Potočnik, Commissario europeo per l'Ambiente, ha dichiarato: "Mi congratulo con questi Stati membri per un altro contributo importante alla protezione del patrimonio naturale dell'Europa. La rete Natura 2000 costituisce la spina dorsale dei nostri sforzi per proteggere l'ambiente naturale e ed è di vitale importanza per la tutela della biodiversità. Oltre ad offrire spazi interessanti da esplorare e in cui ricrearsi la rete Natura 2000 apre ampie opportunità di sviluppare nuove attività economiche basate su questo prezioso patrimonio naturale. La sua espansione è quindi molto positiva per la natura e per noi."

Rispetto alle sue dimensioni il Paese con il maggior contributo è stato Malta che ha designato 183 km2 di zone marine, creando le basi per una solida rete marina nelle acque circostanti. I nuovi siti marini maltesi contribuiranno alla conservazione delle praterie di alga posidonia e delle scogliere sommerse e offriranno un habitat di vitale importanza per il mollusco Gibbula nivosa, una lumaca di mare dalla colorazione vivace endemica di Malta.

Contesto
Natura 2000 è una rete di zone protette composta da zone speciali di conservazione, istituite a norma della direttiva "Habitat" e di zone a protezione speciale, istituite a norma della direttiva "Uccelli". Natura 2000 non costituisce tuttavia un sistema rigido: le attività come l'agricoltura, il turismo, la silvicoltura e le attività ricreative possono continuare a svolgersi all'interno della rete a condizione che siano sostenibili e in armonia con l'ambiente naturale.

Gli Stati membri selezionano i propri siti Natura 2000, istituiti a norma della direttiva Habitat, in collaborazione con la Commissione. Una volta selezionati, i siti vengono ufficialmente riconosciuti dalla Commissione quali "Siti di importanza comunitaria", come è avvenuto col presente aggiornamento. Questo processo conferma lo statuto ufficiale dei siti e fissa gli obblighi per la loro protezione. Gli Stati membri dispongono a questo punto di sei anni per applicare le misure di gestione necessarie e designare i siti come zone di protezione speciale.

La biodiversità – una risorsa limitata costituita dalla varietà delle forme di vita sulla terra – è in pericolo. Le specie stanno scomparendo a un ritmo senza precedenti, con conseguenze irreversibili per il nostro futuro. L'Unione europea sta lottando contro questo fenomeno e recentemente si è posta l'obiettivo di porre fine alla perdita di biodiversità entro il 2020, di proteggere i servizi ecosistemici come l'impollinazione o le difese contro le alluvioni (e di ripristinare questi servizi quando sono degradati) e di rafforzare il contributo dell'UE nella lotta contro la perdita di biodiversità. Natura 2000 è uno strumento fondamentale per conseguire tale obiettivo.