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Lettera aperta al Sindaco
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URGE CHE IL COMUNE DELIBERI UN PROVVEDIMENTO, PER COSI’ DIRE, “OPEROSO” IN MATERIA DI “NETTEZZA URBANA”

Ricordo, ricordo, anzi ben ricordo, signor Sindaco Ortelli che, qualche anno fa, prima che Lei diventasse un pubblico Amministratore (se non sbaglio, a quei tempi, era un semplice “Operatore turistico”, quale Capolista dell’opposizione, che s’apprestava alla competizione elettorale), dietro consiglio di non so chi, ebbi a parlarle della “vergognosa” vicenda della Palestra che, in via di costruzione nel Campo sportivo di Campese, era stata “avviata” senza che i più diretti interessati dal punto di vista logistico-ambientale, nonché urbanistico, ovvero i proprietari dei mini-appartamenti della Sirmet, avessero potuto dire la loro in merito alla decisione, in quanto, profittando del fatto che, per solito, frequentano il Giglio solo d’Estate, nessuno s’era “sognato” di consultarli.

Pur tralasciando di riaprire una “storia” che, non ostante recenti resipiscenze, che non hanno, in termini di giustificazione funzionale, né capo né coda, spero sia ormai chiusa per sempre, con quella specie di “catafalco” che, purtroppo, incombe avanti gli occhi degli inquilini del primo-secondo piano, e rimandando, per chi ne volesse sapere di più, alla lettura della mia prima, lunga lettera, a “GiglioNews”, non posso però esimermi da rammentarLe (a Lei negarlo od ammetterlo, ma così andarono le cose) che, Lei, allora “aspirante” Sindaco, almeno a parole, non solo prese atto, condividendole, delle mie ragioni (rappresentative dell’intero “Condominio” Sirmet), ma che stigmatizzò il fatto che, ai cosiddetti “forestieri”, vittime della “forzatura” edilizia, non fosse stata data la possibilità di esprimersi.

Ebbene, Sindaco Ortelli quale coerenza mai esiste con quella sua vecchia “opinione” democratica, rispetto a ciò che sono venuto a sapere in questi giorni dedicati alla “Festa della Repubblica”? Ossia che, con specifico riferimento al “tributo” (in realtà, si tratta di una vera e propria Tassa, in quanto gli importi esitati vanno a copertura d’un apposito servizio) relativo alla raccolta della “Nettezza Urbana”, i non residenti (secondo statistiche ufficiali, al cospetto di tutti gli altri comuni della Toscana, l’Isola del Giglio denuncia un numero di “Seconde case”, maggiore delle “Prime case”), che sono, appunto, la maggioranza e che ne fruiscono, solo in minima parte (il sottoscritto, ad esempio, che, da tempo ormai, non affitta e non si concede una vacanza, può ben affermare che pure la famiglia, solo occasionalmente, ha occupato l’appartamento riservatomi), pagano lo stesso “Canone” dei residenti.

Perché mai questa iniquità, perché mai questa ingiustizia impositiva?

Che è e rimane un’ingiustizia “conclamata”, ancorché la legge abbia assegnato non l’obbligo, bensì la facoltà ai Comuni, di prevedere, al riguardo, “esazioni” differenziate!

Ingiustizia che, almeno per quel che attiene i miei livelli d’informazione, costituisce un “primato” assoluto di cui non credo ci si possa minimamente vantare.

Mi permetta, quindi, di sollecitarLa, prima che i non residenti, che, lo ripeto, al riguardo, costituiscono la maggioranza e che, in quanto tali, se, invece, del Comune, fosse una società per azione a fare l’”Esattore”, potrebbero “reclamarne la guida”, applichino una qualche specie di “Disobbedienza civile” e si rifiutino di “corrispondere” l’importo della tassa “scellerata”.

E questo, in piena corrispondenza con quanto avviene per qualsivoglia “utenza” ci si possa riferire.

Nella fattispecie, infatti, per solito, l’approntamento d’un servizio, alla stregua di quanto avviene anche per il riscaldamento centralizzato dei Condominii, l’utente che, non intenda fruire del comune calore, e si affidi a strumenti privati di climatizzazione, è “chiamato” a pagare esclusivamente una quota parte dell’energia generalmente erogata. Quota parte comprensiva dei costi d’impianto e dalla quota d’ammortamento per l’usura.

Procedura cui regolarmente sottostò per quanto riguarda l’energia elettrica erogatami dall’ENEL e dalla SIE, rispettivamente a Santa Fiora (che, per i “Rifiuti”, mi applica una “quota ridotta”) e ad Isola del Giglio.