L'intervento di Valentina Agugliari sul problema delle macchine all'interno del Castello è un bell'esempio di rassegnazione, ma in parte anche di opportunismo. In realtà il parcheggio selvaggio se fosse figlio della necessità, avrebbe breve durata; essendo invece abbondantemente stanziale, a cavallo di giornate ed in qualche caso di settimane, debbo pensare che derivi dalla pigrizia di andarsi a cercare una sistemazione altrove, come fanno, anche con una certa fatica, le persone che abitano lì, che poi invece si ritrovano ad assistere alle prodezze dei profittatori, gigliesi e non gigliesi, che si credono gli intoccabili del creato. Intoccabili perché, con buona pace di Valentina Agugliari, gli addetti ai controlli, giustamente solerti  in altre zone dell'isola, questa l'hanno proprio cancellata dalle loro mappe.
Per dimostrare che non si tratta di soggetti che sono costretti a parcheggiar lì per andare al lavoro [da dove poi, dal Castello per il Castello?] allego un'altra foto, scattata poco fa nella notte, (
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Quanto all'asino sono pienamente d'accordo, purchè gli utilizzatori di questo nobile mezzo di trasporto si facciano anche parte diligente per eliminarne gli inevitabili strascichi organici, ciò che per adesso, purtroppo, non avviene.

Cordialità
Libero Volante