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L'omelia su Zaccheo
Ieri sono andata alla messa delle 6 del pomeriggio, il Vangelo parlava di Zaccheo. L'omelia di don Lorenzo è stata molto bella, un insieme di lezione di storia, su Gerico, i pubblichini, i farisei, chi fossero, il loro differente ruolo nella società ebraica di quel tempo.
Dopo la spiegazione su Zaccheo (che in realtà siamo tutti, chi più chi meno, degli Zaccheo), don Lorenzo ha toccato un punto fondamentale: la ricerca della perfezione nella fede.
La fede è un punto di riferimento per chi crede, non un mezzo per raggiungere la perfezione, non voglio essere perfetta voglio comportarmi bene, se voglio invece comportarmi male voglio avere il libero arbitrio sulle mie scelte, come il Vangelo mi ha insegnato.
Trovo che sia oltremodo più vergognoso fare il sepolcro imbiancato, essere sempre pronto alla critica malevola, avere come riferimento solo l'interesse economico, piangere una miseria che non c'è, girarsi dall'altra parte quando qualcuno chiede aiuto ma andare in chiesa per dimostrare di essere un fervente cristiano.
Ma si sa, Dio perdona anche loro.
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