Grazie Giglio

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ualche giorno prima di andare, ti saluto Giglio, sospirata meta di tanti anni fa e dopo un'antica conoscenza rimasta viva nel cuore, finalmente insieme.
Prima, in un inverno freddo e piovoso dove fulmini, grandine e vento hanno esibito un repertorio non consueto agli stessi gigliesi, comunque uno spettacolo affascinante.
Poi di mese in mese attendendo il bel tempo, il "Giglio fiorito" e il sole che a dire il vero, è apparso soltanto di tanto in tanto.
Maggio mi ha regalato giorni di cielo azzurro, tiepido sole, gabbiani in volo, gite all'Arenella e alle Cannelle, indimenticabili.
La leggera brezza, carica di iodio, favorisce il respiro e dà un senso di benessere a tutto il nostro corpo. Lo spirito si rallegra e si abitua ad uno stato di serenità, che completa lo "star bene" di ognuno.
Panorami di mare infinito, dal blu profondo dell'indaco al turchese e al verde smeraldo vicino agli scogli di granito hanno aumentato in me la gioia della creazione.
Grazie Giglio mi hai regalato quello che mi aspettavo e oltre.
Mi hai donato anche la presenza naturale e semplice dei gigliesi la loro simpatia e, soprattutto, l'essere accolta come una di loro.
Qualcuno, "bontà sua" ha definito la mia una "presenza discreta", qualcunaltro mi ha detto che gli abitanti dell'isola mi avevano adottato.
La serenità donata dagli elementi della natura e del modo di essere dei gigliesi porta alla riflessione, al pensare in silenzio, godendo una dimensione più umana del vivere.
A tutti gli amici del Giglio, dico grazie, dico arrivederci, dico siate sempre fedeli a voi stessi: anche voi fate parte dell'"inspiegabile magia del Giglio" 

Marta Mattei