MATTINATA SETTEMBRINA
Se una mattina di settembre spira una tramontanina leggera e scendi dal Castello verso il Porto, ti trovi immersa in una realtà irreale. L'alba ha colorato da poco la sommità della collina e i poggi e le marine sono ancora in ombra. La macchia rigogliosa per le abbondanti piogge di quest'anno, supera la sua naturale altezza e gli arbusti sembrano alberi. Misto il profumo di lentisco e di ugerbole, dolce ai piedi il selciato, perché non pensi a te e ai tuoi malanni. Vasto è l'orizzonte. Abbracci tutto, da Giannutri all'Elba, alla Corsica e forse alla Sardegna. E dietro Civitavecchia e i Monti della Tolfa. E l'Amiata...
Il mare è una lavagna su cui le barche tracciano arabeschi. E vedi l'Angelo e il Calice, appena fuori la spiaggetta dell'Arenella. Sono di un turchese intenso tra l'azzurro cupo del mare.Figure reali ingigantite dal sentimento religioso del passato, ora forse non le cerca più nessuno, ma ci sono eccome. Arrivare al Calice e all'Angelo era ambizione dei nuotatori bravi.
Via via che scendi il paesaggio cambia. Guardi la strada che hai percorso e vedi il Castello tutto avvolto di luce tenue. Ma tu cammini ancora all'ombra. E che dire della canora compagnia degli uccelli? I passeri festosi, le rondini chiassose, le tortore amorose sempre in coppia, belle d'aspetto ma dal canto uggioso. Se poi dritto nel volo senza nulla concedere alle evoluzioni arriva il falco assassino, allora si fa silenzio. Per un miracolo della natura ciascuno si intana e tace per non rivelare la propria presenza. Poi il falco crudele se ne va, due o tre creature bastano al suo pasto. E la festa riprende.
Ora sei al Monticello e Giannutri ti appare sollevata dal mare, come pronta ad alzarsi in volo. L'Argentario poi ti rivela le sue ville, le sue insenature e tanto è vicino e vero che sembra finto. Arrivi al Porto, civettuolo, vestito di colori allegri con le finestre piene di gerani.
Ancora c'è silenzio, le navi non ci sono, c'è odore di mare e di alghe. E sembra incredibile tra una folla di barchette vedere il fondo come un cristallo, che riflette la rena dorata e i ghiozzi che si inseguono tranquilli. Un ultimo sguardo di contemplazione mentre ti arriva l'odore di caffè e di pane. E dal sogno torni alla realtà.
Caterina Baffigi Ulivi
Mattinata settembrina
Autore: Caterina Baffigi Ulivi
7 Commenti
campese.... Dany - il pei.
Grazie a te cara Rosa per il tuo commento. Saper parlare ai bambini è stato tutto il mio mondo e ancora oggi mi riempie di gioia. Ti ringrazio anche, in ritardo, per avere apprezzato "il mondobello". Non ci sono riuscita prima per manifesta incapacità tecnologica... :-) ma ho gradito molto le tue parole. Caterina
Abbiamo letto e analizzato la descrizione in classe ed è piaciuta tanto anche ai nostri bimbi.
Grazie
Le frasi saranno anche semplici, ma ciò che trasmettono leggendole ha un valore e una consistenza unici. E poi, come succede spesso nella vita, le cose semplici sono le migliori.
Si, sono io cara Annamaria, la moglie dell'ex sindaco Ulivi.
La ringrazio per le sue belle parole e per l'apprezzamento della nostra bella terra, alla quale ci lega un amore comune.
Colgo l'occasione per ringraziare anche Day e Jenny, lieta che le mie semplici frasi portino l'isola fuori dall'isola....
Caterina Baffigi Ulivi
Mi chiedo: Chi è Caterina Baffigi Ulivi ?
Conosco molti gigliesi perchè mio marito è nato nella vostra bellissima isola, e pur venendo ogni estate e in ogni periodo dell' anno non credo di averla mai incontrata - Sono affascinata dalla sua descrizione; è un quadro bellissimo per me che conosco bene l'isola, ma chi legge e non conosce Giglio verrà "stordito" e incantato da tale meraviglia!
Complimenti per l' amore che nutre per la sua isola che in parte è anche mia.
Un cordiale saluto -
P.S. mio marito pensa che lei sia la mogle dell' ex sindaco - sbaglia ? -
Commovente...
Parole che toccano il cuore di chi conosce la vostra isola.
La ringrazio per avermi "portato via" dall'ufficio per 5 minuti...
Un abbraccio forte a tutti i gigliesi!
Day e Jenny - I pei