E' stata pubblicata un'ordinanza che disciplina gli accessi nell'area parco interessata dalle attività di controllo del muflone presso il Promontorio del Franco all'Isola del Giglio. (SCARICA ORDINANZA)
Come noto l'Ente Parco, in accordo con LAV e WWF, sta procedendo alle operazioni di cattura e trasferimento dei mufloni ancora presenti sull'isola. Al fine di garantire l'efficacia degli interventi nell'area Parco, presso il Promontorio del Franco, è fatto divieto di accesso e transito a chiunque nella zona evidenziata dalla mappa allegata all'ordinanza stessa, al di fuori di sentieri e strade. Sono esclusi dal divieto tutti gli aventi diritto che debbano recarsi a proprietà e fondi.
In altre parole, nella zona del promontorio del Franco, rimane libera la circolazione su strade e sentieri, mentre viene interdetto l'accesso alle aree di macchia e bosco interessate dalle operazioni di controllo.
Una cosa è ben evidenziata osservando quella cartina. Tutta la parte in verde e quella tratteggiata rappresentano la parte del Giglio vincolata a parco. Non occorre saper leggere una carta 1:5000 o 1:25000 per comprendere quanto, all'atto della costituzione del parco stesso, questi confini furono stabiliti a casaccio, senza nessuna logica che obbedisse ad una vera esigenza di tutela del territorio. Fu fatto probabilmente in fretta e furia in qualche stanza del ministero a Roma, da qualche solerte funzionario del ministero stesso. Senza nessun confronto con il territorio, cosa che ne avrebbe sicuramente migliorato il risultato finale. Sempre ammesso che al Giglio, di vincolare circa metà isola a parco, ce ne fosse realmente bisogno. E in tutti questi anni, il rappresentante del Giglio presente nel consiglio dell'ente parco con il benestare esplicito dell'amministrazione comunale, cosa ha fatto per apportare modifiche ai confini del territorio vincolato? La cui poca chiarezza ha generato anche contenziosi da parte di alcuni cittadini. E lo stesso dicasi per apportare modifiche a quelle che sono le regole di fruizione vigenti nel territorio vincolato? Questo quantomeno per i residenti. Tuttora, farsi trovare con una pianta di cicoria selvatica appena raccolta, con alcuni rami di rosmarino in mano o un fungo costituisce, se non vado errato un'infrazione di rilevanza penale. Si deve solo al buon senso degli organi di vigilanza se questo non è avvenuto e non avviene. La risposta sta nel fatto che confini e regole sono le stesse previste al momento dell'istituzione del parco avvenuta attraverso la legge n. 394 del 1989 !!!