"Messa in mora della compagnia Costa Crociere". E’ quanto chiede il Comune di Isola del Giglio per tramite del suo legale Alessandro Lecci in una nota inviata a Costa Crociere circa 20 giorni fa con cui il Comune chiede alla compagnia il rimborso delle spese sostenute ed esamina un primo discorso generale sulla quantificazione dei danni. 

Il Comune si è costituito parte civile nel processo per il naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio scorso. «Insieme all'ufficio legale Pavia-Ansaldo di Milano valuteremo in seguito - ha proseguito l'avvocato Lecci - la quantificazione del danno per la comunità dell'Isola del Giglio, che è immane. Adesso siamo nella fase di identificare la prima parte dei danni, ma finché il relitto della nave sarà all'isola del Giglio non potremo fare niente perché il danno é in itinere. Agiremo quindi quando il relitto sarà tolto e solo allora verificheremo quanti e quali danni ci saranno stati a tutta la comunità dopo l'immane tragedia del naufragio della Concordia del 13 gennaio scorso. Comunicheremo soltanto in fase di processo - ha proseguito il legale grossetano - a che punto siamo con la richiesta dei danni»