Nuovo bando traghetti: il bando è chiuso ma il silenzio è assordante
Ieri 18 dicembre, salvo sorprese o ricorsi al Consiglio di Stato, è scaduto il termine per l'invio delle richieste relative alla gara in corso, che disciplinerà il servizio per i prossimi 10 anni.
Come noto il repentino cambio di rotta della maggioranza al governo della regione, casualmente sostenuto anche dalla nuova maggioranza sull'isola, ha a mio avviso privato il Giglio, Giannutri e le altre rotte deboli di un paio di milioni di euro di contributi che avremmo ricevuto se il bando fosse stato diviso in lotti, dato che un privato aveva espresso interesse a svolgere i servizi della rotta Piombino-Portoferraio senza contributo.
Il danno è fatto, non è più tempo di piangere sugli errori passati, si possono solo raccogliere i frutti.
Però non mi spiego il silenzio tombale su due richieste che probabilmente potremmo ancora fare: il biglietto residente per le attività commerciali isolane e la possibilità di effettuare le corse notturne Giglio - Porto Santo Stefano con un traghetto solo passeggeri (pensare di far sbarcare macchine alle 22 al Porto è utopia), misure a mio avviso dirimenti per lo sviluppo dell'isola.
Non aver parlato e non aver tutelato gli interessi di cittadini e imprese del Giglio e di Giannutri sarà una grossa responsabilità della politica locale, soprattutto della maggioranza al governo che ha smesso di studiare per seguire la questione, ma anche delle imprese e delle associazioni tutte.
Per quale motivo si dovrebbe aver paura a chiedere alla regione ciò che serve all'isola, fra cui anche garanzie per i marittimi che lavorano sulle rotte del Giglio e di Giannutri? Eppure la regione ha sempre compreso le esigenze che avevamo posto in passato, venendoci spesso incontro, perché rinunciare? Ricordo ad esempio come la regione accettò senza problemi le richieste mie e di Alessandro Brizzi volte ad ottenere il finanziamento anche della quarta corsa invernale, oggi svolta a pura discrezione del vettore privato, che potrebbe sopprimerla a suo piacimento. Altre richieste sarebbero state da fare in un secondo momento, in coerenza con la mozione comunale approvata nel 2024 dal Consiglio Comunale del Giglio.
Che l'intera comunità isolana ignori completamente ciò che si sta decidendo sul nuovo bando dei traghetti, è sinceramente inconcepibile per me. Si sa, nessuno è profeta in patria, ma io la colpa di essere rimasto in silenzio non la voglio, sebbene questo articolo sarà inutile.
P.S. Speriamo che la Blue Navy non faccia ricorso al Consiglio di Stato, quello sì che sarebbe lo scenario peggiore dell'isola.
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