Meno ho voglia di scrivere e più me ne danno occasione.

Infuria, in questi giorni, la polemica sull'invito di Romano Prodi alla Chiesa a predicare nelle omelie che è peccato non pagare le tasse. Don Gianni Baget Bozzo ha detto: "Non è peccato". Il simpaticissimo Cardinale Ersilio Tonini invece ha detto:"E' chiaro che bisogna pagare le tasse, ma non è questo un compito ecclesiale".

Umilmente vorrei dire che pagarle a volte è giusto ed altre è peccato grave. Vedi, ad esempio, quelle del consorzio dell'OSA. La mia famiglia le paga. Ma facciamo male, siamo dei peccatori: perchè al Campese, ove abitiamo, nel borgo antico e di fronte a due alberghi, in quella valle che ci separa, "viene giù di tutto" ! Ed è tutta "roba" che va in mare. Ed i bambini in quel mare, già sporco di idrocarburi, ci sguazzano continuamente.

Debbo dare ragione (e vi assicuro che è per me difficile) a Don Gianni e assolvere lo stimatissimo e piacevolissimo quel sant'uomo del Card. Tonini che se l'è cavata per il rotto della cuffia. Ma continuo a credere che io, che pago i contributi al consorzio dell'OSA, sono un grandissimo peccatore.

Giuseppe Ulivi

P.S. La pulizia davanti alla casa, nella valle, la fa mia moglie. E' chiaro. Perchè anche quelli dell'azienda municipale dicono che non è loro compito.
Ma pago ovviamente la T.A.R.S.U.!