PAOLA MUTI: RINGRAZIAMENTI A TUTTI I GIGLIESI
Voglio formulare i miei più sentiti ringraziamenti alle Persone che ci hanno votato ed anche a quelle che non l’hanno fatto.
Il periodo della campagna elettorale è stato molto intenso ed avvincente, quello futuro lo sarà in modo diverso ma altrettanto impegnativo.
Mi preparo a svolgere il mio ruolo di Consigliere di Minoranza con impegno e serietà ed a svolgere attività di opposizione costruttiva, solida ed onesta.
Auguri di buon lavoro al Sindaco Ortelli ed alla nuova Giunta.
Paola Muti
ONORE DELLE ARMI A PAOLA MUTI Confesso che se Paola Muti, non avesse fatto parte della Lista, espressione dei più tetragoni assertori della portata a termine (come da programma) dell’insulsa realizzazione della palestra a Campese, ancorché il sottoscritto non sia un elettore dell’isola, avrebbe riscosso le sue, per così dire, ”simpatie” (notevole il curriculum; accattivante e simpatica la “figura”, alla stregua, per altro, mutatis mutandis, della candidata dei “Verdi” per le Europee, Caterina Salabé, moglie d’uno della “grande” famiglia Cavero, di cui, qualche anno fa, seduto su una bitta del porto, ha avuto occasione ed onore di conoscere l’illustre “Cavaliere della Repubblica”). Che la capolista Muti mi sembrasse sostanzialmente idonea a fare il Sindaco, sta a dimostrarlo il fatto che ne avevo, per così dire, “parlato” con alcuni elettori del Giglio, acciocché la “sostenessero”. E questo mio giudizio, del tutto platonico, in termini di suffragio personale, è rimasto immutato e confermato alla luce del messaggio che, a competizione conclusa, la Capolista di “PROGETTO GIGLIO”, ha indirizzato un po’a tutti i Giigliesi. E questo, non ostanti le “colpe” derivatele, appunto per quel che mi concerne, dal far parte d’un raggruppamento politico che, a suo tempo, con atteggiamento sostanzialmente “autoritario”, in quanto deliberò di costruire la palestra (che avrebbe dovuto essere realizzata al Porto) nell’area del campo sportivo, senza, di fatto, consultare i “dirimpettai” della S.I.R.M.E.T., che avevano acquisito le loro miniresidenze, in uno stato di fatto e di diritto, per altro garantito immutabile dal piano regolatore e dalle più volte ribadite assicurazioni dell’Amministrazione comunale, che, quantomeno, assicurava un po’ di “affaccio” a mare. Immutato e confermato dal bel gesto che la Capolista sconfitta, ha inteso compiere, non solo congratulandosi con i vincitori ed augurando loro “buon lavoro”, ma anche e soprattutto per aver ringraziato tutti quanti gli elettori e per aver assunto l’impegno con l’intera cittadinanza d’essere puntualmente presente e ben salda, sul suo scranno di capolista di minoranza, onde svolgere, al meglio, il gravoso compito che compete all’opposizione, perché anche nella bellissima isola dell’Arcipelago Toscano, per l’interesse di tutti, si realizzi istituzionalmente quella sana “sintesi” democratica di cui Socrate fu il primo assertore della Storia. Gian Piero Calchetti