Vengo a passare le vacanze sull'isola dai primi anni '50, sono proprietario di una casa al porto e ho sempre messo una barchetta in acqua nel periodo delle vacanze.
Fino a quando il porto non era dato in concessione al comune per tenere la barca all'ancora non si doveva pagare nulla.
Con la concessione al comune (circa 10 anni fa) è stata realizzata l'attuale catenaria ed è stato istituito un tariffario per poter tenere una barca in acqua.
Fino al 2004 per una barca di 5 ml (come la mia) si era arrivati a pagare circa 250/300 euro. Lo scorso anno le tariffe sono state riviste: i residenti hanno visto dimezzarsi le tariffe a loro carico, mentre i non residenti per il mese di agosto le hanno viste aumentare circa dell'80% (scusate se è poco!). Così, per un mese, nel 2005 ho pagato esattamente 500,00 euro (1 milione di vecchie lire).
Quest'anno, senza che fosse dato alcun preventivo avvertimento agli interessati di eventuali variazioni (i non residenti non sono poi tantissimi), mi sono visto recapitare una richiesta di pagamento di 1.350,00 euro (pari a 2.613.964 di lire) per tenere un mese una barchetta di 5 ml attaccata ad una boa in mezzo al porto (non a un ponitiletto galleggiante) senza alcun servizio! Alla mia richiesta di chiarimenti tutto questo viene giustificato con la scarsità dei posti per cui il comune ha deciso di concedere unicamente posti annuali riconoscendo, però, un cospicuo sconto: 20 centesimi a cm di lunghezza scendendo così da 3 a 2,80 euro per metro! Non credo che neppure a Porto Cervo o a Montecarlo i posti barca per 30 giorni per una lancia di 5 ml e sicuramente con servizi più efficienti arrivi a tali cifre.
Sconcerta che una giunta comunale che afferma di essere sensibile all'incentivazione del turismo applichi tali tariffe più adatte a Bill Gates che a un cittadino italiano di medio reddito. Non mi pare che questo incentivi il turismo! Infatti chi vorrebbe venire per un periodo in affitto o in albergo portandosi dietro una barchetta o un gommone non potrà trovare ormeggio e quindi preferirà andare altrove.
D’altro canto non si può pensare di risolvere la penuria di posti barca aumentando (in un modo o nell’altro) senza alcun limite gli importi da pagare.
Infine, ma non meno importante, vorrei che mi fosse data risposta ad un quesito che viene spontaneo: se io pago il posto per un anno e per ovvii motivi di conservazione dello scafo metto in acqua la barca solamente nel periodo in cui la utilizzo, il mio posto rimane vuoto, visto che non è prevista alcuna possibilità di affitto temporaneo ma solamente annuale? Non è meglio come era prima quando c’era un fisiologico avvicendarsi?
Di contro, se è prevista la possibilità di avere un posto temporaneo per i turisti occasionali che soggiornano in albergo o in affitto (ad esempio, per 15 giorni) non vedo perché questa possibilità venga negata ai proprietari di casa; perché dobbiamo essere penalizzati rispetto ad altri?
Infine perché non rendere pubblica questa variazione al regolamento degli ormeggi visto che oggettivamente non è poi tanto marginale?
In attesa di risposta invio distinti saluti.
Paolo Calvo
Paolo Calvo
Autore: Paolo Calvo
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