Piazza gremita per "Le voci della Concordia"
Piazza gremita a Giglio Porto per la presentazione del libro Le voci della Concordia, di Angela Cipriano e Guido Fiorini con foto di Enzo Russo, un volume che raccoglie, con le testimonianze dei protagonisti, i tre anni della vicenda, dall'impatto con le Scole al processo di primo grado che ha condannato Schettino a 16 anni.
“Questo è il libro – ha detto il moderatore, Michele Taddei –, fra tutti quelli che sono usciti, che più raccoglie, con equilibrio, questa tragica storia e che racconta il coraggio e l’impegno della gente del Giglio”.
Alla serata, organizzata da Comune e Proloco, c’erano il sindaco Sergio Ortelli e il parroco don Lorenzo Pasquotti. E accanto a loro, venute per l’evento appositamente dalla Sicilia, c’erano Concetta Virzì e Francesca Severino, la sorella e la figlia di Luisa Virzì, una delle vittime italiane del naufragio.
Le loro parole hanno fatto commuovere i tanti presenti. “Questa per noi è una parentesi che apriamo e subito chiudiamo. Abbiamo scelto di essere sempre riservatissime e non abbiamo mai voluto parlare con nessuno del nostro enorme dolore, nonostante l’assalto dei media. Abbiamo scelto di raccontare la nostra amata Luisa solo ad Angela e Guido che ringraziamo per la loro sensibilità e non potevamo non essere alla loro presentazione al Giglio, in quest’isola meravigliosa. Questa è anche l’occasione per dire grazie ai gigliesi per tutto quello che hanno fatto”. E ancora: “Finché leggerete di Luisa e ne parlerete, lei non morirà”.
Concetta e Francesca hanno anche letto una toccante lettera del fratello di Luisa, che non è potuto intervenire personalmente , e consegnato al sindaco Sergio Ortelli una targa del sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, con la quale gli dice grazie per quanto fatto nei giorni dell’emergenza.
Don Lorenzo e Sergio Ortelli hanno ricordato gli avvenimenti della notte del 13 gennaio 2012 e gli autori hanno spiegato perché hanno deciso di scrivere questo libro: “Ero caposervizio del Tirreno di Grosseto la notte dell’incidente – ha detto il giornalista Guido Fiorini – e ho seguito le prime ore dalla sala operativa della Protezione civile. Poi, per tre mesi, il mio giornale, Il Tirreno, ha dato grandissimo spazio alla vicenda. E’ stata un’esperienza che doveva essere ricordata”.
Diverso l’approccio di Angela Cipriano, che sul caso Concordia e i media ha scritto la sua tesi, discussa a Siena con la professoressa Donatella Cherubini: “Ho contattato tanti protagonisti per una serie di interviste. Molti di loro non hanno mai parlato con alcun giornale. Il materiale, dai soccorritori ai naufraghi, dagli avvocati ai giornalisti, è pieno di spunti interessanti e di piccole rivelazioni mai uscite. Il quadro complessivo può aiutare a capire qualcosa in più di questi tre anni, anche se noi abbiamo preferito mantenere un grande equilibrio, senza prendere una posizione netta”.
In platea, oltre all’ingegner Franco Porcellacchia, coordinatore per Costa del “parbuckling”, c’era anche il Comandante della Polizia Municipale del Giglio, Roberto Galli, che ha ricordato quando, la notte del 13 gennaio 2012, vide Schettino già all'asciutto su uno scoglio mentre molti naufraghi dovevano ancora mettersi in salvo. Oltre al suo intervento è stato molto interessante quello dell’avvocato del Codacons, Giuliano Leuzzi, che ha ricordato la battaglia dell’associazione per far estendere le responsabilità anche a Costa Crociere: “C’erano tante cose – ha detto – su quella nave che non funzionavano. A partire dai generatori che, bloccandosi, impedirono il corretto funzionamento di ascensori e scialuppe”. Accanto a lui altri due avvocati protagonisti al processo, Patrizio Lepiane, che fece il controinterrogatorio a Gregorio De Falco e Roberto Baccheschi, di Grosseto.
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