Continuano le polemiche ed i tentativi di trovare soluzioni alla vicenda del Porticciolo di Giglio Campese posto sotto sequestro a seguito di un'indagine della Procura della Repubblica di Grosseto con l'impossibilità da parte di residenti e turisti di ormeggiare le proprie imbarcazioni.
Oggi registriamo due iniziative contemporanee di un gruppo di residenti ed affezionati turisti e del titolare di diving Aldo Baffigi che hanno scritto rispettivamente una lettera alla stampa locale ed una al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed al Comando Generale delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera.
Pubblichiamo di seguito i testi delle due lettere.
SCRIVONO I RESIDENTI E TURISTI:
"Urgente necessità di installazione di un corridoio di sicurezza per i bagnanti.
Siamo un gruppo di residenti e turisti di Isola del Giglio, a Campese; vorremmo evidenziare il grave problema che si è venuto a creare a seguito del provvedimento di sequestro del porticciolo del Campese, da parte della Procura di Grosseto il 26 maggio scorso, con intervento di Capitaneria di porto e Carabinieri. Sono stati sequestrati natanti e ancoraggi nel porticciolo della Torre del Campese, con successivo divieto di utilizzo dell’area a scopo di ormeggio imbarcazioni.
Ogni anno, nella stagione balneare, un corridoio di sicurezza è sempre stato installato, per garantire lo sbarco ai numerosi tender di barche alla fonda nel golfo e di imbarcazioni di passaggio da e verso il porticciolo. Tale autorizzazione non è ancora stata rilasciata dalle autorità competenti a discapito della sicurezza delle persone.
Ad oggi imbarcazioni e bagnanti, convivono in maniera caotica e pericolosa nello stesso specchio d’acqua e la possibilità di incidenti con conseguenze potenzialmente gravi, sono incombenti.
Nonostante le ripetute richieste di operatori del settore, tale corridoio non è ancora attivo. Da tenere presente che in tutte le località dove è consentita la balneazione, debbono esistere corridoi di sicurezza.
Dobbiamo aspettare di leggere la notizia di incidenti gravi perché vengano rilasciati questi permessi?
Per residenti e Turisti del Campese
ALDO ABASTANOTTI
ENRICO BULGHERI
LUCIO DI LIBERATORE
ELEONORA LANDINI
CONCETTA ROSSI"
SCRIVE IL TITOLARE DIVING ALDO BAFFIGI:
"Buongiorno,
allegato alla presente la lettera con la quale il sottoscritto Aldo Baffigi in qualità di titolare di un centro immersioni di Isola del Giglio Campese intende portare alla vostra conoscenza la grave situazione che si è creata a Giglio Campese a seguito di provvedimento emesso dal tribunale di Grosseto, che sta mandando letteralmente a rotoli la stagione balneare 2023 del piccolo paese di villeggiatura.
Spero proprio che si riesca a risolvere la situazione, sarebbe sufficiente spostare a settembre le operazioni di bonifica e regolarizzazioni degli utenti ! Per il momento vedo solo un disastro per le attività commerciali del luogo.... siate comprensivi, fate rispettare le regole di accosto e di ormeggio, ma fateci passare le ferie anche quest'anno ! Gennaro Pepe .
Purtroppo la situazione del Porticciolo dipende da fatti e modi che, in negativo, riguardano il suo utilizzo nel passato di questi ultimi anni e, altrettanto “purtroppo”, si deve constatare che l’autorità preposta non è stata e non è da meno nell’affrontare questa problematica sempre in termini negativi. Infatti il pasticcio che si è creato lo dimostra in modo eloquente. L’altalena delle “regole”, di cui io posso testimoniare dal 1981, riguardo all’uso di questo specchio d’acqua può spiegare come il prolungato rinvio dello stato di precarietà sia stata la causa principale dell’accaduto. Questo però, a mio parere, non giustifica una presa di posizione così drastica tale da incidere sulla micro economia di questa piccola comunità del Campese. Scrivo questo perché l’iniziativa dell’Autorità mi pare basata sul presupposto errato di negare l’evidenza della storicità di uso del Porticciolo come …… porticciolo e, cosa più grave, di non considerare quanto in itinere riguardo alla prossima certa destinazione confermativa di un tale uso pur nelle nuove definizioni di norma. Se si è creata una piccola situazione di vuoto normativo a seguito dell’impossibilità di rinnovare il provvedimento provvisorio dell’Amministrazione Comunale, cioè se siamo di fronte ad una soluzione di continuità temporanea è giusto intervenire sparando una cannonata senza considerare le conseguenti ricadute economiche ed il serio pregiudizio di talune attività turistiche? E’ giusto non sentirsi in dovere di ammettere, come accaduto già in passato, l’utilizzo provvisorio dei natanti in ancoraggio e del relativo canale d’atterraggio? A scanso d’equivoci, per evitare che la genericità non faccia sentire qualcuno estraneo al problema, rivolgo il mio modesto appello di turista pluriennale frequentatore di Campese al Tribunale di Grosseto, alla Guardia Costiera competente, all’Amministrazione Comunale e, ovviamente, anche agli operatori commerciali che, accantonando competizioni eccessive e conseguenti litigiosità, avrebbero solo da guadagnare nel presentarsi collaborativi e disciplinati verso le suddette citate autorità.