Come spiegato negli articoli precedenti, ho inoltrato (in quanto dispongo dei requisiti necessari per farlo perché titolare di una concessione demaniale marittima) richiesta per l'installazione di un corridoio di lancio a Giglio Campese al fine di consentire l'accesso a motore dei piccoli natanti che frequentano ormai da anni la baia di Campese, ma soprattutto per salvaguardare l'incolumità dei bagnanti in quanto si vedono passare vicino continuamente natanti che navigano, anche se vietato, a motore nella zona riservata alla balneazione.
Con mia grande sorpresa mi sono visto negare l'autorizzazione necessaria perché i dieci metri di larghezza del corridoio avrebbero tolto spazio alla balneazione. Ricordo a tal proposito che la spiaggia del Campese è lunga circa 600 metri e quindi a voi le relative considerazioni.
A questo punto ritengo doveroso ricordare che, nel caso di eventuale incidente fra un natante a motore ed un bagnante, non credano le persone che hanno apposto il diniego all'installazione del corridoio di lancio a Giglio Campese, di essere esonerate dalle proprie responsabilità in caso di indagine della magistratura.
GIULIA: "Secondo me ci vorrebbe un po' di onestà intellettuale." Mah! Vede Signora quando si assumono incarichi pubblici da cima a fondo dell'Italia oltre agli onori e alla visibilità personale andrebbero assunti pure gli oneri e le responsabilità. Se poi dette responsabilità dovessero portare nelle aule di giustizia ... pazienza fa parte del gioco. Dato che nessuno è obbligato, se non si vogliono noie non si assumano cariche.
"Nel caso di eventuale incidente fra un natante a motore ed un bagnante" in zona riservata alla balneazione, come possono esserci altri responsabili oltre al conducente del natante a motore? Secondo me ci vorrebbe un po' di onestà intellettuale.