Riceviamo da un nostro lettore, Umberto Stefanini, il messaggio che di seguito pubblichiamo in merito all'appello lanciato nei giorni scorsi da Loris Rum in 'Dite la Vostra'. Abbiamo deciso di concedere alla nota la prima pagina perchè si tratta di una proposta concreta che potrebbe essere alla base di un auspicabile tavolo di confronto tra istituzioni locali e cittadini per un futuro sviluppo di Porto Arturo.
"Carissimo Loris,
ti ringrazio per l’occasione che mi hai dato per fare un po’ di cronistoria sulla vicenda della sistemazione di Porto Arturo.
Nel lontano anno 1994, in seguito a svariate richieste per dare una sistemazione decente alla zona di Porto Arturo, già allora in stato di abbandono, mi feci promotore e costituii un consorzio fra gigliesi e forestieri.
Interpellammo uno studio di Ingegneria di Roma che abbozzò un primo progetto di massima, dove veniva ben evidenziata la sistemazione sia all’interno dello specchio d’acqua, sia la protezione a mare, sia la sistemazione degli spazi a terra.
Cominciammo ad interloquire con l’Amministrazione comunale, andammo a presentare queste bozze in Capitaneria a Livorno. Il comandante dell’epoca si dimostrò subito favorevole alla nostra idea e disse che per loro, sempre nel rispetto della legge, il progetto si poteva portare avanti. Subito, però, ci disse che sarebbe servito il parere favorevole del Comune del Giglio, senza il quale non avremmo avuto nessuna possibilità di portare avanti l’iniziativa.
Una delegazione del Comitato andò a parlare con gli allora amministratori e, dopo vari incontri, si trovò anche un accordo sugli investimenti (tutti a carico dei consorziati di cui ho ancora l’elenco) e sulla distribuzione dei posti barca che ne sarebbero scaturiti, circa 60.
Il Comune si dimostrò interessato all’iniziativa ma, proprio alla vigilia della presentazione in Consiglio Comunale della delibera per dare il parere FAVOREVOLE, necessario per il proseguo dell’iter burocratico, ci comunicò che, per motivi di "causa di forza maggiore" all’interno dell’allora maggioranza amministrativa non poteva più avallare questo progetto. Non se ne fece più nulla.
Sono passate altre amministrazioni, abbiamo sempre riproposto ma nulla di fatto.
In ultimo, circa 3 anni fa, gli attuali amministratori ci interpellarono per riprendere il discorso, abbiamo consegnato nelle loro mani la bozza del progetto di massima ma non abbiamo saputo più nulla.
I condomini proprietari delle barche ormeggiate a Porto Arturo sarebbero ben lieti di poter avere la possibilità di partecipare alla sistemazione di una zona abbandonata a stessa, dove l’incuria ed il degrado imperano.
Mi auguro che questa volta, dopo l’ennesima mareggiata, sia la volta buona per riprendere un discorso serio e costruttivo, interrotto da troppo tempo, accantonando quei pregiudizi che purtroppo, in questa nostra isola, sono frequenti e che frenano sempre o quasi le iniziative atte allo sviluppo del Giglio.
Umberto Stefanini"
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