Comune di Isola del Giglio
Medaglia d’Oro al Merito Civile
Provincia di Grosseto
Il Sindaco
PEC n. 2725 del 24/03/2021 (anticipata via email)
Direttore Generale ASL TSE
dott. Antonio D'Urso
e, per conoscenza:
Assessore al Diritto alla salute e Sanità
dott. Simone Bezzini
Giunta Municipale di Isola del Giglio
c.a.: Vice Sindaco Cosimo Pini
c.a.: Assessore Walter Rossi
Direttore Sanitario ASL TSE
dott.ssa Simona Dei
Direttore Zona Distretto Colline dell'Albegna
dott.ssa Roberta Caldesi
Oggetto: Isola del Giglio: criticità sanitarie contingenti e richiesta continuità Postazione Emergenza Urgenza 118.
Caro Direttore,
durante la recente Conferenza Zonale dei Sindaci delle Colline dell’Albegna abbiamo affrontato il tema dell’assistenza sanitaria delle due isole che fanno parte dell’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, nella fattispecie il Giglio in quanto isola antropizzata. Abbiamo insieme convenuto che le isole sono territori fragili (dichiarate “Zone Disagiate” in ogni dove) che non si possono gestire come i comuni dell’entroterra perché il mare condiziona la vita degli abitanti, condiziona lo svolgimento dei servizi ma il disagio per l’accesso ai servizi sanitari non sempre viene perfettamente compreso dagli organi che li devono assicurare.
Per questo motivo sono particolarmente soddisfatto che Lei abbia promosso un progetto speciale per questi territori fragili che consenta di derogare alle attuali limitazioni in materia di orario di lavoro ed anche alle risorse economiche e consentire così all’Isola del Giglio di dotarsi di un’assistenza sanitaria adeguata. All'Assessore Bezzini, che legge in copia, faccio ovviamente l’invito di prendere a cuore il progetto per il Giglio soprattutto in questi momenti di grande apprensione pandemica.
Le isole sono territori che subiscono frequentemente il turn over di particolari categorie di professionisti e quando queste riguardano chi si prende cura della salute dei cittadini viene facile allarmarsi perché si genera un vuoto che è difficilmente colmabile.
Quanto accaduto nelle due giornate di venerdì 19 e lunedì 22 marzo, ovvero quando non si è registrata la presenza di un medico in servizio per una lunga parte della giornata, senza responsabilità alcuna dei medici di ruolo sia ben chiaro né degli addetti alla sanità, mi obbliga però a porre attenzione al caso di specie e di chiedere rapidamente una giusta soluzione per non lasciare gli isolani in balia della loro penalizzante insularità.
Il mio ruolo di “Massima Autorità Sanitaria” mi impone di evidenziare le carenze che in questo momento sono presenti nel sistema sanitario locale ma, sgomberando il campo da possibili accuse a questo o a quello, perché i medici esercitano correttamente nei loro ambiti contrattuali e non spetta a me entrare nel merito, ritengo urgente sottolinearLe la grave criticità di un sistema sanitario isolano che non funziona e che ci impone la ricerca di una soluzione al più presto.
A partire dal 1° di gennaio ci sono stati molti cambiamenti a seguito del pensionamento dello storico medico di base; medico che era nativo dell’isola e quindi svolgeva la sua professione in un contesto ambientale di cui aveva conoscenza per aver esercitato per moltissimi anni la professione, forse con troppo isolamento rispetto alle necessità dell’isola. Non è stato possibile programmare con efficacia il suo ritiro dalla professione, per raggiunti limiti di età, e, di fronte a ciò, si è purtroppo creato un imbarazzante vuoto che stiamo cercando di colmare con medici a tempo determinato in attesa del bando “zona carente” che non darà risultati apprezzabili prima della fine dell’anno.
I medici di MG che si sono alternati in questi ultimi tre mesi, pur considerando la loro buona volontà e capacità professionale, hanno assunto la classica veste di pendolari e quindi, non potendo garantire la presenza continua, non hanno generato un’assistenza sanitaria costante e adeguata come era nelle attese. Né possono continuare a svolgere il servizio di emergenza-urgenza che, a detta loro, sembra non rientrare nei doveri contrattuali se non nei loro doveri morali.
Questa situazione, che ritengo assai preoccupante, sta generando nella popolazione tensioni che, accanto alle ansie prodotte dalla pandemia, rischiano di trasformarsi in ribellioni o allarmi sociali che l’Amministrazione comunale vorrebbe evitare e che non potrà evitare fino a quando la situazione non migliorerà.
Tra pochi giorni inizia il periodo pasquale e di norma viene assicurata la Postazione di Emergenza Urgenza di 118 con un medico presente H24, che poi interromperà l’attività non appena trascorsa la festività per riprenderla nei mesi estivi dal 1 giugno al 30 settembre.
Fatta questa doverosa premessa,
chiedo, nelle more di approvazione del nuovo progetto sanitario che comporterà dei tempi di confronto e di approvazione istituzionale, ancora oggi in fase di elaborazione e anticipato in seno alla Conferenza Zonale del 16 marzo scorso, di attivare una Postazione Emergenza Urgenza 118 a partire dalla festività della Pasqua e mantenerla, ininterrottamente, fino al mese di Ottobre compreso, in modo da tutelare i cittadini dell’isola da rischi che, in una situazione come quella che oggi viviamo a causa della pandemia, possono succedere come eventi improvvisi. Solo così le tensioni sociali, crescenti sull’isola, possono essere mitigate a vantaggio di una popolazione che chiede l’essenzialità nell’assistenza sanitaria.
Ricordo infine, ponendo il principio all’attenzione dell’Assessore Bezzini, che le Regioni possono adottate parametri diversi in funzione della necessità di erogare il servizio in situazioni particolari (es. isole minori, comunità isolate, aree disagiate…), e noi siamo una situazione particolare.
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e, in attesa di un cortese riscontro, rendendomi disponibile per ogni chiarimento, formulo distinti saluti.
IL SINDACO
Sergio Ortelli
Caro Sindaco Peccato! Sì, Peccato non averLe sentito proferire soluzioni alla problematica della sanità del Giglio! Peccato che non sia stato in grado di tranquillizzare i Gigliesi. Solo nel corrente mese di marzo 2021 viene richiesto che ALTRI risolavano l’attuale grave e pericolosa situazione della organizzazione della sanità gigliese. È un vero peccato non riuscire a prospettare panorami sanitari più sicuri già concordati nel tempo. E … di tempo, mi permetta, ce ne è stato! Non si capisce come mai non si è mai chiesta l’applicazione delle disposizioni dell’accordo aziendale che testualmente recitano: “Nell’Isola del Giglio (“zona disagiatissima”) verrà attivato uno specifico turno di reperibilità e sarà organizzata in deroga dell’articolo 71 dell’ACN” (che ricordo essere la regolamentazione vigente delle professioni dei medici di base e dei medici della guardia medica). La “massima autorità sanitaria locale” non poteva ignorare tale accordo. Come mai non si è, per tempo, chiesto a chi esplicitamente ne aveva il compito la copertura di questo servizio previsto? Forse oggi non ci saremo trovati in questo stato di emergenza. Forse oggi non saremo a chiedere di istituzionalizzare un presidio di Emergenza Sanitaria per risolvere una situazione di emergenza che rischia di divenire normalità. I Gigliesi non meritano di permanere chissà per quanto tempo in questo stato di precarietà. Che il dr Armando Schiaffino sarebbe andato in pensione, per raggiunti limiti di età, era un fatto risaputo DA TUTTI e DA TANTO TEMPO. Siamo una popolazione molto contenuta e, per altro, siamo pure tutti parenti! Il fatto che il professionista adesso in pensione sia un gigliese, come noi altri, non è certamente un suo demerito. Egli ha assicurato SEMPRE l’assistenza dei suoi pazienti così come, prima di lui avevano fatto altri storici medici di famiglia non gigliesi quali il dr Pozzolini (che veniva da Pisa) ed il dr Castagnaro (che veniva addirittura dal Veneto) alla medesima maniera in cui assicurano il servizio sull’isola gli insegnanti, gli addetti alle forze dell’ordine e molti altri professionisti gigliesi e non. La domanda sorge spontanea: Perché non sono state raccolte le preoccupazioni che da tempo aleggiavano fra tutti gli isolani sin dal momento in cui (all’incirca un anno fa) si è sparsa la notizia che il dr Schiaffino avrebbe cessato l’attività di medico convenzionato? Era così difficile prevedere l’odierno scenario sanitario?
Mi permetto di aggiungere parole di pietra rivolte alla Regione Toscana, in seguito all’intervento del sindaco Ortelli, sopra citato.
Come vediamo, cambiano i tempi ma i problemi restano gli stessi. Allora si chiedeva, e si otteneva, un aiuto da parte degli isolani per il ripristino del molo, pena l’abbandono dell’amatissima isola. Oggi si chiede un’assistenza sanitaria, pena la decadenza di un’isola che solo chi l’abita sa quanto sia unica nella sua totalità sinergetica. L’augurio è quello di poter presto mettere un’altra lapide per ringraziare la Regione Toscana nella persona del suo presidente, dottor Giani.