"Pozzolini l'Ippocrate": poesia di Tonino Ansaldo
Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l’apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.
Oggi i versi del poeta risvegliano con nostalgia i ricordi dei più grandi e raccontano ai più giovani uno spaccato affascinante del Giglio di un'altra epoca, attraverso la figura eroica del dottor Fiorenzo Pozzolini.
Pisano di origine, medico condotto, il dottor Pozzolini esercitò in maniera esemplare la sua professione sulla nostra isola per 50 lunghi anni, a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale.
Una figura quasi leggendaria che Tonino ci descrive con sapiente maestria ricordandolo sul dorso d'asino con la sua mantella, giacca, cravatta e cappello girare l'isola dal Castello al Porto e Campese attraverso le mulattiere per correre in soccorso ai bisognosi sotto il sole, in piena notte, sferzato dal vento e sotto la pioggia.
"Ginecologo a l'occorrenza" fece nascere decine di bambini e seppe fronteggiare, in una realtà sanitaria fortemente disagiata come quella dell'epoca, ogni tipo di emergenza: "pur in sesto metteva l’ossi coi posticci gessi. Di bisturi operava aprendo semplici ferite e minuti grumi e noduli via portava".
Si rammarica il poeta per il fatto che i gigliesi, dal "cuore ingrato", abbiano intitolato una via del lungomare ad un famoso marò come Thaon De Revel, illustre forestiero senza legami con il Giglio e non abbiano mai pensato di dedicare al dottor Pozzolini neanche un "angolo né di stretto né di largo".
Nonostante ciò, il suo ricordo vive in eterno e le sue spoglie mortali riposano "sul “pianello” colle sotto il bel granito", nel cimitero di Giglio Castello, illustre come Garibaldi, gigliese tra i gigliesi.
"Ringrazio vivamente Dosolina Pini - scrive Tonino - per avermi spronato a ricordare questa illustre figura storica dell’isola. Ringrazio inoltre mia madre e Argentino Stefanini, per le foto, i ricordi e tanto altro. Un pensiero sincero, carico d’affetto a Fabio Solari, artista isolano, per il suo disegno".
Pozzolini L’Ippocrate
Vive... nei cuori antichi e nei figli memoria rimanga.
Sul dorso d’asino la sua leggenda ... la mantella, la fissa giacca coperto grigio il capo il nodo di gravatta.
Sul dorso d’asino Il medico condotto. Sulle mulattiere dell’alto borgo agrigolo dei due marini in basso sù e giù per quelle rozze arterie.
Sul dorso d’asino apparia l’assurdo tanto che l’equino porgeva a se domanda chi fusse in groppa sua quel signor damerino, inve' del misero vestito, parente contadino.
Sul dorso d’asino ... Nel sole, nel buio, nel vento sotto d’un cielo il pianto.
Lesto al capezzale di quelle figlie prese dalle doglie. Al mondo metteva nuova luce, nuova voce il fiume alla sua foce.
Venne quel pisano dal ciel mandato tra i due conflitti atroci. All’alba del Duce poi macerie, tramonti e croci.
In quel tempo in insula costui pur in sesto metteva l’ossi coi posticci gessi. Di bisturi operava aprendo semplici ferite e minuti grumi e noduli via portava.
Ginecologo a l’occorrenza. Nobile e abile spaziava suo il dottorato dentro sua la scienza.
E mai parcella quel di Pisa mai chiedeva. Pari andava coi pazienti coll’offerto vino, l’ortaggio di nassa il pesce e di tramaglio. Forte in tavola macinava e tracannava tra lieti denti.
Il cantore al di s’indigna al saper del marò Thaon de Revel, alto in grado, straniero in Giglio ove mai poggio’ il pie’ sul porto, lungo il mar appar sua la via.
E quel Florenzo nostro foresto in isola mai artefice di danni qui risulta sia vissuto lungi e più decenni.
E col suo tanto reso in nessun angolo né di stretto né di largo tiene il nome appeso.
E quel gran servizio un dì largito spento nell’oblio macchia il cuor nostro ingrato.
Eppur vive ... L’Ippocrate sepolto sul “pianello”colle sotto il bel granito. Come Garibaldi divo. Al par d’ognuno dal mar nativo.
Tonino, Ottobre 2018
BRAVO TONINO, hai messo in evidenza, con la gentilezza, la sensibilità e la maestria poetica, quella che era la vita di altri tempi all'Isola e i suoi indimenticabili Personaggi (con la P maiuscola). E' un omaggio importante per i nostri Ascendenti Gigliesi che non debbono mai essere dimenticati, anzi, quel legame ancestrale deve essere sempre mantenuto vivo ed essere per i giovani d'oggi un esempio assoluto.
Bellissima la tua poesia Tonino.....ed ho apprezzato molto il fatto che hai voluto ricordare questo vostro medico che ha sempre svolto il suo lavoro con amore, passione e dedizione verso il prossimo e non per lucro come purtroppo spesso accade!
Sapessi Tonin, giglio-livornese, quant'uomini, a questo mondo, ch'è sul punto di finire a fondo, di gran "merti" ma sine pretese, (perciò, anch'io sto' furibondo), sono stati scordati dalla gente, cui dettero senza riaver niente. Il tuo bravo dottor ch'era pisano, (caso singolare, alquanto strano), mi riporta in mente il dottor Bini, che, da valente medico pisano, con il professor Mario Cortesini, in Orbetello, al pari esquipdale, tanto ch'eran il meglio che ci sia, della laguna condusse l'ospedale, lui la Medicina, l'altro la Chirurgia, ma, mentre l'altro fu di ricordi, e luoghi, giusto, stracolmato, a Luigi Bini,pisese un' e' dato, che, i nobili sangue d'anguilli, nonché spagnoli e trasvolatori, seppur ogni gran cosa li tiitilli, saper se gli abbiano dedicato, 'na targa-ricordo oppur' allori. Tant'è che se ne sta da parte, col sorriso di chi se ne diparte, che, per lui è, però, una risata, qual vera e propria ganasciata, di chi s'impipi di com'è andata, ossia, che, in terra d'Orbetello, non ci sia, di lui, 'no stradello. Per cui, sepolto press' il muro, che, assieme al breve tratturo, è di cornice al vecchio cimitero, intesto io il muro ed il sentiero a 'st'omo genenoso ed inaltero!
Ho letto e apprezzato la bellissima poesia che hai dedicato al Dottor Pozzolini, caro a tutta l'isola per il suo lavoro e per la sua dedizione al popolo gigliese. Grazie per la tua attenzione dato che mai nessuno si è ricordato di menzionarlo in passato. Ti chiedo un'altra cortesia: quando potrai un piccolo ricordo di Dora Rum che ha fatto tanto per i vivi e per i morti e pochi la ricordano. Saluti. Dosolina Pini