Presentato il libro "Giglio tra sacro e profano"
Venerdì 15, alle ore 18:00, si è tenuta a Giglio Castello la presentazione del libro scritto da Lucia Cante “Giglio tra sacro e profano, potere militare, politico e spirituale attraverso i secoli”, edito da Effequ. Il testo è stato tratto dalla tesi di laurea dell’autrice conseguita presso la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze. La presentazione si è tenuta presso una sala dei Lombi gremita di gente. Gli sponsor, “I Castelli del Grevepesa” e la “Fattoria di Villa Vallacchio”, alla fine della serata hanno allietato i presenti con la degustazione dei propri prodotti, vino e olio, accompagnati da un buffet preparato dalla Caffetteria di Antonio Di Cristina.
La presentazione è iniziata con il classico quarto d’ora accademico di ritardo, visto l’argomento, con il discorso di apertura del sindaco Sergio Ortelli, che ha ringraziato i presenti; subito dopo ha parlato il presidente del Circolo Culturale Gigliese, nonché moderatore della serata, Armando Schiaffino, seguito dal Enzo Benucci, presidente della Cantina “I Castelli del Grevepesa”, che rappresentava la figlia Cristiana e la moglie Alberta Caini, della “Fattoria di Villa Vallacchio”, tutti produttori di vino ed olio nella zona del Chianti. Il Prof. Benucci, da sempre identificato con la SIE, in quest’occasione rappresentava solo la propria famiglia e la propria passione per i più nobili prodotti della terra, il vino e l’olio, ed ha tenuto a dire che con la sponsorizzazione di questo libro voleva dimostrare l’attaccamento, anche della figlia e della moglie, a quest’isola, al suo territorio ed alle sue tradizioni. Dopo questo discorso hanno parlato due rappresentanti della Cantina “I Castelli del Grevepesa” e della “Fattoria di Villa Vallacchio” per illustrare le novità vitivinicole del 2015 e la modalità di produzione dell’olio, eccellenze del territorio del Chianti.
Successivamente è stata la volta di Don Lido Lodolini che con inaspettata ironia ha allietato la platea, strappando molti sorrisi. Passando in rassegna tutti i santi, iniziando da San Giovese, Santa Cristina, Clemente VII, (ultimo prodotto della cantina “I Castelli del Grevepesa”) e terminando con Vin Santo, ha voluto esprimere il concetto che nel vino, prodotto voluto così dal Signore, non c’è niente di profano e che l’accoppiata della serata, vino ed argomenti sacri, era proprio azzeccata. Naturalmente, Don Lido, solo apparentemente autoironico e sornione, coerentemente con il suo impegno sacerdotale, ha fatto anche riflettere i presenti sottolineando come le cose veramente profane sono quelle connesse agli egoismi e le invidie che spesso tolgono la vera sacralità alla natura e alla convivenza umana.
Per ultima ha parlato l’autrice, Lucia Cante, che ha esposto le ragioni del proprio lavoro e dell’amicizia, comune anche ai Benucci, con il pittore Bruno Caponi, ormai scomparso, grande sostenitore della pubblicazione di questo libro. Sono stati raccontati anche alcuni aneddoti presenti nel testo, sintomatici dell’indole del gigliese, come quello riguardante l’uovo di gallina nato il giorno dell’Ascensione, che, secondo la tradizione, non andava in putrefazione, e veniva utilizzato, associato con preghiere segrete, da alcune persone, per rompere le trombe marine e far calmare il mare mosso. Oppure la festa di San Napoleone, svoltasi il 15 agosto del 1808 a Giglio Castello, con messa solenne, processione e “Te deum”, balli, giochi in Piazza Gloriosa e spari di cannone. La cosa particolare di quest’evento era che non solo Napoleone Bonaparte non è mai diventato santo, ma anche il fatto che questi morì nel 1821, quindi al Giglio fu “canonizzato” da vivo!!
La serata è stata piacevole e la degustazione dei vini e dell’olio degli sponsor ha completato una cornice davvero insospettabile. Una tipologia d’incontro tra sacro e profano, per rimanere in tema, davvero insospettabile e sicuramente da ripetere.
Sentiti ringraziamenti a tutti gli intervenuti, al Sindaco, all’Associazione Il Castello, agli sponsor rappresentati dal Benucci, la Cantina “I Castelli del Grevepesa” e la “Fattoria di Villa Vallacchio”, a Don Lido Lodolini ed all’autrice che ha donato tutti i diritti del libro al Circolo Culturale Gigliese.
Sperando di non essermi dimenticato nessuno, vi do appuntamento alla prossima pubblicazione.
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