FINANZIAMENTO REGIONALE ALLA COOPERATIVA “LE GREPPE” PER UNA RICERCA SULLE QUALITA’ TERAPEUTICHE DELLA FLORA MEDITERRANEA
La Regione Toscana ha finanziato il progetto AURUMFOLIUM destinato a studiare le proprietà farmacologiche delle piante della flora del Mediterraneo rappresentata al Giglio. Grazie alla polifunzionalità di alcune classi di molecole presenti nelle foglie della flora mediterranea, nelle gemme e nei frutti delle piante selezionate, i derivati ottenuti possono essere sfruttati per scopi farmaceutici. Precedenti studi effettuati dal DISPAA della Università di Firenze e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)- Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA) su piante della macchia mediterranea hanno dimostrato la presenza di alte concentrazioni fogliari di derivati flavonoidici nelle piante del Giglio rispetto a quelle del continente subito di fronte al mare.
Il progetto si propone di valutare il contenuto in metaboliti secondari di interesse nutraceutico riscontrato nelle piante coltivate nelle due aziende agricole interessate e localizzate in Val D’Orcia e Maremma Grossetana rispetto a quello di piante spontanee campionate all’l’Isola del Giglio, dove è le condizioni pedo-climatiche favoriscono un accumulo di questi metaboliti.
L’obiettivo finale dello studio è quello di creare un polo di nutriceutica/fitoterapia di rilevanza nazionale come quello già presente in Toscana per le piante officinali.
Partecipanti al progetto sono: Azienda Agricola Olive Grove Partners S.r.l. La Fattoria Pianporcino La Cooperativa “le Greppe” di Isola del Giglio Dipartimento di Scienze delle produzioni agroalimentari e dell’ambiente (DISPAA)-Università degli Studi di Firenze Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle specie Arboree (IVALSA) Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana (CAICT srl)
Gli obiettivi specifici del progetto sono sintetizzabili in: agronomici, ambientali ed economici.
Il finanziamento totale è di euro 204.000.
Prof. Paola Muti Università degli Studi di Milano
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