Pubblicata l’inchiesta amministrativa sulla Concordia
Il Ministero dei Trasporti ha reso pubblico un corposo report in cui si ricostruisce l’incidente all’Isola del Giglio: evidenziato innanzitutto il ruolo del fattore umano
Mentre il percorso giudiziario è in pieno svolgimento, nei giorni scorsi la Divisione Investigativa per gli Incidenti Marittimi del Ministero dei Trasporti ha pubblicato un corposo report (181 pagine, solo in inglese, perché, spiegano dal Ministero, si è voluto prioritariamente soddisfare le richieste di IMO e Commissione Europea, dopodiché si procederà alla traduzione in italiano) sull’incidente occorso alla Costa Concordia il 13 gennaio 2012, costato la vita a 32 persone.
A darne notizia il magazine settimanale genovese del settore www.Ship2Shore.it, di cui riportiamo l'articolo.
Pubblicata l’inchiesta amministrativa sulla Concordia
Autore: fonte Ship2Shore.it
5 Commenti
E comunque, Sig. Centurioni, lungi da me voler contestare l'opinione totalmente negativa che lei ha sinceramente espresso nei confronti del conduttore primo responsabile a bordo della Concordia in quella tragica sera del naufragio al Giglio.
Sul suo pensiero anzi, Sig. Centurioni, si può essere d'accordo e il primo ad esserne consapevole dell'enormità di quello che sia pure involontariamente ha fortemente contribuito a determinare con il naufragio della Concordia, sebbene abbia deciso di difendersi in tribunale fino all'ultimo rischiando il carcere praticamente a vita, è proprio il Comandante Schettino.
Ma è per questo che ritengo che quest'uomo meriti comunque il nostro rispetto e che cessi il massacro mediatico direttamente sulla sua persona e indirettamente sulla sua famiglia. Perché ha deciso a fronte alta e in piedi di sottoporsi, senza cercare sconti o scorciatoie, al giusto giudizio del solo organo preposto per legge a darlo questo giudizio in modo definitivo: la Magistratura Italiana sia inquirente che giudicante.
Cordiali saluti
Gent.Sig. Centurioni, lei che è un gigliese doc sa bene che per il disastro Concordia, al di là delle personali e dirette responsabilità del Capitano Schettino per l'accertamento delle quali si è avviato un processo a partire dal prossimo luglio presso il Tribunale di Grosseto che durerà come minimo un anno solo per la prima fase dibattimentale, siamo di fronte ad una grande e certamente involontaria disgrazia ma per così dire in qualche modo agevolata da una impressionante sommatoria di inefficienze manchevolezze superficialità di comportamenti e impudenti assuefazioni all'elusione di rigorose norme della sicurezza di navigazione in mare che vede coinvolto dove più e dove meno l'intero sistema della marineria turistico-commerciale locale e nazionale compresa la stessa isola del Giglio con i suoi abitanti e frequentatori.
Parliamoci chiaro: "le Scole" con la sua punta accuminata e nascosta che si estende in mare fino al largo esiste da millenni con il suo storico carico di morte e distruzione e chi le conosce prima e meglio di chiunque altro sono proprio i gigliesi e i loro frequentatori.
E io grossetano che non ne sospettavo nemmeno l'esistenza fino al tragico evento del 13 gennaio dello scorso anno, non finirò mai di chiedermi finchè avrò un barlume di lucidità, come diavolo possa essere accaduto che un Comandante di navi da crociera se pure "scapato" e "scellerato" quale è stato dipinto il Capitano Schettino da media e giudici, si è comportato come se non fosse minimamente informato della sua insidiosissima e particolarissima presenza mentre azzardava un'accostata parallela alla linea media della costa dell'isola a poche centinaia di metri dalla stessa alla guida di un grattacielo dei mari come la Concordia.
Saluti.
Caro Sig.Regolo......"colpevolizzare solo qualche singolo essere umano con le sue debolezze e le sue infinite capacità di sbagliare" ???????
le debolezze di Schettino & C....sono costate a 32 persone la vita.......NON DIFENDA L'INDIFENDIBILE !!!!
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego.
Che articolo ipocrita!
Tutto allineato con il potere economico politico finanziario.
Il potere del "business" spettacolare a tutti i costi.
E tutto orientato, quando le cose sono andate a finire in tragedia come in questo caso Concordia e come il potere suggerisce e indirizza, a colpevolizzare solo qualche singolo essere umano con le sue debolezze e le sue infinite capacità di sbagliare.
Nessuna critica o auto critica al "sistema" di cui evidentemente l'autorevole rivista che ha pubblicato l'articolo appartiene in modo sodale.
Un sistema che ha chiuso complicemente occhi e orecchie di fronte ad un'usanza rabbrividente come quella degli "inchini" iniziata quasi venti anni fa e che ha via via preso forme di abuso inaccettabile e rischiosissimo in una sfida sempre più temeraria sul filo del rasoio, prevalentemente stimolata e pilotata dall'alto e dall'esterno, tra conduttori di grandi navi da crociera con il beneplacito di tutti fino all'accadimento di quello che, Schettino o non Schettino, doveva prima o poi inesorabilmente accadere.
Saluti Paolo.
Salve a tutti
Ciao Attilio
Mi pare che si possa tranquillamente evidenziare come siano confermate tutte le mie valutazioni, a suo tempo esposte, a commento della perizia ufficiale pubblicata integralmente in un vecchio post di questa rubrica.
Ovviamente non siamo in ambito legale e non ci riferiamo a sentenze o schermaglie legali che alla fine lasciano il tempo che trovano ai fini delle norme sulla navigazione ma ci riferiamo ad una analisi che si propone di evidenziare errori e procedure utilizzate con l'obiettivo di modificare le procedure per evitare in futuro che si possano riproporre in altri avvenimenti, anche se agli errori umani è difficile porre rimedio.
Attendo il tuo puntuale riscontro in difesa dell'indifendibile
Saluti
Paolo