Questo è l'estratto di un articolo pubblicato su Torred'amare ed io, leggendolo, non mi sono meravigliato da quanto scritto per ciò che riguarda le cause della collisione (ERRORE UMANO ... PURTROPPO) e che, a quei tempi, ricordo bene, noi di bordo sostenevamo che la causa principale erano i banchi di nebbia che in quella specifica giornata si erano manifestati più volte!
La meraviglia, diciamo così, c'é stata quando ho letto che alla fine NESSUNO E' COLPEVOLE E NESSUNO PAGHERA' perché è andato tutto in prescrizione !!!
Allora, non voglio fare commenti ma leggete attentamente questo articolo e traete le vostre conclusioni.
Posso soltano dire che, inutilmente, qualcuno voleva dimostrare che era stato un attentato, qualcuno è salito anche sulla Prince per manomettere macchinari ... come mai ??? Allora qualcosa che non andava c'era !!!
Cosa vuol dire "NAVIGAVA SENZA LE NECESSARIE MISURE DI SICUREZZA" ???
Cosa vuol dire "IL TRAGHETTO ERA MALMESSO" ???
Ma, nonostante tutto, il Perito chimico CULLIS ha dimostrato che l'esplosione è avvenuta dopo la collisione e non prima !!!
Leggete e se avete qualche aneddoto commentate pure e pensate che ci sono 140 anime che non avranno pace affinché verranno raccontate solo e soltanto fandonie.

Grazie 

"Abbiamo lavorato con grande impegno per accertare la fondatezza degli scenari ipotizzati. E la conclusione, basandosi su fatti oggettivi, é che l'incidente sia stato causato da un errore umano dovuto ad una situazione ambientale imprevedibile come il banco di nebbia che ha improvvisamente avvolto il traghetto poco prima di sbattere sulla petroliera.
Lo ha detto il Procuratore di Livorno, Francesco De Leo, illustrando la richiesta di archiviazione dell'inchiesta-bis sul disastro del Moby Prince, nel quale morirono 140 persone la sera del 10 aprile 1991.
I Magistrati hanno anche confermato che il traghetto della Navarma era malmesso e "navigava senza le necessarie misure di SICUREZZA" fatti per i quali "
é responsabile la Società armatrice MA ORMAI NON PIU' PUNIBILE PERCHE' IL REATO E' PRESCRITTO".
De Leo, che ha cooordinato il lavoro dei PM Antonio Giaconi, Carla Bianco e Massimo Mannucci, ha poi spiegato che "la Procura ha approfondito ogni singolo aspetto disponendo nuove consulenze tecniche e sfruttando le tecnologie più avanzate. Ciò, ha detto, ci ha permesso
di ESCLUDERE CHE SIA AVVENUTA A BORDO UN'ESPLOSIONE PRIMA DELLA COLLISIONE TRA LE DUE NAVI. LA DEFLAGRAZIONE CHE C'E' STATA NEL LOCALE DELLE ELICHE DI PRUA, E' STATA DETERMINATA DALLA PRESENZA DEI GAS SPRIGIONATI DALL'INCENDIO".
Questo dato, ha sottolineato il Procuratore, é confermato anche dalla consulenza effettuata da Ian Cullis, il chimico esplosivo che ha lavorato anche sulla strage di Lockerbie. Infine, secondo la procura, Livornese, NON hanno trovato riscontro le ricostruzioni dell'Avvocato Carlo Palermo, che aveva presentato nell'ottobre 2006 istanza di riapertura delle indagini per conto dei figli ... omissis ... secondo il quale l'incidente sarebbe avvenuto in un contesto "di guerra" per una "movimentazione illegale di armamenti USA" ... omissis ... A queste congetture, ha spiegato De Leo, non abbiamo trovato risposta nei fatti"