L'allarme lo aveva lanciato nei giorni scorsi l'ANSA: "La progressiva corrosione dello scafo e iniziali cedimenti sarebbero stati osservati in recenti ispezioni subacquee alla Costa Concordia, circostanze che sarebbero tali da determinare un ulteriore abbassamento sul fondale. In particolare la prua - scriveva l'agenzia - sarebbe calata in modo visibile rispetto al pelo dell'acqua. Le ispezioni subacquee non avrebbero invece rilevato fenomeni di inquinamento, nè delle acque nè rispetto a fauna e flora marina. Secondo alcune ipotesi, è come se lo scafo, progettato per altre funzioni, ovviamente privo di manutenzione, e sottoposto a stress 'meteomarini' e degrado da 18 mesi, stia cedendo sotto il peso della nave stessa. Dalle osservazioni subacquee anche le rocce entrate nello scafo starebbero contribuendo ad accentuare i fenomeni di corrosione della Concordia, con un indebolimento della struttura. I sopralluoghi sono stati eseguiti nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale"
A stretto giro d'agenzia era arrivata una nota di replica del Consorzio Titan-Micoperi: "Non vi è evidenza di un processo di corrosione tale da compromettere la robustezza del relitto. L'effetto delle onde marine che si sono infrante sul relitto dal giorno dell'incidente ne hanno tuttavia determinato una deformazione che rimane comunque entro limiti che non destano preoccupazione. I sistemi di ritenuta posizionati nel novembre del 2012 hanno stabilizzato il relitto", spiega nella stessa nota Titan Micoperi. "Quanto sopra è confortato dai rilievi che vengono effettuati periodicamente sul relitto dagli esperti dell’Università di Firenze". "E' ovvio - commenta ancora il consorzio - che il passare del tempo e l’azione degli agenti atmosferici non possono che contribuire al deterioramento delle condizioni complessive del relitto, motivo per cui la rapidità dei tempi di rimozione resta una priorità, unitamente alla tutela dell’ecosistema marino e alla sicurezza delle operazioni".
Grazie alle foto che gentilmente ci ha concesso Giuseppe Modesti siamo in grado di mostrarvi la prua del relitto in 4 momenti diversi. La prima immagine risale al 22 febbraio 2012, la seconda al 9 dicembre 2012, la terza al 11 marzo 2013 e la quarta a ieri, 19 luglio 2013. Lasciamo ai lettori ogni tipo di valutazione.
Ciao Attilio
Perdonami ma non trovo il post nel quale mi chiedevi se secondo me la nave era completamente allagata.
Ti rispondo su questo che più o meno è attinente.
Secondo me è completamente allagata, con tre o quattro atmosfere di pressione l'aria scappa fuori da tutte le parti, gli eventuali serbatoi vuoti si saranno pure accartocciati su se stessi, ovviamente è una congettura dato che la tenuta alla pressione dipende certamente dagli spessori dell'acciaio, se non si sono allagati si saranno rigonfiati.
Sostanzialmente non credo che ci siano ambienti con aria all'interno
Chissa' se c'è qualcuno nel blog in possesso di informazioni di prima mano
Ermanno sai niente?
Saluti agli amici
Bene Giovanni, vedo che siamo giunti in sostanza alle medesime conclusioni: circa 15.000 Tonn. di sforzo di tiro iniziale necessario a fronte di circa 30.000 Tonn. di tiro massimo disponibile.
Se ora il diavolo non ci mette la coda...
Saluti a tutti.
[quote name="Attilio Regolo"]...il tiro complessivo massimo a disposizione di progetto potrebbe aggirarsi attorno alle 27.000 tonn....sarebbe bene non utilizzarla oltre il 70% delle sue capacità ecco che al sistema di strand jacks si richiederebbe uno sforzo massimo in fase di strappo iniziale per il disincaglio di circa 19.000 tonn.[/quote]Attilio, utilizzando la tua stima sulle dimensioni dei martinetti, e da crudi calcoli statici che avevo fatto, il tiro massimo disponibile potrebbe essere circa il doppio di quello richiesto, al netto della forze di scollamento dai rilievi del fondale.
Vorrei pero' chiarire come viene sviluppata la forza da un martinetto idromeccanico, per i non addetti ai lavori. Non e' che in un martinetto si comandi una forza, e che questa provochi un movimento. Quello che avviene invece e' praticamente il contrario: si comanda un movimento, e quando la fune d'acciao comincia a mettersi in tensione si sviluppa il tiro del martinetto. Non conosco il sistema Fagioli, ma c'e' una centralina per regolarare la tensione massima a diversi valori sui vari martinetti (massimo di 120 martinetti secondo i dati del sito Fagioli). Queste tensioni massime per le varie locazioni saranno in proporzione alla ripartizione calcolata da progetto. In questa maniera verranno progressivamente tirati i vari cavi e messi in tensione. Ma questa tensione partira' da valori bassi: per esempio all'inizio potrebbe esserci solo 1 T per martinetto. Quando poi gradualmente verra' raggiunta la forza di distacco, i movomenti saranno auto-limitanti. Nel senso che piccoli movimenti delle lamiere diminuirebbero immediatamente il tensionamento, e la centralina di controllo deciderebbe immediatamente (in base a come e'stata programmata) se lasciare questa diminuzione di tensione o trasformarla in movimento.
Da una delle foto dell'ultima relazione settimanale dei lavori si può stimare, ma solo ad occhio facendo il confronto visivo con la corporatura di un operatore umano che sta lì nei pressi del punto di installazione, che i 36 martinetti idraulici della Fagioli possano essere quelli di capacità massima da 750 tonn. di tiro per cui il tiro complessivo massimo a disposizione di progetto potrebbe aggirarsi attorno alle 27.000 tonn.
Considerato che un'apparecchiatura di sforzo di quel tipo applicata su un manufatto saldato di giacitura complessa come i cassoni sarebbe bene non utilizzarla oltre il 70% delle sue capacità ecco che al sistema di strand jacks si richiederebbe uno sforzo massimo in fase di strappo iniziale per il disincaglio di circa 19.000 tonn.
Ma io ritengo che se pure in presenza di forze resistive di incastro di qualche migliaio di tonn. la spinta idrostatica utile residua che agisce sul lato terra sommerso permetta al sistema di martinetti installato di riuscire a smuovere la nave dovendo produrre uno sforzo non superiore alle 15.000 tonn. che è un valore rispetto al quale il sistema di tiro installato presenta un ampio margine di sicurezza.
Saluti
Cari ragazzi ed amici virtuali, potrebbero mancare 10 gg all’Alba ….e tutte le discussioni, molte delle quali potremmo definirle di “lana caprina” (comprese le mie), potranno avere almeno una PRIMA risposta.__ La nave deve ruotare di 65 gradi e per farlo serviranno fra le 10 e le 12 ore “dicono”._ Al Giglio sarà chiuso lo spazio aereo, sospesi i traghetti, verrà interdetta una zona rossa intorno al cantiere e circoscritta una zona blu in cui potranno circolare solo i mezzi delle forze dell'ordine._ AGGIUNGO : sarà chiusa almeno una palpebra agli osservatori in loco i quali dovranno anche respirare piano e a bocca chiusa !!! E’ inteso che gli abitanti del porto saranno “ovviamente” obbligati a tenere le finestre chiuse.
[quote name="Jim Harris"]Qualcuno sa perché l'elicottero giallo operava sul posto di lavoro Concordia il 5 Settembre 2013?[/quote]Penso che i vari elicotteri, anche di altri colori, stiano trasportando attrezzature varie, per accelerare l'allestimento e finire prima. La prima data in cui ho notato gli elicotteri e' il 3 settembre in cui andavano avanti e indietro per circa 3 ore.
[quote name="Ermanno Mancini"]... ma quanti chili di lastre sono in effetti soggette a spinta idrostatica e quanto si deve aggiungere per completare esattamente il tiro senza sbagliare ...?[/quote]Ing. Mancini, io veramente mi sono limitato a dire che e' piu' corretto tenere conto di un aspetto del progetto che magari e' noto con incertezza del 10%, piuttosto che trascurarlo e aumentare l'incertezza. Del resto il tiro avverra' gradualmente. Percio' nel momento in cui il tiro controbilancera' le forze peso, meno le spinte idrostatiche, meno le forze di scollamento dal fondale, il relitto comincera' lentamente a movimentarsi. Quindi qualitativamente l'effetto di galleggiamento migliora la situazione, anticipando lo stacco e diminuendo le forze in gioco. Quanto a calcolare il contributo di galleggiamento, sicuramente Titan avra' un paio di persone che con piani di costruzione della nave alla mano hanno fatto una stima.
Non sono poi d'accordo con il sig. Poli, perche' sicuramente le forze disponibili alla trazione sono hanno un margine parecchio superiori al necessario. La forza di galleggiamento permette di diminuirle il piu' possibile. Se applichiamo pedissequamente il rapporto 65% di 1/8, si ottiene una diminuzione attorno all 8%. Sara' di meno perche' la parte emersa ha un braccio di leva maggiore della parte sommersa, ma l'ordine di grandezza rimane quello. Sicuramente Titan avra' affinato questi calcoli.
[b]Does anyone know why the yellow helicopter was operating at the Concordia work site on September 05, 2013?[/b]
[b]Google Traduzione: Qualcuno sa perché l'elicottero giallo operava sul posto di lavoro Concordia sulla 5 Settembre 2013?[/b]
Ecco Paolo, mi fa piacere che almeno tu oltre a Ciriani ammetti non solo l'esistenza ma anche una certa consistenza dell'effetto Archimede in questa operazione di parbuckling sulla Concordia unica al mondo e nella storia.
Ma permettimi di insistere, consapevole di potermi sbagliare a proposito: quell'effetto non è secondo me così minimale tipo "1/16" del tiro attivo da applicare nel qual caso sarebbe giusto come dici tu trascurarlo per una maggiore garanzia di sicurezza del risultato, bensì può arrivare ad essere 1/3 se non addirittura 1/2 del tiro attivo e se così fosse tu capisci bene che sarebbe estremamente importante tenerne di conto al momento dello "strappo" iniziale.
Anzi, ti dirò di più, sempre con beneficio di inventario di non aver preso lucciole per lanterne, nei miei calcoli di massima fatti a mente in fretta e furia, e cioè che come in tutti i mestieri più o meno complessi sai bene che l'esperienza ti permette di agire sempre più speditamente e pragmaticamente senza più osservare meticolosamente norme di dettaglio e calcoli a sei cifre decimali semplicemente utilizzando i cosiddetti "trucchi o segreti del mestiere" sempre più efficaci e numerosi man mano che l'esperienza si accumula.
Ebbene, vuoi che uno staff dall'esperienza enorme come quella del team di salvage della T/M dove agiscono aziende specializzate con decenni per non dire mezzi secoli di mestiere non usino i loro bravi infallibili miracolosi trucchi segreti del mestiere?
E non potrebbero giocare proprio la carta segreta, abilmente nascosta ai più fino ad oggi, della spinta residua di Archimede attiva dal lato terra da utilizzare in aiuto ai 36 martinetti di tiro dal lato mare all'ultimo momento quando il respiro di tutti noi sarà trattenuto quel benedetto giorno di settembre in cui avvieranno la cruciale fase del disincaglio e primo raddrizzamento?
Saluti.
Scusate amici del Blog/Post
Non volevo dire che non esiste la spinta idrostatica, ma il non considerarla può semplicemente dare quel maggior vantaggio di forza di tiro e che può risolvere positivamente il problema.
Diciamo pure che Archimede sta li sotto a darci una mano (come quando c'è troppo vento e a bordo c'è Terzaroli che ci da' una mano)(i velisti capiscono di certo cosa voglio dire)
Certo che se la spinta è calcolabile solo spannometricamente, non si conoscono gli attriti aggiuntivi delle rocce e, probabilmente, mille altre varianti sono in agguato, è sacrosanto non doverne tenere conto ma dimensionare le forze come se si fosse nella peggiore delle situazioni.
Se non si opera con un parametro del genere l'insuccesso potrebbe essere dietro l'angolo.
Se invece si conoscesse tutto alla perfezione si potrebbero calcolare il tutto senza rischio di margini di errore
Io non volevo provocare una simile discussione sul povero Archimede volevo solo dire che è corretto non tenerne conto perché la spinta potrebbe essere inferiore ad 1/16 dell'ambaradan
Sbaglio amici?
Saluti a tutti
Sinceramente, Ermanno, non riesco a comprendere questa tua sperticatamente dichiarata tendenza a sminuire e sottovalutare nel progetto di rimozione della Concordia dal Giglio l'effetto della spinta idrostatica detta di Archimede, dal nome del più grande ingegnere dell'antichità che la studiò e sperimentò compiutamente per primo, un effetto che sta alla base della navigazione dalla notte dei tempi.
Eppure anche il tuo progetto rivoluzionario, quello tanto dibattuto e discusso su GiglioNews in tutti questi mesi, si basa proprio e soprattutto sulla spinta di Archimede.
E perché allora suddetta spinta di Archimede non la prendi per nulla in considerazione nel progetto T/M dove a parte le piattaforme i cavi e i martinetti di acciaio e i pilastri di cemento armato si tratta pur sempre di movimentare una grande e disomogenea massa semiaffondata soggetta senza alcun'ombra di dubbio anch'essa ai principi di idrostatica che reggono da sempre il funzionamento dei corpi sommersi?
Salutoni.
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]...a quanto ammonta la spinta della ferraglia immersa, dato del tutto sconosciuto a tutti...[/quote]Ing. Mancini, il fatto che un dato non sia calcolabile con precisione, non vuol dire che sia meglio trascurarlo del tutto. Se ho una lastra di ferro da 8 kg immersa in acqua, la spinta di galleggiamento e' di circa 1 Kg. Se poi solo circa il 65% e' sommerso, la spinta e' di 0.65 Kg. Meglio usare questo dato approssimato che trascurarlo del tutto.[/quote]
Giusto,questo lo sapevamo,ma quanti chili di lastre sono in effetti soggette a spinta idrostatica e quanto si deve aggiungere per completare esattamente il tiro senza sbagliare l'unico colpo in canna fidando sulla bontà delle strutture e sulla esattezza del procedimento?
Ci dica, ci dica sig. ciriani, "ci facci sapere" che siamo in ansia di numeri.
Bye :P
[quote name="Ermanno Mancini"]...a quanto ammonta la spinta della ferraglia immersa, dato del tutto sconosciuto a tutti...[/quote]Ing. Mancini, il fatto che un dato non sia calcolabile con precisione, non vuol dire che sia meglio trascurarlo del tutto. Se ho una lastra di ferro da 8 kg immersa in acqua, la spinta di galleggiamento e' di circa 1 Kg. Se poi solo circa il 65% e' sommerso, la spinta e' di 0.65 Kg. Meglio usare questo dato approssimato che trascurarlo del tutto.
[quote name="Attilio Regolo"]Ma come dimenticare il "tipo" cioè trascurare la spinta di Archimede?!
Forse se la nave + cassoni dovesse essere sollevata in verticale con tutti le sue 50-60 mila tonnellate a fronte di una spinta verticale complessiva di Archimede di circa 10-20mila tonnellate ed invece la nave deve essere più semplicemente ruotata attorno al ginocchio d'appoggio con un sistema di tiro lato mare che è stato progettato per produrre al massimo 10-15mila tonnellate con una componente di spinta idrostatica utile alla rotazione di perlomeno 5mila tonnellate e quindi niente affatto trascurabile ai fini dell'"efficacia" dell'operazione.
Saluti a.r.[/quote]
Attilio tu sai a quanto ammonta tale spinta? Non credo,ed è inutile che stai li a fantasticare con le migliaia di tonnellate "stronzificando..n.d.a." la logica.
Del resto i "burini"&C dall'alto della loro somma nota ignoranza si sono ben guardati dal rompere i cog...ni al "defunto" siracusano per farsi suggerire a quanto ammonta la spinta della ferraglia immersa, dato del tutto sconosciuto a tutti,"quisquigle et pinzellacchere" cioè niente.Quindi evita ipotesi del cacchio e smetti di confidare nei santi onnipotenti del paradiso alla cui destra potrebbe sedere il siracusano in questione. Archimede la sotto può poco o nulla. O tiri e tutto gira oppure tiri e non si muove nulla oppure tiri e si scassa tutto. Ficcatelo ben bene nella testa,e lascia al loro posto i defunti illustri per cortesia.
Cià :P
Ma come dimenticare il "tipo" cioè trascurare la spinta di Archimede?!
Forse se la nave + cassoni dovesse essere sollevata in verticale con tutti le sue 50-60 mila tonnellate a fronte di una spinta verticale complessiva di Archimede di circa 10-20mila tonnellate ed invece la nave deve essere più semplicemente ruotata attorno al ginocchio d'appoggio con un sistema di tiro lato mare che è stato progettato per produrre al massimo 10-15mila tonnellate con una componente di spinta idrostatica utile alla rotazione di perlomeno 5mila tonnellate e quindi niente affatto trascurabile ai fini dell'"efficacia" dell'operazione.
Saluti a.r.
[quote name="Paolo Poli"]Ciao Attilio
Non sarei daccordo,
La spinta di archimede è quella che un solido immerso nell'acqua riceve ed è pari alla massa d'acqua spostata, giusto?
Siccome il solido è di massa superiore all'acqua non galleggia, la spinta sta solo a spiegare che la parte sommersa pesa meno di quella emersa, ma la nave sta li solo per gli spuntoni di roccia altrimenti se ne sarebbe già andata ai 70 - 80 metri del ginocchio del fondo.
Come dice Ermanno, una cosa è ruotare un corpo immerso nell'acqua, praticamente con sforzo zero non appena diventa flottante, una cosa è ruotarlo con tutto il suo peso appoggiato sul fondo, la spinta di archimede, che io non so di certo calcolare è comunque poca cosa rispetto alla massa complessiva della trave, con tutta quella parte emersa.
Poi per la rotazione, al momento dell'affondamento, l'urto del ginocchio dello scafo sul fondo è ben poca cosa rispetto alle masse applicate al baricentro che hanno fatto coricare lo scafo, col miracolo avvenuto per l'incaglio della nave ormai coricata, così da evitare la morte certa dei 400 ancora a bordo
Ditemi se sbaglio
Saluti a tutti e soprattutto agli amici di tanti commenti
Paolo[/quote]
Calcolo complesso praticamente impossibile.Bisognerebbe determinare il volume di tutto il materiale solido acciaioso e non immerso determinarne il peso e detrarre la spinta che su di esso esercita l'idrostatica. Calcolo decisamente inattuabile.
Non conterei affatto sull'apporto di Archimede in tutto questo, dimenticare il "tipo".
Saluti
e.m.
Ciao Attilio
Non sarei daccordo,
La spinta di archimede è quella che un solido immerso nell'acqua riceve ed è pari alla massa d'acqua spostata, giusto?
Siccome il solido è di massa superiore all'acqua non galleggia, la spinta sta solo a spiegare che la parte sommersa pesa meno di quella emersa, ma la nave sta li solo per gli spuntoni di roccia altrimenti se ne sarebbe già andata ai 70 - 80 metri del ginocchio del fondo.
Come dice Ermanno, una cosa è ruotare un corpo immerso nell'acqua, praticamente con sforzo zero non appena diventa flottante, una cosa è ruotarlo con tutto il suo peso appoggiato sul fondo, la spinta di archimede, che io non so di certo calcolare è comunque poca cosa rispetto alla massa complessiva della trave, con tutta quella parte emersa.
Poi per la rotazione, al momento dell'affondamento, l'urto del ginocchio dello scafo sul fondo è ben poca cosa rispetto alle masse applicate al baricentro che hanno fatto coricare lo scafo, col miracolo avvenuto per l'incaglio della nave ormai coricata, così da evitare la morte certa dei 400 ancora a bordo
Ditemi se sbaglio
Saluti a tutti e soprattutto agli amici di tanti commenti
Paolo
E anzi vorrei dire qualcos'altro di più a tentativo di rinforzo di quanto già espresso anche se con qualche timore interiore di inattendibilità inverosimiglianza ed eccesso di letterarietà.
Ci siamo mai chiesti di come mai il progetto T/M preveda una zona di tiro tutto sommato limitata e ristretta solo alla fascia centrale della lunga nave?
Non potrebbe significare che dai calcoli e simulazioni effettuati da quello che dovrebbe essere uno dei migliori se non il migliore in assoluto tra gli staff tecnici del mondo in tema di salvage marittimo quella sia pur limitata area di tiro è ritenuta sufficiente e di tutta sicurezza per l'"efficacia" (mi scusi l'amico Mancini se sto abusando di questo termine) dell'operazione aggiunta alla garanzia di sicurezza rappresentata proprio della esistenza appunto di quella onnipresente spinta di Archimede che aiuta lungo tutta la lunghezza della parte sommersa della nave?
Di nuovo cordiali saluti a tutti gli amici del blog.
Beh, facciamo a capirsi meglio.
La nave era in fase di lenta e graduale perdita di galleggiamento per l'acqua penetrata dalla grande falla nella carena di sinistra mentre traslava altrettanto lentamente verso costa fino ad impattare con il ginocchio destro sul fondale basso di 25 mt.
E' evidente che la massa inerziale di tutta la parte dell'imbarcazione carico e naviganti compresi sovrastante tale ginocchio aggiunta a quella dell'acqua penetrata sotto il ponte zero che si è spostata repentinamente verso il fianco destro hanno provocato un effetto di accelerazione del movimento di inclinazione.
Ciò non toglie affatto la sussistenza anche nella posizione attuale di un sostanzioso effetto spinta di Archimede sull'intera parte reclinata e sommersa che può aiutare e di molto il tentativo di tiro per il disincaglio e primo raddrizzamento.
Saluti.
[quote name="Maurizio Scholl"]Dai video postati dai passeggeri si vede chiaramente che ad un certo punto la nave è andata giù di botto.[/quote]Penso che il momento in cui la nave inizio' ad andare giu' di botto, coincida con il momento in cui il ginocchio tocco' il fondale, ed inizio' a coricarsi lateralamente: ore 21:59 della simulazione VISUALIZZA
Salve a tutti
Direi proprio di si, superati i primi gradi di sbandamento la nave si rovescia repentinamente, ciò è dovuto al baricentro alto per il poco pescaggio e la notevole altezza fuori dell'acqua .
Sbaglio Ermanno ?
Dai video postati dai passeggeri si vede chiaramente che ad un certo punto la nave è andata giù di botto.
[quote name="Attilio Regolo"]Vorrei ricordare all'amico Mancini che la Concordia mentre affondava lentamente e si inclinava altrettanto lentamente sul fondale costiero del Giglio non cadeva affatto "come corpo morto cade" perché le spinte idrostatiche di galleggiamento sia per l'affondamento che per l'inclinazione se pure insufficienti a tenere sollevata e dritta la nave erano comunque abbastanza consistenti da rendere lenti e progressivi i movimenti suddetti e non è che queste spinte abbiano cessato improvvisamente di sussistere solo perchè la nave si è fermata nella posizione finale in cui si trova tutto oggi ciò rendendo più efficace il sistema di tiro di disincaglio e prima rotazione e più probabile la riuscita dell'operazione.[/quote]
Attilio e basta dai! Ancora con questa efficacia del cacchio, poggia i piedi sulla madre terra e prendi coscienza della realtà. Il corpo morto è ciò che oggi si ha per le mani non cioè che era o come cadde.
Stai inutilmente sostenendo ipotesi scarsamente attendibili, poco verosimili e molto letterarie.
Per cortesia dai falla finita.
Saluti :P
Vorrei ricordare all'amico Mancini che la Concordia mentre affondava lentamente e si inclinava altrettanto lentamente sul fondale costiero del Giglio non cadeva affatto "come corpo morto cade" perché le spinte idrostatiche di galleggiamento sia per l'affondamento che per l'inclinazione se pure insufficienti a tenere sollevata e dritta la nave erano comunque abbstanza consistenti da rendere lenti e progressivi i movimenti suddetti e non è che queste spinte abbiano cessato improvvisamente di sussistere solo perchè la nave si è fermata nella posizione finale in cui si trova tuttoggi ciò rendendo più efficace il sistema di tiro di disincaglio e prima rotazione e più probabile la riuscita dell'operazione.
Palermo, Piombino, Livorno, Canicattì, Turchia, etc.
Ma la pelle dell'orso dov'è?
Ovvero,pensare a dove va bene ma cosa portare dove?
Per come la si intende da qualche settimana a questa parte, salvo miracoli del santo patrono, la nave non è in condizioni di essere trasferita in nessun dove con i cassoni.E fin qua mi pare si sia tutti in accordo.Rinaldi dice sostanzialmente che, sollevata potrebbe essere anche spostata e mandata a fare in c...da qualche parte sia essa parte un porto o qualche buca tirrenica.Può anche darsi di si, ma manca sempre l'orso però.Con tutta la buona volontà disponibile ci si augura che tutto il "marchingegno" milionario funzioni, e funzioni bene al millimetro. Ovvero la nave venga tirata e girata. Ma per come mi hanno riferito dei colleghi in visita sul posto francamente l'hanno presa un po male per girarla fidando un troppo di tanto,a mio modesto avviso, sullo stato dell'arte dello scafo, che non sembra tanto disponibile a collaborare.In qualche modo copiando male un paio di giri di cavi e catene, da un analogo sistema già inventato dal "burino" di turno un anno e mezzo fa!Infatti se è vero che alla fine dei giochi la risultante di tutto il sistema può anche essere una "coppia" c'è sempre da capire che genere di coppia essa sia,come vie attuata e come si attua.Ovvero il suddetto schema era,ed è efficace su un oggetto che già si trova sospeso in acqua non già su uno che deve essere preso di peso e girato.Si tratta di concetti ben lungi dall'essere assimilati.Tecnicamente funzionano entrambi ma le tonnellate da movimentare sono decisamente diverse e di moltissimo. Diceva Dante " e cadde come corpo morto cade...!Mi spiego: cosa è agire su un corpo morto altra è agire su un corpo sospeso in acqua in qual si voglia facile maniera!Bon che qualcuno vi dia una grossa mano, in bocca al lupo Ingegnere a te e a tutti gli altri naturalmente.Niente di personale ma questo progetto non mi è mai piaciuto a prescindere.
Saluti e.m.
[quote]Ma lei ha contatti diretti nel mondo dei recuperi marittimi?[/quote]
Signorsì!!! Ed anche con qualche altro ente del quale ho buttato giù l'acronimo.
Come può vedere oggi Giglionews pubblica oggi la notizia che Palermo avrebbe superato Piombino come porto di destinazione.
Come crede che la Concordia possa raggiungere Palermo se non si toglie almeno la vela, ovvero la sovrastruttura. La quale anche se costruita con materiale leggero avrà pure il suo peso.
A nave dritta, una volta avuto l'OK dalla procura di Grosseto, è relativamente facile vuotare le cabine asciutte da suppellettili, materassi, poltroncine e quant'altro.
Il lato immerso e l'intera ossatura della nave sono fortemente compromessi. Tanto che chi pensava di partecipare all'appalto per il rimorchio è tornato sui propri passi. Troppo rischioso.
Cari saluti a tutti
[quote name="Attilio Regolo"]"promessa implicita" in caso di fallimento dell'operazione parbuckling di altri 500 milioni di dollari per la demolizione [/quote] Nell'intervista che ho guardato alla TV, captain Sloane parla di costo totale di $900 milioni in caso di riuscita del parbuckling. Cioe' 400 dell'operazione per se e 500 per demolirla altrove. Non ha parlato quindi di altri 500 per la demolizione in loco.
Molto preoccupante, se davvero attendibile, questa specie di "messa delle mani in avanti" da parte del capoprogetto T/M con la "promessa implicita" in caso di fallimento dell'operazione parbuckling di altri 500 milioni di dollari per la demolizione da effettuare eventualmente in loco in modo "chirurgico" e pulito.
Nell’ipotesi del successo (ormai da tutti auspicato) del raddrizzamento della Concordia, e ripensando alle dichiarazioni del “Commissario per l’emergenza Gabrielli””( evidentemente connesse al fatto che ancora non è disponibile il porto di Piombino), di lasciare la nave a punta Gabbianara ad aspettare “lo spirito santo”, mi nasce una RIFLESSIONE.___ Raddrizzata e cassoni lato dritta installati, la Concordia dovrebbe o potrebbe (volendo) essere portata al galleggiamento (diciamo così) con circa 19 metri di pescaggio.__ Preso atto di questo asserto, per quale motivo dovrebbe rimanere in quella posizione e non essere, comunque, allontanata FINALMENTE dall’Isola del Giglio ??__ Visto che la regione Toscana la vuole, non potrebbe per esempio essere portata in rada Piombino ad aspettare che “sia adattato alla bisogna” il porto.___Oppure non potrebbe essere trainata in altro porto industriale vicino (penso anche a Civitavecchia a circa 40 miglia) e attendere lì il suo destino ?_ Oppure, oppure, oppure ….!!!! Basta che venga LIBERATA l’Isola del Giglio da questa “scomoda” servitù e si possa serenamente pensare alla bonifica dei fondali.__ Cari amici “virtuali” del Blog, che ne pensate ?
[quote name="Maurizio Scholl"]Link: http://www.asca.it/news-Costa_Concordia__Wwf__Governo_spieghi_dov_e__progetto_raddrizzamento-1309478-ATT.html[/quote]
Ecco. Dopo Legambiente ci mancava solo il WWF: questi passano tutti all'incasso... Nick Sloane salvaci tu...
[quote name="Maurizio Scholl"]...Rumors attendibili dal mondo del salvage internazionale.[/quote]Ma lei ha contatti diretti nel mondo dei recuperi marittimi? Oppure ha ottenuto questi pettegolezzi con ricerche internet, su siti che riportano fonti attendibili del mondo dei recuperi marittimi?
Link: http://www.asca.it/news-Costa_Concordia__Wwf__Governo_spieghi_dov_e__progetto_raddrizzamento-1309478-ATT.html
[quote]Da dove viene questa stima per cortesia?[/quote]
Rumors attendibili dal mondo del salvage internazionale. Non sono certo mie supposizioni.
Del resto anche Nick Sloane ha detto che in caso di demolizione i costi lieviterebbero a 900 milioni di dollari.
Potrebbe essere demolita in loco in maniera chirurgica e pulita senza ricorrere ai metodi indio-pakistani visti in qualche video.
E le millenarie immacolate coste del Giglio dovrebbero diventare sedi di scenari avvilenti e catastrofici come quelli mostrati dai video proposti da Ermanno o prospettati da Maurizio?
Eh no, non ci possiamo credere!
Allora nella malaugurata ipotesi che il raddrizzamento della ex-splendida Concordia non dovesse riuscire ma perfino se dovesse riuscire ma si presentasse davvero problematico il galleggiamento al fine della rimozione e del trasporto lontano sarebbe molto meglio che la nave fosse lasciata in pace lì dove è andata a finire per tutto il tempo necessario a farsi venire qualche idea migliore adatta ad evitare un ulteriore scempio ambientale.
Non mi strappo i capelli o i cappelli o le scuppolette, anzi nel mia vita professionale sono forse anche troppo pragmatico e mi impegno quotidianamente a risolvere problemi con “razionalità”.__ Ci saranno sicuramente altri molto più razionali di me, infatti, citando Eraclito, non mi ero collocato tra i “sapienti”.___Sulle cose inutili o poco utili che si stanno facendo intorno alla Concordia, sono pronto a “Concordare” .__ Sul 35 % mirato alla salvaguardia ambientale del progetto che ha consentito di far vincere l’appalto a T/M (anziché ad altre soluzioni più soft), esprimo forti dubbi.__ Credo anche che ci siano altre possibilità di intervenire sul posto per demolire, recuperando i materiali che costituiscono la Concordia, con modalità un “tantinello” diverse da quelle mostrate nei video visibili nei link suggeriti.__D’altra parte se dovesse essere vero quello che afferma Scholl, la demolizione in loco potrebbe anche verificarsi …… in buona parte, una volta raddrizzata.__ Comunque sia, continuo a tifare per il successo dell'operazione di parbukling ..... un paio di settimane all'alba.
[quote name="Maurizio Scholl"]...Titan ha tra il 50-20 % di probabilità di riportare la Concordia in verticale...[/quote]Da dove viene questa stima per cortesia?
Il dato che viene sottaciuto...Titan ha tra il 50-20 % di probabilità di riportare la Concordia in verticale. Detto questo ha possibilità prossime allo zero di riportare il relitto in galleggiabilità per assicurare un trasferimento, relativamente sicuro, ad un qualsiasi porto in grado di accoglierla. Palermo e non Piombino sarà il porto di destinazione. Tutte le sovrastrutture saranno demolite fino al ponte zero. Spiace ma è così.Unica consolazione è che con la nave posta in verticale, forse, l'impatto ambientale sarà meno cruento.
oppure quest'altro
http://www.youtube.com/watch?v=mRJYgNc_TNc&list=PL2B6B9F72CCB7B99F
scusate era questo il link in questione
http://www.youtube.com/watch?v=WuPvUVHV7-s&list=PL2B6B9F72CCB7B99F
[quote name="Alberto Marchesi"]Per avere un'idea di cosa significa "tagliare una nave" date un occhiata qui: http://en.wikipedia.org/wiki/MV_Tricolor
oppure fate una ricerca su google digitando:
mv tricolor salvage[/quote]
A dirla tutta c'è anche di questo in giro,
http://www.youtube.com/watch?v=WuPvUVHV7-s&list=PL2B6B9F72CCB7B99F
ma non è questa la metodologia cui si riferiva certamente Rinaldi.
Cià
Per avere un'idea di cosa significa "tagliare una nave" date un occhiata qui: http://en.wikipedia.org/wiki/MV_Tricolor
oppure fate una ricerca su google digitando:
mv tricolor salvage
[quote name="Pietro Rinaldi"]Egr. Sig.ra Robasto … Dal suo ultimo commento sembrerebbe che Lei esprima giudizi affrettati, forse dedicando poco tempo a riflettere sui veri contenuti dei commenti degli altri, e questo in verità l’avevo già notato, ma non mi aveva direttamente “sfiorato”…__ Mi permetto di sottolineare che se vuole avventurarsi sulla valutazione dell’impatto Ambientale degli interventi che l’uomo può causare, pensi anche che gli interlocutori possono essere meno sprovveduti in materia di quanto Lei possa immaginare.[/quote]
ci stiamo a strappare i cappelli se un po' di poseidonia muore per via dell'ombreggiamento dello scafo o per i sedimenti che si sedimentano sul fondale o se un po' di rumore può dare fastidio ai cetacei (questi controllano pure la qualità dell'acqua dei sistemi di raffreddamento dei motori marini in uso...) mentre dall'altra parte del globo la Tepco riversa da due anni a questa parte acqua altamente radiottiva ininterrottamente tanto è che già viene rilevata lungo la costa americana... Vedrà che la Natura saprà riconquistarsi quei fondali una volta rimossa... con il suo tempo...
Nell'assegnazione del progetto il 35% del peso era dato dall'ecocompatibilità dell'intervento e solo il 10% al costo. Questo evidentemente è quello che più ha soddisfatto i requisiti rispetto a tagliare sul posto uno scafo. (Anche perchè lo scafo non sarebbe smontato pezzo a pezzo ma tranciato in tronconi di peso non superiore a 100-200 t, questo da quanto indicato nell'ultima VIA/VAS)
Segue il commento precedente, sempre con riferimento alla Sig.ra Robasto.___ Cortesemente provi ad avere una visione globale del problema considerando nell’insieme quale è stato finora l’impatto Ambientale del Progetto T/M (arricchito dalle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente) e quale sarà ancora, fino all’allontanamento della Concordia ed al ripristino dei luoghi (le anime le lasciamo da parte, per il momento).__ Si accorgerà, se ha le competenze per farlo (e non ne voglio dubitare) che smontare il loco il relitto (in parte già fatto nei ponti superiori) bonificando via via il suo interno dai fluidi inquinanti (cosa che stanno in parte facendo oggi) non sarebbe stato altrettanto impattante (, e avrebbe salvato intanto i fondali tutt’intorno il relitto).__Le ricordo che in zona stanno operando da oltre un anno e mezzo circa, ultimo rilevamento: persone coinvolte nel progetto attualmente all’Isola del Giglio 474, di cui a bordo dei mezzi navali: 304.___Inolte, in fase di trasporto si dovrà trainare “una pota aerei” ed in fase di demolizione si dovrà tagliare, la Concordia e l’altra nave che gli hanno costruito intorno.__ E’ inteso infine che, allo stato dei fatti, debbo fare il tifo per il successo del raddrizzamento della Concordia e poi ……. Si vedrà il seguito.
Egr. Sig.ra Robasto … Dal suo ultimo commento sembrerebbe che Lei esprima giudizi affrettati, forse dedicando poco tempo a riflettere sui veri contenuti dei commenti degli altri, e questo in verità l’avevo già notato, ma non mi aveva direttamente “sfiorato”…Mi permetto di ricordarLe che questi Blogs vengono da molto lontano e tanto si è discusso sulla scelta della metodologia di intervento di salvage della Concordia.__Non ho inizialmente mai criticato l’appalto assegnato alla T/M, ma ho ben presto capito la tecnologia proposta e visto di persona sull’Isola cosa si andava sviluppando, il come, il quando ed anche il perché, assistendo al teatro delle operazioni e partecipando ai confronti sul sito di Giglionews e una volta anche ad un consiglio comunale aperto sulle questioni in discussione, tutti presenti tranne Gabrielli.___Vista la tipologia dei lavori, i tempi di realizzazione, le somme, gli uomini ed i mezzi messi in gioco, ho realizzato che un progetto soft o comunque più soft di quello della T/M (magari anche quello intuito dal buon Mancini) fosse sicuramente più adatto all’occorrenza, forse ancor più spettacolare, ma certamente più apprezzato ed accettato dalla popolazione Gigliese e non.__ Mi permetto di sottolineare che se vuole avventurarsi sulla valutazione dell’impatto Ambientale degli interventi che l’uomo può causare, pensi anche che gli interlocutori possono essere meno sprovveduti in materia di quanto Lei possa immaginare.
[quote name="Attilio Regolo"]
A meno che sia già tutto pronto a nostra totale insaputa e senza che ce ne siamo, da carneadi di salvage marittimo, minimamente accorti.[/quote]
Caro Attilio, di fatto è già tutto pronto o quasi. Non hai notato quanto si è accorciata la tabella delle cose da fare? Ormai siamo alle pulizie finali (quelle vengono fatte tra il 6 ed il 10/9). Siamo ai test finali, ormai ci siamo...
Ehi Pietro, si averte una punta di eccessiva amarezza scetticismo e sfiducia nelle tue parole che non fa bene né al corpo né all'anima.
Ormai, caro Pietro,infatti, siamo alle "porte co' sassi" come dicono a Firenze e d'intorni, o in "zona cesarini" se sei un tifoso del calcio, e il progetto T/M sta per tentare fra poco più di due settimane una cosa mai tentata fino ad oggi: raddrizzare in un colpo solo una meganave semiaffondata e incagliata sulla costa da 114.000 tonnellate di stazza 300 mt di lunghezza alta come un grattacielo.
E cosa importa se poi ci sarà da ripulire mezzo mondo per cancellare o per lo meno nascondere le tracce dell'impresa di fronte ad un sinceramente augurabile anche se difficile successo tecnologico e mediatico di quella portata.
Se mai rimango ancora stupito, da non addetto ai lavori e da semplice osservatore superficiale esterno, di come si possa in poco più di due settimane organizzare la fondamentale fase finale di installazione e collaudo del sistema di tiro lato mare.
A meno che sia già tutto pronto a nostra totale insaputa e senza che ce ne siamo, da carneadi di salvage marittimo, minimamente accorti.
Comunque, Pietro, buona Domenica e cordialissimi saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]Il pensiero domenicale mattiniero….che scaturisce dalla lettura dell’ultima relazione.__
Continua livellamento del pinnacolo di roccia sul fondale (con il martellone pneumatico).__ Continua, installazione reti di contenimento sui ponti. __Continuano operazioni di rimozione sedimenti. __ Continuano operazioni di pompaggio acque interne “Ma perché non hanno smontato pezzo per pezzo quella benedetta nave (o maledetta) “ con quel po po’ di esercito di uomini, mezzi ed imbarcazioni che hanno impiegato ??? E tutto sarebbe finito in meno di un anno ??[/quote]
Ha idea del danno ambientale che provocherebbe lo smembramento della nave a mare aperto? sedimenti e altro dispersi in mare e sui fondali? (poi per tagliarla non è che la taglierebbero con un flessibile da fai da te, dovrebbero comunque impiegare macchinari specifici che hanno ingombri non indifferenti con tutte le problematiche del fondale in cui si trova lo scafo e i rischi connessi al comportamento dello scafo alleggerito via via che viene smembrato. La malta è contenuta in sacchi che a loro volta sono aggregati e contenuti in reti. Quindi l'operazione di sgombero sarà particolarmente veloce. Se le tempistiche saranno rispettate per fine settembre la nave sarà raddrizzata e rimarrà così fino a primavera. Poi potranno vincolare i cassoni di galleggiamento anche al lato di dritta e se la logica è quella di intervenire a stagione balneare conclusa la sposteranno a settembre 2014 (a meno che non installino i cassoni di dritta entro giugno 2014 rimuovendola prima dell'inizio della stagione balneare). Quindi per fine 2014 reputo che sarà tutto finito (anche soltanto valutando la linearità con cui hanno rispettato da veri svizzeri i tempi fino ad ora).
Il pensiero domenicale mattiniero….che scaturisce dalla lettura dell’ultima relazione.__
Continua livellamento del pinnacolo di roccia sul fondale (con il martellone pneumatico).__ Continua, installazione reti di contenimento sui ponti. __Continuano operazioni di rimozione sedimenti. __ Continuano operazioni di pompaggio acque interne.__ Dal diagramma di Gantt (prossima tempistica delle operazioni) leggo: Installazione di materassi (intendo intorno o in corrispondenza della piattaforma PF 1, sacchi di sabbia ( PF 1 e PF 3), sacchi morbidi pieni di malta (non meglio identificata) perimetrali ed altre varie attività di grouting, compresi altri sacchi nel tunnel trasversale dove operano le eliche per gli spostamenti trasversali.___ Mi viene in mente il Eraclito (Antico Filosofo Greco) che divideva gli uomini in dormienti e svegli (questi ultimi sono i sapienti e i filosofi, gli altri la gente comune).__ Allo stato dei fatti mi giudico un appartenente alla gente comune che pensa: “speriamo che si raddrizzi e poi ci vorrà altrettanto lavoro e tempo per portarla via insieme a tutto quello che è stato collocato sui fondali”, “Ma perché non hanno smontato pezzo per pezzo quella benedetta nave (o maledetta) “ con quel po po’ di esercito di uomini, mezzi ed imbarcazioni che hanno impiegato ??? E tutto sarebbe finito in meno di un anno ??
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Ciriani, penso che tu (permettimi il "tu" da collega laureato come ho fatto con l'ing.Robasto) sia una delle poche persone al mondo che non si sorprende affatto che il recupero di una nave incagliata in superficie in prossimità della riva costi quanto la nave da nuova.
Beato te!
E sarò anche fresco di pensione con il cervello in declino oltre alla vista e all'udito e a quant'altro calante ma tu Ermanno è inutile che cerchi di nascondere dietro i tuoi contorsionismi da piazzista iperspecializzato di pultrusi di carbonio il fatto che se pure questi materiali presentano caratteristiche superiori all'acciaio per sforzi di trazione decadono gravemente quando gli si richieda resistenza al taglio e al rischio tranciatura.
Tu stesso infatti nella premessa della presentazione tabellare video-grafica del materiale parli di circa 50 tonnellate/cmq di resistenza a trazione a fronte di appena 1 tonnellata/cmq di resistenza al taglio quindi con un rapporto di 50:1 e con conseguenti gravi limiti applicativi mentre è noto che i materiali in acciaio male che vada presentano un rapporto tra resistenza a trazione e resistenza a taglio male che vada di 3:1 e pertanto con assai maggiore flessibilità applicativa nonostante la loro maggiore pesantezza rispetto ai materiali pultrusi.
Saluti comunque cordiali.[/quote]
Attilio, NON SONO UN PIAZZISTA DI FIBRE!
Quanto al taglio se non c'è ma quel quale accidenti di motivo insisti nel dire che c'è? NON C'E'! UNDERSTAND?
saluti :P
[quote]Dr. Scholl, il KGB non esiste piu', e' stato sostituito da FSB e SVR. Mi sfuggono le sigle MM, CP e PC. A che organismi si riferiscono per cortesia?[/quote]
Grazie per l'info ma il KGB fa più paura dei nuovi servizi sovietici i cui acronomi sono ai più ancora sconosciute.
MM marina militare, a seguire corpo delle capitanerie di porto ed infine protezione civile.
Buona giornata.
Maurizio Scholl
Per il Dott la ringrazio, ma io lo pretendo solo nell'ambito della mia professione. Al di là sono un semplice cittadino...no M5S 8)
Caro Ciriani, penso che tu (permettimi il "tu" da collega laureato come ho fatto con l'ing.Robasto) sia una delle poche persone al mondo che non si sorprende affatto che il recupero di una nave incagliata in superficie in prossimità della riva costi quanto la nave da nuova.
Beato te!
E sarò anche fresco di pensione con il cervello in declino oltre alla vista e all'udito e a quant'altro calante ma tu Ermanno è inutile che cerchi di nascondere dietro i tuoi contorsionismi da piazzista iperspecializzato di pultrusi di carbonio il fatto che se pure questi materiali presentano caratteristiche superiori all'acciaio per sforzi di trazione decadono gravemente quando gli si richieda resistenza al taglio e al rischio tranciatura.
Tu stesso infatti nella premessa della presentazione tabellare video-grafica del materiale parli di circa 50 tonnellate/cmq di resistenza a trazione a fronte di appena 1 tonnellata/cmq di resistenza al taglio quindi con un rapporto di 50:1 e con conseguenti gravi limiti applicativi mentre è noto che i materiali in acciaio male che vada presentano un rapporto tra resistenza a trazione e resistenza a taglio male che vada di 3:1 e pertanto con assai maggiore flessibilità applicativa nonostante la loro maggiore pesantezza rispetto ai materiali pultrusi.
Saluti comunque cordiali.
Paolo poli e vale anche per attilio regolo.
I pultrusi sono solo una particolare esecuzione industriale del carbonio a fibre parallele. Non si intrecciano, sono rigide e sono lamine. Quella in foto ad esempio è una lamina da 160 Gpa lunga 36 cm, larga 12 cm ,spessa 1,4 mm e pesa 100 grammi. Per la sua conformazione è in grado di sopportare circa 84 tonn. di trazione, resiste al taglio per 1000 Kg/cmq quindi nello specifico circa 1.680 Kg sull'intera sezione.
Le due cordicelle invece sono: la gialla è un PBO ovvero fibra composita l'altra nera è carbonio puro. Tutto il resto sono i vari tessuti bidirezionali più o meno densi sempre in carbonio.
La cordicella nera è da 12 mm di diametro lunga 70 cm pesa 30 grammi e può essere sollecitata con 56 tonnellate. Quella in foto in particolare ha una debole protezione alla abrasione con reticella in nylon e di solito la si impiega per i connettori a taglio/scorrimento nei sandwich formati con lamine o tessuti di vario genere. Nulla vieta ovviamente di impiegarle diversamente ove in presenza di abrazioni importanti possono essere protette con adeguati materiali sintetici.
Oltre i fiocchi esistono anche le corde già pronte con svariati diametri commerciali
Con la stessa sezione di una maglia di catena che avrete visto nelle foto che si aggira ritengo attorno ai 20 cm per si possono movimentare con il cordame 15.700 tonnellate contro poco più di 62 tonnellate con l'acciaio. Inutile affrontare il discorso peso proprio!
Quanto al progetto alternativo è stato naturalmente elaborato proprio evitare qualsiasi sollecitazione a taglio e abrasione e, ove si sospettasse la presenza dell'uno o dell'altro o di entrambi si sono adottati accorgimenti tali da impedire danni da tali fenomeni. Attilio il carbonio è imputrescibile, può lavorare fino a 3200 °C, chimicamente inattaccabile dai normali ambienti naturali, non capisco perché non ti leggi qualcosa per approfondire? Visto che sei pensionato tempo ne hai no? E leggi!
Saluti
[img]www.giglionews.it/images/stories/allegati/carbon_rope300813.jpg[/img]
[img]www.giglionews.it/images/stories/allegati/img_6451.jpg[/img]
[img]www.giglionews.it/images/stories/allegati/img_6452.jpg[/img]
[img]www.giglionews.it/images/stories/allegati/img_6453.jpg[/img]
[img]www.giglionews.it/images/stories/allegati/img_6454.jpg[/img]
[img]www.giglionews.it/images/stories/allegati/img_6455.jpg[/img]
[quote name="Maurizio Scholl"] CIA KGB NSA MM CP PC[/quote] Dr. Scholl, il KGB non esiste piu', e' stato sostituito da FSB e SVR. Mi sfuggono le sigle MM, CP e PC. A che organismi si riferiscono per cortesia?
[quote name="Attilio Regolo"]500 milioni di dollari è grosso modo proprio quella che è occorsa per realizzarla quella sfortunata nave, il che non può che destare ulteriore sconcerto sulla congruità, ... del metodo scelto per rimuoverla.[/quote]
Ing. Regolo, non me ne voglia, ma non capisco la battuta. Perche' dovrebbe sconcertare il fatto che le due cifre sono vicine tra di loro?
Ah volevo aggiungere Sig. Ciriani ( o Ing. Ciriani) che la cifra degli oltre presumibili 500 milioni di dollari è grosso modo proprio quella che è occorsa per realizzarla quella sfortunata nave, il che non può che destare ulteriore sconcerto sulla congruità, a prescindere dal suo augurabile esito positivo finale, del metodo scelto per rimuoverla.
Di nuovo saluti.
Ma certo Sig Ciriani, intendevo scrivere 500.000.000 di dollari cioè "cinquecento milioni di dollari" cioè circa 400 milioni di euro , una cifra d'altra parte ormai arcinota a chiunque sia entrato in contatto in qualche modo con la problematica del progetto T/M di rimozione Concordia.
Grazie comunque della precisazione.
Cordiali saluti.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Attilio Regolo"].........
:o[/quote]
Se il prof. ing. Mancini dice dove trovare le restanti unghie di documenti circa la sua soluzione, sarò riconoscente. (riguardo non tanto al raddrizzamento ottenuto con le ben note fibre poltruse ma alla fase di rigalleggiamento, dove ho potuto soltanto riscontrare riferimenti ad una fumosa gomma/kevlar dalle formidabili proprietà).[/quote]
Signora ma se sa fare o ha fatto di meglio perché non esterna i suoi pensieri così capiamo anche noi dove vuole andare, come e perchè e sgombriamo il campo dalla nebbia fumosa della gomma(che gomma non è in verità)/ kevlar ( e che kevlan non è haimè), ma in effetti fuma un pò quando la si produce e non fuma quando la si salda?
Legga, legga madame,la cultura fa bene alle sinapsi neuronali!
Saluti signora :P
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Attilio Regolo"].........
:o[/quote]
Se il prof. ing. Mancini dice dove trovare le restanti unghie di documenti circa la sua soluzione, sarò riconoscente. (riguardo non tanto al raddrizzamento ottenuto con le ben note fibre poltruse ma alla fase di rigalleggiamento, dove ho potuto soltanto riscontrare riferimenti ad una fumosa gomma/kevlar dalle formidabili proprietà).[/quote]
Evidentemente non ha capito nulla di come è fatto il sistema di sollevamente e raddrizzamento, non certo con le lamelle in pultruso.
Quando avrà terminato con il suo fare sarcastico,gentile signora, forse qualche barlume e qualche indicazione tecnicamente utile potrà averla.
Saluti
La fase di radrizzamento dureràun solo giorno. Nessuna certezza sui tempi di rimozione. Intervista rilasciata dall'Ing. Franco Porcellacchia, il boss della Carnival. La notizie è di oggi.
[quote name="Ermanno Mancini"]
Sig.Zardoni lei è informatissimo quasi quasi la scambierei per un addetto ai lavori.[/quote]Penso che il signor Zardoni, con cui concordo anche su altre osservazioni, abbia semplicemente letto le informazioni dal sito Parbuckling, che le ha pubblicate il 27 agosto. In parte le aveva anche rese note in forma audio nel video del 15 luglio.
Ing. Regolo penso la cifra che ha citato di $0.5 milioni sia un errore di scrittura e vada moltiplicata per mille.
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Attilio Regolo"].........
:o[/quote]
Se il prof. ing. Mancini dice dove trovare le restanti unghie di documenti circa la sua soluzione, sarò riconoscente. (riguardo non tanto al raddrizzamento ottenuto con le ben note fibre poltruse ma alla fase di rigalleggiamento, dove ho potuto soltanto riscontrare riferimenti ad una fumosa gomma/kevlar dalle formidabili proprietà).
Ermanno ciao
Siamo daccordo con la resistenza alla trazione ma, come dice Attilio, al taglio ed alle altre sollecitazioni trasversali possono essere molto fragili, poi volevo capire anche un altro particolare che mi sfugge, come si può intrecciare una fibra di carbonio impregnata di resina (pultrusa) che di fatto è una bacchetta rigida se pur sottilissima?
Nel sito della ditta che hai postato si evidenziano una serie di prodotti tra i quali si intravvedono delle funi nere (carbonio?) ma quelle non sono pultruse, giusto?
Attendo
Saluti a tutti
Ora ho capito meglio, Ermanno.
Una struttura complessa o composita dove collaborano più cavi intrecciati di fibra di carbonio per così dire moltiplica la capacità di resistenza a trazione del singolo cavo fino a raggiungere valori eccezionali specie se paragonati con quelli di analoghe strutture di materiali "classici", come li chiama il Sig. Zardoni, a base di ferro.
Comunque pur rimanendo dei dubbi su altre proprietà di suddetti materiali innovativi come la resistenza all'abrasione , tranciatura, taglio, alla temperatura all'aggressione chimica etc, bisogna ammettere che questi materiali a base di carbonio se utilizzati in modo adeguato con procedimenti ad hoc tesi ad esaltarne le specifiche proprietà di resistenza a trazione e leggerezza sono davvero sen za possibilità di confronto con quelli tradizionali a base di ferro.
R
E il Sig. Zardoni potrà anche essere stanco e annoiato a sentirne parlare ma francamente anche nel caso certamente augurabile di successo dell'operazione T/M sulla Concordia dopo aver impiegato 500.000 di dollari se basteranno e oltre 700 giorni di lavori giorno e notte non ci potremo esimere da ora in avanti a pensare in modo anche alternativo specie dal punto di vista del risparmio di tempo e denaro per quanto riguarda le operazioni di salvage marittimo nel futuro di questo secolo appena iniziato.
Saluti
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Attilio Regolo"].........
E' provato scientificamente*, che pettegolezzi o notizie infondate, se ripetute abbastanza a lungo acquistano veridicita' nella mente di chi li legge. Non volevo quindi contribuire ad alimentare opinioni controproducenti (mi riferisco sempre alla lettera e video di partenza, non ai calcoli dell'ing. Mancini) all'esecuzione del progetto. Penso che l'ing.Robasto si sia letto tutto anche lei, perche' ha trovato rapidamente gli scritti passati di Mancini, che avevo letto in passato ma dimenticati.
Nota*:
D. Kahneman, psicologo premio Nobel 2002.[/quote]
Sig.ciriani l'ing.robasto ha trovato meno di un'unghia di tutto ciò che effettivamente occorreva trovare e solo ciò che le faceva comodo trovare e pubblicare,ammesso che abbia effettivamente cercato nel modo giusto e in tutti i punti in cui cercare.
Francamente non approvo molto questo modo di fare del tutto riprovevole dal punto di vista deontologico e tutt'altro che consono ai codici di comportamento professionali.
Se si vuol dissentire lo si deve fare con dati di fatto non con le chiacchiere da salotto mondano.
Osservazioni,considerazioni, suggerimenti,calcoli,controindicazioni rilevate il tutto pubblicato regolarmente.
Sempre avanti con il famoso "basso profilo" visto che mai nessuno si è fatto avanti dimostrando il contrario con dati non con chiacchiere?
Per il resto rispondo direttamente per ciò che scrivo non per ciò che gli altri scrivono.Per dire che ogni singola parola di quanto da me scritto non è per definizione e verifica frutto di allucinazioni da acidi.E possiamo andare avanti all'infinito se la cosa piace.
Saluti signore :o
[quote name="Franco Pepe"][quote name="Daniela Robasto"]Su casi simili di parbuckling, ho in mente le immagini della USS Oklahoma dove a parte alcune variabili ambientali diverse rispetto al giglio, la rotazione è avvenuta con un sistema di cavi. Poi sul galleggiamento probabilmente lo scafo non presentava falle o altre e non hanno dovuto applicare di cassoni. Così in tanti altri casi.
Poi se il risparmio è oltre il 75% rispetto alla soluzione in essere, può esserci la connivenza politica che si vuole ma nessun privato spenderebbe più del doppio, così per "interesse" visto che sono soldi privati. A meno che uno non sia abituato a lavorare nel settore pubblico dove la voce spesa non la considera neppure e casi di moltiplicazione e oltre dei costi non è affare suo... Il pool di assicurazioni con davanti 2 offerte, una di 500 mln e l'altra di 125 mln (stando al rapporto descrittomi), anche se nella T/M ci sta Mancuso o chi per lui, e altre porcate del genere, non staccherebbe mai l'assegno per la prima sapendo della seconda. Se poi l'ing. Mancini è abituato nella sua attività professionale a valutare le offerte più costose solo perchè sono "in" buon per lui e per il portafogli del cliente.[/quote]
Gentile signora da quanto si legge si evince che lei conosce la minima parte della vicenda riguardante le fasi preliminari e conclusive dell'affidamento londinese.Si sta impantanando malamente in ragionamenti complicati glielo posso garantire:cambi argomento.Quanto all'attività professionale mi comporto per definizione esattamente al contrario di quanto lei afferma ovvero ,la valutazione delle offerte è basata sul rapporto qualità/prezzo e quasi sempre la spunta il più basso!Nessun buon per me ne per il portafogli del cliente ma semmai della committenza che mi pregio di rappresentare onestamente.E se qualcuno tenta di fare "furbate" allora provvedo personalmente a fare ordine e mettere le righe al posto giusto.
Saluti signora. :-*
Tenetevi liberi perchè tra quattro settimane, meteo permettendo, sarà il Gran Giorno. Prenotate in tempo. Pranzo al sacco e scorta d'acqua perchè lo scoglio verrà isolato.
Fonte attendibile ma non posso bruciarla, confermata con un secco "non posso ne confermare ne negare" da Odessa ( noto nido di spie) CIA KGB NSA MM CP PC . Il Sat Cosmo monitorerà l'area. 8)
[quote name="Daniela Robasto"]Su casi simili di parbuckling, ho in mente le immagini della USS Oklahoma dove a parte alcune variabili ambientali diverse rispetto al giglio, la rotazione è avvenuta con un sistema di cavi. Poi sul galleggiamento probabilmente lo scafo non presentava falle o altre e non hanno dovuto applicare di cassoni. Così in tanti altri casi.
Poi se il risparmio è oltre il 75% rispetto alla soluzione in essere, può esserci la connivenza politica che si vuole ma nessun privato spenderebbe più del doppio, così per "interesse" visto che sono soldi privati. A meno che uno non sia abituato a lavorare nel settore pubblico dove la voce spesa non la considera neppure e casi di moltiplicazione e oltre dei costi non è affare suo... Il pool di assicurazioni con davanti 2 offerte, una di 500 mln e l'altra di 125 mln (stando al rapporto descrittomi), anche se nella T/M ci sta Mancuso o chi per lui, e altre porcate del genere, non staccherebbe mai l'assegno per la prima sapendo della seconda. Se poi l'ing. Mancini è abituato nella sua attività professionale a valutare le offerte più costose solo perchè sono "in" buon per lui e per il portafogli del cliente.[/quote]
LA USS BB 37 Oklahoma è affondata durante l'attacco Giapponese a Pearl Harbour. L'affondamento/capovolgimento è stato causato da ben 5 siluri, questo basta a dare un'idea di quali squarci dovesse avere lo scafo. Successivamente raddrizzata e messa in galleggiamento (ignoro come) è stata venduta per demolizione. Durante il trasferimento verso il cantiere il relitto è andato a fondo a causa del cedimento dei rattoppi. Da dire che all'epoca per tappare le falle era spesso usato il cemento, nel caso fosse stato usato per la Oklahoma è lecito pensare che qualche tappo si sia mosso con conseguente apertura della via d'acqua.
Grazie Zardoni per le info...
Concordo con quanto ha detto!
A proposito delle Dolomiti, posso dire che durante i lavori sono stati chiamati istruttori di roccia dalle Dolomiti, per insegnare i rudimenti dell'arrampicata ai tecnici per muoversi agilmente sullo scafo inclinato.
[quote name="Attilio Regolo"]...fare un piccolo atto di umiltà e andare perlomeno a scorrerli quei quasi 1000 commenti ...[/quote] Per la verita' scoprii quella discussione quando era arrivata verso il 200-esimo commento, ed andai a rileggere riga per riga tutto quello che era stato scritto, continuando assiduamente fino verso il 600-esimo commento. Ma quando pensai di fare qualche intervento, pensai che sarebbe stato controproducente per il recupero e quindi me ne astesi.
E' provato scientificamente*, che pettegolezzi o notizie infondate, se ripetute abbastanza a lungo acquistano veridicita' nella mente di chi li legge. Non volevo quindi contribuire ad alimentare opinioni controproducenti (mi riferisco sempre alla lettera e video di partenza, non ai calcoli dell'ing. Mancini) all'esecuzione del progetto. Penso che l'ing.Robasto si sia letto tutto anche lei, perche' ha trovato rapidamente gli scritti passati di Mancini, che avevo letto in passato ma dimenticati.
Nota*:
D. Kahneman, psicologo premio Nobel 2002.
[quote name="Giovanni Zardoni"]......
I materiali usati da TM sono "classici", possiamo concentrarci sui rischi possibili delle operazioni con questi materiali e commentare lo stato dei lavori? ...... per esempio a me era sfuggito l'uso dei tunnel delle eliche direzionali quale perno passante per i tubi di ancoraggio del blister. ........
I blister tank sono i "cassoni speciali" che forniranno una spinta netta di circa 4.000 tonnellate supportando così la prora del relitto nel corso delle tre prossime fasi: ......
la fase di appoggio del relitto sul fondale artificiale e il rigalleggiamento.
Costruiti in acciaio, i blister sono stati realizzati presso i cantieri navali Fincantieri rispettivamente di Palermo e di Ancona e poi assemblati, attraverso l'impiego di una struttura tubolare, presso il cantiere di Palermo.
Al loro arrivo presso l'Isola del Giglio, sono stati ancorati allo scafo del relitto grazie ad appositi tubi di ancoraggio che, successivamante sono stati a loro volta installati nei tunnel delle eliche direzionali.
Tutta la struttura nel suo complesso (cioè i due blister tank, la struttura tubolare e i tre tubi di ancoraggio) pesa circa 1.700 tonnellate. I due soli blister tank misurano una lunghezza di circa 23 metri, una profondità di circa 15 metri e un'altezza di circa 20 metri".[/quote]
Sig.Zardoni lei è informatissimo quasi quasi la scambierei per un addetto ai lavori. Cmq la stessa spinta si sarebbe potuta ottenere con 10 tonn di peso ed un rapporto spinta/peso pari a 400 contro il 2,35 che è quella messa in campo. Come vede non è proprio come dice lei vantando la bontà dei classici.Secondo aspetto: la efficacia dei blister classici è legata all'andirivieni dell'acqua che è molto più lenta e pesante dell'aria. Quindi grande inerzia nell'attuazione della spinta voluta.Anche noi avevamo preso in esame i tunnel per farci passare qualcosina!
saluti signore :-*
Sulle operazioni in corso, dall'ultima relazione, qualcuno è in grado di dare delucidazioni su:
1) Lifts on CC by helicopter (o by M30)
CC sta per Costa Concordia? Dato per assodato che M30 e la Micoperi30: che operazione è?
2) Lift Dolomiti rocce mesh onto CC
Ho trovato nel web che le Dolomiti rocce mesh sono quelle reti che si utilizzato per mettere in sicurezza le pareti rocciose. Si parla della stessa cosa?
Scusatemi ma vi esterno la mia stanchezza per questi discirsi accademici su qualcosa che poteva essere e non è stato.
I materiali usati da TM sono "classici", possiamo concentrarci sui rischi possibili delle operazioni con questi materiali e commentare lo stato dei lavori? Se coglierete, vi ringrazio anticipatamente. "Torniamo in carreggiata" commentando magari l'ultimo comunicato TM inerente il ruolo del blister: per esempio a me era sfuggito l'uso dei tunnel delle eliche direzionali quale perno passante per i tubi di ancoraggio del blister. Ecco qui il comunicato: "Un altro importante passo verso l'operazione di Parbuckling è stato completato con successo. I due blister tank sono stati infatti posizionati e installati sulla prora del relitto.
I blister tank sono i "cassoni speciali" che forniranno una spinta netta di circa 4.000 tonnellate supportando così la prora del relitto nel corso delle tre prossime fasi: la rotazione che porterà il relitto in posizione verticale (il cosiddetto "Parbuckling"); la fase di appoggio del relitto sul fondale artificiale e il rigalleggiamento.
Costruiti in acciaio, i blister sono stati realizzati presso i cantieri navali Fincantieri rispettivamente di Palermo e di Ancona e poi assemblati, attraverso l'impiego di una struttura tubolare, presso il cantiere di Palermo.
Al loro arrivo presso l'Isola del Giglio, sono stati ancorati allo scafo del relitto grazie ad appositi tubi di ancoraggio che, successivamante sono stati a loro volta installati nei tunnel delle eliche direzionali.
Tutta la struttura nel suo complesso (cioè i due blister tank, la struttura tubolare e i tre tubi di ancoraggio) pesa circa 1.700 tonnellate. I due soli blister tank misurano una lunghezza di circa 23 metri, una profondità di circa 15 metri e un'altezza di circa 20 metri".
[quote name="Giovanni Ciriani"]...Forse Urs ha qualche notizia da aggiungere in proposito.[/quote]
No, non conosco il contratto particolare della Titan-Micoperi, speculazioni non servono.
E per di più… da sabato e per tutto il mese di settembre sarò in mare. Giocherò mini-capitano (barca a vela) nei mari della Sardegna. Via le webcam… viva i giornali!
A tutti >>>
Tanti auguri per la riuscita del raddrizzamento della Concordia.
Sono ottimiste… al mio ritorno vorrò vedere la Concordia verticale.
Saluti
Urs
[quote name="Attilio Regolo"]Ecco dopo il tuo ultimo commento, Ermanno, le cose mi tornano un po' meglio.
Parli di "cavetto" di almeno 1 cmq di sezione a base di fibra di carbonio e non di "filo" di 1 mmq e quindi il valore di "310 GPa" non si riferiva evidentemente alla resistenza a trazione ma al modulo di elasticità o di Young del materiale che è almeno 15-20 volte maggiore della prima.
Allora a questo sono d'accordo con te, un cavetto del genere può tranquillamente sopportare il peso un "grappolo" di qualche centinaio di giovani tonni appena pescati e ancora in fase di divincolamento.
Ciao.[/quote]
Attilio sei un "casinista"! I 310 Gpa sono la tenzione massima ammissibile per una lamina in poltruso di carbonio larga 10 cm e spessa 1.5 mm.E' rigida perche i fili sono impregnati e contenuti in una matrice di solito epossidica.Non ha nulla a che vedere con il modulo elastico o di Young. Il cavetto o cordicella o sagola,chiamala come vuoi è una corda in carbonio,costruita come tutte le corde della terra, che sopporta una tensione a trazione che varia da 45/50 tonnellate cmq. Quindi una cordicella da 10 mm di diametro (1 cm) sopporta un carico che va dalle 35,3 tonn. alle 39,2 tonnellate. Un metro lineare di tale cordicella pesa 136,6 grammi!Detto questo di ometti da 80 Kg ciascuno ne puoi appendere n.441 a stomaco pieno e n.490 a stomaco vuoto.
Va da se che tanti cavetti in carbonio,intrecciati in un certo modo facciano la differenza con gli altrettanti cavetti in acciaio intrecciati allo stesso modo. Tutto chiaro attilio? ;-)
se vai su questo sito vedi come son fatti i vari prodotti a base di carbonio.
http://www.feltindustry.com/
Cià 8)
Ecco dopo il tuo ultimo commento, Ermanno, le cose mi tornano un po' meglio.
Parli di "cavetto" di almeno 1 cmq di sezione a base di fibra di carbonio e non di "filo" di 1 mmq e quindi il valore di "310 GPa" non si riferiva evidentemente alla resistenza a trazione ma al modulo di elasticità o di Young del materiale che è almeno 15-20 volte maggiore della prima.
Allora a questo sono d'accordo con te, un cavetto del genere può tranquillamente sopportare il peso un "grappolo" di qualche centinaio di giovani tonni appena pescati e ancora in fase di divincolamento.
Ciao.
sarà il caso di mettere un pò d'ordine ai pensieri facendo informazione non confusione.
Questo è il "poltruso".
http://it.wikipedia.org/wiki/Pultrusione.
Saluti
Vorrei forse immodestamente far osservare al Sig. Ciriani che se non si è sentito attratto dalla partecipazione al dibattito su GiglioNews su quel post da quasi 1000 interventi ( e che sarebbero stati ben più di mille se un indispettito Mancini non avesse fatto togliere da quel forum quasi 200 dei suoi interessanti commenti) a causa del post-video introduttivo a parer suo farneticante ma a parer mio per esempio assolutamente stimolante ritengo che il dibattito stesso non si sia perso nulla di veramente importante.
Anzi suggerisco al Sig. Ciriani così come alla Sig.a Robasto, prima di continuare a cercare di inserirsi sempre più in profondità anche se tardivamente nella discussione, cosa peraltro del tutto lecita e apprezzabile perché si tratta comunque di un contributo di arricchimento alla stessa, di fare un piccolo atto di umiltà e andare perlomeno a scorrerli quei quasi 1000 commenti di allora così come almeno altri 1000 distribuiti su altri post di argomento similare.
Saluti cordiali.
Permettetemi di esprimere la mia sensazione, che scaturisce dalla lettura quotidiana dei commenti, quì su Giglionews (chiamatelo come volete blog-Forum-discussione o più precisamente “dite la Vostra” come afferma la redazione).__ Mi sembra, da parte di alcuni, peraltro “nuovi” nel confronto dialettico, che ci sia un interesse più marcato a sapere, anche sul piano tecnico, il perché, il come e il quando, sulle opinioni espresse da parte dei partecipanti al Blog che non a richiedere e conoscere i particolari , i parametri, le basi delle scelte dei progettisti e dei gestori dell’intervento T/M.__Questo mi rende anche un po’ “sospettoso” …… tant’è che spesso ho parlato e scritto di “agenti segreti della T/M”, attribuendo tale appellativo, diciamo “simpaticamente”, a qualche partecipante (per es. ad Attilio Regolo, ma non solo).___ Non è peccato dichiararsi apertamente e quindi non vedo la necessità di nascondersi dietro commenti ingarbugliati, incomprensibili e, direi, anche non pertinenti al caso.
Mi spiace si sia arrivati alla rissa di parole.
[quote name="Commenti Vari"]...forse impara qualcosa di utile per il cestino della spesa!...
...ometto, per educazione osservazioni sui suoi contenuti,del tutto inesistenti...
...ci sono anche molti ingegneri che si sentono affermati ma che si ritrovano a vendere porta a porta[/quote]
Possiamo tutti per cortesia non attaccare la persona ma limitarci alle idee?
Non nascondo la mia preferenza per le argomentazioni dell'ing Robasto. Volevo alo stesso tempo lodare l'ing. Mancini per il tempo e i calcoli che ha condiviso con gli altri partecipanti al forum, anche se non condivido le conclusioni. Da quello che ho letto in passato e attualmente, non conosciamo ancora esattamente in questo forum le modalita' del parbuckling, anche se le speculazioni sono tante, perche' Titan non ha rivelato tutti i dettagli. E' per questo che anche con tanti ingegneri a tirarsi i capelli, non se ne sa piu' di prima. I calcoli con 6 cifre decimali (e con la dicitura "esattamente" come apparso in un documento) lasciano il tempo che trovano e sono inconclusivi. Lo stesso vale per un valore dato per esatto alla 5a cifra decimale ma con un errore di calcolo del 4% circa.
C'e' da dire che l'approccio economico permette di fare qualche considerazione in piu' su motivazioni e incentivi. E' limitato pero' dal fatto che non sappiamo di che tipo di contratto si tratti. Senza sapere la formula di pagamento, non sappiamo esattamente quale sia l'interesse della capo commessa: se fosse pagata in maniera fissa avrebbe interesse a mnimizzare i qualunque costo; se fosse pagata in maniera proporzionale alle ore avrebbe interesse a far lievitare il lavoro. Forse Urs ha qualche notizia da aggiungere in proposito.
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]VISUALIZZA[/quote]Grazie della citazione.
Ricordo vagamente di avere scorso quel documento quando usci'. Vorrei far presente alla volenterosa redazione di GiglioNews, che la discussione di 900 e passa commenti http://www.giglionews.it/2012051658599/dite-la-vostra/isola-del-giglio/i-contrari-al-progetto-titan-micoperi.html che si e' svolta fino allo scorso aprile, aveva credibilita' fortemente diminuita dalla lettera pubblicata all'inizio assieme ai video YouTube. Questa e' stata la principale ragione per cui ho seguito solo saltuariamente quella discussione passata. Sia la lettera che i video supportano tesi cospiratorie, e non fondate. E' vero che GiglioNews non e' una testata giornalistica. Ma verificare un minimo l'attendevolezza delle sorgenti e' importante. Sopratutto dare un palcoscenico per 11 mesi e 979 commenti, a una lettera che introduce affermazioni e video con valore poco piu di fareticazioni, non ha aiutato la comunicazione di fatti ed informazioni.[/quote]
Non ce ne voglia signor Ciriani ma partiamo dalla cosa più frivola: GiglioNews è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Grosseto fin dal lontano 2007 ... basta scorrere il giornale fino in fondo per notarlo!
Detto questo la valutazione dell'attendibilità delle fonti la facciamo laddove gli articoli occupano la prima pagina o portano la firma della redazione, il resto sono pensieri, più o meno farneticanti non sta a noi deciderlo, dei nostri lettori che, non a caso, vengono pubblicati in una rubrica dal titolo "Dite la Vostra"!
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]... lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva.[/quote]
Mi puo' per cortesia indicare dove trovare le 5 pagine? Ho letto lo studio di modellazione statica VISUALIZZA di 3 pagine, e la critica alla tecnica delle groutbags pure di 3 pagine VISUALIZZA, ma non ho trovato uno studio di 5 pagine.[/quote]
VISUALIZZA[/quote]
Signora ma il suo orologio biologico è fermo da un pezzo.S'è accorta che siamo al 28 agosto 2012?
saluti signora :-*
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]Ma signori vogliamo scherzare o fare sul serio? Stiamo parlando delle unità di misura fondamentali in uso per qualsiasi calcolo di ingegneria e stiamo a discutere su quanto valgono 310 Gpa? Ma vogliamo scherzare o cambiare mestiere?
310 Gpa sono esattamente 31.611, 20 Kg/mmq.
La fibra di carbonio pura è in grado di lavorare a trazione tranquillamente tra le 42/52 tonnellate/ cmq, dipende dalla purezza della fibra e dal tipo di manifattura.
Vogliamo scherzare ancora su queste baggianate o parlare di cose ben più serie?
Signor Ing. robasto un trefolo in carbonio da 1 cmq di sezione porta 42/52 tonnellate non 3.100 t, si allunga dell' 1,9% a rottura e pesa 1,79 grammi/cmc. Il modulo elastico lo lasciamo a casa se no perdiamo la causa.
Ma va là per cortesia studiate un pò che vi fa bene alla corteccia celebrale.
saluti :cry:[/quote]
ha capito cosa volevo dire, inutile ricamarci su una sterile lezioncina di scienza delle costruzioni....[/quote]
Non amo il ricamo signora, non è scienza della costruzione quella ma altro,che forse non ha ben afferrato sui banchi di scuola.Continuiamo a non capire in molti cosa vuole dimostrare a chi e perché. Si documenti adeguatamente e si proponga al ragionamento serio piuttosto che alle battutine sulla concessionaria delle fibre o compositi o poltrusi,frc, pbo, k49 o come meglio le piaccia chiamarli.
Attilio al cavetto qualche centinaio di energumeni li puoi appendere tranquillamente, tranquillo non si fanno male eh! ;)
Saluti signora :P
[quote name="Daniela Robasto"]VISUALIZZA[/quote]Grazie della citazione.
Ricordo vagamente di avere scorso quel documento quando usci'. Vorrei far presente alla volenterosa redazione di GiglioNews, che la discussione di 900 e passa commenti VISUALIZZA che si e' svolta fino allo scorso aprile, aveva credibilita' fortemente diminuita dalla lettera pubblicata all'inizio assieme ai video YouTube. Questa e' stata la principale ragione per cui ho seguito solo saltuariamente quella discussione passata. Sia la lettera che i video supportano tesi cospiratorie, e non fondate. E' vero che GiglioNews non e' una testata giornalistica. Ma verificare un minimo l'attendevolezza delle sorgenti e' importante. Sopratutto dare un palcoscenico per 11 mesi e 979 commenti, a una lettera che introduce affermazioni e video con valore poco piu di fareticazioni, non ha aiutato la comunicazione di fatti ed informazioni.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]... lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva.[/quote]
Mi puo' per cortesia indicare dove trovare le 5 pagine? Ho letto lo studio di modellazione statica VISUALIZZA di 3 pagine, e la critica alla tecnica delle groutbags pure di 3 pagine VISUALIZZA, ma non ho trovato uno studio di 5 pagine.[/quote]
VISUALIZZA[/quote]
Signora, ma si guardi qualcosa di più recente ed attuale, invece di pescare a caso fra le cose "antiche" scritte e dedotte sulle scarsissime informazioni che malamente trapelavano a quel tempo.
Grosso modo quanto scrissi allora si è più o meno avverato con grande precisione pur in mancanza allora di dati ufficiali. Ma dove vuole andare a parare mi scusi? "ci facci capire" diceva il rag. Ugo Fantozzi.
Saluti signora :-*
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]... lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva.[/quote]
Mi puo' per cortesia indicare dove trovare le 5 pagine? Ho letto lo studio di modellazione statica VISUALIZZA di 3 pagine, e la critica alla tecnica delle groutbags pure di 3 pagine VISUALIZZA, ma non ho trovato uno studio di 5 pagine.[/quote]
VISUALIZZA
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]... lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva.[/quote]
Mi puo' per cortesia indicare dove trovare le 5 pagine? Ho letto lo studio di modellazione statica VISUALIZZA di 3 pagine, e la critica alla tecnica delle groutbags pure di 3 pagine VISUALIZZA, ma non ho trovato uno studio di 5 pagine.[/quote]
Scherzi a parte, si dia una letta a questi forse riesce ad inquadrare un po meglio la questione. Sono circa un migliaio tra belli brutti buoni e cattivi, ma potrebbero tornare utili.
Li consigli anche all'ing. robasto, forse impara qualcosa di utile per il cestino della spesa!
Saluti sig. Ciriani
VISUALIZZA
[quote name="Ermanno Mancini"]Ma signori vogliamo scherzare o fare sul serio? Stiamo parlando delle unità di misura fondamentali in uso per qualsiasi calcolo di ingegneria e stiamo a discutere su quanto valgono 310 Gpa? Ma vogliamo scherzare o cambiare mestiere?
310 Gpa sono esattamente 31.611, 20 Kg/mmq.
La fibra di carbonio pura è in grado di lavorare a trazione tranquillamente tra le 42/52 tonnellate/ cmq, dipende dalla purezza della fibra e dal tipo di manifattura.
Vogliamo scherzare ancora su queste baggianate o parlare di cose ben più serie?
Signor Ing. robasto un trefolo in carbonio da 1 cmq di sezione porta 42/52 tonnellate non 3.100 t, si allunga dell' 1,9% a rottura e pesa 1,79 grammi/cmc. Il modulo elastico lo lasciamo a casa se no perdiamo la causa.
Ma va là per cortesia studiate un pò che vi fa bene alla corteccia celebrale.
saluti :cry:[/quote]
ha capito cosa volevo dire, inutile ricamarci su una sterile lezioncina di scienza delle costruzioni....
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]... lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva.[/quote]
Mi puo' per cortesia indicare dove trovare le 5 pagine? Ho letto lo studio di modellazione statica VISUALIZZA di 3 pagine, e la critica alla tecnica delle groutbags pure di 3 pagine VISUALIZZA, ma non ho trovato uno studio di 5 pagine.[/quote]
Non saprei cosa dirle. non ricordo il numero di pagine.Chieda all'ing. Robasto che le ha lette, forse saprà darle indicazioni più precise a riguardo.
Saluti Sig. Ciriani :-)
Ma signori vogliamo scherzare o fare sul serio? Stiamo parlando delle unità di misura fondamentali in uso per qualsiasi calcolo di ingegneria e stiamo a discutere su quanto valgono 310 Gpa? Ma vogliamo scherzare o cambiare mestiere?
310 Gpa sono esattamente 31.611, 20 Kg/mmq.
La fibra di carbonio pura è in grado di lavorare a trazione tranquillamente tra le 42/52 tonnellate/ cmq, dipende dalla purezza della fibra e dal tipo di manifattura.
Vogliamo scherzare ancora su queste baggianate o parlare di cose ben più serie?
Signor Ing. robasto un trefolo in carbonio da 1 cmq di sezione porta 42/52 tonnellate non 3.100 t, si allunga dell' 1,9% a rottura e pesa 1,79 grammi/cmc. Il modulo elastico lo lasciamo a casa se no perdiamo la causa.
Ma va là per cortesia studiate un pò che vi fa bene alla corteccia celebrale.
saluti :cry:
[quote name="Daniela Robasto"]... lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva.[/quote]
Mi puo' per cortesia indicare dove trovare le 5 pagine? Ho letto lo studio di modellazione statica VISUALIZZA di 3 pagine, e la critica alla tecnica delle groutbags pure di 3 pagine VISUALIZZA, ma non ho trovato uno studio di 5 pagine.
Assai suggestivo il filmato proposto dall'amico iperappassionato di navi Franco Pepe, ma è relativo ad un caso di salvage diverso e in tempi lontani rispetto a quello odierno della Concordia al Giglio.
Tornando agli aspetti tecnici di oggi e di questo forum in attesa del grande evento promesso per il settembre ormai imminente: è noto che un filo di buon acciaio ha una resistenza a tensione per trazione che si aggira attorno ai 150-180 Kg/mmq.
Insomma un filo da 1 mmq di acciaio è capace di sostenere appesi due uomini robusti di 80 chili senza rompersi.
Il che è già una proprietà impressionante.
Se ora pensiamo che la tensione di 1 Pa (il Pascal è un'unità di misura di pressioni o tensioni) corrisponde a circa 0,1 Kg/mq e quindi 1Gpa (cioè un miliardo di Pascal) corrisponde a circa 100 milioni di Kg/mq e che 1 mq è equivalente ad 1 milione di mmq allora 1 Gpa corrisponde a circa 100 milioni di Kg/1 milione di mmq cioè a 100 kg/mmq e pertanto i tanto declamati "310Gpa" corrispondono a un po' più di 30.000 kg/mmq cioè a 30 tonnellate/mmq.
Insomma un filo da 1 mmq del cosidetto "peltruso da 310Gpa" tanto pubblicizzato da Ermanno Mancini e criticato da Daniela Robasto sarebbe capace di sostenere senza rompersi un "grappolone" di quasi 400 uomini robusti (sic!) anziché solo due uomini come è capace di fare un analogo filo d'acciaio.
Ora non vi può essere persona di buon senso che di fronte a queste cifre o avrebbe l'impressione di essere vittima di una bufala e di un grossolano tentativo di raggiro oppure...?!
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Però anche a te Daniela (permettimi il tu da collega laureato) piace crogiolarti nelle fumisterie delle unità di misura d'ingegneria incomprensibili ai più.
Vogliamo spiegare un po' meglio sia al più colto che al meno colto di questo forum di GiglioNews cosa significa questa misteriosa sigla dei "310 GPa" con la quale il nostro Ermanno Mancini cercherebbe secondo te di guadagnarsi la pagnotta porta a porta?
Grazie.[/quote]
visto che non sono io a spacciarle ma il collega Mancini, credo che di diritto dovrebbe essere lui a spiegare la tipologia di fibra (carbonio, kevlar, ???) Sulla sigla GPa sono giga Pascal, ed intende la resistenza a trazione della fibra dell'ordine dei 3.100 t/cmq, ovvero un trefolo da 1 cmq di sezione resisterebbe a 3100 tonnellate.
Posto questo link nella speranza che la visione del video possa contribuire a calmare gli animi.
http://www.firstpost.com/topic/place/hudson-river-salvage-of-the-uss-lafayette-ss-normandie-us-navy-technica-video-GE5WthvrnZ8-76415-1.html
[quote name="Daniela Robasto"][quote]
lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva (anche se le scrisse prima dell'inzio dei lavori).Per caso a suo tempo propose qualcosa per la rimozione ma non venne ascoltato?Leggo anche di un suo progetto di 40 pagine circa che garantirebbe una spinta di 147.000 t però poi non si trova traccia e visto che i lavori sono in corso tanto vale renderli pubblici per un confronto serio.(o spera di tirarli fuori in caso di fallimento della T/M?)Io proposi di far intevenire Superman ma non sono riuscita a far contattare Clark Kent. Il progetto era di una pagina e una riga: il suo numero di telefono;-)(nemo propheta in patria)[/quote]
Cara signora,constato che le sue argomentazioni sono prive di contenuto degne e di esser prese in considerazione.Non la conosco,non so di cosa si occupi o si sia occupata nella vita,ma non credo possa di andare oltre il"porta"a"porta" per il quale,se vuole la posso senz'altro segnalare per assumere interessanti zone di vendita nel centro Italia.Cosa spero e cosa non spero non è argomento che le interessa.Piuttosto che fare il correttore di bozze,attività per altro molto semplice,cerchi di tirar fuori lei,così arguta e preparata,qualcosa di interessante dal suo cilindro magico che non sia pura fantasia fumettistica o magari mega progetto a base di " normali" trefoli in acciaio,catene e ferraglia(facile).Arriva tardi:il confronto pubblico di cui parla,è stato fatto,a sua insaputa ma forse no,e me ne dolgo,lei evidentemente era in tutt'altre faccende affaccendata nella lettura delle "avventure" di clark kent e compagni.Credo di essere stato sufficientemente esaustivo nel trasmetterle il mio pensiero su quanto ha fin'ora avuto modo di scrivere (cioè aria fritta),ed ometto, per educazione osservazioni sui suoi contenuti,del tutto inesistenti e barzellettieri.
Saluti signora :P
Però anche a te Daniela (permettimi il tu da collega laureato) piace crogiolarti nelle fumisterie delle unità di misura d'ingegneria incomprensibili ai più.
Vogliamo spiegare un po' meglio sia al più colto che al meno colto di questo forum di GiglioNews cosa significa questa misteriosa sigla dei "310 GPa" con la quale il nostro Ermanno Mancini cercherebbe secondo te di guadagnarsi la pagnotta porta a porta?
Grazie.
Google Translation: Mi piacerebbe scrivere un commento su Concordia, ma sono troppo interessati con la possibilità di quel pazzo Obama di iniziare la terza guerra mondiale in Siria.
I would like to comment about Concordia, but I am too concerned with the possibility of that lunatic Obama starting World War III in Syria.
[quote name="Ermanno Mancini"]A titole esemplificativo ,si dice in giro che in italia i laureati in ingegneria siano moltissimi,maschi e femmine in quasi egual numero, molto ma molto meno sono gli "ingegneri", a buon intenditor poche parole.
saluti gente[/quote]
[quote name="Ermanno Mancini"]A titole esemplificativo ,si dice in giro che in italia i laureati in ingegneria siano moltissimi,maschi e femmine in quasi egual numero, molto ma molto meno sono gli "ingegneri", a buon intenditor poche parole.
saluti gente[/quote]
e ci sono anche molti ingegneri che si sentono affermati ma che si ritrovano a vendere porta a porta la famosa "fibra poltrusa da 310 GPa" e quando non riescono danno colpa al politico di turno...
lessi anche le sue 5 paginette di controdeduzioni e osservazioni sul progetto ed in parte sono state eseguite esattamente il contrario di cosa lei scriveva (anche se le scrisse prima dell'inzio dei lavori). Per caso a suo tempo propose qualcosa per la rimozione ma non venne ascoltato? Leggo anche di un suo progetto di 40 pagine cirche che garantirebbe una spinta di 147.000 t però poi non si trova traccia e visto che i lavori sono in corso tanto vale renderli pubblici per un confronto serio. (o spera di tirarli fuori in caso di fallimento della T/M?) Io proposi di far intevenire Superman ma non sono riuscita a far contattare Clark Kent. Il progetto era di una pagina e una riga: il suo numero di telefono ;-) (nemo propheta in patria...)
Sig. Martini, qui non si tratta di divertirsi a "gufare" specie da parte di qualche ingegnere contro-corrente poiché il fallimento dell'impresa Concordia sarebbe un disastro che si sommerebbe al disastro già avvenuto e penso che non ci possa essere nessuno ingegnere o no sano di mente che se lo possa augurare.
Il fatto è che l'impresa è davvero difficilissima, basta ridare un'occhiata alle foto in testa a questo post per rendersene conto anche solo a livello intuitivo, senza tanti calcoli, con quel bestione di nave affondata e in posizione stressante assolutamente anomala da oltre un anno e mezzo che sembra stia lì per esplodere da sola senza tante manipolazioni esterne aggiuntive.
Probabilità di successo?
Vogliamo dire 50 su 100 ad essere ottimisti?
E allora prepariamoci a trattenere il fiato mentre le tv di mezzo mondo riprenderanno la scena.
Saluti.
[quote name="Daniela Robasto"]... se tutto ruota attorno ai soldi e posso fare lo stesso intervento ad 1/3 dei tempi e alla metà del costo non vedo cosa possa cambiare la scelta. ... non mi pare che altri si siano presentati se non con il tenore delle proprie osservazioni. ... Ho notato l'uso alternato del titolo accademico di alcuni, ma per fini di scherno. ...[/quote]
Condivido le sue idee, e il buon senso che ha iniettato nella discussione. Volevo anche fugare il dubbio che quando ho usato il titolo d.ssa Robasto, l'ho fatto con sincerita', non per scherno.
Vorrei enfatizzare per tutti coloro che frequentano questo forum (non e' un blog sig. Martini), che stiamo discutendo idee, non attacchi alle persone. Posso solo giudicare le idee in base a fatti e raginamenti. Se alcune argomentazioni di una persona non mi convicono posso esporre che non sono d'accordo; questo non vuol dire che sto cercando di provocare quella persona, ma semplicemente che ho idee diverse da quelle altre idee.
A titole esemplificativo ,si dice in giro che in italia i laureati in ingegneria siano moltissimi,maschi e femmine in quasi egual numero, molto ma molto meno sono gli "ingegneri", a buon intenditor poche parole.
saluti gente
Non vorrei offendere nessuno, ma leggendo alcuni dei commenti che compaiono in queste pagine, si ha l'impressione che qualche blogger si auguri il fallimento di questa difficile impresa : sembra proprio che stiano "gufando". Mi domando, se le cose andranno bene, chi avrà il coraggio di dire .... ho sbagliato. Putroppo gli italiani sono un popolo di santi e navigatori a cui piacciono più le parole che i fatti; molti di noi sono anche ... ingegneri esperti di sollevamento navi affondate, capaci di calcolare (solo sulla sulla carta) il peso di ogni singolo granello di sabbia. Non ci facciamo mancare nulla ... compreso l'inutile avvistamento dei cetacei che se ne fregano della Concordia e non si fanno vedere ! :lol:
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Daniela Robasto"][quote] ....... omissis [/quote]
.....[/quote]
ma con le sue fibre poltruse da 310 GPa riusciva anche a far galleggiare lo scafo? ;-) perchè qua hanno usato al posto delle fibre dei normali trefoli in acciaio, forse le fibre non avrebbero garantito la loro resistenza ad un'azione tranciante (penso le stesse in sostituzione delle catene che ruotano sotto la chiglia e che si troveranno ad essere schiacciate tra lo scafo e la piattaforma, tra lo scafo ed i sacchi di cemento e tra lo scafo e la roccia). Ma se deve venderle queste fibre poltruse da 310 GPa penso non possa evidenziare gli aspetti negativi del prodotto. P.S. la definizione "fibre poltruse da XXX GPa ha il copyright? :-p[/quote]
Signora forse ha sbagliato soggetto,non vendo poltrusi ne sono un titolare di copyright,ne sono miei i poltrusi. Evidentemente non ha letto mezza riga di quanto illustrato in 18 mesi su questo ed altri forum circa l'impiego o meglio l'adozione di sistemi alternativi,nei quali i poltrusi non sono nominati .Gli stessi non sono comunque ,per sua informazione, in grado di far galleggiare nulla se non se stessi.Da quanto scrive si capisce che lei non ha nulla a che fare con l'ingegneria, o meglio vuol far credere maldestramente il contrario.Si presenti per quel che è, se vuole,si documenti adeguatamente sull'argomento ,poi ne riparliamo se ne avrò voglia. Mi sembra che le sue provocazioni siano fin troppo evidenti, e mettiamola sullo scherzo.
Saluti signora :P
Su casi simili di parbuckling, ho in mente le immagini della USS Oklahoma dove a parte alcune variabili ambientali diverse rispetto al giglio, la rotazione è avvenuta con un sistema di cavi. Poi sul galleggiamento probabilmente lo scafo non presentava falle o altre e non hanno dovuto applicare di cassoni. Così in tanti altri casi.
Poi se il risparmio è oltre il 75% rispetto alla soluzione in essere, può esserci la connivenza politica che si vuole ma nessun privato spenderebbe più del doppio, così per "interesse" visto che sono soldi privati. A meno che uno non sia abituato a lavorare nel settore pubblico dove la voce spesa non la considera neppure e casi di moltiplicazione e oltre dei costi non è affare suo... Il pool di assicurazioni con davanti 2 offerte, una di 500 mln e l'altra di 125 mln (stando al rapporto descrittomi), anche se nella T/M ci sta Mancuso o chi per lui, e altre porcate del genere, non staccherebbe mai l'assegno per la prima sapendo della seconda. Se poi l'ing. Mancini è abituato nella sua attività professionale a valutare le offerte più costose solo perchè sono "in" buon per lui e per il portafogli del cliente.
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Daniela Robasto"][quote] ....... omissis [/quote]
Signora cercherò di essere breve succinto e definitivo.
I giorni non sono 200, ma 110. La differenza di costi non è di $40 mil. ma di circa $380 mil.
Logistica,consulenze, sicurezza et altro niente più e niente meno di un normale cantiere con al massimo 100/150 unità lavorative suddivise tra le varie competenze tecniche.
Materiali. Tutti facilmente reperibili sul mercato a costi competitivi, elevata lavorabilità, adattabilità e manovrabilità in virtù dei pesi ridottissimi.
Chiusura del ragionamento : nessuna valutazione economica,ma politica, di comodo, di opportunità tutt’altro che calzante sulle effettive peculiarità progettuali scelte.
Saluti signora, ci risentiamo a settembre.[/quote]
ma con le sue fibre poltruse da 310 GPa riusciva anche a far galleggiare lo scafo? ;-) perchè qua hanno usato al posto delle fibre dei normali trefoli in acciaio, forse le fibre non avrebbero garantito la loro resistenza ad un'azione tranciante (penso le stesse in sostituzione delle catene che ruotano sotto la chiglia e che si troveranno ad essere schiacciate tra lo scafo e la piattaforma, tra lo scafo ed i sacchi di cemento e tra lo scafo e la roccia). Ma se deve venderle queste fibre poltruse da 310 GPa penso non possa evidenziare gli aspetti negativi del prodotto. P.S. la definizione "fibre poltruse da XXX GPa ha il copyright? :-p
[quote name="Daniela Robasto"][quote] ....... omissis [/quote]
Signora cercherò di essere breve succinto e definitivo.
I giorni non sono 200, ma 110. La differenza di costi non è di $40 mil. ma di circa $380 mil.
Logistica,consulenze, sicurezza et altro niente più e niente meno di un normale cantiere con al massimo 100/150 unità lavorative suddivise tra le varie competenze tecniche. Vale sempre il vecchio teorema per il quale, meno galli cantano, meno si fa a testate, meno ci si fa male, prima e meglio si fa ciò che s’ha da fare.
Materiali. Tutti facilmente reperibili sul mercato a costi competitivi, elevata lavorabilità, adattabilità e manovrabilità in virtù dei pesi ridottissimi. Progettazione del tutto consona al problema ed alla portata delle normalissime competenze tecniche ad oggi conosciute.
Operazioni analoghe a questa condotte ad oggi da qual che sia società di Salvage = zero.
Quindi se di zero trattasi,perchè zero è, forse sarebbe stato meglio uno zero in 110 giorni con $200 mil. di spesa piuttosto che uno zero con 560 gg di tempo, ed oltre , spesa indefinibile ed indefinita.
Chiusura del ragionamento : nessuna valutazione economica,ma politica, di comodo, di opportunità tutt’altro che calzante sulle effettive peculiarità progettuali scelte.
Saluti signora, ci risentiamo a settembre.
[quote name="Maurizio Scholl"]Le h 24 non sono ancora passate, quindi non sono in silenzio stampa.
Mi creda Daniela, il progetto Mancini ormai non piú applicabile, era una vera rivoluzione. La Titan ha avuto l'appalto dopo la visita del presidente Monti negli USA. La Micoperi ha, come presidente, l' ex ragioniere generale del ns povero paese. Cose dette e stradette per chi ha avuto la pazienza di seguire questo blog/forum o come cavolo si chiama. La saluto, senza cordialitá, visto che non ha avuto il coraggio di presentarsi. Passo e chiudo. Roger. :P[/quote]
si ricade sempre nel cliché del complotto, dell'inciucio, del Club Bilderberg... penso che ad Obama o Monti di muover 500 mln di euro per tirare su uno scafo non gliene possa importare un fico secco. anche perchè di quei 500 mln il grosso finisce in pancia alla T/M e non all'indotto italiano. In cambio cosa avremmo dato agli USA? magari l'acquisto certo degli F35... se tutto ruota attorno ai soldi e posso fare lo stesso intervento ad 1/3 dei tempi e alla metà del costo non vedo cosa possa cambiare la scelta. Anche con dei politici di mezzo che al più avranno preso la stecca per non intralciare troppo i lavori... Sulla presentazione non sapevo di essere in un circolo tipo alcolisti anonimi ;-) non mi pare che altri si siano presentati se non con il tenore delle proprie osservazioni. Il fatto che sia donna rende meno autorevoli i miei commenti? Ho notato l'uso alternato del titolo accademico di alcuni, ma per fini di scherno. Non ho mai avanzato titoli o credenziali pur essendo un tecnico (ing) e quanto commento è solo frutto di quanto vedo via webcam o leggo nel sito della T/M rielaborato dalle mie conoscenze ed esperienze. Tutto qua.
Le h 24 non sono ancora passate, quindi non sono in silenzio stampa.
Mi creda Daniela, il progetto Mancini ormai non piú applicabile, era una vera rivoluzione. La Titan ha avuto l'appalto dopo la visita del presidente Monti negli USA. La Micoperi ha, come presidente, l' ex ragioniere generale del ns povero paese. Cose dette e stradette per chi ha avuto la pazienza di seguire questo blog/forum o come cavolo si chiama. La saluto, senza cordialitá, visto che non ha avuto il coraggio di presentarsi. Passo e chiudo. Roger. :P
Come giustamente dice Urs c'è tutto un sistema di scatole cinesi assicurative. È poi i soldi devono comunque girare per mantenere in vita le ditte di removal. Mi metto, o almeno cercherò, di mantenere il silenzio stampa per i prossimi venti giorni. Data presumibile per il parbukling. Possibilitá di successo 20% ... E non è poco. Della rimessa in galleggiamento meglio non parlarne.
Se la protezione civile dará via libera nella imminente riunione del 6 di settembre, forse, qualche speranza ci sarebbe. Altrimenti non resta che lo scenario peggiore. È credo che non ci sia bisogno di dare ulteriori spiegazioni.
Ho letto che le TV di tutto il mondo stanno per sbarcare al Giglio entro il 10 prossimo venturo. Buon segno.
Ciao belli, ci risentiamo dopo il 6 di settembre.
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"]
tralasciando l'aspetto economico del tutto marginale, soprattutto in un terzo del tempo data la rapidità con la quale è possibile realizzare e maneggiare elementi di peso più che trascurabile a fronte di resistenze a dir poco spaventose.
Quanto all'esperienza nessuno ne ha per interventi di questo genere, quindi tutto ciò che è stato fatto,illuminato da analoghe ma dissimili esperienze altro non ha fatto che confondere le idee, come del resto le ha confuse.
Saluti signor Ciriani[/quote]
Mi scusi ma è un ragionamento che non regge. Se è un procedimento che poteva impiegare 1/3 del tempo e considerando anche tutti i costi annessi soprattutto quelli relativi al monitoraggio ambientale, vuole che non lo si prendeva in seria considerazione? 600 gg contro 200gg? Riesce a fare semplicemnte una prima valutazione sul risparmio per le due opzioni: sono 500 operai, vuole dire dover pagare 500 operai*600 gg* 8 ore* €/h (facciamo 25 visto che sono in prevalenza specializzati e non penso ci siano dei praticanti). Differenza di 40.000.000 mln di euro ca. (un 10% del budget a grandi linee e parlando solo di manodopera). Poi i materiali, la progettazione, gli oneri per la sicurezza, la logistica, le consulenze, etc... Relativamente ad esperienze simili anche con una misera ricerca su google di attività di parbuckling se ne trovano a iosa (mercantili, fregate militari con l'unica eccezione che erano spiaggiate e ruotate su fondali sabbiosi non su uno strapiombo come in questo caso e si era già potuto procedere con parziali demolizioni delle sovrastrutture). Mi creda l'unica valutazione è stata di natura economica.
[quote name="Ermanno Mancini"]...Risposta molto semplice signora : politica.[/quote]
Qui l’Italia non ha potere di decisione ma l’obbligo della sorveglianza e il potere di veto nelle norme delle leggi. Il diritto marittimo è complicatissimo e non è una scienza naturale…
Assicurazione per le navi sono sempre un consorzio di assicuratori e riassicuratori. Esiste una sola persona porta-voce ma molti sconosciuti per decidere.
Normalmente i contratti di salvataggio vanno alla rimessa del relitto galleggiante, poi l’assicuratore venda il relitto a un cantiere di riparazione o di smantellamento.
Cosi il mandato per Titan-Micoperi era, con alta probabilità, non inviato per il piacere degli amici degli amici ma con un calcolo economico che considera non solo il prezzo della rimozione proposta, ma anche la probabilità stimata della sua riuscita è, importante, le possibilità tecniche eventuali e il prezzo se non riusciranno…
Saluti
Urs
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"]Riguardo all'uso di materiali compositi per le funi di tiro, proposte da Mancini, non sono in grado di giudicare, [/quote]
...Suvvia cerchiamo di ragionare seriamente e non buttarla li tanto per...?[/quote]
Non dubito che quello che lei ha detto non sia corretto, anche se come ho scritto, non sono in grado di giudicare. E non intendevo mancarle di rispetto.
Mi riferivo pero' all'esperienza della Titan, che forse ha dovuto operare delle scelte di progetto restringendole ai materiali con cui (la Titan) aveva esperienza in progetti simili. E' solo un'ipotesi.[/quote]
Nesuna mancanza di rispetto ci mancherebbe, è solo per dire che si poteva fare diversamente e,tralasciando l'aspetto economico del tutto marginale, soprattutto in un terzo del tempo data la rapidità con la quale è possibile realizzare e maneggiare elementi di peso più che trascurabile a fronte di resistenze a dir poco spaventose.
Quanto all'esperienza nessuno ne ha per interventi di questo genere, quindi tutto ciò che è stato fatto,illuminato da analoghe ma dissimili esperienze altro non ha fatto che confondere le idee, come del resto le ha confuse. Bastava semplicemente partire dalla pagina bianca e ragionare senza preconcetti, preclusioni e precedenti.
Qualcuno lo ha fatto e anche bene da quanto mi risulta, non è bastato a far desistere chi che sia dall'adottare un procedimento del genere non del tutto garantista, semplice sicuro e soprattutto "breve".
Saluti signor Ciriani
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]...se hanno adottato questa soluzione è perchè è la migliore soprattutto da un punto di vista economico ...[/quote]
Sono in generale d'accordo con questo punto di vista. Riguardo all'uso di materiali compositi per le funi di tiro, proposte da Mancini, non sono in grado di giudicare, ma a volte soluzioni piu' avanzate tecnologicamente sono meno facili da reperire sul mercato e quindi piu' costose. Infine potrebbe anche darsi che l'esperienza della Titan su progetti di questo tipo fosse unicamente con materiali tradizionali, per cui si e' evitato di aggiungere un ulteriore elemento di imponderabilita' (fossero stati usati altri materiali).[/quote]
Ma per favore sig.Ciriani,sono al contrario facilmente reperibili, molto meno costose,più facilmente e rapidamente impiegabili,molto meno imponderabili dell'acciaio che può facilmente presentare cricche non rilevabili sia sul materiale che sulle saldature. Suvvia cerchiamo di ragionare seriamente e non buttarla li tanto per...?
Tanto vero che sto per impiegare fibre poltruse da 310 GPa tutt'altro che usuali ma certamente fornibili pronte all'uso in meno di 20 giorni, tenuto anche conto che siamo in agosto! Ne ho un campione nella cartella guardi.
ma per favore non prendiamo in giro gli italiani. Ma quale acciaio,ma quale esperienza,ma di che vogliamo parlare dell'aria fritta in bombolette da 330 cc?
saluti :P[/quote]
Allora domandiamoci perchè invece delle "fibre poltruse da 310 GPa" si è preferito il "classico" dove a pagare non è lo Stato ma è un privato che non ha nessun interesse di lasciare nel piatto anche un solo euro di perdita...[/quote]
Risposta molto semplice signora : politica.
saluti
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]...se hanno adottato questa soluzione è perchè è la migliore soprattutto da un punto di vista economico ...[/quote]
Sono in generale d'accordo con questo punto di vista. Riguardo all'uso di materiali compositi per le funi di tiro, proposte da Mancini, non sono in grado di giudicare, ma a volte soluzioni piu' avanzate tecnologicamente sono meno facili da reperire sul mercato e quindi piu' costose. Infine potrebbe anche darsi che l'esperienza della Titan su progetti di questo tipo fosse unicamente con materiali tradizionali, per cui si e' evitato di aggiungere un ulteriore elemento di imponderabilita' (fossero stati usati altri materiali).[/quote]
Ma per favore sig.Ciriani,sono al contrario facilmente reperibili, molto meno costose,più facilmente e rapidamente impiegabili,molto meno imponderabili dell'acciaio che può facilmente presentare cricche non rilevabili sia sul materiale che sulle saldature. Suvvia cerchiamo di ragionare seriamente e non buttarla li tanto per...?
Tanto vero che sto per impiegare fibre poltruse da 310 GPa tutt'altro che usuali ma certamente fornibili pronte all'uso in meno di 20 giorni, tenuto anche conto che siamo in agosto! Ne ho un campione nella cartella guardi.
ma per favore non prendiamo in giro gli italiani. Ma quale acciaio,ma quale esperienza,ma di che vogliamo parlare dell'aria fritta in bombolette da 330 cc?
saluti :P[/quote]
Allora domandiamoci perchè invece delle "fibre poltruse da 310 GPa" si è preferito il "classico" dove a pagare non è lo Stato ma è un privato che non ha nessun interesse di lasciare nel piatto anche un solo euro di perdita...
20 giorni all'alba !!! E, "una parte" di verità verrà finalmente a galla.
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"]Riguardo all'uso di materiali compositi per le funi di tiro, proposte da Mancini, non sono in grado di giudicare, [/quote]
...Suvvia cerchiamo di ragionare seriamente e non buttarla li tanto per...?[/quote]
Non dubito che quello che lei ha detto non sia corretto, anche se come ho scritto, non sono in grado di giudicare. E non intendevo mancarle di rispetto.
Mi riferivo pero' all'esperienza della Titan, che forse ha dovuto operare delle scelte di progetto restringendole ai materiali con cui (la Titan) aveva esperienza in progetti simili. E' solo un'ipotesi.
Errore nel mio #232 >>>
Carnival Corporation logicamente non è una società pubblica ma una società privata, con l’abbreviazione CCL alla borsa da New York NYSE.
Scusi
Urs
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]...se hanno adottato questa soluzione è perchè è la migliore soprattutto da un punto di vista economico ...[/quote]
Sono in generale d'accordo con questo punto di vista. Riguardo all'uso di materiali compositi per le funi di tiro, proposte da Mancini, non sono in grado di giudicare, ma a volte soluzioni piu' avanzate tecnologicamente sono meno facili da reperire sul mercato e quindi piu' costose. Infine potrebbe anche darsi che l'esperienza della Titan su progetti di questo tipo fosse unicamente con materiali tradizionali, per cui si e' evitato di aggiungere un ulteriore elemento di imponderabilita' (fossero stati usati altri materiali).[/quote]
Ma per favore sig.Ciriani,sono al contrario facilmente reperibili, molto meno costose,più facilmente e rapidamente impiegabili,molto meno imponderabili dell'acciaio che può facilmente presentare cricche non rilevabili sia sul materiale che sulle saldature. Suvvia cerchiamo di ragionare seriamente e non buttarla li tanto per...?
Tanto vero che sto per impiegare fibre poltruse da 310 GPa tutt'altro che usuali ma certamente fornibili pronte all'uso in meno di 20 giorni, tenuto anche conto che siamo in agosto! Ne ho un campione nella cartella guardi.
ma per favore non prendiamo in giro gli italiani. Ma quale acciaio,ma quale esperienza,ma di che vogliamo parlare dell'aria fritta in bombolette da 330 cc?
saluti :P
Informazioni nei riporti di gestione della Carnival per 2012/13 (è una società pubblica, regolato par la commissiona delle borse americane SEC) >>>
- l’assicuratore della Concordia propria ha pagato 395 milioni di EUR nel 1° semestre 2012 per la perdita totale della nave ‘Costa Concordia’. Dopo, la nave non era più nel bilancio della Carnival, il relitto è la proprietà dell’assicuratore (i cantieri di demolizione pagano milioni per i relitti…).
- per la perdita economica per mancanza della Concordia, Carnival è il suo assicuratore proprio.
- per la responsabilità civile verso le persone, la rimozione del relitto, lo Stato Italiano o altri, l’ex-proprietario Carnival è sempre responsabile. Per questo sono altre polizze d’assicurazione. Carnival non fa accantonamenti per questi costi, tutto necessario e giustificato è coperto dei contratti…(!?)
Saluti
Urs
[quote name="Daniela Robasto"]...se hanno adottato questa soluzione è perchè è la migliore soprattutto da un punto di vista economico ...[/quote]
Sono in generale d'accordo con questo punto di vista. Riguardo all'uso di materiali compositi per le funi di tiro, proposte da Mancini, non sono in grado di giudicare, ma a volte soluzioni piu' avanzate tecnologicamente sono meno facili da reperire sul mercato e quindi piu' costose. Infine potrebbe anche darsi che l'esperienza della Titan su progetti di questo tipo fosse unicamente con materiali tradizionali, per cui si e' evitato di aggiungere un ulteriore elemento di imponderabilita' (fossero stati usati altri materiali).
Voglio essere sfacciato. Ho molto apprezzato in questi ultimi mesi gli interventi di Daniela. Per cui le chiedo, sempre che abbia voglia di rispondere, ma chi sei?
Io sono solo un vecchio frequentatore dello scoglio con una discreta conoscenza nautica. Un velista. Della domenica. Mi guadagno la pagnotta come medico pediatra.
Ma tu chi sei? Cercando sul web al tuo nome corrisponde una specialista in pedagogia molto quotata. Eppure la cosa non mi quadra sembri piú un ingegnere o un fisico.
Sei una assidua frequentatrice del Giglio?
Scusa per questa richiesta inusuale. Se non desideri esporti ti lasciò il mio indirizzò pubblico: maurizio.scholl@libero.it
Gli errori di battitura sono dovuti al fatto che il mio Mac ha reso l' anima a dio. Scrivo da iPad.
Un caro saluto e buon WE
[quote name="Maurizio Scholl"]Franco (Pepe), mi è venuto un dubbio, quando parlavo del signore che si diverte con trenini non mi riferivo a te ma ad Ermanno. Lui fa più o meno il tuo stesso lavoro :-)[/quote]
Tranquillo, va bene così, non sono permaloso.
Franco (Pepe), mi è venuto un dubbio, quando parlavo del signore che si diverte con trenini non mi riferivo a te ma ad Ermanno. Lui fa più o meno il tuo stesso lavoro :-)
[quote name="Pietro Rinaldi"]Cito il mio commento n° 149 su questo blog __“Vorrei ricordare riferendomi ai trascorsi interventi sui vari Blog di Giglionews, che “qualcuno”, nel preoccuparsi di eventuali criticità che potessero presentarsi nella fase cruciale di raddrizzamento (precisamente lo “stacco”), si chiedeva perché la T/M non avesse preso in considerazione la opportunità di “aiutare” la spinta o il tiro sulla fiancata destra della Concordia con attrezzature gonfiabili”.__ Osservando gli eventi legati alla messa in opera dei due “blisters”, penso a come tali applicazioni eserciteranno, almeno in parte, quella spinta verso l’alto (blister di dritta se lasciato vuoto) e credo una forza verso il basso (col blister di sinistra se lasciato pieno d’acqua), contribuendo sensibilmente al momento torcente necessario allo stacco nella fase di parbukling… e deduco: ma ci fosse qualcuno nel management della T/M che analizza e tiene in considerazione le idee che vengono esposte su questi blogs ?__Ovviamente in questa caso, stante l’amore appassionato per l’acciaio che si è deciso di applicare ulteriormente alla Concordia, lo si è preferito ai sistemi più leggeri azionabili pneumaticamente.[/quote]
Il blister è di metallo perchè su quello a rotazione avvenuta ci salderanno altri 4 cassoni (due per lato). Non possono usare i gonfiabili perchè altrimenti si bucherebbero ;-) poi non mi stancherò di ripetere che se hanno adottato questa soluzione è perchè è la migliore soprattutto da un punto di vista economico (sono dei privati, pagati con soldi di privati quindi questo aspetto è stato di certo analizzato molto bene prima di iniziare i lavori). Anche fosse stato 1 solo euro di meno.
È dai Franco, scherzavo. Non te la prendere. So benissimo che si tratta di lavoro che comporta enormi responsabilitá. Autorizzare il passaggio di in convoglio ferroviario su una tratta colpita un evento franoso o da una alluvione non é uno scherzo. Tenere sotto controllo gallerie e ponti idem. Mi sembra di aver letto che ponti e gallerie siano possibili obiettivi terroristici. Il lavoro non vi manca.
Ripeto che non avevo alcuna intenzione di sminuire il Vs lavoro.
Ciao.
G' night
[quote name="Maurizio Scholl"]Citazione di Pietro Rinaldi
[quote] e deduco: ma ci fosse qualcuno nel management della T/M che analizza e tiene in considerazione le idee che vengono esposte su questi blogs ?[/quote]
Ci stanno, ci stanno! Tengono particolarmente d'occhio un pazzoide che gioca con i trenini ed hanno fatto in modo di allontanare soggetti che fanno il loro stesso lavoro. Ma è solo una impressione :P[/quote]
Sono dipendente di RFI, anche se il mio lavoro mi diverte, non lo considero un gioco non fosse altro per le responsabilità che comporta. I "trenini" che movimento talvolta superano le 1500 ton o trasportano oltre mille viaggiatori. - Rispettosi Saluti
Citazione di Pietro Rinaldi
[quote] e deduco: ma ci fosse qualcuno nel management della T/M che analizza e tiene in considerazione le idee che vengono esposte su questi blogs ?[/quote]
Ci stanno, ci stanno! Tengono particolarmente d'occhio un pazzoide che gioca con i trenini ed hanno fatto in modo di allontanare soggetti che fanno il loro stesso lavoro. Ma è solo una impressione :P
Cito il mio commento n° 149 su questo blog __“Vorrei ricordare riferendomi ai trascorsi interventi sui vari Blog di Giglionews, che “qualcuno”, nel preoccuparsi di eventuali criticità che potessero presentarsi nella fase cruciale di raddrizzamento (precisamente lo “stacco”), si chiedeva perché la T/M non avesse preso in considerazione la opportunità di “aiutare” la spinta o il tiro sulla fiancata destra della Concordia con attrezzature gonfiabili”.__ Osservando gli eventi legati alla messa in opera dei due “blisters”, penso a come tali applicazioni eserciteranno, almeno in parte, quella spinta verso l’alto (blister di dritta se lasciato vuoto) e credo una forza verso il basso (col blister di sinistra se lasciato pieno d’acqua), contribuendo sensibilmente al momento torcente necessario allo stacco nella fase di parbukling… e deduco: ma ci fosse qualcuno nel management della T/M che analizza e tiene in considerazione le idee che vengono esposte su questi blogs ?__Ovviamente in questa caso, stante l’amore appassionato per l’acciaio che si è deciso di applicare ulteriormente alla Concordia, lo si è preferito ai sistemi più leggeri azionabili pneumaticamente.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]
Detto questo, un aneddoto che non riguarda direttamente ma da molti spunti di riflessione: nella penultima coppa america, bmw oracle ha veleggiato con la soluzione della randa rigida senza aver effettuato 1 solo minuto di prova in acqua, solo attraverso simulazioni al pc. E' andata benissimo e con un materiale composito che per proprie peculiarità presenta dei gradi di aletorietà ben maggiori delle costruzioni in acciaio. Quindi il team che ha proposto la rimozione confrontandosi con il budget a disposizione avrà trovato la soluzione migliore, quella che offre maggiori possibilità di successo e se anche con tecnologie obsolete, quella che gli permette il maggior profitto (non sono mica missionari...). Poi di certo nella vita c'è solo 1 cosa ;-)[/quote]
Già veleggiare simulando mi sembra un esempio calzante alla bisogna!Semplice differenza è che i compositi sono facilmente prevedibili ed analizzabili in ogni loro forma, colore e applicazione,basta solo sapere come si fa! Wowow.
Per il budget meglio non parlarne siamo fuori binario signora.
Salut :P
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Maurizio Scholl"]Sono veramente mastodontici. Sul sito del parbuckling ci sono le foto fatte a Palermo. Superano una palazzina di 4 piani inizio secolo[/quote]
Caro maurizio,
per come la si voglia girare si tratta sempre e comunque di un sistema fondamentalmente asimmetrico ovvero collocato su metà nave. Non oso avanzare ipotesi per non essere tacciato da "jettatore", ma sostanzialmente ho già un dvd "mentale" su cui ci sono le immagini di quel che verrà.
Cià :sad:[/quote]
Resterà un sistema asimmetrico nella prima fa se di rotazione, nella successiva saranno applicati dei cassoni anche al lato di dritta, quindi tornerà ad essere quanto meno simmetrico. E la rotazione avverrà su un piano di appoggio e non facendola galleggiare.
Detto questo, un aneddoto che non riguarda direttamente ma da molti spunti di riflessione: nella penultima coppa america, bmw oracle ha veleggiato con la soluzione della randa rigida senza aver effettuato 1 solo minuto di prova in acqua, solo attraverso simulazioni al pc. E' andata benissimo e con un materiale composito che per proprie peculiarità presenta dei gradi di aletorietà ben maggiori delle costruzioni in acciaio. Quindi il team che ha proposto la rimozione confrontandosi con il budget a disposizione avrà trovato la soluzione migliore, quella che offre maggiori possibilità di successo e se anche con tecnologie obsolete, quella che gli permette il maggior profitto (non sono mica missionari...). Poi di certo nella vita c'è solo 1 cosa ;-)[/quote]
Il denaro! Quanto al profitto, conosco delle tecniche quanto meno singolari che enumero:
Lavorare poco, spendere poco,fare presto e guadagnare molto,ma questo è un altro discorso non applicabile in tal caso.
saluti
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Maurizio Scholl"]Sono veramente mastodontici. Sul sito del parbuckling ci sono le foto fatte a Palermo. Superano una palazzina di 4 piani inizio secolo[/quote]
Caro maurizio,
per come la si voglia girare si tratta sempre e comunque di un sistema fondamentalmente asimmetrico ovvero collocato su metà nave. Non oso avanzare ipotesi per non essere tacciato da "jettatore", ma sostanzialmente ho già un dvd "mentale" su cui ci sono le immagini di quel che verrà.
Cià :sad:[/quote]
Resterà un sistema asimmetrico nella prima fa se di rotazione, nella successiva saranno applicati dei cassoni anche al lato di dritta, quindi tornerà ad essere quanto meno simmetrico. E la rotazione avverrà su un piano di appoggio e non facendola galleggiare.
Detto questo, un aneddoto che non riguarda direttamente ma da molti spunti di riflessione: nella penultima coppa america, bmw oracle ha veleggiato con la soluzione della randa rigida senza aver effettuato 1 solo minuto di prova in acqua, solo attraverso simulazioni al pc. E' andata benissimo e con un materiale composito che per proprie peculiarità presenta dei gradi di aletorietà ben maggiori delle costruzioni in acciaio. Quindi il team che ha proposto la rimozione confrontandosi con il budget a disposizione avrà trovato la soluzione migliore, quella che offre maggiori possibilità di successo e se anche con tecnologie obsolete, quella che gli permette il maggior profitto (non sono mica missionari...). Poi di certo nella vita c'è solo 1 cosa ;-)
[quote name="Ermanno Mancini"]L'azione che si intende imprimere ed i carichi che si stanno impostando sono quindi sempre è comunque asimmetrici ...[/quote]
Nello status update del 15 luglio, nel sito TheParbucklingProject, il capitano Sloane, a 1'45" della descrizione dell'avanzamento lavori dice che il blister fornisce 6000 Tons di galleggiamento per un sollevamento di 1400 Tons. Immagino che quest'ultimo dato si riferisca al peso complessivo che da sollevare per spostarlo in loco.
[quote name="Maurizio Scholl"]Sono veramente mastodontici. Sul sito del parbuckling ci sono le foto fatte a Palermo. Superano una palazzina di 4 piani inizio secolo[/quote]
Caro maurizio,
per come la si voglia girare si tratta sempre e comunque di un sistema fondamentalmente asimmetrico ovvero collocato su metà nave. Per come ho letto sui testi specializzati ( e ne ho letto per migliaia di pagine), una nave è di per se un oggetto simmetrico in ogni sua direzione coordinata.Quella lo è come le altre per costituzione genetica.L'azione che si intende imprimere ed i carichi che si stanno impostando sono quindi sempre è comunque asimmetrici rispetto alle simmetrie da adottare nella movimentazione oggetti di qualsiasi genere. Aggiungere parti metalliche a dismisura, smisurati non agevola affatto il rispetto delle simmetrie volente o nolente presenti in ogni dove di quella nave.Per dire che comunque si dovrà attuare una azione asimmetrica per consentire allo scafo di ruotare a forza dalla attuale posizione a quella di presunta verticalità sui falsi fondali.La qual cosa è contro ogni buona norma della regola d'arte.Aggiungiamo che nessuno, tranne pochi, sa dove sia il baricentro delle masse di quel sistema, per cui ogni previsione ragionevolmente plausibile va a farsi benedire nel momento in cui qualcuno darà manetta alle centraline dei martinetti per sollevare lo scafo.Non oso avanzare ipotesi per non essere tacciato da "jettatore", ma sostanzialmente ho già un dvd "mentale" su cui ci sono le immagini di quel che verrà.
Già detto e ripetuto decine di volte che non si può mettere un motore porsche su un telaio della 500 sol perché qualcuno ha deciso di andare a 250 con la 500 propulsa da motore porsche! Morale: se una cosa non si può fare non si può fare,punto!
Cià :sad:
Nick Sloane spiega brevemente a cosa servono i blister di prua:
http://www.cbsnews.com/8301-202_162-57599101/grounded-costa-concordia-cruise-ship-is-ready-to-roll-literally/
Sono veramente mastodontici. Sul sito del parbuckling ci sono le foto fatte a Palermo. Superano una palazzina di 4 piani inizio secolo
Salve a tutti
Sig.ra Robasto ed Ermanno saluti
Ho riprovato a riallineare i due spigoli ma attualmente la visione è resa parziale dalla presenza delle unità per l'istallazione dei due blister
Risulta inoltre difficile allineare correttamente il tutto dato che sui cassoni sono già montati tutti i cavi di trazione, ritiro quindi la mia osservazione.
Certamente il peso di tutto l'ambaradam sarà veramente esagerato, se poi non toglieranno l'acqua da dentro lo scafo sarà veramente una massa enorme da mettere in movimento, fargli attraversare il mediterraneo, o anche solo il tirreno, mi sembra veramente una follia
Se non sbaglio i rimorchi navali sono soggetti a normative molto rigide, anche il solo trainare una barca in avaria si rischia di incorrere nel penale.
Faranno una deroga in questo caso?
Saluti a tutti
[quote name="Paolo Poli"]...Io ho ...allineato due righelli sullo spigolo... provate[/quote]
[quote name="Daniela Robasto"]... l'inclinazione dello spigolo del cassone p13 con gli altri, ha la stessa inclinazione...[/quote]
Per cortesia, ma su che foto vengono fatti questi rilevamenti? Ho un po' di confusione nel capire la discussione recente su viste prospettiche, parallasse ecc., e forse sono io che non sto guardando la foto a cui si fa riferimento. E' una diquelle di questo sito, e quale?
[quote name="Pietro Rinaldi"]A parte le ormai super note operazioni di posizionamento dei sacchi e materassi contenenti cemento, sul fondale sotto la Costa Concordia leggo, nell’ultima relazione settimanale, tutta una serie di attività che “sinceramente” non ricordo fossero state annunciate come: operazioni di pompaggio delle acque interne alla nave;__ installazione n° 2 blister sotto la prua (altri cassoni metallici inizialmente non previsti, dalle foto sembrano veramente enormi) ;__operazioni di rimozione sedimenti per installazione dissabbiatore;__ livellamento del pinnacolo di roccia sul fondale; installazione piattaforma oscillante su cassone di spinta P6,…. ed altro di meno significativo.___ Adesso sento anche parlare di traslazione della nave sul falso fondale (ma che significa ??)… Purtroppo non ho potuto ascoltare le conferenze stampa e quindi posso dedurre che mi sia sfuggito qualche passaggio inerente la cantieristica.__ C’è qualcuno che è in grado di chiarire qualche aspetto ?? Ai non addetti ai lavori può sembrare che stiano costruendo una nuova nave intorno alla Concordia !![/quote]
Nulla di noto anzi tempo circa le lavorazioni in itinere.Per non addetti ai lavori hanno costruito mezza nave intorno alla nave, unico dettaglio che è pesantissima ed estremamente ingombrante con scarso galleggiamento e poca stabilità laterale. Staremo a vedere.
saluti pietro :-*
A parte le ormai super note operazioni di posizionamento dei sacchi e materassi contenenti cemento, sul fondale sotto la Costa Concordia leggo, nell’ultima relazione settimanale, tutta una serie di attività che “sinceramente” non ricordo fossero state annunciate come: operazioni di pompaggio delle acque interne alla nave;__ installazione n° 2 blister sotto la prua (altri cassoni metallici inizialmente non previsti, dalle foto sembrano veramente enormi) ;__operazioni di rimozione sedimenti per installazione dissabbiatore;__ livellamento del pinnacolo di roccia sul fondale; installazione piattaforma oscillante su cassone di spinta P6,…. ed altro di meno significativo.___ Adesso sento anche parlare di traslazione della nave sul falso fondale (ma che significa ??)… Purtroppo non ho potuto ascoltare le conferenze stampa e quindi posso dedurre che mi sia sfuggito qualche passaggio inerente la cantieristica.__ C’è qualcuno che è in grado di chiarire qualche aspetto ?? Ai non addetti ai lavori può sembrare che stiano costruendo una nuova nave intorno alla Concordia !!
Signora Rebasto ed Ermanno salve
Io ho messo un tablet orizzontale ho allineato due righelli sullo spigolo superiore dei cassoni più arretrati e sullo spigolo inferiore del cassone in primo piano , le due rette divergono inesorabilmente
Provate
Saluti
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Paolo Poli"]Buon giorno a tutti
Volevo chiedere ad Ermanno, in merito al possibile afflosciamento della murata di sinistra, se aveva notato la divergenza delle due rette relative allo spigolo dei cassoni messi per traverso {per madiere} e l'ultimo messo per lungo.
Divergono di almeno uno o due gradi, questo potrebbe avvalorare l'ipotesi di un cedimento , fatto salvo che l'ultimo cassone non abbia una giacitura diversa per progetto.[/quote]
NOn mi permetto di fare valutazioni così raffinate a distanza basandosi su delle riprese. Francamente, se potessi fare in giro intorno al cantiere, visto che ho gli occhi millimetrici, potrei capire meglio come stanno le cose effettivamente. Parlare di angoli così piccoli a distanza francamente mi sembra poco ortodosso.
Quanto prima penso di poter visitare il sito e capire meglio tutto il sistema serbatoi, potendo si, a quel punto fare delle valutazioni più precise.Quanto alle frecce che si notano forse sono dovute al carico ma forse si tratta di semplice parallasse del punto di vista.
Saluti[/quote]
A ben vedere l'inclinazione dello spigolo del cassone p13 con gli altri, ha la stessa inclinazione. Fa solo uno scalino (dovuto a quanto detto nel precedente post).
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Paolo Poli"]Buon giorno a tutti
Volevo chiedere ad Ermanno, in merito al possibile afflosciamento della murata di sinistra, se aveva notato la divergenza delle due rette relative allo spigolo dei cassoni messi per traverso
Saluti[/quote]
Da progetto, i cassoni P3 e P13 non hanno l'estradosso (o l'intradosso) allineato. Il P13 è collocato un paio di punti più in basso. La differenza inclinazione del piano potrebbe essere docuta al fatto che lì sotto c'è la falla provocata dallo scoglio, quindi considerando le piastre di rinforso del ginocchio installate, queste potrebbero avere disallineato i punti di collegamento del cassone. Oppure può essere lo scafo che si è imbarcato sotto il carico di tutti i cassoni e sotto sollecitazione dovuta alla condizione in cui si trova. Aspettiamo il resoconto millimetrico allora. ;-)
[quote name="Paolo Poli"]Buon giorno a tutti
Volevo chiedere ad Ermanno, in merito al possibile afflosciamento della murata di sinistra, se aveva notato la divergenza delle due rette relative allo spigolo dei cassoni messi per traverso {per madiere} e l'ultimo messo per lungo.
Divergono di almeno uno o due gradi, questo potrebbe avvalorare l'ipotesi di un cedimento , fatto salvo che l'ultimo cassone non abbia una giacitura diversa per progetto.[/quote]
NOn mi permetto di fare valutazioni così raffinate a distanza basandosi su delle riprese. Francamente, se potessi fare in giro intorno al cantiere, visto che ho gli occhi millimetrici, potrei capire meglio come stanno le cose effettivamente. Parlare di angoli così piccoli a distanza francamente mi sembra poco ortodosso.
Quanto prima penso di poter visitare il sito e capire meglio tutto il sistema serbatoi, potendo si, a quel punto fare delle valutazioni più precise.Quanto alle frecce che si notano forse sono dovute al carico ma forse si tratta di semplice parallasse del punto di vista.
Saluti
Buona sera Paolo
La larghezza dei cassoni è sempre uguale o la prua dello scafo ha una flessione verso tribordo? Io non so!
Ma per la webcam è certamente una differenza nella prospettiva >>>
Tra i cassoni 4 a 12 non è spazio notevole e hanno tutti una lunghezza uguale - il cassone 3, il primo dalla prua e anche, per la prospettiva, il primo dalla webcam, è da tre volte più lungo, e tra il 3 e il 4 (il primo più basso) è un spazio da possibilmente 5 metri.
Saluti
Urs
Buon giorno a tutti
Volevo chiedere ad Ermanno, in merito al possibile afflosciamento della murata di sinistra, se aveva notato la divergenza delle due rette relative allo spigolo dei cassoni messi per traverso {per madiere} e l'ultimo messo per lungo.
Divergono di almeno uno o due gradi, questo potrebbe avvalorare l'ipotesi di un cedimento , fatto salvo che l'ultimo cassone non abbia una giacitura diversa per progetto.
Volevo chiarire al Sig. Pepe che è fortunato ad avere a disposizione le webcams di giglionews, così come moltissimi altri che sono lontani e lontanissimi dall’Isola.__ Certo per un Gigliese o per chì sull’isola ci sta già, sarà sicuramente più interessante presenziare, almeno con i suoi sensi, in diretta e di persona all’evento ….. in attesa di assistere poi (e non si sa ancora quando) la Concordia sarà allontanata per sempre dall’Isola del Giglio.
[quote name="Urs Klaeger"]... mi sa che gli ultimi movimenti della Concordia verso Ovest (270°) non sono un movimento dello scafo ma l’inclinazione della nave verso Ovest ...[/quote]
E' esattamente quello che intendo anche se spiegato indirettamente. Gli ultimi cinque minuti di registrazione si riferiscono al momento in cui la nave e' a ridosso del fondale e ruota di fianco.
Con riferimento http://bit.ly/15FWmKR
Se la nave avesse ruotato su un fondale perfettamente parallelo alla fiancata, il trasmettitore avrebbe ruotato ad angolo retto rispetto alla fiancata e al fondale, producendo una piccola striscia nera che si sarebbe mossa in direzione 260 gradi (170 + 90). Invece si vede chiaramente che seppur, corta il suo spostamento e' mediamente in direzione 270 gradi. Quindi vuol dire che la nave durante il coricamento laterale e' ruotata attorno ad un asse non parallelo al fondale. In particolare e' ruotata attorno a due rilievi, uno spostato vero prua ed uno verso poppa, con caratteristiche differenti. Ed e' per questo motivo che durante il parbuckling, le lunghezze dei vari cavi e catene dovranno essere monitorati per mantenere la tensione distribuita, e sopratutto l'assetto della nave.
Sig Ciriani:quanto mi piacerebbe farle compagnia, me ne starei buono buono magari 2 scogli piu in la.L'emozione di vedere se questi Ingenieri,tecnici e operai che hanno progettato questa impresa riusciranno e forte.Almeno un piccolo smartphone bisogna portarlo per leggere passo passo i commenti dei Contrari!!
Saluti Giuseppe.
[quote name="Pietro Rinaldi"] Quei giorni starò seduto sugli scogli anche la notte ad osservare le manovre e non ricorrerò alle webcams.[/quote]
Io purtroppo non potrò che fruire delle magnifiche WEB di GiglioNews, prima del 15 sono in Nord Europa, dopo rientro al lavoro.
Ringrazio dal profondo del cuore la redazione di GiglioNews, non ci fossero le WEBCAM e la promessa registrazione, non sarei in grado di assistere a questo evento che per importanza personale eguaglia la nascita dei figli.
Apprezzo lo sforzo di ipotesi di calcolo fatto dagli interlocutori della discussione.__ Debbo dire però che ormai sono assalito dalla stanchezza nella lettura ripetitiva di credo circa 3000 commenti sul tema (compresi i miei)pubblicati da Giglionews.__ Ormai il mio unico interesse è l'attesa di questi ultimi 30 o 31 giorni e vedremo la realtà dei fatti.__ Intanto auguro buon Ferragosto a tutti e l'intercessione di San Mamiliano per il 15 settembre a favore della T/M e della mia amata Isola.__ Quei giorni starò seduto sugli scogli anche la notte ad osservare le manovre e non ricorrerò alle webcams.
Buongiorno Giovanni
Attenzione con l’interpretazione del filmato per gli ultimi momenti.
- QPS avvisano che hanno fatto interpolazione tra dati AIS disponibile.
- con la velocità bassa della Concordia, il sistemo AIS trasmetta dati solo tutti i dieci secondi.
- mi sa che gli ultimi movimenti della Concordia verso Ovest (270°) non sono un movimento dello scafo ma l’inclinazione della nave verso Ovest >>> l’antenna GPS per l’AIS è certamente sopra l’ultimo ponte della nave.
Peraltro la foto da GoogleEarth è dal 13 marzo 2012, la direzione del relitto era di 173°.
Saluti
Urs
[quote name="Ermanno Mancini"] … ogni forza risultante di ogni elemento deve essere considerata come applicata al baricentro dell'elemento stesso … Applicando il teorema di Varignon … Nel suo schema non viene presa in considerazione nessun altra forza che faccia riferimento alle altre masse presenti. ... [/quote]
Non ho considerato i cassoni, per adottare il caso piu’ gravoso, e il teorema e’ stato applicator sepure nella sua forma piu’ elementare. Aggiungendo il peso dei cassoni, da 8.000 T e usando i suoi dati di 54.000 T di peso nave (andrebbe in realta’ sottratta la forza di galleggiamento ma non so se e’ gia’ tenuto conto nei dati del suo documento), il tiro statico per equilibrare la nave sui ginocchi passa dal 24% di 54.000 T = 13.000 T, al 19% del nuovo peso complessivo di 62.000 T = 12.000 T (arrotondo perche e’ inutile calcolare 3 o 4 cifre quando gli altri numeri sono conosciuti poco accuratemente). Noto che lei ipotizza che I cassoni verranno allagati per aiutare il momento radrizzante. Penso pero’ che l’operazione venga condotta partendo a cassoni vuoti, perche’ sono l’unica cosa che si oppone alla rotazione della nave, e sono questi che permetteranno di rallentare il e tenere sotto controllo il parbuckling.
D.ssa Robasto, l’aumento del numero di martinetti penso sia dovuta al fatto che il raddrizzamento dovra’ essere manovrato piu’ delicatamente. E una conseguenza dell’assetto di coricamento che non e’ avvenuto a 90 gradi rispetto alla longitudinale; veda http://bit.ly/15FWmKR.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]
Se le catene avessero solo lo scopo di mantenere lo scafo verso riva (e mentre la nave ruoterà la catena diventerà via via più abbondante) lasciavano gli enne martinetti come ad inizio lavori dello scorso anno. Ora hanno moltiplicato per 6 - 7 volte il numero degli elementi. Viene difficile solo immaginare che con quelle catene si voglia solo trattenere lo scafo e non, invece, imprimergli la forza di rotazione necessaria a riportarla in assetto. Se il tiro fosse solo o in netta prevalenza dei tiranti sui cassoni, per quanto questi solidarizzati allo scafo tramite tutto un tralicciato interno agli stessi, il rischio paventato di aprire lo scafo come una scatola di tonno sarebbe realistico.[/quote]
Infatti i martinetti servono proprio per tensionare le catene contrastando l'inevitabile tentativo dello scafo di spostarsi verso largo nel momento in cui l'azione di ribaltamento viene applicata nelle zone alte dei serbatoi. Di contro se le catene venissero tirate troppo verso terra il centro di rotazione si sposterebbe dal punto in cui è, vanificando lo scopo per il quale sono stati messi i sacchetti sotto la chiglia. Sono dei semplici tiranti azionabili a piacere, non mi pare sia così complicato da inquadrare staticamente.
Le catene sono grandi perchè in acciaio quindi grosse e....fre..one,tutto qua. Vi mostrerei volentieri una cordicella che ho sulla scrivania di appena 10 millimetri di diametro con la quale si possono movimentare 33 tonnellate al peso di 60 grammi al metro.Con 20 di queste si fa il lavoro di una catena del genere ,si posa con il "pattino" non sporca, non pesa non si rompe,costa la metà della metà in termini di accessori per la posa e soprattutto non mette a repentaglio la vita di chi deve lavorare in mezzo a tutte quelle ferraglie.La questione è che non si vuol capire che l'era dell'acciaio a tutti i costi "E' FINITA".
saluti signora :P
[quote name="Ermanno Mancini"]
Quindi, e concludo, le catene hanno il solo scopo di impedire la traslazione dello scafo,che ad esso viene impressa attuando un trazione sul lato sinistro applicando le forze di rotazione sulla sommità prossimale dei serbatoi.Resta fermo evidentemente,per come ho inteso interpretare il sistema progettuale,che la rotazione avviene sui sacchetti non sugli speroni di granito che possono essere assimilati ad appoggi semplici e non a delle cerniere.
Saluti e.m.[/quote]
Se le catene avessero solo lo scopo di mantenere lo scafo verso riva (e mentre la nave ruoterà la catena diventerà via via più abbondante) lasciavano gli enne martinetti come ad inizio lavori dello scorso anno. Ora hanno moltiplicato per 6 - 7 volte il numero degli elementi. Viene difficile solo immaginare che con quelle catene si voglia solo trattenere lo scafo e non, invece, imprimergli la forza di rotazione necessaria a riportarla in assetto. Se il tiro fosse solo o in netta prevalenza dei tiranti sui cassoni, per quanto questi solidarizzati allo scafo tramite tutto un tralicciato interno agli stessi, il rischio paventato di aprire lo scafo come una scatola di tonno sarebbe realistico.
sig.ciriani, lo schema che lei ha adottato è estremamente semplificativo nei riguardi della dislocazione e del numero di forze applicate.Trattandosi di un sistema complesso in cui ciascun elemento dotato di massa deve essere considerato come componente di un sistema complesso di forze, ogni forza risultante di ogni elemento deve essere considerata come applicata al baricentro dell'elemento stesso.Il sistema risultante è pertanto costituito da un insieme di forze (nel nostro caso parallele ad una retta verticale) la cui soluzione volge a determinare la risultante delle forze rispetto ad un punto prefissato.Applicando il teorema di Varignon a tale sistema è possibile determinare la risultante calcolando i momenti rispetto ad un punto scelto arbitrariamente dove l’incognita è il braccio della risultante rispetto al predeterminato punto.Nel suo schema non viene presa in considerazione nessun altra forza che faccia riferimento alle altre masse presenti. Per quanto riguarda le catene,come si evidenza nel suo stesso schema, il parallelismo può essere mantenuto se, e solo se, il punto di rotazione rimane nella medesima posizione.Le uniche due condizioni che permettono di variare la giacitura della retta di azione delle catene, può realizzarsi solo nel caso un in cui la quota del punto stesso subisca variazioni di quota in alto(la nave sta salendo)o in basso ( la nave sta sprofondando).Quindi, e concludo, le catene hanno il solo scopo di impedire la traslazione dello scafo,che ad esso viene impressa attuando un trazione sul lato sinistro applicando le forze di rotazione sulla sommità prossimale dei serbatoi.Resta fermo evidentemente,per come ho inteso interpretare il sistema progettuale,che la rotazione avviene sui sacchetti non sugli speroni di granito che possono essere assimilati ad appoggi semplici e non a delle cerniere.
Saluti e.m.
[quote name="Daniela Robasto"]Le catene non servono solo a trattenere verso riva lo scafo, altrimenti non si capirebbe l'uso dei martinetti anche dal lato di dritta. [/quote]
Concordo con lei e con Regolo, non potrebbe essere altrimenti, con una complicazione aggiuntiva. I martinetti da ambo le parti verranno manovrati ognuno in maniera differenziata lungo la fiancata per mantenere l’allineamento della nave.
Non conosciamo il profilo del fondale sotto la nave, ma i due rilievi a prua e a poppa sono notevolmente differenti, tali da avere generato una rotazione dell’asse longitudinale della nave di circa 10 gradi mentre si coricava sul lato destro. Basta guardare il video che lei ha riproposto recentemente VISUALIZZA.
Verso le 21:53:30 GMT (16'30" nel video) la nave, che nei minuti precedenti aveva conservato un allineamento pressoché costante, tocca il rilievo sottomarino a poppa ed inizia l'incaglio. La prua inizia a ruotare in senso orario e circa un minuto dopo tocca anche lei l'altro rilievo sottomarino, che arresta la rotazione. La cosa più interessante dal punto di vista dell'incaglio avviene 5 minuti dopo, verso le 21:59:30 GMT (17:52 nel video). Quando la nave comincia a coricarsi sul lato destro, la traiettoria della rotazione laterale non e' a 90 gradi rispetto alla direzione longitudinale, come uno si aspetterebbe, ma e' inclinata di circa 80 gradi. Questa differenza di 10 gradi significa che le due superfici di rotolamento tra prua e poppa hanno geometrie sensibilmente diverse: i ginocchi sono diversi e i fondali pure. Durante l'operazione inversa del parbuckling penso che i vari martinetti saranno manovrati per evitare cambiamenti dell’allineamento. Ho l'impressione inoltre che i cassoni rimarranno vuoti, ed allagati solo quando saranno in acqua.
[quote name="Ermanno Mancini"]9 metri sono la distanza adottata tra le verticali passanti nel centro di rotazione (ginocchio) e baricentro delle masse secondo lo schema progettuale T/M…[/quote]
Rispetto quello che lei ha fatto, calcoli e pubblicazione. Sono corretti? Ho provato a riprodurli partendo dagli stessi dati di partenza ottenendo un risultato molto diverso. Penso sia stato commesso un errore di scomposizione forze. Forse lei e Regolo avete già discusso a lungo questo, ma la forza di reazione verticale (a cassoni scarichi) e’ molto più modesta.
Ho scomposto ([url]http://bit.ly/14ugsaz[/url]) geometricamente il triangolo delle forze di gravita e di tiro su uno dei renderings del sito T/M, ottenendo una forza di equilibrio dei tiranti pari a circa il 24% della forza peso della nave. Questa forza di equilibrio dei tiranti inoltre e’ inclinata di circa 50 gradi, con componente verticale del 77% circa del totale; la forza aggiuntiva verticale sarebbe del 18% (= 77% * 24%). Abbiamo quindi in totale una forza verticale pari al 118% della forza peso. Inoltre per le catene sul fondo, il sito spiega “The tieback chains prevent the wreck from sliding as forces are applied”. Pertanto mentre il ginocchio ruota, rotola sul fondo, e nel momento in cui la nave comincerà ad appoggiarsi sui materassi di cemento, le catene saranno inclinate all’incirca come il fondale. Questa inclinazione assorbirà una porzione di spinta verticale che sgraverà parte del carico sui materassi: supponiamo che sia anche un solo 10%, ed otteniamo in totale di carico gravante di circa = 107% della forza peso (118% * 90%). I calcoli del suo documento invece concludono che la forza verticale gravante sia circa il doppio della forza peso. Enfatizzo che la mia stima basata e’ basata sulla distanza del baricentro presa dal suo schizzo, e riportata sul rendering del sito TheParbucklingProject.
@Daniela
Nella seconda foto, la più recente, dell'ultima Relazione Settimanale ho visto una bella protezione dell’acciaio…
Saluti Urs
Sono sostanzialmente d'accordo con Daniela Robasto e d'altra parte i medesimi concetti li avevo più o meno già espressi anch'io su questo come su altri post di analogo argomento.
Siamo di fronte ad un tentativo di srotolamento lungo un piano inclinato in discesa effettuato con le 70 catene collegate ai martinetti idraulici lato terra di un grande corpo pseudo cilindrico facente leva su due guide circolari costituite dall'imbozzamento del ginocchio destro sulle due zone rocciose subacquee di appoggio.
Ovviamente il tentativo avrà tanto più probabilità di successo quanto meno resistenza iniziale opporrà la zona di appoggio per eventuali compenetrazioni laceranti della roccia nella fasciatura metallica della nave.
Risulta comunque importante perfezionare quanto più possibile il riempimento cementizio sotto tutto lo scafo per minimizzare le inevitabili progressive inflessioni tra i due appoggi.
Insomma è inutile e rischioso avere eccessiva fretta solo perché stanno finendo i soldi.
Saluti.
Invece oggi è arrivzto il primo blister. Notavo che è stato lasciato grezzo, senza verniciatura... già sono al risparmio?
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]
..... ...[/quote]
Il ginocchio dovrà essere necessariamente a contatto con i sacchetti al momento della rotazione altrimenti non ruota nulla mancando gran parte, se non tutto, il centro di rotazione istantanea che si materializza proprio con il ginocchio poggiato sui sacchetti...[/quote]
Ma veramente ci sono anche le catene di ritegno che costituiscono il vincolo attorno a cui ruota il ginocchio della nave. Questa e' un'osservazione che mi pare condividesse anche la d.ssa Robasto.[/quote]
Andiamo alla fine, le catene non sono una cerniera ma un dispositivo atto ad impedire che la nave scarrocci verso largo e a fare in modo che mantenga la posizione durante la rotazione proprio per insistere sui sacchetti che sono il vero centro di rotazione istantanea. Lo schema adottato impedisce un solo movimento mentre consente gli altri due,diversamente da quanto adottato dal sottoscritto che ne impedisce 3!Quindi con questo schema la nave ha ancora due gradi di libertà apparentemente non controllati.
9 metri sono la distanza adottata tra le verticali passanti nel centro di rotazione (ginocchio) e baricentro delle masse secondo lo schema progettuale T/M.La questione è sempre la medesima: dov'è il baricentro vero?
Saluti sig.Ciriani[/quote]
Le catene non servono solo a trattenere verso riva lo scafo, altrimenti non si capirebbe l'uso dei martinetti anche dal lato di dritta. Come suggerivo, le catene permetteranno allo scafo di comportarsi da puleggia. Saranno quei martinetti ad imprimere la rotazione (la maggior parte). E il ginocchio ruoterà sul fondale in granito che di certo non risentirà degli effetti del peso come invece i sacchi pieni di cemento che si sbriciolerebbero rischiando di affossarla rispetto al piano delle piattaforme.
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]
..... ...[/quote]
Avevo letto nella sua relazione del teatro, ma mi perdoni non capisco il resto della risposta. Lei avrà pure preso quella immagine e le informazioni da qualche parte. Si potrebbe sapere dove? Volevo inoltre capire le ipotesi su cui si basano i calcoli nella relazione: 9 m sono la distanza stimata orizzontale tra le verticali passanti per baricentro e ginocchio?
[quote]
Il ginocchio dovrà essere necessariamente a contatto con i sacchetti al momento della rotazione altrimenti non ruota nulla mancando gran parte, se non tutto, il centro di rotazione istantanea che si materializza proprio con il ginocchio poggiato sui sacchetti...[/quote]
Ma veramente ci sono anche le catene di ritegno che costituiscono il vincolo attorno a cui ruota il ginocchio della nave. Questa e' un'osservazione che mi pare condividesse anche la d.ssa Robasto.[/quote]
Sig. ciriani la fonte delle informazioni per quanto le parrà strano fa parte di un processo segretato cui non si può disattendere per ovvi motivi.Andiamo alla fine, le catene non sono una cerniera ma un dispositivo atto ad impedire che la nave scarrocci verso largo e a fare in modo che mantenga la posizione durante la rotazione proprio per insistere sui sacchetti che sono il vero centro di rotazione istantanea. Lo schema adottato impedisce un solo movimento mentre consente gli altri due,diversamente da quanto adottato dal sottoscritto che ne impedisce 3!Quindi con questo schema la nave ha ancora due gradi di libertà apparentemente non controllati.
9 metri sono la distanza adottata tra le verticali passanti nel centro di rotazione (ginocchio) e baricentro delle masse secondo lo schema progettuale T/M.La questione è sempre la medesima: dov'è il baricentro vero?
Saluti sig.Ciriani
[quote name="Paolo Poli"]Buon giorno a tutti
Volevo far notare come, dalla nuova webcam, si abbia una ottima visione della fiancata di sinistra, ho fatto vedere a mio figlio la nuova postazione, dato che non guardava le immagini da parecchio tempo immediatamente mi ha fatto notare come la nave sia visibilmente schiacciata nella zona della fiancata sinistra, all'altezza della plancia, verso la linea di galleggiamento.
Avete notato anche voi questo particolare?
Si può dedurre che il peso dei cassoni, anche se vuoti, stiano facendo collassare lo scafo?
Cosa succederà quando i cassoni verranno parzialmente riempiti?
Chiedo le vostre impressioni soprattutto da Ermanno in contraddittorio con Attilio
Tanto per tornare alle dispute di un tempo.
Saluti a tutti[/quote]
Bravooooo!!! avevo notato già da qualche tempo il fenomeno ma, con tutta onestà l'avevo attribuito ad una distorsione ottica dovuta all'angolo di ripresa o magari alle lenti della stessa webcam. Però si legge nei resoconti settimanali che stanno ancora sistemando sacchetti, ergo e desumo che parte o tutta la zona non poggiante sia ancora in grado di flettere non avendo alcun supporto su cui scaricare il peso aggiunto dei cassoni (circa 7/8 mila tonnellate),da cui l'impressione di un avvallamento verso destra. Ipotesi sbagliata?Forse. Bisognerebbe dare uno sguardo con i propri occhi da vicino...questione di giorni! ;)
saluti
Buon giorno a tutti
Volevo far notare come, dalla nuova webcam, si abbia una ottima visione della fiancata di sinistra, ho fatto vedere a mio figlio la nuova postazione, dato che non guardava le immagini da parecchio tempo immediatamente mi ha fatto notare come la nave sia visibilmente schiacciata nella zona della fiancata sinistra, all'altezza della plancia, verso la linea di galleggiamento.
Avete notato anche voi questo particolare?
Si può dedurre che il peso dei cassoni, anche se vuoti, stiano facendo collassare lo scafo?
Cosa succederà quando i cassoni verranno parzialmente riempiti?
Chiedo le vostre impressioni soprattutto da Ermanno in contraddittorio con Attilio
Tanto per tornare alle dispute di un tempo.
Saluti a tutti
[quote name="Ermanno Mancini"]
Molto semplice la zona di prua è il teatro che ha 3 ponti interrotti quindi non c'è nulla di strano a che vi sia un cedimento notevole ...
Il documento originale non è di questo mondo, ...[/quote]
Avevo letto nella sua relazione del teatro, ma mi perdoni non capisco il resto della risposta. Lei avrà pure preso quella immagine e le informazioni da qualche parte. Si potrebbe sapere dove? Volevo inoltre capire le ipotesi su cui si basano i calcoli nella relazione: 9 m sono la distanza stimata orizzontale tra le verticali passanti per baricentro e ginocchio?
[quote]
Il ginocchio dovrà essere necessariamente a contatto con i sacchetti al momento della rotazione altrimenti non ruota nulla mancando gran parte, se non tutto, il centro di rotazione istantanea che si materializza proprio con il ginocchio poggiato sui sacchetti...[/quote]
Ma veramente ci sono anche le catene di ritegno che costituiscono il vincolo attorno a cui ruota il ginocchio della nave. Questa e' un'osservazione che mi pare condividesse anche la d.ssa Robasto.
[quote name="Franco Pepe"]Amici di GiglioNews, il momento tanto atteso del raddrizzamento di Concordia si avvicina, le vostre FAVOLOSE webcam ci hanno permesso, in tutti questi mesi, di seguire passo passo i lavori propedeutici.
Purtroppo non tutti, forse neppure io, potranno seguire in diretta lo svolgersi delle cruciali operazioni tanto attese, pertanto chiedo cortesemente se i video realizzati in quei cruciali giorni saranno registrati e resi scaricabili.
Grazie[/quote]
Buonasera,
le immagini delle webcam saranno registrate e rese disponibili, dopo una valutazione rispetto al quantitativo di materiale che verrà prodotto.
Calma, calma Franco che ancora lunga e impervia è la strada per arrivare a Tipperary.....
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]
.[/quote]
Vorrei chiedere a Mancini da dove vengono i particolari dei danni sulla fiancata adagiata sul fondale. Mi paiono molto dettagliati, quindi immagino vengano direttamente da T/M. Faccio fatica pero' a comprendere come ci possa essere una compenetrazione di 5 m delle rocce, e mi domando se non si tratti invece di un errore di interpretazione del documento originale (perciò vorrei leggerlo dalla fonte originale).
........
[i]Molto semplice la zona di prua è il teatro che ha 3 ponti interrotti quindi non c'è nulla di strano a che vi sia un cedimento notevole in quel punto mancando appunto di ponti di collegamento tra un lato e l'altro.Il documento originale non è di questo mondo, posso assicurare che sono attendibili al millimetro.[/i]
.....
[i]Il ginocchio dovrà essere necessariamente a contatto con i sacchetti al momento della rotazione altrimenti non ruota nulla mancando gran parte, se non tutto, il centro di rotazione istantanea che si materializza proprio con il ginocchio poggiato sui sacchetti. Inoltre ,torno a ripetere, nessun apporto rotazionale può essere demandato alle zone poggiate sui graniti in quanto non possono, per loro stessa concezione statica, funzionare da cerniere.[/i]
Immagino inoltre che Titan abbia utilizzato questa tecnica di raddrizzamento più di una volta, e quindi sia al corrente delle limitazione di resistenza a compressione del cemento.[/quote]
[i]Questo non lo so e spero per loro che i conti siano stati fatti partendo dalle giuste premesse concettuali, altrimenti inutile far conti su concetti progettuali non consoni al caso.
I conti tornano sempre, ma è l'idea che fa la differenza tra ciò che torna e ciò che non torna, ed è sempre il campo a dare riscontri finali.[/i]
Saluti :-*
Amici di GiglioNews, il momento tanto atteso del raddrizzamento di Concordia si avvicina, le vostre FAVOLOSE webcam ci hanno permesso, in tutti questi mesi, di seguire passo passo i lavori propedeutici.
Purtroppo non tutti, forse neppure io, potranno seguire in diretta lo svolgersi delle cruciali operazioni tanto attese, pertanto chiedo cortesemente se i video realizzati in quei cruciali giorni saranno registrati e resi scaricabili.
Grazie
Caro Attilio , riscontro la Tua straordinaria capacità, o magari è un pregio, a cambiare “costantemente opinione ……. Fino al tuo precedente post ti auguravi che il parbuckilg fosse rimandato “sine die” , sulla maldestra linea dell’Illustre Gabrielli.__ Noto altresì che sei stato invece surclassato come agente segreto della T/M, visto che qualcuno come è emerso nelle discussioni fa meglio di Te: non faccio nomi (Marchesi e Siriani e, mi pare anche un altro, forse più attento a scoprirsi) sempre che non si offendano e che mi sia consentita (spero) questa amichevole definizione.__ Voglio inoltre in questo mio commento condividere lo sfogo di Franco Pepe (ultimo post) che, per intero mi è spessissimo balenato nella mente.__ Infine ritorno sul problema dello stato della fiancata destra della Concordia, leggendo l’osservazione di Regolo: “ Non posso sapere se la nave è –incollata o profondamente incastrata sugli speroni di granito- ….solo i tecnici specializzati della T/M lo sanno.__ E perché mai bisogna essere specializzati se basta andare sul fondo e guardare attentamente la situazione ? …… anzi, per me sono super specializzati nel tenere “ben nascosta” questa informazione, così si può dibattere sul blog sul come, perché, dove, quanto e quando.___ Quanto sono furbi ragazzi !!__ E’ al Giglio, e non solo, che ci sono tanti Ghiozzi (o mozzoni, che sono pesci da fondale che abboccano facilmente a qualsiasi esca…),_Saluti
[quote name="Ermanno Mancini"]
Una parte è qui
http://www.giglionews.it/2012111659212/dite-la-vostra/isola-del-giglio/dite-la-vostra-sul-progetto-tm.html#comment-5251 saluti e.m.[/quote]
Grazie a lei ed a Regolo per le indicazioni anche su domande più mondane. Avevo scorso quei documenti mesi fa, trovando alcune affermazioni sensate ma su altre non ero d'accordo. Non ho seguito assiduamente i vari commenti, avendo avuto la sensazione che GiglioNews mancasse di credibilità dopo aver dato pulpito a tesi cospiratorie (presentate da un paio di individui, che le avevano pure pubblicate su YouTube). Trovo che quando non ci sia evidenza alla pubblicazione di certe notizie, i moderatori, nell'interesse della credibilità del proprio sito e dei lettori dovrebbero censurarle.
Vorrei chiedere a Mancini da dove vengono i particolari dei danni sulla fiancata adagiata sul fondale. Mi paiono molto dettagliati, quindi immagino vengano direttamente da T/M. Faccio fatica pero' a comprendere come ci possa essere una compenetrazione di 5 m delle rocce, e mi domando se non si tratti invece di un errore di interpretazione del documento originale (perciò vorrei leggerlo dalla fonte originale).
Un'altra cosa che io interpreto diversamente dal documento di Mancini, e' il carico del ginocchio della nave sul materasso di cemento. Mentre la nave ruoterà attorno al ginocchio, progressivamente rotolerà sul fondale inclinato, scendendo e mantenendo le catene in tensione. Al momento di entrare in contatto contatto con il materasso, le catene saranno srotolate, mantenendo un'inclinazione verso il basso che supporta parte del peso. La pressione sul materasso e' quindi progressiva e congetturo sia solo una frazione di quella ottenuta dai suoi calcoli.
Immagino inoltre che Titan abbia utilizzato questa tecnica di raddrizzamento più di una volta, e quindi sia al corrente delle limitazione di resistenza a compressione del cemento.
[quote name="Paolo Poli"]Salve a tutti gli amici del blog ... si poteva studiare un intervento pià leggero senza distruggere i fondali di punta Gabbianara.
Anzi poteva essere proprio l'occasione per rivoluzionare tecniche e sistemi del secolo scorso.
Nessuno di coloro che poteva decidere ha avuto il coraggio di farlo, evidentemente non viviamo in un periodo di eroi o di scienziati, chissà quali idee avrebbe messo in campo Leonardo se qualcuno gli avesse prospettato il problema?
E' in questi frangenti che dovremmo essere orgogliosi di essere italiani e trovare soluzioni impossibili per altri, purtoppo veniamo regolarmente bloccati dalla burocrazia e dai meccanismi della politica sfruttata per interessi propri nell'ottica della passiva attesa.
Saluti a tutti[/quote]
Purtroppo viviamo un periodo sbagliato di un mondo ammalato dove l'ingegno e la fantasia sono sovrastati da norme, decreti, certificazioni, omologazioni, ignoranza e corruzione.
Per fortuna il recupero di Concordia non è stato affidato a un'azienda esclusivamente Italiana altrimenti avremmo assistito alla solita "grande opera infinita" con varianti in corso d'opera, fallimenti "pilotati" e lungaggini infinite. T/M ne sono certo, non ci metterà un minuto più del necessario per risolvere la spiacevole situazione di Concordia; ovviamente fatto salvo che non intervengano la politica.
- Saluti -
[quote name="Attilio Regolo"]Ancora per Giovanni Ciriani.
Mi chiede se per me la nave è "incollata" sul fondo nel senso se è profondamente incastrata.
Non lo posso sapere, solo i tecnici specializzati della T/M lo sanno.
A senso però secondo me la nave non è incollata, imbozzata si ma non incastrata.
Inoltre gioca ancora a favore secondo me una sensibile spinta idrostatica che se non la pone in situazione limite di quasi galleggiamento, pur rimanendo sommersa, poco ci manca.
Ed è per questo che se alfine ci si deve pur schierare a favore o contro il tentativo di raddrizzamento da parte di T/M e nonostante la sfiducia e negatività diffuse e sparse a piene mani da una miriade di soggetti e interessi contrapposti ebbene personalmente dopo oltre un anno e mezzo di dibattiti dubbi e riflessioni io sono a favore del tentativo e del buon esito dello stesso.
Saluti.[/quote]
anche perchè devono saldarci sotto il sistema di aggancio dei cassoni p1 e p2 del post-parbuck.
Ancora per Giovanni Ciriani.
Mi chiede se per me la nave è "incollata" sul fondo nel senso se è profondamente incastrata.
Non lo posso sapere, solo i tecnici specializzati della T/M lo sanno.
A senso però secondo me la nave non è incollata, imbozzata si ma non incastrata.
Inoltre gioca ancora a favore secondo me una sensibile spinta idrostatica che se non la pone in situazione limite di quasi galleggiamento, pur rimanendo sommersa, poco ci manca.
Ed è per questo che se alfine ci si deve pur schierare a favore o contro il tentativo di raddrizzamento da parte di T/M e nonostante la sfiducia e negatività diffuse e sparse a piene mani da una miriade di soggetti e interessi contrapposti ebbene personalmente dopo oltre un anno e mezzo di dibattiti dubbi e riflessioni io sono a favore del tentativo e del buon esito dello stesso.
Saluti.
Installato l'ultimo cassone. Tolta anche la cabina che era stata posata vicino alla prua. Il momento si avvicina...
Salve a tutti gli amici del blog
Non mi sono fatto sentire da un po' dato che sono stato a Nisportino, ultimo baluardo di tranquillità nell'isola maggiore.
Anzitutto un ringraziamento alla redazione per le magnifiche immagini della webcam del Saraceno, se fossero con un refresh più frequente sarebbero immagini veramente strepitose in vista del raddrizzamento dello scafo (magari si potrebbe puntare al primo posto dell migliori webcam)
Concordo nel fatto che i commenti, in certi casi, sono scaduti mentre dovrebbe essere impegno di tutti riportarli nella corretta visuale delle problematiche che hanno contraddistinto questo sito, da due anni a questa parte, con migliaia di interventi sempre nel rispetto della visione che ciascuno dei partecipanti ha sempre espresso con cognizioni di causa o più semplicemente con fervore campanilistico.
Io ho sempre partecipato alle discussioni quando l'argomento toccava questioni legate alla navigazione o alle attività marinaresche evitando di toccare argomenti prettamente ingegneristici (salvo quel conteggio della spinta e dei volumi necessari a rendere positivo il relitto; dato commissionato a mio figlio); la mia posizione è da sempre quella che, tapioca o non tapioca, si poteva studiare un intervento pià leggero senza distruggere i fondali di punta Gabbianara.
Anzi poteva essere proprio l'occasione per rivoluzionare tecniche e sistemi del secolo scorso.
Nessuno di coloro che poteva decidere ha avuto il coraggio di farlo, evidentemente non viviamo in un periodo di eroi o di scienziati, chissà quali idee avrebbe messo in campo Leonardo se qualcuno gli avesse prospettato il problema?
E' in questi frangenti che dovremmo essere orgogliosi di essere italiani e trovare soluzioni impossibili per altri, purtoppo veniamo regolarmente bloccati dalla burocrazia e dai meccanismi della politica sfruttata per interessi propri nell'ottica della passiva attesa.
Saluti a tutti
Posizionato l'ultimo cassone P13 e rimossa oggi la cabina di regia a prua del relitto. Il Parbuckling si avvicina...
[quote name="Attilio Regolo"]Sig. Ciriani, lei appare una persona seria e ragionevole.
Non si faccia confondere troppo dalle goliardate del fantasioso e impertinente Ermanno Mancini o dalla supponenza irrispettosa di Alberto Marchesi.
Probabilmente lei si è inserito in questo forum spontaneo di GiglioNews sulla nave Concordia di recente e si è perso lo sterminato dibattito che si è acceso a proposito fin dall'inizio del verificarsi di quel clamoroso evento relativo alla nave naufragata al Giglio.
Se ha pazienza si rilegga almeno una parte di quelle centinaia di commenti sii principali post pubblicati da GiglioNews sull'argomento quali "Dite la vostra sul progetto T/M" o quello ancora precedente su "I contrari al progetto Titan-Micoperi" e poi magari se vuole ne riparliamo.
Saluti.[/quote]
Ahahahahahah l'agente dissuasore accaparratore di anime a favore,metti un'agenzia di interinato lavoro no?
:P
Sig. Ciriani, lei appare una persona seria e ragionevole.
Non si faccia confondere troppo dalle goliardate del fantasioso e impertinente Ermanno Mancini o dalla supponenza irrispettosa di Alberto Marchesi.
Probabilmente lei si è inserito in questo forum spontaneo di GiglioNews sulla nave Concordia di recente e si è perso lo sterminato dibattito che si è acceso a proposito fin dall'inizio del verificarsi di quel clamoroso evento relativo alla nave naufragata al Giglio.
Se ha pazienza si rilegga almeno una parte di quelle centinaia di commenti sii principali post pubblicati da GiglioNews sull'argomento quali "Dite la vostra sul progetto T/M" o quello ancora precedente su "I contrari al progetto Titan-Micoperi" e poi magari se vuole ne riparliamo.
Saluti.
[quote name="Giovanni Ciriani"]Scusate la mia ignoranza, ma faccio fatica a capire parte degli interventi, sfumature e stati emotivi. Qualcuno mi puo' spiegare cosa sono le Parapie Tapioche per cortesia?
[/quote]
..... queste sono le parapie....
Amici miei atto ,monicelli 1975
La prima scena della supercazzola, nel film, recitava così:
« Mascetti: Tarapìa tapiòco! Prematurata la supercazzola, o scherziamo?
Vigile: Prego?
Mascetti: No, mi permetta. No, io... scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio.
Vigile: Ma che antifurto, mi faccia il piacere! Questi signori qui stavano sonando loro. 'Un s'intrometta!
Mascetti: No, aspetti, mi porga l'indice; ecco lo alzi così... guardi, guardi, guardi. Lo vede il dito? Lo vede che stuzzica? Che prematura anche? Ma allora io le potrei dire, anche con il rispetto per l'autorità, che anche soltanto le due cose come vice-sindaco, capisce?
Vigile: Vicesindaco? Basta 'osì, mi seguano al commissariato, prego!
Perozzi: No, no, no, attenzione! Noo! Pàstene soppaltate secondo l'articolo 12, abbia pazienza, sennò posterdati, per due, anche un pochino antani in prefettura...
Mascetti: ...senza contare che la supercazzola prematurata ha perso i contatti col tarapìa tapiòco.
Perozzi: ...dopo... »...ovvero una sega di supercazzola ! ahahahahah
saluti!
[quote name="Giovanni Ciriani"]Scusate la mia ignoranza, ma faccio fatica a capire parte degli interventi, sfumature e stati emotivi. Qualcuno mi puo' spiegare cosa sono le Parapie Tapioche per cortesia?
[quote name="Attilio Regolo"] ...nell'ipotesi beninteso che non si sia "incollata" al fondale roccioso.[/quote]Quindi secondo lei non c'è uno squarcio in cui la roccia compenetra la fiancata.
[quote name="Attilio Regolo"] ...presuntuosa supponenza tutta "stelle e strisce"...[/quote]
Vuol dire l'arroganza degli USA? Ma non e' generalizziamo un po' troppo?[quote name="Ermanno Mancini"]
Il baricentro del sistema dov'è?
[/quote]Ma la stima data da Attilio Regolo, e cioè che l'entità della forza di parbuckling in equilibrio statico sia di circa 10.000 T, non presuppongono che il baricentro sia in una zona più o meno circoscritta? Immagino la T/M abbia dei valori ancora più precisi. Non ho capito se VISUALIZZA STUDIO MODELLAZIONE STATICA si riferisce ad un collegamento o ad una conversazione precedente in cui lei ha allegato dei documenti. Mi da qualche indicazione ulteriore per cortesia?[/quote]
Una parte è qui
http://www.giglionews.it/2012111659212/dite-la-vostra/isola-del-giglio/dite-la-vostra-sul-progetto-tm.html#comment-5251
saluti e.m.
Scusate la mia ignoranza, ma faccio fatica a capire parte degli interventi, sfumature e stati emotivi. Qualcuno mi puo' spiegare cosa sono le Parapie Tapioche per cortesia?
[quote name="Attilio Regolo"] ...nell'ipotesi beninteso che non si sia "incollata" al fondale roccioso.[/quote]Quindi secondo lei non c'è uno squarcio in cui la roccia compenetra la fiancata.
[quote name="Attilio Regolo"] ...presuntuosa supponenza tutta "stelle e strisce"...[/quote]
Vuol dire l'arroganza degli USA? Ma non e' generalizziamo un po' troppo?[quote name="Ermanno Mancini"]
Il baricentro del sistema dov'è?
[/quote]Ma la stima data da Attilio Regolo, e cioè che l'entità della forza di parbuckling in equilibrio statico sia di circa 10.000 T, non presuppongono che il baricentro sia in una zona più o meno circoscritta? Immagino la T/M abbia dei valori ancora più precisi. Non ho capito se VISUALIZZA STUDIO MODELLAZIONE STATICA si riferisce ad un collegamento o ad una conversazione precedente in cui lei ha allegato dei documenti. Mi da qualche indicazione ulteriore per cortesia?
[quote name="Attilio Regolo"]Caro Ermanno, a pensarci bene se la Concordia ha resistito egregiamente (la nave è ancora là tutta intera e pressoché integra) ad un pesante fenomeno di compressione e schiacciamento dovuto al suo stesso peso sia nel momento del suo affondamento inclinazione e appoggio sugli scogli che nel corso di più di un anno e mezzo in quella posizione scomoda soggetta alle sollecitazioni meteomarine oltre alla aggressione chimico-fisica di un ambiente ostile non si vede perché non debba resistere altrettanto bene ad una sollecitazione inversa tesa a raddrizzarla nell'ipotesi beninteso che non si sia "incollata" al fondale roccioso.
Certo fino all'ultimo non si deve cessare di migliorare e perfezionare il sistema di tiro e rotazione anche ricorrendo (perchè no?), se ritenuto prudenzialmente utile, a qualcuna di quelle "Parapie Tapioche" così tanto sbeffeggiate dalla presuntuosa supponenza tutta "stelle e strisce" di Alberto Marchesi.
Saluti.[/quote]
Attilio siamo da capo!La nave non è integra come si vuol far credere,è deformata malamente,ricca di "cricche" e di elementi abbondantemente stressati , corrosa in tutte le parti non più protette da vernice (quelle immerse non quelle a vista,irrilevanti),piena di micro falle sparse ovunque. Il bello delle vicenda è che nessuno sa quali possano essere le conseguenze di tali anomalie per lo più non ispezionabili e valutabili. Insomma un terno a lotto che va ben oltre tutte le possibili analisi computazionali senza dubbio eseguite ma aleatorie. Il sistema di tiro è certamente perfetto e perfettibile ma non è li il problema, ma altrove purtroppo imponderabile.
Passo indietro già ampiamente dibattuto: Il baricentro del sistema dov'è?
Saluti ragazzo :-*
Caro Ermanno, a pensarci bene se la Concordia ha resistito egregiamente (la nave è ancora là tutta intera e pressoché integra) ad un pesante fenomeno di compressione e schiacciamento dovuto al suo stesso peso sia nel momento del suo affondamento inclinazione e appoggio sugli scogli che nel corso di più di un anno e mezzo in quella posizione scomoda soggetta alle sollecitazioni meteomarine oltre alla aggressione chimico-fisica di un ambiente ostile non si vede perché non debba resistere altrettanto bene ad una sollecitazione inversa tesa a raddrizzarla nell'ipotesi beninteso che non si sia "incollata" al fondale roccioso.
Certo fino all'ultimo non si deve cessare di migliorare e perfezionare il sistema di tiro e rotazione anche ricorrendo (perchè no?), se ritenuto prudenzialmente utile, a qualcuna di quelle "Parapie Tapioche" così tanto sbeffeggiate dalla presuntuosa supponenza tutta "stelle e strisce" di Alberto Marchesi.
Saluti.
[quote name="Alberto Marchesi"]Ho solo dato una mano a chi non trovava video sull'argomento.
Per me i lavori sono fatti al meglio delle nostre possibilità attuali, pongo la massima fiducia nei tecnici impegnati e mi fanno veramente sbellicare dalle risate i vari tuttologhi che adesso pensano di radrizzare una nave con le loro Parapie Tapioche.
E' facile stare in poltrona e dare consigli agli altri!!![/quote]
Abitualmente detesto la poltrona se non per lo stretto necessario ed indispensabile. Se vuole la vengo a trovare in loco così le risate può darsi le faccia io alla sua salute eh!
Saluti :P
[quote name="Attilio Regolo"]Per Giovanni Ciriani.
Fu stimato a suo tempo in altro post di Giglionews in circa 10.000 tonnellate al netto di eventuali ulteriori sforzi locali di disincaglio la forza statica di tiro iniziale da esercitare sulla fiancata destra sommersa dello scafo per distaccare lo stesso dal fondale su cui è appoggiato.
Ma il problema vero è come arrivare ad esercitare in modo efficace questa forza distribuita agendo però sulla fiancata sinistra emersa della nave trasmettendola quindi su quella destra.
Perché una variabile fondamentale di progetto che assai difficilmente può essere stimata con la necessaria precisione è proprio la capacità residua della struttura navale compresa tra la fiancata sinistra e destra di trasmettere simili sforzi dopo il logoramento meccanico e chimico fisico dovuto al prolungato stazionamento in quella anomala posizione e in quelle condizioni ambientali.
Saluti.[/quote]
E qui che casca l'asino caro attilio, come fare in modo che ciò che tira a sinistra tiri a se ciò che è a destra senza che la sinistra si separi dalla destra!!! Sembra quasi l' enigma parlamentare delle larghe intese.
Dubbio atroce assale il tiro alla fune.
:P
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]... mi sembra di aver colto un generale decadimento della qualità dei commenti stessi che stanno scivolando sul battibecco sterile ed inutile...[/quote]
Concordo.
Mi interessava sapere se Ermanno Mancini, Attilio Regolo o altri hanno stime approssimative della forza statica iniziale per raddrizzare la nave (senza tenere conto di eventuali interazioni di strappo o disincaglio dalla roccia).[/quote]
ve ne sono di abbonanti, rese note, qualcosa si trova qui : VISUALIZZA STUDIO MODELLAZIONE STATICA , altrimenti chieda alla redazione di inviarle tutto ciò che è stato pubblicato sull'argomento.
saluti :-*
Per Giovanni Ciriani.
Fu stimato a suo tempo in altro post di Giglionews in circa 10.000 tonnellate al netto di eventuali ulteriori sforzi locali di disincaglio la forza statica di tiro iniziale da esercitare sulla fiancata destra sommersa dello scafo per distaccare lo stesso dal fondale su cui è appoggiato.
Ma il problema vero è come arrivare ad esercitare in modo efficace questa forza distribuita agendo però sulla fiancata sinistra emersa della nave trasmettendola quindi su quella destra.
Perché una variabile fondamentale di progetto che assai difficilmente può essere stimata con la necessaria precisione è proprio la capacità residua della struttura navale compresa tra la fiancata sinistra e destra di trasmettere simili sforzi dopo il logoramento meccanico e chimico fisico dovuto al prolungato stazionamento in quella anomala posizione e in quelle condizioni ambientali.
Saluti.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Attilio Regolo"]
Compresa l'ipotesi di ricorrere a sistemi integrativi aggiuntivi come quelli ad esempio prospettati da Franco Pepe e anche da te Pietro: cioè contenitori pneumatici di sostegno e spinta sulla parte destra sommersa dello scafo ad aiutare il già progettato tiro da effettuare sulla parte sinistra.
Ma per ora ti saluto con simpatia e stima.[/quote]
ammesso che vogliano integrare la spinta con sistemi pneumatici, penso che potranno valutarlo solo a disincaglio avvenuto... altrimenti adesso cosa gonfiano? il granito? :-D cmq sollevare lo scafo ora che è inclinato di 25° ca. sull'orizzontale... la vedo dura ed utilizzare lo stesso scafo come un'enorme puleggia con il sistema di tiro montato sulle enne torri a dritta è l'unica realtà (ed è quella che dovrebbe evitare la colorita apertura a scatola di tonno della nave).[/quote]
Sicuramente tra la fiancata destra di Concordia e il fondo c'è un ampio spazio libero, questo però è ininfluente: la spinta pneumatica per lo stacco dello scafo dallo scoglio non sarebbe solo quella dovuta alla spinta di galleggiamento dei cuscini ma principalmente quella che gli stessi applicherebbero allo scafo gonfiandosi tra fondo del mare e fiancata della nave.
Per fortuna abbiamo le "faccine" di Ermanno Mancini a dare una mano costruttiva alla soluzione concreta del grande problema.
Tornando al dibattito del forum, capisco che pensare a interventi integrativi extra-progetto quali ad esempio i cuscini pneumatici di aiuto spinta sul lato destro della nave o qualsiasi altro provvedimento ausiliario aggiuntivo allo scopo significa dover impiegare un' altra cospicua fetta di tempo e denaro, ma a me sembra estremamente doveroso prima dell'effettuazione della più critica e rischiosa fra tutte le operazione dell'intero progetto di rimozione e cioè il disincaglio e la prima rotazione fare di tutto e di più per aumentare la probabilità di successo della stessa.
Il rovescio della medaglia sarebbe l'insuccesso totale dell'impresa con un disastroso contraccolpo di immagine per chi ha già speso quasi 400 milioni di dollari e un anno e mezzo di tempo per la sola preparazione preliminare della stessa e una conseguente situazione tragica e irreversibile per l'ambiente e l'economia dell'isola del Giglio.
Saluti.
Beh .... almeno qualcuno si è deciso a giustificare le posizioni prese ed i commenti riportati nel Blog o Forum che sia (mi riferisco a Marchesi), lavorare presso la T/M al caso Concordia in fondo, non è peccato ....basta solo dirlo !!!
[quote name="Ermanno Mancini"]... mi sembra di aver colto un generale decadimento della qualità dei commenti stessi che stanno scivolando sul battibecco sterile ed inutile...[/quote]
Concordo.
Mi interessava sapere se Ermanno Mancini, Attilio Regolo o altri hanno stime approssimative della forza statica iniziale per raddrizzare la nave (senza tenere conto di eventuali interazioni di strappo o disincaglio dalla roccia).
:D :lol: :-) ;-) 8) :-| :-* :sad: :cry: :o :zzz :roll: :P
[quote name="Alberto Marchesi"]Ho solo dato una mano a chi non trovava video sull'argomento.
Per me i lavori sono[u] fatti al meglio delle nostre possibilità attuali[/u], pongo la massima fiducia nei tecnici impegnati e mi fanno veramente sbellicare dalle risate i vari tuttologhi che adesso pensano di radrizzare una nave con le loro Parapie Tapioche.
E' facile stare in poltrona e dare consigli agli altri!!![/quote]
Non ho capito il "le nostre possibilità", ma per caso lei lavora nei pressi del morto?
Saluti :P
stavo leggendo qua e la i vari interventi e mi sembra di aver colto un generale decadimento della qualità dei commenti stessi che stanno scivolando sul battibecco sterile ed inutile.
Più che pensare e scrivere ragionamenti seri e sensati si sparla a destra e a sinistra di questioni del tutto marginali e prive di contenuti.
Qualcuno è partito da " quanto è scesa la prua della nave" siamo arrivati ai proverbi popolari che, per quanto fondati da secoli di esperienza, nulla hanno a che fare con questa annosa e triste vicenda.
Signori un passo indietro credo faccia bene alla salute.
saluti :P
[quote name="Daniela Robasto"]... utilizzare lo stesso scafo come un'enorme puleggia ... dovrebbe evitare la colorita apertura a scatola di tonno della nave.[/quote]
Mi sfugge perché non ho frequentato assiduamente questo forum*. Ma c'erano dei dubbi su come funzionasse il parbuckling, o c'erano delle idee alternative che rischierebbero di aprire la nave in due?
Nota*:
ripeto non e' un blog, per tutti quelli che continuano a scrivere di aver letto il blog di questo o quell'altro interlocutore.
Mah, Sig.a Robasto.
Tra il ponte "0" e il "13" un po' di spazio ad occhio e croce sembrerebbe esserci per qualche sistema di spinta pneumatico integrativo ausiliario.
E perché non scomodare a questo punto un altro popolare proverbio o motto dai trascorsi centenari assai in voga qui in Maremma: "meglio aver paura che buscarne!".
E poi, sono veramente soddisfatto che un tuttologo come me e per di più incompetente e comodamente seduto in una poltrona possa suscitare con il comodo e banale battere sui tasti di un computer l'ilarità scompisciata risollevandone lo spirito fortemente depresso di una persona iperdotta immersa giorno e notte a lavorare nei fondali della Concordia come il Sig. Alberto Marchesi.
Saluti.
Ho solo dato una mano a chi non trovava video sull'argomento.
Per me i lavori sono fatti al meglio delle nostre possibilità attuali, pongo la massima fiducia nei tecnici impegnati e mi fanno veramente sbellicare dalle risate i vari tuttologhi che adesso pensano di radrizzare una nave con le loro Parapie Tapioche.
E' facile stare in poltrona e dare consigli agli altri!!!
[quote name="Pietro Rinaldi"]... a Ciriani e Marchesi che rimandano a video subacquei nel sito parbuckling.it , chiedo cosa ci trovano di interessante ...[/quote]
Ho fatto solamente presente a Rinaldi, che trovava solamente il video di 5 sec, che ce n'era un altro di 1 min 8 sec, nella sezione multimedia equipment [url]http://theparbucklingproject.com/multimedia_detail.php?eid=UEQCEwdeA2wENg%3D%3D&cat=strumentazioni&type=video
[/url].
[quote name="Attilio Regolo"]I proverbi ... sono utili ... per prendere decisioni future.[/quote]Direi di no, perché se uno si affidasse ad un proverbio opposto dovrebbe allora prendere una decisione opposta. Sono invece pienamente d'accordo che siano utili per illustrare un concetto, e per convincere le persone: questo e' provato da ricerca abbastanza recente*.
Nota*:
Kahneman, Daniel. 2011. Thinking, Fast and Slow. New York: Farrar, Straus and Giroux. Kahneman e' uno psicologo di fama mondiale, ed ha vinto il Nobel nel 2002 per alcune delle idee riassunte in questo libro.
[quote name="Attilio Regolo"]
Compresa l'ipotesi di ricorrere a sistemi integrativi aggiuntivi come quelli ad esempio prospettati da Franco Pepe e anche da te Pietro: cioè contenitori pneumatici di sostegno e spinta sulla parte destra sommersa dello scafo ad aiutare il già progettato tiro da effettuare sulla parte sinistra.
Ma per ora ti saluto con simpatia e stima.[/quote]
ammesso che vogliano integrare la spinta con sistemi pneumatici, penso che potranno valutarlo solo a disincaglio avvenuto... altrimenti adesso cosa gonfiano? il granito? :-D cmq sollevare lo scafo ora che è inclinato di 25° ca. sull'orizzontale... la vedo dura ed utilizzare lo stesso scafo come un'enorme puleggia con il sistema di tiro montato sulle enne torri a dritta è l'unica realtà (ed è quella che dovrebbe evitare la colorita apertura a scatola di tonno della nave).
Caro Pietro Rinaldi.
E' ormai oltre un anno che ci conosciamo anche se esclusivamente tramite i post di Giglionews.
Ricordo bene quando rivolgevi le tue impetuose e anche velenose invettive nei confronti di miei commenti e del mio storico presunto nick-name in particolare nei primi tempi delle nostre dispute.
Ma non me la sono mai presa più di tanto perché riconoscevo in te sincerità e intelligenza.
E mi sento pertanto onorato delle tue più recenti ripetute più o meno esplicite lodi a proposito della mia predisposizione al bloggeraggio su questo specialissimo giornale on-line e anche sulla presunta veste di agente segreto T/M che mi attribuisci da sempre.
Magari lo fossi, vorrebbe dire soldi a palate e invece appartengo più modestamente alla categoria di quelli che devono fare attenzione per arrivare dignitosamente a fine mese.
Sul fatto che in qualche modo come più volte da te paventato e rimproverato sto cercando di spingere nel mio piccolo per uno slittamento della fase cruciale del raddrizzamento con quel che ne consegue debbo dire che la tua impressione è giusta e motivata.
D'altra parte lo sto esprimendo con sempre maggior convinzione e chiarezza.
La necessità di chiudere al più presto la vicenda Concordia da parte di Costa-Fincantieri per una questione di immagine e di risorse finanziarie ormai al lumicino con l'ipotesi Porto di Palermo e successivo smaltimento definitivo in Turchia sta tramutandosi in un gioco rischioso.
Perché secondo me non si è ancora fatto tutto quanto necessario per rendere il più altamente probabile possibile l'esito positivo finale dell'impresa.
Compresa l'ipotesi di ricorrere a sistemi integrativi aggiuntivi come quelli ad esempio prospettati da Franco Pepe e anche da te Pietro: cioè contenitori pneumatici di sostegno e spinta sulla parte destra sommersa dello scafo ad aiutare il già progettato tiro da effettuare sulla parte sinistra.
Ma per ora ti saluto con simpatia e stima.
Ma cosa mi dice Ciriani.
I proverbi sono il consolidato di esperienze millenarie o per lo meno secolari e sono utili come guida ammonimento proprio per prendere decisioni future.
E comunque, tornando ad una interpretazione più tecnico-scientifica , nel caso Concordia si tratta di stabilire con ragionevole grado di certezza la probabilità di successo dell'impresa di raddrizzamento e rimozione.
Ebbene, sempre sul piano di sensazioni da incompetente non addetto ai lavori, ho l'impressione che lo stesso staff di T/M non sia ancora tanto convinto dell'effettivo valore di questa probabilità di successo che nel rispetto del Giglio della Provincia di Grosseto e della Regione Toscana, più direttamente offese dall'incredibile vicenda del naufragio Concordia, dovrebbe essere certificata da apposita Commissione Tecnica di Osservazione e Stima per lo meno al livello del 90% mentre sono intimamente convinto che dietro le quinte del progetto tale valore attualmente venga stimato appena attorno al 50%.
Ma lo ripeto sono solo sensazioni di un osservatore incompetente non addetto ai lavori.
saluti.
All’Illustre Regolo, che minimizza definendosi “osservatore”, il contenuto delle sue centinaia di commenti talvolta pervicaci e per lo più stimolanti “da esperto blogger oltrechè agente segreto della T/M”, postati su queste discussioni aperte da Giglionews,__ vorrei ricordare riferendomi ai trascorsi interventi sui vari Blog, che “qualcuno”, nel preoccuparsi di eventuali criticità che potessero presentarsi nella fase cruciale di raddrizzamento (precisamente lo “stacco”), si chiedeva perché la T/M non avesse preso in considerazione la opportunità di “aiutare” la spinta o il tiro sulla fiancata destra della Concordia con attrezzature gonfiabili.__Osservo inoltre che al momento, lo stesso Prof. insiste (ovviamente nella veste di agente segreto) nell’esorcizzare e/o giustificare “l’ingiustificabile” ovvero l’allungamento dei tempi del parbuckling._ A Ciriani e Marchesi che rimandano a video subacquei nel sito parbuckling.it , chiedo cosa ci trovano di interessante in relazione alla conoscenza dello stato attuale dei fondali sotto la Concordia.
[quote name="Attilio Regolo"]Ritengo assai più importante invece, ... lo svuotamento dall'acqua di tutte le possibili sacche ancora stagne raggiungibili per poter usufruire di qualche porzione di spinta idrostatica in ... Mai dimenticare i proverbi popolari ...[/quote]
Non so se sia possibile, ma dipende comunque da dove si trovino le porzioni stagne perché sicuramente ci sono zone che contribuirebbero all'effetto opposto al raddrizzamento.
Per quanto riguarda i proverbi, sono utili per comunicare un concetto a decisione già presa, ma non per prendere una decisione. Se ne potrebbero trovare di altri propendenti per la decisione opposta.
[quote name="Pietro Rinaldi"].. confermo i 5 sec fissati sul grout bag...[/quote]
C'e anche un'altra serie di video a [url]http://theparbucklingproject.com/multimedia.php?cat=strumentazioni[/url].
Grazie Marchesi, sono andato a guardare gli altri e tre video che menzioni (del primo confermo i 5 sec fissati sul grout bag): il primo “underwater operations” scorre il cursore e rimane fisso un singolo fotogramma, il secondo retaining points (del 24-10-2012), scorrono solo delle foto se cliccate (non si vede un granchè); il terzo anchor block drilling (del 28-09-2012) durata 1,53 sec, si aggiornano automaticamente secondo dopo secondo i fotogrammi ……e comunque non mostra niente di interessante nell’insieme._ Ne deriva che, o ho un computer obsoleto o c’è qualche problema di comunicazione ??? E perché non ci sono riprese video subacquee aggiornate come le foto che a centinaia sono pubblicate del cantiere fuori dall’acqua ?
E comunque, sempre parlando non da competente addetto ai lavori ma da semplice osservatore esterno, mi sembra opportuno insistere sulla necessità di non avere eccessiva fretta in questa delicatissima fase dei lavori magari per anticipare i tempi promessi nell'ansia di contribuire alla spettacolarizzazione dell'evento.
Ritengo assai più importante invece, a costo di impiegare qualche altra settimana o mese di tempo in più, continuare a perseverare nella ricerca meticolosa e approfondita tesa ad agevolare l'operazione di primo distacco e raddrizzamento come quello del perfezionamento del grande cuscino cementizio subacqueo di rotolamento sotto il ginocchio destro dello scafo o quello dello svuotamento dall'acqua di tutte le possibili sacche ancora stagne raggiungibili per poter usufruire di qualche porzione di spinta idrostatica in più al momento dell'applicazione del grande sforzo iniziale.
Tutti provvedimenti quelli suddetti che certo non potranno riuscire a ridurre di migliaia di tonnellate lo sforzo iniziale necessario, ma se anche riuscissero a ridurlo di qualche centinaia o addirittura di solo qualche decina di tonnellate sarebbero comunque apprezzabili.
Mai dimenticare i proverbi popolari a questo proposito come quello che recita "per un punto Martin perse la cappa".
Saluti.
E proprio qui sta il punto, Maurizio. Per rendere alta la probabilità di successo dell'operazione disincaglio-primo raddrizzamento della Concordia a costi ancora accettabili e comunque nei limiti delle risorse a disposizione è assolutamente necessario aver determinato con la massima precisione possibile la distribuzione dei baricentri e metacentri lungo lo scafo, i provvedimenti tesi ad agevolare la rotazione e il tipo e localizzazione dei conseguenti sforzi minimi da applicare.
Ma altrettanto importante è aver determinato la resistenza residua delle strutture della nave preposte a sostenere e trasmettere gli sforzi applicati dopo oltre un anno e mezzo di permanenza della stessa in quella posizione e situazione ambientale del tutto eccezionali.
Saluti.
Io non so se i motori siano fuori dal loro naturale alloggiamento . Fatto sta che TM ha avuto grandi problemi a stabilire il baricentro del relitto. Da qui tutta una serie di problemi con inevitabili ritardi. Anche io sono nella condizione di non rpoter svelare la fonte delle mie affermazioni. Quello che accade in cantiere ė gelosamente custodito, ma le altre compagnie di salvage certo non dormono. Capito mi hai ?
Non è possibile che i motori escano dai supporti perché sono saldamente imbullonati sulla struttura che fa da base alla sala macchine. Il tutto saldamente rinforzato, come da certificazione degli enti di classifica.
Le navi sono vive, e sono pensate per essere elastiche sotto le peggiori forze esterne.
Concordia avrà subito sicuramente dei danni, ma le lesioni subite permetteranno sicuramente ai tecnici di lavorare, a meno che qualche splendido politico non faccia qualche cavolata....
[quote name="Pietro Rinaldi"]... c'è la ripresa subacquea di 5 sec. di un materasso (o grout-bag)...[/quote]
Nel sito theParbucklingProject.com c'e' un video dei sacchi di 1 min e 8 sec. Mentre nella relazione in inglese datata 15 luglio non vedo alcun video.
[quote name="Attilio Regolo"]... una variazione del 3% dei parametri di progetto non sono da trascurare...[/quote]
Se, come dice Mancini, i motori sono fuori dai supporti, come l'ha saputo lui lo saprà anche in cantiere il gruppo che ha calcolato gli sforzi da distribuire sui vari martinetti e tiranti. Quindi penso che questo ipotetico 3% sia un dato di progetto piuttosto che una variazione.
I filmati, oltre a quello citato da Rinaldi, sono 4 e visibili al seguente link:
http://www.theparbucklingproject.com/multimedia.php?cat=progetto
Ho notato solo ora la nuova webcam "traghetto" che ci consente una visione chiara e totale del cantiere.
Un speciale ringraziamento a GiglioNews.
Se il video a cui fa riferimento Marchesi è quello pubblicato con data 15 luglio scorso, nel quale c'è la ripresa subacquea di 5 sec. di un materasso (o grout-bag)visto dall'alto, credo che la sua indicazione di andare a vedere sul sito theparbukling, sia da intendere come uno scherzo ....riuscito male !!
Ve bè, facciamo così,almeno sono tutti contenti e non ne parliamo più:
la nave è sana come un pesce,niente lesioni di nessun genere, niente danni da granito, niente motori fuori dai supporti, niente prua che sale e/o scende, niente ruggine, niente acqua confinata, niente falla, come fosse appena uscita dal cantiere.
Ok ,che si proceda al meglio.
Saluti e buone vacanze gente. :P
L'1% della stazza corrisponde a circa il 3% del peso vero a secco e in ingegneria una variazione del 3% dei parametri di progetto non sono da trascurare a cuor leggero, specialmente nella specifica criticissima operazione d'ingegneria relativa al disincaglio-primo raddrizzamento della nave Concordia al Giglio.
[quote name="Attilio Regolo"]Se è vero come dice Mancini che i motori della Concordia si sono staccati dal loro basamento e sono rotolati nel fondo dello scafo a dritta potrebbe essere ancora più problematica del previsto la fase del primo raddrizzamento-disincaglio.
Mah!
Io penso che da parte di T/M è meglio studiarla ancora più nel dettaglio la situazione, senza eccessiva fretta di agire, altrimenti si rischia di compromettere l'intera operazione di rimozione.
Saluti.[/quote]
perchè si sarebbero dovuti sganciare dai loro supporti e rotolare a dritta non lo so, ma fossero tutti i motori questi non superano l'1% della stazza della nave.
[quote name="Giovanni Ciriani"]Forse qualcuno l'aveva già segnalato, ma nella pagina principale del sito theParbucklingProject.com c'è un riassunto sull'andamento dell'operazione da parte del Salvage Master Nick Sloane. E' datato 15 luglio, ma non l'avevo ancora notato. Alcuni dati sono interessanti perché preannunciano tempi di completamento che non sivedono ancora nella Gantt chart settimanale.[/quote]
a parte che il gantt settimanale lo scansionano sempre peggio e l'ultimo pubblicato è illeggibile... notavo però che ci sarà a breve l'operazione dello svuotamento dell'acqua confinata all'interno della Concordia previo parere positivo delle Autorità in cisterne. Ma quale acqua confinata intendono? (quella che hanno saturato i serbatoi dopo lo svuotamento? quella presente nelle compartimentazioni stagne non interessate dallo squarcio? o quale?)
All'inizio leggevo i commenti come provenienti da informazioni attendibili.
Poi ho visto la qualità di certi commenti.
Adesso leggo e sono scettico.
Per me le uniche informazioni valide sono quelle della relazione settimanale e quelle del sito ufficiale creato per informare sui lavori.
Qualcuno diceva che non ci sono video subacquei, ma anche questo non è vero. Su http://www.theparbucklingproject.com/ ci sono anche quelli.
A me bastano quelle informazioni, per il resto aria fritta, a prescindere dal fatto che ci siano altri 1000 progetti sulla carta!!!
Con la nuova bellissima webcam installata presso l'Hotel Saraceno tra poco più di un mese si potranno vedere le spettacolari immagini del Parbuckling!
Speriamo solo che il server di Giglio News non vada in tilt in quei giorni!
Se è vero come dice Mancini che i motori della Concordia si sono staccati dal loro basamento e sono rotolati nel fondo dello scafo a dritta potrebbe essere ancora più problematica del previsto la fase del primo raddrizzamento-disincaglio.
Mah!
Io penso che da parte di T/M è meglio studiarla ancora più nel dettaglio la situazione, senza eccessiva fretta di agire, altrimenti si rischia di compromettere l'intera operazione di rimozione.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]...siamo tutti secondo lei più o meno degli incompetenti su questo blog...[/quote]
Non e' quello che avevo detto, che cito: "alcuni mettano in dubbio la competenza T/M, senza averne di propria". La mancanza di competenza e' riferita ai casi in cui si mette in dubbio quella di un consorzio che presumibilmente ha specialisti in svariate discipline, e che hanno a disposizione dati che noi non abbiamo.
(giusto per usare il vocabolario adatto, questo non e' un blog ma un forum)
[quote name="Alberto Marchesi"]Qualcuno diceva anche che non sarebbero riusciti a fare i fori nel granito....
Oppure che i motori della nave sono rotolati tutti sul fianco dritto...
Son state dette tante cose interessanti, ma anche tante cavolate!!!
Coraggio che siamo a buon punto![/quote]
Tutto si fa, bisogna anche vedere con quali costi e con quali tempi,se permette e se ben ricorda per fare quei fori c'è voluto molto tempo e una miriade di accorgimenti per risolvere il problema dei graniti fratturati (water glass) e un paio, forse più, di teste di perforazione fracassate.
Eppure i motori sono staccati dai basamenti e scarrocciati a dritta, altrimenti non si parlerebbe di scafo raddrizzato con 4/5 di sbandamento a dritta,e se sbanda un motivo ci sarà da qualche parte no?
Purtroppo la memoria umana è solita "dimenticare".
Saluti signore :P
Ma perché ,prima di dar fiato alle trombe,non vi andate a leggere i milioni di parole scritte sull'argomento tratti da documenti ufficiali, dichiarazioni ufficiali e da infiniti ragionamenti tutt'altro che peregrini scritti sui vari blog riguardanti la vicenda?
Le superfici di contatto e le relative profondità di penetrazione sono "stra-note" al mondo, nessuna ha inventato nulla o supposto nulla al di là di ogni ragionevole dubbio.
Purtroppo, e me duole, non è possibile riportare le fonti,ma sono veramente più che note negli ambienti cantieristici.
Epperbacco!
Saluti :-*
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"] ... Sa esattamente quali sono le condizioni delle scafo, a quali e quante sollecitazioni è, e sarà poi sottoposto al momento delle rotazione? Credo di no,ma qualcuno potrebbe saperle![/quote]
Non so quali siano le condizioni dello scafo, e non dubito ci siano persone che lo sappiano. Se pero' in un commento, come al #68 c'è scritto che la "nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia", e alla richiesta di fonti attendibili, non c'è risposta, non posso che dedurre che fosse una semplice supposizione passata come dato di fatto.[/quote]
:D :lol: :-) ;-) 8) :-* :P
[quote name="Alberto Marchesi"]Qualcuno diceva anche che non sarebbero riusciti a fare i fori nel granito....
Oppure che i motori della nave sono rotolati tutti sul fianco dritto...
Son state dette tante cose interessanti, ma anche tante cavolate!!!
Coraggio che siamo a buon punto![/quote]
:lol: :-) 8) :-* :P
Forse qualcuno l'aveva già segnalato, ma nella pagina principale del sito theParbucklingProject.com c'è un riassunto sull'andamento dell'operazione da parte del Salvage Master Nick Sloane. E' datato 15 luglio, ma non l'avevo ancora notato. Alcuni dati sono interessanti perché preannunciano tempi di completamento che non sivedono ancora nella Gantt chart settimanale.
Ma insomma, sig. Ciriani, passi che siamo tutti secondo lei più o meno degli incompetenti su questo blog, ma mentre battiamo i tasti del tablet sotto il sole di agosto proviamo almeno a non cascare nel ridicolo.
Il commento #68 cui lei fa cenno riporta un'intera espressione erroneamente fuori dalla finestra azzurra di "citazione" di un altro precedente commento relativa appunto alla presumibile (e non come dato di fatto) "compenetrazione degli scogli per decine di metri" nella fiancata di dritta della nave.
Ma, santo iddio, non ci vuole chissà quale competenza per capire che tale ipotesi presumibile intendeva riferirsi non alla penetrazione per qualche decina di metri in profondità nella fiancata della nave essendo questa larga appunto solo qualche decina di metri ma intendeva invece riferirsi ad una penetrazione della profondità di qualche metro distribuita lungo qualche decina di mt della fiancata proprio in corrispondenza dei due speroni di appoggio.
Ipotesi questa del tutto plausibile.
Saluti.
Qualcuno diceva anche che non sarebbero riusciti a fare i fori nel granito....
Oppure che i motori della nave sono rotolati tutti sul fianco dritto...
Son state dette tante cose interessanti, ma anche tante cavolate!!!
Coraggio che siamo a buon punto!
[quote name="Ermanno Mancini"]
Sig. ciriani leggo questo blog e scrivo anche due righe di tanto in quanto,così tanto per passar tempo. Una domanda: ma sa esattamente quali siano le competenze di ciascuno di noi, quando lei scrive, anche con un fare offensivo se permette,circa la mancanza di dati e riscontri oggettivi? Lei forse non ne ha, ma qualcuno potrebbe averli, non crede? Sa esattamente quali sono le condizioni delle scafo, a quali e quante sollecitazioni è, e sarà poi sottoposto al momento delle rotazione? Credo di no,ma qualcuno potrebbe saperle!
Saluti signore :P[/quote]
Di sicuro nessuno che scrive su questo blog conosce le condizioni attuali dello scafo...
[quote name="Ermanno Mancini"] ... Sa esattamente quali sono le condizioni delle scafo, a quali e quante sollecitazioni è, e sarà poi sottoposto al momento delle rotazione? Credo di no,ma qualcuno potrebbe saperle![/quote]
Non so quali siano le condizioni dello scafo, e non dubito ci siano persone che lo sappiano. Se pero' in un commento, come al #68 c'è scritto che la "nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia", e alla richiesta di fonti attendibili, non c'è risposta, non posso che dedurre che fosse una semplice supposizione passata come dato di fatto.
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Attilio Regolo"]... lei, che si ritiene evidentemente assai competente ...[/quote]
Non mi ritengo competente. Ripeto che, per fare dichiarazioni su vicende di qualunque tipo occorre avere in mano fatti, e non aneddoti che lasciano il tempo che trovano. Se poi c'è alta complessità come in questo caso, occorre avere anche mezzi di valutazione adatti. Non penso che in questo forum li abbiamo. Quindi affermazioni su come la nave si aprirebbe come un libro al momento del parbuckling, o sull'imbozzamento inverosimile, dovrebbero essere sempre presentate o come un'opinione personale, e non come un dato di fatto. .....Ma possiamo fare uno sforzo negli interessi del Giglio.
.....frantumata, ma su dati di progetto della nave, e provini o dati di test sul metallo usato. Titan e' una azienda con enorme esperienza e di livello mondiale. Non penso metta a repentaglio la propria reputazione correndo dei rischi scellerati.
E' vero che i disastri avvengono anche con grosse multinazionali (si veda il disastro BP Deepwater Horizon nel golfo del Messico nel 2010, causato da scorciatoie prese per aggirare il sistema qualita'). ....
[/quote]
Sig. ciriani leggo questo blog e scrivo anche due righe di tanto in quanto,così tanto per passar tempo. Una domanda: ma sa esattamente quali siano le competenze di ciascuno di noi, quando lei scrive, anche con un fare offensivo se permette,circa la mancanza di dati e riscontri oggettivi? Lei forse non ne ha, ma qualcuno potrebbe averli, non crede? Sa esattamente quali sono le condizioni delle scafo, a quali e quante sollecitazioni è, e sarà poi sottoposto al momento delle rotazione? Credo di no,ma qualcuno potrebbe saperle!
Saluti signore :P
Mai inteso riportare dati di fatto d'altra parte non nella mia disponibilità da parte mia nei blog-forum di Giglionews sulla vicenda Concordia-T/M, Sig.Ciriani, ma solo libere opinioni dubbi sensazioni.
A riportare i dati di fatto vi sono documenti ufficiali appositi quali ad esempio le relazioni settimanali della T/M sull'avanzamento lavori nel cantiere Concordia.
Le opinioni i dubbi le sensazioni sono invece nella più o meno disponibilità a produrle da parte di ciascuno di noi e nella libera volontà dei responsabili di questo giornale on-line nel pubblicarle e non dovrebbero essere invece censurate come vorrebbe fare lei, Sig. Ciriani, specialmente quando non collimano con le sue.
Saluti e buona Domenica.
[quote name="Attilio Regolo"]... lei, che si ritiene evidentemente assai competente ...[/quote]
Non mi ritengo competente. Ripeto che, per fare dichiarazioni su vicende di qualunque tipo occorre avere in mano fatti, e non aneddoti che lasciano il tempo che trovano. Se poi c'è alta complessità come in questo caso, occorre avere anche mezzi di valutazione adatti. Non penso che in questo forum li abbiamo. Quindi affermazioni su come la nave si aprirebbe come un libro al momento del parbuckling, o sull'imbozzamento inverosimile, dovrebbero essere sempre presentate o come un'opinione personale, e non come un dato di fatto. Altrimenti rischiamo di diffondere notizie tendenziose. E' vero che e' difficile mantenere informazioni con standard giornalistici in un forum, verificando tutte le sorgenti di notizie. Ma possiamo fare uno sforzo negli interessi del Giglio.
Fattori imponderabili esistono sempre, si veda ad esempio lo slittamento dello sponson P13 (come ha corretto la d.ssa Robasto che evidentemente si e' documentata). Ma da li ad implicare che l'imponderabilita e' tale che ci sono rischi che la nave si apra a pezzi, c'e una grossa differenza. Affermazioni del genere, presentate come fossero dati di fatto, dovrebbero essere accompagnate indicando fonti attendibili, e da fatti un po' piu solidi. Non penso che il personale tecnico T/M si sia basato su una bottiglia che non si e' frantumata, ma su dati di progetto della nave, e provini o dati di test sul metallo usato. Titan e' una azienda con enorme esperienza e di livello mondiale. Non penso metta a repentaglio la propria reputazione correndo dei rischi scellerati.
E' vero che i disastri avvengono anche con grosse multinazionali (si veda il disastro BP Deepwater Horizon nel golfo del Messico nel 2010, causato da scorciatoie prese per aggirare il sistema qualita'). Ma dobbiamo anche noi comportarci responsabilmente nelle dichiarazioni che facciamo in un forum.
Volete un consiglio......finitela qua parole...parole...parole...la nave verrà raddrizzata portata via punto e basta. La preoccuopazione per quanto mi riguarda potrebbe essere il comportamento con lo scirocco a nave dritta.....e con il grecale forte!!!!!! L imboccatura potrebbe essere interessata da l onda di risacca che batterà sui cassoni dritti per cui potrebb risultare MOLTO pericoloso entrare.....SPERO SOLO DI SBAGLIAMI.....SPERO!! Ma ho i miei dubbi!
mi sembra che ci si stia sempre più convincendo che il sistema di " massima distribuzione degli sforzi" stia prendendo piede anche su alcuni irriducibile della forza bruta, del poderoso acciaio,dei martinetti e delle catene da 2 tonn/metro!
Ma dai,forse che forse qualche "imbecillotto" di provincia avesse per caso azzeccato due conti due?
Saluti :-)
Ora o mai più!
http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/alessandro-camilli-opinioni/costa-concordia-disastro-bis-settembre-nave-1636422/
PS Bravo Attilio, apprezzo i tuoi ultimi commenti ;-)
Credo che i primi ad avere dubbi sul recupero siano proprio i tecnici di T/M; mai nessuno aveva recuperato uno scafo di simili dimensioni in condizioni ambientali tanto difficili. Ben diverso raddrizzare la sia pur imponente Oklahoma a Pearl Harbour o, praticamente negli stessi giorni la smisurata Normandie a New York, entrambe le unità erano in porti dal fondo livellato e si è potuto lavorare senza vincoli di carattere ecologico, buttando via soldi per contare le balene che passano.
Questo è un caso unico e T/M ha accettato una ben pagata sfida da cui può uscire come la più grande azienda mondiale nel campo dei recuperi navali, se però qualcosa va storto le azioni di questa soc. sarebbero carta straccia, questo può certamente bastare a togliere il sonno a qualsiasi tecnico.
Personalmente non dubito dell'operato di T/M, ritengo solo che il metodo usato sia antiquato e pur senza alcuna competenza ho immaginato un metodo diverso, meno costo e più sbrigativo. Non sono l'unico ad aver fatto proposte del genere e finora nessuno di T/M ha detto se e perché le proposte emerse nel forum di Giglionews non avrebbero funzionato.
Speriamo davvero che Concordia possa essere presto raddrizzata così da valutare i danni sulla fiancata (e tutto il resto), io persevero a credere fermamente che sarà una sorpresa scoprire che Concordia è messa meno peggio di quanto TUTTI pensano.
Saluti fiduciosi
E sempre parlando da incompetente, Sig. Ciriani, mi spieghi lei, che si ritiene evidentemente assai competente, come si può ragionevolmente pensare che un fasciame metallico come quello della Concordia, che non è riuscito a rompere la famosa bottiglia di vetro del primo varo, e che si è fatto imbozzare all'inverosimile dagli speroni di roccia subacquea di appoggio durante l'incaglio, e che quindi manifesta una duttilità e tenerezza spiccate, come si può ragionevolmente pensare dicevo senza avere il minimo dubbio che tale lamiera possa riuscire a sostenere e trasmettere quegli enormi sforzi da centinaia e migliaia di tonnellate concentrati in aree estremamente ristrette destinati a tentare di sollevarla dal suo letto di morte?
Mi scusi Sig. Ciriani, ma Lei che nell'esprimere dubbi di incompetenza nei confronti degli altri evidentemente ha un'alta considerazione della sua personale competenza, non ritiene che nell'operazione T/M-Concordia, se pure condotta da fior di tecnici, allignino tuttora elementi di notevole incertezza dovuti alla unicità della dimensione e complessità dell'intervento di salvage in atto, un intervento reso ulteriormente gravoso dalla assai probabile mancanza di sufficienti dati sulla capacità di resistenza residua delle strutture del relitto che dovranno poi subire gli ingenti sforzi operativi di progetto nella fase cruciale del primo disincaglio e raddrizzamento?
[quote name="Attilio Regolo"]...nessuno mette in dubbio la competenza tecnica dello staff T/M...[/quote]
Io ho avuto l'impressione contraria, e cioè che alcuni mettano in dubbio la competenza T/M, senza averne di propria.
Gent. Sig. Ciriani, nessuno mette in dubbio la competenza tecnica dello staff T/M.
Il fatto è che tale staff si trova ad affrontare un caso unico al mondo e nella storia del salvage marittimo: quello cioè di risollevare tutta intera e tutta insieme una nave affondata incagliata e fortemente reclinata lunga quasi 300 mt alta quasi 50 mt larga quasi 40 mt e del peso a secco di oltre 50.000 tonnellate come nel caso Concordia al Giglio.
E' naturale e giustificabile pertanto che sia pure sorretti da una sorta di ammirazione e stupore per tanto coraggio e impegno dimostrati per simile impresa noi osservatori esterni non possiamo esimerci dall'esprimere anche profonda preoccupazione per l'esito finale della stessa.
Perché come già detto puoi fare tutti i calcoli le simulazioni e le previsioni del mondo ma poi devi fare i conti con la dura nuda concreta materialità e imprevedibilità della realtà qual è e non di quella che ti immagini o che ti si presenta davanti.
E lo ripeto ancora: di fronte all'impossibilità di riprodurre al contrario e all'indietro come se si riavvolgesse un nastro il complesso fenomeno fisico-tecnico che ha determinato la posizione finale della nave si può solo sperare, oltre tutto dopo oltre un anno di stazionamento e logoramento, che il sistema di forze e procedure congegnato dalla T/M in rapporto all'effettiva resistenza residua del relitto e alla situazione effettiva dell'incaglio, possa realmente funzionare.
Saluti.
[quote name="Mauro Baz"]la prua ... poggia su una striscia di roccia...[/quote]
[quote name="Daniela Robasto"]... potrebbe spiegare il perchè i due cassoni di prua verranno applicati a rotazione avvenuta.[/quote]
Forse l'intento e' solo quello di evitare sollecitazioni aggiuntive di flessione e torsione alla struttura.[/quote]
Dal filmato degli istanti quando la nave si adagia sul fondo, il primo punto in cui la nave tocca e' sotto al cassone P13 di poppa; qualcuno inoltre aveva riferito che la prua e' a sbalzo di circa 90 m; ciò colloca il punto da cui parte lo sbalzo sotto il cassone P3. Quindi i cassoni P1, P2, P14 e P15, essendo appena al di fuori dei punti di appoggio aggiungerebbero stress non utili al buon esito dell'operazione.
[quote name="Pietro Rinaldi"]
... San Mamiliano ... (a) Loro si affidano[/quote]
Forse non e' un augurio di buon auspicio. La salma di S.Mamiliano e' stata fatta a pezzi dai vari "fedeli" per conservarne un pezzo.
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Daniela Robasto"]
VISUALIZZA[/quote]
Interessante, dal video si vede che negli ultimi istanti, la nave ruota attorno ad un punto a circa 55 m da poppa (235 da prua). Quindi deve essere questo il primo punto su cui ha toccato il fondale su cui si e' adagiata, e probabilmente e' un punto vicino a uno degli speroni su cui poggia. Forse sono solo protuberanze, e speroni non sono quello che si voleva indicare con l'inglese "spur" in questo caso.
Mi sembra inoltre che i cassoni slittati alla prossima settimana siano due, non uno: il no.4 e il no.13.[/quote]
no è il sito della T/M che non è aggiornato. Solo quando tutte le saldature sono completate il cassone diventa verde. La nave da Genova era arrivata con 3 cassoni ed è ripartita solo più con il 13
[quote]Pietro Rinaldi 2013-08-02 17:27 Il Santi Patroni che pregano i Gigliesi sono San Lorenzo e San Mamiliano.___ So per certo che a Loro si affidano per vedere "chiusa" questa triste vicenda che ha coinvolto l'Isola.[/quote]
Mi meravigli Pietro! Hai dimenticato S. Rocco ...vabbè che si tratta di una frazione del Castello e che probabilmente qualche Gigliese DOC non ci sarà mai sceso ... ma esiste anche il Campese! >:(
[quote name="Daniela Robasto"]
VISUALIZZA[/quote]
Interessante, dal video si vede che negli ultimi istanti, la nave ruota attorno ad un punto a circa 55 m da poppa (235 da prua). Quindi deve essere questo il primo punto su cui ha toccato il fondale su cui si e' adagiata, e probabilmente e' un punto vicino a uno degli speroni su cui poggia. Forse sono solo protuberanze, e speroni non sono quello che si voleva indicare con l'inglese "spur" in questo caso.
Mi sembra inoltre che i cassoni slittati alla prossima settimana siano due, non uno: il no.4 e il no.13.
[quote name="Attilio Regolo"]... Come si può pensare di sostituire con ragionevole grado di sicurezza e efficacia quell' insieme diffuso di forze? ...[/quote]
Mi pare che il sito del parbuckling lo spieghi abbastanza bene. Nelle sue parti essenziali: "durerà alcuni giorni in quanto il movimento dovrà essere molto delicato e soggetto ad un costante controllo".
Non penso che il consorzio T/M sia fatto di sprovveduti, nonostante quello che alcuni commenti in questo forum indichino. Evidentemente calcoli strutturali sono stati fatti, come aveva indicato la d.ssa Robasto in commenti precedenti, con deformazioni e sforzi sviluppati dai martinetti nelle varie fasi. Sicuramente ci sono sforzi calcolati per mantenere gli stress tra le varie sezioni al minimo, e ci saranno anche dei margini massimi previsti per per le differenze ammissibili tra valori calcolati e misurati.
Il Santi Patroni che pregano i Gigliesi sono San Lorenzo e San Mamiliano.___ So per certo che a Loro si affidano per vedere "chiusa" questa triste vicenda che ha coinvolto l'Isola.
E allora gent. Sig Baz , con tutto il rispetto per i cuscini pneumatici di Franco Pepe, ormai non possiamo che affidarci pregando al Santo Patrono del "parbuckling" come suggerito da Daniela Robasto.
[quote name="Franco Pepe"][quote name="Attilio Regolo"]Bene, ora che sembra acclarato che là sotto il lato di dritta possono esservi lacerazioni e deformazioni pericolose per gli sforzi rilevanti durante la fase di primo raddrizzamento ritorniamo al quesito di qualche commento fa.
Come si può pensare di sostituire con ragionevole grado di sicurezza e efficacia quell' insieme diffuso di forze verticali naturali di gravità e di spinta idrostatica che hanno per così dire "accompagnato" dolcemente la nave nel suo tragitto terminale di adagiamento sugli speroni rocciosi di Punta Gabbianara con un sistema di forze artificiali destinato ad attuare l'effetto contrario cioè il sollevamento iniziale ma concentrandole in punti e zone limitate dello scafo e per di più con considerevoli componenti di sforzo orizzontali oltre a quelli necessari in direzione verticale?[/quote]
Il suggerimento dei cuscini pneumatici è sempre valido e attuabile in pochi giorni tra scelta, progettazione, costruzione e messa in opera; il tutto a costi molto contenuti (almeno nel contesto della spesa totale). - Saluti accaldati da Savona.[/quote]
Invece deve esserci stato qualche intoppo perchè di questa settimana si sarebbe dovuto installare anche il cassono n.13, l'ultimo di quelli necessari alla rotazione, invece la nave che già lo trasportava a fatto dietro-front ritornandosene in porto...
[quote name="Mauro Baz"]C'è anche da considerare che la prua è meno stabile, dato che poggia su una striscia di roccia, rispetto alla poppa.[/quote]
questo potrebbe spiegare il perchè i due cassoni di prua verranno applicati a rotazione avvenuta.
C'è anche da considerare che la prua è meno stabile, dato che poggia su una striscia di roccia, rispetto alla poppa.
[quote name="Attilio Regolo"]Bene, ora che sembra acclarato che là sotto il lato di dritta possono esservi lacerazioni e deformazioni pericolose per gli sforzi rilevanti durante la fase di primo raddrizzamento ritorniamo al quesito di qualche commento fa.
Come si può pensare di sostituire con ragionevole grado di sicurezza e efficacia quell' insieme diffuso di forze verticali naturali di gravità e di spinta idrostatica che hanno per così dire "accompagnato" dolcemente la nave nel suo tragitto terminale di adagiamento sugli speroni rocciosi di Punta Gabbianara con un sistema di forze artificiali destinato ad attuare l'effetto contrario cioè il sollevamento iniziale ma concentrandole in punti e zone limitate dello scafo e per di più con considerevoli componenti di sforzo orizzontali oltre a quelli necessari in direzione verticale?[/quote]
Il suggerimento dei cuscini pneumatici è sempre valido e attuabile in pochi giorni tra scelta, progettazione, costruzione e messa in opera; il tutto a costi molto contenuti (almeno nel contesto della spesa totale). - Saluti accaldati da Savona.
[quote name="Attilio Regolo"]Bene, ora che sembra acclarato che là sotto il lato di dritta possono esservi lacerazioni e deformazioni pericolose per gli sforzi rilevanti durante la fase di primo raddrizzamento ritorniamo al quesito di qualche commento fa.
Come si può pensare di sostituire con ragionevole grado di sicurezza e efficacia quell' insieme diffuso di forze verticali naturali di gravità e di spinta idrostatica che hanno per così dire "accompagnato" dolcemente la nave nel suo tragitto terminale di adagiamento sugli speroni rocciosi di Punta Gabbianara con un sistema di forze artificiali destinato ad attuare l'effetto contrario cioè il sollevamento iniziale ma concentrandole in punti e zone limitate dello scafo e per di più con considerevoli componenti di sforzo orizzontali oltre a quelli necessari in direzione verticale?[/quote]
Affidandosi al Santo Patrono del parbuckling... Ora pro nobis... ;-)
Bene, ora che sembra acclarato che là sotto il lato di dritta possono esservi lacerazioni e deformazioni pericolose per gli sforzi rilevanti durante la fase di primo raddrizzamento ritorniamo al quesito di qualche commento fa.
Come si può pensare di sostituire con ragionevole grado di sicurezza e efficacia quell' insieme diffuso di forze verticali naturali di gravità e di spinta idrostatica che hanno per così dire "accompagnato" dolcemente la nave nel suo tragitto terminale di adagiamento sugli speroni rocciosi di Punta Gabbianara con un sistema di forze artificiali destinato ad attuare l'effetto contrario cioè il sollevamento iniziale ma concentrandole in punti e zone limitate dello scafo e per di più con considerevoli componenti di sforzo orizzontali oltre a quelli necessari in direzione verticale?
[quote name="Maurizio Scholl"]Capito l'arcano...sul Monte Amiata si estraeva il mercurio, ma era tanto tempo fa. Probabilmente l'oratore ha voluto fare sfoggio della propria cultura per distrarre la platea tra una serie e l'altra di slide tecniche noiosissime.[/quote]
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per quanto precise le curve di livello, la Costa arriva oramai in balia del vento e della corrente a p.ta Gabbianara a 0.5 nodi per incastrarsi prima con la poppa sul fondale (la curva indica 10 metri, la Costa pesca un po' più di 8 metri) per finire la rotazione contro un altro piccolo sperone e fermarsi definitivamente a 0.0 nodi. Questo è quello che dovrebbe esserci sotto il lato di dritta. Che può aver deformato lo scafo anche tranciando nel tempo le lamiere oltre ad essersi sbriciolato dal peso dello scafo.
Capito l'arcano...sul Monte Amiata si estraeva il mercurio, ma era tanto tempo fa. Probabilmente l'oratore ha voluto fare sfoggio della propria cultura per distrarre la platea tra una serie e l'altra di slide tecniche noiosissime.
Un modesto commento all'intervista dell'Ammiraglio L’ Ammiraglio Tortora: “un’attività di perforazione che aggredisse il meno possibile il delicato ecosistema» (IL MENO POSSIBILE ? E COS’ALTRO AVREBBERO POTUTO FARE ?).__Sono due le specie di piante maggiormente “strapazzate”: la Posidonia Oceanica e la Pinna Nobilis. (SONO SICURO CHE QUESTE SPECIE SI RIPRENDERANNO SENZA NESSUN AIUTO , molto meglio delle menti degli isolani). __Tortora: mostrando un filmato subacqueo girato da un robot (dove si può visionare ?) dove si nota un’acqua limpida, con la vita che si sta già prendendo possesso degli interni della Costa Concordia.(Questa è una osservazione poetica !!)__ «C’è una percentuale di mercurio non indifferente, ma non è dovuta alla nave, piuttosto alle cave della Maremma, utilizzate fin dall’antichità per l’estrazione del metallo». (E ORA CHE CI ENTRA IL MERCURIO ??)___ Parlare poi del “ginocchio” della Nave ?? Basta l’espressione di Mancini.
Possibilmente le animazioni della ditta olandese QPS (Quality Positioning Services) son utile per comprendere le ultime minute della Costa Concordia >>>
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Irrilevante per il naufragio del gennaio 2012 ma interessante e la ruota della Costa Concordia del 14. Agosto 2011 – sono ruote quasi uguale, salvo una piccola rocca.
Saluti
Urs
Condivido il punto di vista di Alberto Marchesi.
Quei professionisti toglieranno di là il relitto che è un pugno nell'occhio e la gente si metterà la coscienza a posto, dimenticandosi degli altri piccoli problemi invisibili che ci circondano.
Mi rammarica che nessuno citi Lei, Concordia, per tutti solo un rottame di cui disfarsi, per me una cosa sia pur ferita ancora viva, con la sua anima e il suo cuore, "temporaneamente" spento. Lei la sera del 12 gennaio 2012, pur priva di guida e impossibilitata a muoversi con mezzi propri, ha dolcemente accompagnato le oltre 4000 persone a bordo fino a pochi metri dal Giglio. Solo con 32 sventurati non è riuscita nell'impresa.
Concordia con lo stesso indomito coraggio, la stessa forza, attende da un anno e mezzo di poter tornare in galleggiamento e sono certo aiuterà in modo sorprendente i sui salvatori, quindi abbiate fiducia, Concordia Vi stupirà e smentirà coloro che la vedono incastrata e lacerata sul fianco destro; certo ci saranno due vistose ammaccature, magari qualche piccola frattura sarà pure visibile, ma nulla di tutto questo impedirà o renderà difficoltoso il rigalleggiamento, perché Concordia ha solo tanta voglia di riprendere quel cammino interrotto.
Saluti e buone vacanze a tutti.
[quote name="Maurizio Scholl"]Link : http://www.informazionimarittime.it/il-reportage-costa-concordia-recupero-al-67-4086
Intervista all'amm. Tortora.
Mi sembra di cogliere un leggero stridore. Un disalineamento tra il pensiero del commissario Gabrielli ed il suo principale consulente. Avevo, inizialmente scritto "collaboratore" ma mi sembrava quasi offensivo.
E' come se tutti stiano iniziando a smarcarsi dalle proprie responsabilità.
Pensiero mio. Comunque il comandante Tortora conferma che il problema è il ginocchio. Tutte le incognite sono concentrate proprio li'.
Bona notte. :P[/quote]
Il ginocchio? Ma và? Non c'ero arrivato mica che il problema fosse proprio sulla sofisticata articolazione!
Cià :-*
Quindi tutti questi post per esternare la paura che il progetto non vada a buon fine?
Quella nave, in un modo o in un altro, ad un certo punto sparirà.
Mi son letto l'intervista segnalata da Scholl.
Io sinceramente sarei più preoccupato da altre cose meno visibili ma più pericolose, che mai nessuno ci riuscirà a togliere dal piatto in cui mangiamo. Mi riferisco a questa frase: «C’è una percentuale di mercurio non indifferente, ma non è dovuta alla nave, piuttosto alle cave della Maremma, utilizzate fin dall’antichità per l’estrazione del metallo».
Per il resto continuo a ribadire: Buon lavoro a tutti quelli che sono coinvolti nell'operazione Concordia!!!
Ecco appunto Maurizio, hai finalmente messo il dito nella piaga, la piaga nascosta nel ginocchio della nave.
Ti confesso che questa cosa è da un pezzo che mi balugina nella testa ma non l'ho mai pubblicizzata nel blog per non passare da esagerato allarmista o da disfattista, proprio io che da sempre ho mostrato positività e fiducia nell'operazione Costa-T/M sulla Concordia.
Il fatto è se con l'eventuale incipiente più o meno manifesto disaccordo tra il Commissario Governativo e l'Ammiraglio responsabile tecnico dell'intera operazione come tu paventi nel tuo ultimo commento sta fatalmente evidenziandosi suddetta difficoltà, la motivazione fisico-tecnica è saltata fuori all'evidenza dai ragionamenti di Daniela Robasto e più in generale di Ermanno Mancini e che d'altra parte erano stati già anticipati mesi fa nel blog proprio dal sottoscritto.
E cioè del particolare niente affatto trascurabile dell'avvicinamento alla deriva a velocità quasi nulla della grande nave la sera del naufragio agli scogli di Punta Gabbianara.
A velocità quasi nulla sospinta dal vento e dal mare ma a pieno carico per cui si trattò del ginocchio destro di una massa navale di circa 70-80 mila tonnellate che se pure lentamente ha impattato in modo irregolare su strati rocciosi subacquei prima di reclinare del tutto e fermarsi rovesciata sul fondale inclinato.
E allora mi chiedo e vi chiedo: che tipo e profondità di danni può aver subito quel ginocchio che per qualche secondo ha dovuto sostenere tutta l'intensità dell'urto iniziale?
Quello stesso ginocchio cui oggi si chiede di sostenere la massima parte dello sforzo di disincaglio e prima rotazione del "parbuckling"?
Saluti.
Link : http://www.informazionimarittime.it/il-reportage-costa-concordia-recupero-al-67-4086
Intervista all'amm. Tortora.
Mi sembra di cogliere un leggero stridore. Un disalineamento tra il pensiero del commissario Gabrielli ed il suo principale consulente. Avevo, inizialmente scritto "collaboratore" ma mi sembrava quasi offensivo.
E' come se tutti stiano iniziando a smarcarsi dalle proprie responsabilità.
Pensiero mio. Comunque il comandante Tortora conferma che il problema è il ginocchio. Tutte le incognite sono concentrate proprio li'.
Bona notte. :P
Molto semplice ed evidente Rossi, che i rischi di insuccesso restano elevati anche per i più incalliti ottimisti come me.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Vediamo di essere meno arroganti e riduttivi per non dire dispregiativi nei confronti di quei "quattro gatti" e di quella unica miserella web-cam che da soli hanno sostenuto per oltre un anno con il proprio impegno disinteressato e gratuito il dibattito e la discussione su un coraggioso e dinamico giornalino on line locale isolano come Giglionews in relazione ad uno degli eventi più drammatici e importanti di questo secolo.
E diciamolo più francamente: con quante centinaia di supertecnici e operatori strapagati da LOC- Costa-Carnival abbiano agito e stiano continuando ad affannarsi da più di un anno sopra e sotto il livello del mare davanti a P. Gabbianara al Giglio attorno alla Concordia naufragata e rovesciata non c'è stato mai ancora nessuno che abbia potuto dare certezze e sicurezze inequivocabili sull'esito della gigantesca operazione.
E la cosa è del tutto comprensibile, poiché puoi fare i più sofisticati e dettagliati calcoli analitici e simulativi previsionali del mondo ma poi devi fare i conti, come giustamente ammonisce da tempo l'amico Mancini, con la dura concreta imprevedibile realtà checchè ne dicano la Sig.a Robasto ed altri.
E la realtà è che se è pur vero la nave si è avvicinata affondando a velocità quasi zero nodi alla costa scivolando e reclinando gradualmente sugli scogli lo ha fatto esclusivamente sotto l'azione di fenomeni e forze naturali agenti su un'infinita distribuzione di microbaricentri e micrometacentri e se ora si volesse farle percorrere esattamente il tragitto inverso per disincagliarla e iniziare a raddrizzarla si dovrebbe applicare un sistema di controforze perfettamente uguale e contrario a quello che l'ha buttata giù
Non essendo questo praticamente possibile
e dovendo ricorrere ad espedienti sostitutivi del sistema di forze teorico ideale necessario fino all'ultimo nessuno può essere strasicuro dell'esito finale.[/quote]
E allora? Cosa vuole dimostrare?
[quote name="Daniela Robasto"]... è che leggendo i vari post si presume come la nave sia compenetrata in più punti dagli scogli. Secondo il mio pensiero no. Lo scoglio se lo è portato via a 16 nodi e sappiamo il taglio che ha procurato. Ma si è adagiata a velocità pressochè 0 nodi...[/quote]
Concordo pienamente, infatti e' per questo che chiedevo ad Ermanno Mancini di fornire una fonti attendibili per l'affermazione che presentava come data di fatto. Concordo inoltre pienamente con l'affermazione di Marco Rossi, che non trovo per niente dispregiativa; si tratta solo di buon senso e non di rispetto.
[quote name="Maurizio Scholl"]"Costa Crociere e Titan Micoperi presentano lo stato di
avanzamento delle operazioni a Protezione Civ
12/07/2013 - Isola del Giglio
.............perfezionerà e consegnerà la documentazione necessaria per permettere all'Osservatorio di effettuare le valutazioni sul progetto di raddrizzamento del relitto e dare l'autorizzazione a procedere nel mese di settembre.
Una volta completato il raddrizzamento, il cosiddetto “parbuckling, sarà indispensabile eseguire una valutazione delle condizioni del relitto e degli eventuali interventi tecnici necessari in particolare sul lato dritto che al momento è inaccessibile perché poggia su due speroni di roccia. A seguito del completamento di tale valutazione, sarà possibile stabilire con maggiore precisione i tempi delle fasi successive di rigalleggiamento e trasporto.
Il progetto di rimozione del relitto Concordia è un’operazione tecnico-ingegneristica unica nel suo genere ed estremamente complessa, il più grande progetto di salvataggio navale della storia. Coinvolge le migliori competenze a livello internazionale, tecnologie d’avanguardia e risorse finanziarie senza precedenti. Attualmente 500 tecnici e 30 mezzi navali sono impegnati nelle operazioni, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il rispetto dell’ecosistema marino, la sicurezza dell’ambiente di lavoro e la rapidità dei tempi di completamento dell’operazione sono da sempre le priorità del progetto."
Se è tutto OK perchè Gabrielli minaccia di non dare il via libera al parbuckling in settembre?[/quote]
Mah mi piacerebbe scrivere a modo mio,ma la deontologia me lo impedisce dottò,lasciamo perdere che è meglio!
:-*
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]... Si presume che la nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia. ...[/quote]
C'e' una fonte attendibile che conferma questa supposizione?[/quote]
No pensiamo tutti che sia poggiata su un puf da salotto piuttosto che sul granito perun paio di mila metri quadrati!
:P
[quote name="Attilio Regolo"]Vediamo di essere meno arroganti e riduttivi per non dire dispregiativi nei confronti di quei "quattro gatti" e di quella unica miserella web-cam che da soli hanno sostenuto per oltre un anno con il proprio impegno disinteressato e gratuito il dibattito e la discussione su un coraggioso e dinamico giornalino on line locale isolano come Giglionews in relazione ad uno degli eventi più drammatici e importanti di questo secolo.
E diciamolo più francamente: con quante centinaia di supertecnici e operatori strapagati da LOC- Costa-Carnival abbiano agito e stiano continuando ad affannarsi da più di un anno sopra e sotto il livello del mare davanti a P. Gabbianara al Giglio attorno alla Concordia naufragata e rovesciata non c'è stato mai ancora nessuno che abbia potuto dare certezze e sicurezze inequivocabili sull'esito della gigantesca operazione.
E la cosa è del tutto comprensibile, poiché puoi fare i più sofisticati e dettagliati calcoli analitici e simulativi previsionali del mondo ma poi devi fare i conti, come giustamente ammonisce da tempo l'amico Mancini, con la dura concreta imprevedibile realtà checchè ne dicano la Sig.a Robasto ed altri.
E la realtà è che se è pur vero la nave si è avvicinata affondando a velocità quasi zero nodi alla costa scivolando e reclinando gradualmente sugli scogli lo ha fatto esclusivamente sotto l'azione di fenomeni e forze naturali agenti su un'infinita distribuzione di microbaricentri e micrometacentri e se ora si volesse farle percorrere esattamente il tragitto inverso per disincagliarla e iniziare a raddrizzarla si dovrebbe applicare un sistema di controforze perfettamente uguale e contrario a quello che l'ha buttata giù[/quote]
L'acciaio sarà sì duttile, ma nemmeno è "pongo" :lol:
[quote name="Maurizio Scholl"]
Se è tutto OK perchè Gabrielli minaccia di non dare il via libera al parbuckling in settembre?[/quote]
... perchè deve dimostrare di contare qualcosa...
Vediamo di essere meno arroganti e riduttivi per non dire dispregiativi nei confronti di quei "quattro gatti" e di quella unica miserella web-cam che da soli hanno sostenuto per oltre un anno con il proprio impegno disinteressato e gratuito il dibattito e la discussione su un coraggioso e dinamico giornalino on line locale isolano come Giglionews in relazione ad uno degli eventi più drammatici e importanti di questo secolo.
E diciamolo più francamente: con quante centinaia di supertecnici e operatori strapagati da LOC- Costa-Carnival abbiano agito e stiano continuando ad affannarsi da più di un anno sopra e sotto il livello del mare davanti a P. Gabbianara al Giglio attorno alla Concordia naufragata e rovesciata non c'è stato mai ancora nessuno che abbia potuto dare certezze e sicurezze inequivocabili sull'esito della gigantesca operazione.
E la cosa è del tutto comprensibile, poiché puoi fare i più sofisticati e dettagliati calcoli analitici e simulativi previsionali del mondo ma poi devi fare i conti, come giustamente ammonisce da tempo l'amico Mancini, con la dura concreta imprevedibile realtà checchè ne dicano la Sig.a Robasto ed altri.
E la realtà è che se è pur vero la nave si è avvicinata affondando a velocità quasi zero nodi alla costa scivolando e reclinando gradualmente sugli scogli lo ha fatto esclusivamente sotto l'azione di fenomeni e forze naturali agenti su un'infinita distribuzione di microbaricentri e micrometacentri e se ora si volesse farle percorrere esattamente il tragitto inverso per disincagliarla e iniziare a raddrizzarla si dovrebbe applicare un sistema di controforze perfettamente uguale e contrario a quello che l'ha buttata giù
Non essendo questo praticamente possibile
e dovendo ricorrere ad espedienti sostitutivi del sistema di forze teorico ideale necessario fino all'ultimo nessuno può essere strasicuro dell'esito finale.
"Costa Crociere e Titan Micoperi presentano lo stato di
avanzamento delle operazioni a Protezione Civ
12/07/2013 - Isola del Giglio
Costa Crociere e i rappresentanti del Consorzio Titan-Micoperi hanno presentato questo pomeriggio al Commissario per l'emergenza Concordia Franco Gabrielli, all'Osservatorio per la rimozione della Concordia e al sindaco del Giglio, - presso la sede della Protezione Civile a Roma - lo stato di avanzamento del progetto di rimozione del relitto della Concordia.
Nei prossimi giorni Costa Crociere perfezionerà e consegnerà la documentazione necessaria per permettere all'Osservatorio di effettuare le valutazioni sul progetto di raddrizzamento del relitto e dare l'autorizzazione a procedere nel mese di settembre.
Una volta completato il raddrizzamento, il cosiddetto “parbuckling, sarà indispensabile eseguire una valutazione delle condizioni del relitto e degli eventuali interventi tecnici necessari in particolare sul lato dritto che al momento è inaccessibile perché poggia su due speroni di roccia. A seguito del completamento di tale valutazione, sarà possibile stabilire con maggiore precisione i tempi delle fasi successive di rigalleggiamento e trasporto.
Il progetto di rimozione del relitto Concordia è un’operazione tecnico-ingegneristica unica nel suo genere ed estremamente complessa, il più grande progetto di salvataggio navale della storia. Coinvolge le migliori competenze a livello internazionale, tecnologie d’avanguardia e risorse finanziarie senza precedenti. Attualmente 500 tecnici e 30 mezzi navali sono impegnati nelle operazioni, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il rispetto dell’ecosistema marino, la sicurezza dell’ambiente di lavoro e la rapidità dei tempi di completamento dell’operazione sono da sempre le priorità del progetto."
Se è tutto OK perchè Gabrielli minaccia di non dare il via libera al parbuckling in settembre?
E' quello che avevo cercato di dire alcuni mesi fa...
Nel cantiere ci sono 400 persone che lavorano con alacrità da mesi, guidate da ottimi professionisti.
Qui in quattro gatti, attraverso una webcam e alcune foto, pensate di avere i dati sufficienti per poter contestare il loro operato?
Scusate___ ma perchè ci stiamo cervellando per capire una cosa che "chi lavora sulla Concordia" già sa ??___ E magari si fa delle belle risate nel leggere i nostri commenti ??__ Con tutti i sub che hanno operato e operano sul relitto volete che nessuno sia stato chiamato a verificare la situazione, o dall'esterno o dall'interno dello scafo ??
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Ermanno Mancini"]... Si presume che la nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia. ...[/quote]
C'e' una fonte attendibile che conferma questa supposizione?[/quote]
il senso che volevo dare è che leggendo i vari post si presume come la nave sia compenetrata in più punti dagli scogli. Secondo il mio pensiero no. Lo scoglio se lo è portato via a 16 nodi e sappiamo il taglio che ha procurato. Ma si è adagiata a velocità pressochè 0 nodi per poi scivolare e inclinarsi. Le lamiere saranno pure piegate, deformate, qualcosa potrà aver anche ceduto. Ma non di più. Tanto finchè non la ruoteranno non si potrà mai sapere. Io sono ottimista e la vedo così. Altri sono pessimisti e la vedono diversamente. Il tempo darà ragione a uno delle due parti ;-)
[quote name="Ermanno Mancini"]... Si presume che la nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia. ...[/quote]
C'e' una fonte attendibile che conferma questa supposizione?
Le invidio la sua sicurezza nell'operazione T/M per il disincaglio e la prima rotazione della Concordia, Sig.a Robasto.
Ma vorrei ancora mettere in guardia dall'eccesso di sicurezza quando nemmeno sappiamo(e quelli della T/M lo sanno?)se siamo di fronte ad un appoggio sia pure disuniforme e curvilineo dello scafo sulla roccia subacquea oppure ad un vero e proprio incastro con penetrazione e sfondamento dello scoglio nella lamiera della fiancata.
Ritengo che siano due opzioni completamente diverse per tipo e valore degli sforzi da applicare per il primo disincaglio e che le cose si chiariranno solo nel momento stesso della prima fase dell'operazione.
Perché essenzialmente due potranno essere gli esiti iniziali: o la nave comincia subito ad ubbidire alla sollecitazione di rotazione oppure no e allora bisognerà mollare il tutto proprio per evitare che si apra come una scatola di tonno.
[quote name="Franco Pepe"]Se qualcuno ha le misure dei vetri frontali ... possiamo approssimare nell'ordine di +/- 5 cm la misura esatta...[/quote]
Il problema non e' misurare i vetri frontali. Forse non sono riuscito a chiarire un concetto a cui avevo accennato precedentemente. Se lei ha due punti di appoggio sulla fiancata distanti 10 m, allineati longitudinalmente, e la prua e' ad ulteriori 90 m di distanza dal secondo, basta una deformazione della fiancata di 20 cm per abbassare la prua di 2 m [(90 + 10)/ 10 * 20]. Se invece i due punti di appoggio sono a 20 m uno dall'altro, per ottenere lo stesso abbassamento di prua la deformazione deve essere di 36 cm [(90 + 20)/ 20 * 36]. Quindi senza sapere il resto della geometria siamo nel regno delle supposizioni.
L'altra cosa che non capisco e' come mai la maggior parte degli interlocutori (eccetto la d.ssa Robasto e qualcun altro), parli degli spuntoni di roccia come fossero delle cose aguzze che hanno traforato la fiancata. A me pare che se ci sta a cuore la riuscita di questa rimozione nella miglior maniera possibile, sia controproducente diffondere o dare credito a supposizioni infondate, come fossero notizie attendibili.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Attilio Regolo"]......?[/quote]
.... Farebbero la figura dei peracottai se si dovesse "aprire come una scatola di tonno". Quindi nel presentare il progetto, con tutti i gradi di aletorietà dovuti alla situazione, abbondantemente tenuti in considerazioni con coeff. di sicurezza elevati, avranno discretizzato sufficientemente lo scafo e simulato punto per punto le tensioni e le deformazioni durante la rotazione. Poi guardando i video che la T/M ha pubblicato e tutti gli altri, i punti di forza sono tutti sulla parte di scafo strutturale, cioè in quei 3 ponti che costituiscono la compartimentazione stagna dello scafo (quelli che chiamano i tre ponti sotto lo 0). Come nello schema statico postato dal sig. Mancini (che presumo essere un ingegnere). Non si potrebbe nemmeno immaginare di fare forza sul castello di ponti sovrapposti. Comunque, il giorno che rimuoveranno la cabina di regia dalla prua, sarà quello il segno evidente dell'imminente rotazione...[/quote]
Sorvoliamo sul beffardo Attilio, non è questo il punto. Se si fosse studiato il problema come l'ho studiato io forse tanti commenti non si leggerebbero, cmq.....andiamo oltre... sig.ra Robasto...la discretizzazione e l'analisi agli elementi finiti ha senso quando una struttura è conforme a ciò che il progettista ha pensato ed è sana. Non lo è più quando la struttura è altro e non è sana ...e la nave non è affatto sana.
Ne faccio tante su strutture scassate sapesse, ma il tutto finisce sempre con lo strumentare le strutture medesime e capire come effettivamente si comportano con i carichi che gli competono e non sempre (anzi quasi mai a dire il vero) i conti fanno scopa con le analisi a tavolino. La materia cara signora è una sorpresa affascinante in ogni campo dell'ingegneria, direi stupefacente. Mai dare per scontato ciò che alla fine si dimostra non esserlo, conti o non conti..
Simpatica lei eh!
saluti 8)
[quote name="Franco Pepe"]Ho scaricato (spero non aver fatto nulla di illegale !) valutato e confrontato attentamente la prima e ultima foto, ho cercato un riferimento per capire quanto sia scesa la prua di Concordia e ho realizzato che, usando come unità di misura ... le finestre frontali della plancia, nella prima immagine, partendo dallo spigolo di destra i finestroni fuori acqua sono 4, l'acqua lambisce l'angolo in basso congiungente il 4° e 5° finestrone e di quest'ultimo se ne vede un piccolo triangolo. Nell'ultima immagine i finestroni fuori acqua sono 3 e l'acqua copre, sia pure di poco, l'angolo inferiore tra il 4° e 3° vetro. Da ciò si deduce che la prua è scesa di un vetro abbondante. Se qualcuno ha le misure dei vetri frontali di Concordia (vanno bene anche le unità similari), possiamo approssimare nell'ordine di +/- 5 cm la misura esatta.
Concordo che i giudizi politici sul Presidente USA esulano dalle problematiche relative il recupero di Concordia.[/quote]
NOn c'è bisogno di analizzare i vetri basta prendere qualche spigolo prossimo all'acqua in momenti diversi e si evince immediatamente quale possano essere stati i movimenti nel tempo, che sono ulteriore rotazione di 3° a dritta e un paio di metri a scendere. Piuttosto semplice da valutare per un occhio allenato a valutare.
saluti pepe ;-)
[quote name="Daniela Robasto"
[/quote]
io continuo ad essere però dell'idea che i sacchi sosterranno lo scafo e nulla altro, mentre la cerniera sarà costituita dagli speroni in cui si appoggia e dal gomito dello scafo.[/quote]
[/quote]
Si presume che la nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia. Non penso che gli scogli si siano comportati come i tentacoli di una piovra gigante. La nave ha finito la sua corsa sospinta dal vento e dal mare sugli scogli e lì si è piegata affondando. Quindi quando inizieranno a tirare questa nn dovrà disincagliarsi con lamiere e ordinate in frantumi. E' per questo che suppongo che ruoterà sugli scogli. Anche perchè sperare che dei sacchi con dentro del cemento possano sopportare sforzi di trazione, punzonamento (dato l'alto carico iniziale su una suola modesta come potrebbe essere il ginocchio), oltre alla normale compressione vuol dire per gli ingeneri della MP non aver capito una benemerita sul comportamento del cemento. Si vedrebbero i sacchi lacerarsi, squartarsi ed il cemento ivi contenuto disperdersi in mare...[/quote]
Per poter ruotare sugli scogli la nave deve avere almeno una parte di ginocchio poggiata sugli scogli, cosa che non è. Il ginocchio poggia artificialmente sui sacchetti che saranno centro di rotazione istantanea. Se ho capito bene qual'è la situazione, questo avverrà.Se non ho capito e qualcuno me la spiega possiamo ragionare meglio.Quanto ai ragionamenti che si sono fatti non è dato sapere quali siano e quali conclusioni abbiano portato. So per certo di aver pubblicato abbondante materiale sul comportamento delle miscele ternarie sottoposte a compressione i cui risultati sono fin troppo evidenti ed inoppugnabili.
Saluti signora :-*
Ho scaricato (spero non aver fatto nulla di illegale !) valutato e confrontato attentamente la prima e ultima foto, ho cercato un riferimento per capire quanto sia scesa la prua di Concordia e ho realizzato che, usando come unità di misura ... le finestre frontali della plancia, nella prima immagine, partendo dallo spigolo di destra i finestroni fuori acqua sono 4, l'acqua lambisce l'angolo in basso congiungente il 4° e 5° finestrone e di quest'ultimo se ne vede un piccolo triangolo. Nell'ultima immagine i finestroni fuori acqua sono 3 e l'acqua copre, sia pure di poco, l'angolo inferiore tra il 4° e 3° vetro. Da ciò si deduce che la prua è scesa di un vetro abbondante. Se qualcuno ha le misure dei vetri frontali di Concordia (vanno bene anche le unità similari), possiamo approssimare nell'ordine di +/- 5 cm la misura esatta.
Concordo che i giudizi politici sul Presidente USA esulano dalle problematiche relative il recupero di Concordia.
[quote name="Attilio Regolo"]Gli interessanti contributi alla discussione tecnica nel forum di GiglioNews sulla Concordia portati negli ultimi commenti da Ciriani e Robasto, oltre a quelli instancabili e immancabili di Ermanno Mancini, sembrerebbero dimostrare una sola certezza: che ancora non c'è un ragionevole grado di sicurezza sull'operazione disincaglio e prima rotazione della nave.
Ve l'immaginate infatti l'effetto mediatico mondiale se al momento del primo tiro-strappo di raddrizzamento sulla nave questa si aprisse come una "scatola di tonno" come pittorescamente descritto con linguaggio pseudo-grillino dal nostro beffardo Mancini per errori previsionali dello staff tecnico di T/M?[/quote]
ed è su questo rischio mediatico per T/M che nutro buone speranze sull'esito dell'operazione. Farebbero la figura dei peracottai se si dovesse "aprire come una scatola di tonno". Quindi nel presentare il progetto, con tutti i gradi di aletorietà dovuti alla situazione, abbondantemente tenuti in considerazioni con coeff. di sicurezza elevati, avranno discretizzato sufficientemente lo scafo e simulato punto per punto le tensioni e le deformazioni durante la rotazione. Poi guardando i video che la T/M ha pubblicato e tutti gli altri, i punti di forza sono tutti sulla parte di scafo strutturale, cioè in quei 3 ponti che costituiscono la compartimentazione stagna dello scafo (quelli che chiamano i tre ponti sotto lo 0). Come nello schema statico postato dal sig. Mancini (che presumo essere un ingegnere). Non si potrebbe nemmeno immaginare di fare forza sul castello di ponti sovrapposti. Comunque, il giorno che rimuoveranno la cabina di regia dalla prua, sarà quello il segno evidente dell'imminente rotazione...
Gli interessanti contributi alla discussione tecnica nel forum di GiglioNews sulla Concordia portati negli ultimi commenti da Ciriani e Robasto, oltre a quelli instancabili e immancabili di Ermanno Mancini, sembrerebbero dimostrare una sola certezza: che ancora non c'è un ragionevole grado di sicurezza sull'operazione disincaglio e prima rotazione della nave.
Mancano ancora cioè sufficienti dati fisico-tecnico-ingegneristici di base per azzardare l'avvio di quella che è senza dubbio la più critica delle fasi del progetto T/M di rimozione della Concordia.
Un'operazione emblematica dell'intero progetto che con il suo esito determinerebbe il successo o il fallimento dell'intera impresa.
Ve l'immaginate infatti l'effetto mediatico mondiale se al momento del primo tiro-strappo di raddrizzamento sulla nave questa si aprisse come una "scatola di tonno" come pittorescamente descritto con linguaggio pseudo-grillino dal nostro beffardo Mancini per errori previsionali dello staff tecnico di T/M?
[quote name="Daniela Robasto"]... Non penso che gli scogli si siano comportati come i tentacoli di una piovra gigante...[/quote]
Concordo con lei. Noto che in questo forum si fanno tante supposizioni, senza basarsi su dati concreti, e a forza di ripeterle queste supposizioni vengono prese come fatti. Dall'abbassamento della prua non si puo' evincere un fico secco, fino a quando non si sa la geometria delle deformazioni cauate dagli speroni. Immagino che T/M stia monitorando queste deformazioni. In quanto a Jim Harris, mi pare che le illazioni basate su dati non concreti si siano spostate sul piano politico, quando dice che Obama e' un comunista mussulmano. Gli consiglio di leggere il seguente libro: Haidt, Jonathan; 2012; The Righteous Mind: Why Good People Are Divided by Politics and Religion. Pantheon. E penso che vada a vantaggio del forum e della qualita' della discussione, se i moderatori riescono a tenere la conversazione su binari non politici.
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]#51 Daniela Robasto 2013-07-28 13:10
#53 Attilio Regolo 2013-07-28 19:06
[/quote]
io continuo ad essere però dell'idea che i sacchi sosterranno lo scafo e nulla altro, mentre la cerniera sarà costituita dagli speroni in cui si appoggia e dal gomito dello scafo.[/quote]
Signora nessuno può discutere le sue idee, ma sono le sue. Se è convinta che i sacchi sosterranno lo scafo prima ancora che si liberi dagli speroni, non so quali altri argomenti sottoporle per convincerla del contrario e cioè che prima si libera poi ruota sui sacchetti.
saluti :-*[/quote]
Si presume che la nave sia però incastrata sugli scogli e che questi la compenetrino per decine di metri nella sua pancia. Non penso che gli scogli si siano comportati come i tentacoli di una piovra gigante. La nave ha finito la sua corsa sospinta dal vento e dal mare sugli scogli e lì si è piegata affondando. Quindi quando inizieranno a tirare questa nn dovrà disincagliarsi con lamiere e ordinate in frantumi. E' per questo che suppongo che ruoterà sugli scogli. Anche perchè sperare che dei sacchi con dentro del cemento possano sopportare sforzi di trazione, punzonamento (dato l'alto carico iniziale su una suola modesta come potrebbe essere il ginocchio), oltre alla normale compressione vuol dire per gli ingeneri della MP non aver capito una benemerita sul comportamento del cemento. Si vedrebbero i sacchi lacerarsi, squartarsi ed il cemento ivi contenuto disperdersi in mare...
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"]#51 Daniela Robasto 2013-07-28 13:10
#53 Attilio Regolo 2013-07-28 19:06
[/quote]
io continuo ad essere però dell'idea che i sacchi sosterranno lo scafo e nulla altro, mentre la cerniera sarà costituita dagli speroni in cui si appoggia e dal gomito dello scafo.[/quote]
Signora nessuno può discutere le sue idee, ma sono le sue. Se è convinta che i sacchi sosterranno lo scafo prima ancora che si liberi dagli speroni, non so quali altri argomenti sottoporle per convincerla del contrario e cioè che prima si libera poi ruota sui sacchetti.
saluti :-*
[quote name="Attilio Regolo"]O Erma'...
D'accordo che le catene serviranno anche ad evitare scarrocci e scivolamento verso il largo al momento del tiro finale ma vuoi forse negare che nell'attesa forse ancora lontana nel tempo di quella importante operazione quelle stesse catene abbiano oggi una funzione di trattenimento-stabilizzazione della nave a fronte di fenomeni sinergici di gravità spinta idrostatica e meteomarini e che comunque al momento del tiro di disincaglio avranno anche una funzione di "perno aggiuntivo" contribuente al tiro di rotazione prevalentemente prodotto dal sistema ancora da installare lato mare a quel preciso scopo?
Per quanto riguarda poi le falle e i cassoni di destra penso abbia ragione Franco Pepe quando dice che non c'è bisogno di saldare né le une né gli altri e che importante sarà fare presto e bene quando si deciderà di far rigalleggiare il tutto.
Saluti.[/quote]
Oh attì,mò m'arrabbio sul serio! Quello schema statico impedisce alla nave di non dirigere verso largo,il che non significa che possa andare verso terra. Ovvero se sospinta dalle onde va verso terra!
Quanto alla rotazione il sistema funziona se la nave non tocca da nessuna parte, ma siccome risulta essere incastrata per svariati metri sugli scogli vuol dire che tocca, quindi se si tira la fune in basso e contemporaneamente quella in alto non accade nulla,(forse qualcosa accade ,si apre come un libro) a meno che qualcuno non la liberi dagli scogli per poi iniziare a girare. Chi solleva, hai notizie tu? Io no.
hugh! :P
[quote name="Franco Pepe"]Gentilissimo Prof. Regolo, perché mai dovrebbero tappare le falle sulla fiancata destra se non lo hanno fatto su quella sinistra ? Una volta raddrizzata dovranno agganciare i cassoni e non credo che lo faranno saldando tutto come a sinistra, io credo che useranno le catene sottopassanti la chiglia per la base e cavi in acciaio colleganti le sommità dei cassoni delle due fiancate, sovrappassando le strutture di Concordia. Bisogna pensare che l'insieme deve durare il tempo del trasferimento !da qualche parte" ovvero dell'affodamento in una fossa del Tirreno. Escluderei l'ipotizzato trasferimento a Trieste, fra tutti il porto più lontano dal Giglio.
Rispondo anche al Signor Jim Harris
Dall'Italia non sono in grado di giudicare le capacità del Presidente Obama, credo però di poter proporre a nome di un gran numero di Italiani un numericamente vantaggioso scambio: noi cediamo agli Stati Uniti TUTTI i politici nostrani (circa 1000 parlamentari a Roma, ma cediamo volentieri anche i Regionali e Provinciali) in cambio del Presidente Obama, per quanto scarso possa essere.[/quote]
It is a deal Franco. America will take Italy's 1000 MPs and put them to work as migrant laborers picking vegetables in the fields of the Imperial Valley of California. In exchange Italy gets King Obama the Incompetent Muslim Communist and his whole family. In two weeks after The King arrives in Italy, he'll have 500,000 Africans living in luxury on welfare in Lampedusa and throughout Sicily.
Google Traduzione: i parlamentari e metterli a lavorare come braccianti migranti raccolta ortaggi nei campi della Valle Imperiale della California. In cambio l'Italia diventa il re Obama il comunista musulmano Incompetente e tutta la sua famiglia. In due settimane dopo che il re arriva in Italia, avrà 500.000 africani che vivono nel lusso sul benessere a Lampedusa e in tutta la Sicilia.
[quote name="Ermanno Mancini"]#51 Daniela Robasto 2013-07-28 13:10
#53 Attilio Regolo 2013-07-28 19:06
Gentile signora, carissimo Attilio signor no! Lo schema statico risultante che stanno realizzando assomiglia a questo (datato marzo 2012) con la differenza che, mentre questo si è previsto di attuarlo su uno scafo sollevato dal fondo idrostaticamente sostenuto e libero da vincoli meccanici di qualsiasi genere l'altro, in fase di realizzazione, lo si attua su uno scafo incastrato sul fondo che deve ruotare su un sistema "cerniera" del tutto artificiale costituito dai sacchetti di cemento sotto la chiglia. Va da se che le forze in gioco sono notevolmente diverse per intensità e punti di applicazione non foss'altro per il fatto che un corpo sospeso in un fluidio beneficia di un minor attrito per effetto del minor peso apparente (vedi pallone di gomma in acqua che ruota velocemente non appena lo si colpisce di striscio o un qualsiasi altro oggetto sempre in acqua cui si imprime un qual si voglia movimento)
saluti gente :P[/quote]
io continuo ad essere però dell'idea che i sacchi sosterranno lo scafo e nulla altro, mentre la cerniera sarà costituita dagli speroni in cui si appoggia e dal gomito dello scafo.
#51 Daniela Robasto 2013-07-28 13:10
#53 Attilio Regolo 2013-07-28 19:06
Gentile signora, carissimo Attilio signor no! Lo schema statico risultante che stanno realizzando assomiglia a questo (datato marzo 2012) con la differenza che, mentre questo si è previsto di attuarlo su uno scafo sollevato dal fondo idrostaticamente sostenuto e libero da vincoli meccanici di qualsiasi genere l'altro, in fase di realizzazione, lo si attua su uno scafo incastrato sul fondo che deve ruotare su un sistema "cerniera" del tutto artificiale costituito dai sacchetti di cemento sotto la chiglia. Va da se che le forze in gioco sono notevolmente diverse per intensità e punti di applicazione non foss'altro per il fatto che un corpo sospeso in un fluidio beneficia di un minor attrito per effetto del minor peso apparente (vedi pallone di gomma in acqua che ruota velocemente non appena lo si colpisce di striscio o un qualsiasi altro oggetto sempre in acqua cui si imprime un qual si voglia movimento)
saluti gente :P
O Erma'...
D'accordo che le catene serviranno anche ad evitare scarrocci e scivolamento verso il largo al momento del tiro finale ma vuoi forse negare che nell'attesa forse ancora lontana nel tempo di quella importante operazione quelle stesse catene abbiano oggi una funzione di trattenimento-stabilizzazione della nave a fronte di fenomeni sinergici di gravità spinta idrostatica e meteomarini e che comunque al momento del tiro di disincaglio avranno anche una funzione di "perno aggiuntivo" contribuente al tiro di rotazione prevalentemente prodotto dal sistema ancora da installare lato mare a quel preciso scopo?
Per quanto riguarda poi le falle e i cassoni di destra penso abbia ragione Franco Pepe quando dice che non c'è bisogno di saldare né le une né gli altri e che importante sarà fare presto e bene quando si deciderà di far rigalleggiare il tutto.
Saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]Gent. Robasto, se le 70 catene vengono messe appena in tiro possono servire a stabilizzare se le si fa tirare di più possono contribuire a ruotare insieme però al sistema di tiro diretto ancora da installare tra i cassoni di sinistra e l'estremità delle piattaforme subacquee.
E comunque per l'installazione e il collaudo di suddetto sistema non credo che sia sufficiente qualche settimana di fine agosto-inizio settembre.
E si torna al quesito iniziale: vale la pena affrettare la criticissima operazione di raddrizzamento se poi con la stagione autunno-invernale imminente si potrebbe essere costretti comunque a lasciare a lungo la nave con i cassoni solo di sinistra in quella posizione instabile in attesa di riparare le falle realizzare i cassoni di destra e saldarli allo scafo per il rigalleggiamento?[/quote]
le catene non servono per stabilizzare ma solo per evitare che quando tirano dalla parte dei cassoni la nave anziché girare se ne vada appresso ai cassoni verso largo ovvero scarroccia verso largo e non gira affatto ma trasla sui "selci" finendo per aprirsi come una scatola di tonno. Tutto qua Attì :P
[quote name="Franco Pepe"]Gentilissimo Prof. Regolo, perché mai dovrebbero tappare le falle sulla fiancata destra se non lo hanno fatto su quella sinistra ? Una volta raddrizzata dovranno agganciare i cassoni e non credo che lo faranno saldando tutto come a sinistra, io credo che useranno le catene sottopassanti la chiglia per la base e cavi in acciaio colleganti le sommità dei cassoni delle due fiancate, sovrappassando le strutture di Concordia. Bisogna pensare che l'insieme deve durare il tempo del trasferimento !da qualche parte" ovvero dell'affodamento in una fossa del Tirreno. Escluderei l'ipotizzato trasferimento a Trieste, fra tutti il porto più lontano dal Giglio.
Rispondo anche al Signor Jim Harris
Dall'Italia non sono in grado di giudicare le capacità del Presidente Obama, credo però di poter proporre a nome di un gran numero di Italiani un numericamente vantaggioso scambio: noi cediamo agli Stati Uniti TUTTI i politici nostrani (circa 1000 parlamentari a Roma, ma cediamo volentieri anche i Regionali e Provinciali) in cambio del Presidente Obama, per quanto scarso possa essere.[/quote]
Ahahahahaha buona questa! E' solo uno se non altro costa meno di mille cialtroni scalda sedia! :-*
Gentilissimo Prof. Regolo, perché mai dovrebbero tappare le falle sulla fiancata destra se non lo hanno fatto su quella sinistra ? Una volta raddrizzata dovranno agganciare i cassoni e non credo che lo faranno saldando tutto come a sinistra, io credo che useranno le catene sottopassanti la chiglia per la base e cavi in acciaio colleganti le sommità dei cassoni delle due fiancate, sovrappassando le strutture di Concordia. Bisogna pensare che l'insieme deve durare il tempo del trasferimento !da qualche parte" ovvero dell'affodamento in una fossa del Tirreno. Escluderei l'ipotizzato trasferimento a Trieste, fra tutti il porto più lontano dal Giglio.
Rispondo anche al Signor Jim Harris
Dall'Italia non sono in grado di giudicare le capacità del Presidente Obama, credo però di poter proporre a nome di un gran numero di Italiani un numericamente vantaggioso scambio: noi cediamo agli Stati Uniti TUTTI i politici nostrani (circa 1000 parlamentari a Roma, ma cediamo volentieri anche i Regionali e Provinciali) in cambio del Presidente Obama, per quanto scarso possa essere.
Gent. Robasto, se le 70 catene vengono messe appena in tiro possono servire a stabilizzare se le si fa tirare di più possono contribuire a ruotare insieme però al sistema di tiro diretto ancora da installare tra i cassoni di sinistra e l'estremità delle piattaforme subacquee.
E comunque per l'installazione e il collaudo di suddetto sistema non credo che sia sufficiente qualche settimana di fine agosto-inizio settembre.
E si torna al quesito iniziale: vale la pena affrettare la criticissima operazione di raddrizzamento se poi con la stagione autunno-invernale imminente si potrebbe essere costretti comunque a lasciare a lungo la nave con i cassoni solo di sinistra in quella posizione instabile in attesa di riparare le falle realizzare i cassoni di destra e saldarli allo scafo per il rigalleggiamento?
Hello again Maurizio. You are very understandable. Thanks for the information. America is also drowning in needless rules and regulations, and corrupt politics. Obama has been a disaster for my country. He's completely incompetent.
Dear Guiseppe C. Let us hope that T/M has a plan B just in case Concordia starts to break apart as it is rolled to the upright position. The consortium had better have the proper equipment and ships on site during the parbuckling process to prevent an even greater disaster.
If the worst case happens, the wreck may have to be cut apart and loaded on the Blue Marlin or the Vanguard for transport to a salvage yard.
Google Traduttore: Ciao di nuovo Maurizio. Lei è molto comprensibile. Grazie per l'informazione. L'America è anche annegando nelle norme e regolamenti inutili e politica corrotta. Obama è stato un disastro per il mio paese. E 'del tutto incompetente.
Caro Giuseppe C. Speriamo che T / M ha un piano B nel caso in cui Concordia inizia a dissolversi come si è rotolato in posizione verticale. Il consorzio era meglio avere l'attrezzatura adeguata e navi sul sito durante il processo parbuckling per evitare un disastro ancora maggiore.
Se il caso peggiore si verifica, il relitto potrebbe essere tagliato a pezzi e caricati sul Blue Marlin o il Vanguard per il trasporto di un cantiere di recupero.
[quote name="Attilio Regolo"]
Secondo te infatti a che servirebbe infatti quel forte recente potenziamento del sistema di stabilizzazione del gigantesco relitto a terra se non garantirsi anche di fronte all'ipotesi di un'ancora sua lunga permanenza nella posizione in cui sta attualmente?
Saluti cordiali.[/quote]
Se per potenziamento del sistema di stabilizzazione si intendono le nuovi torri montate tra gli scogli e lo scafo, queste servono alla fase di raddrizzamento, non tanto a tenerla meglio ancorata nella posizione di quiete in cui si trova oggi. Tra oggi e domani completeranno l'installazione dei cassoni, quindi avranno più di un mese per completare tutto quanto necessario all'operazione di rotazione (manca ancora tutto il sistema di tiro che vincola la base dei cassoni all'estremità delle piattaforme subacquee). E soprattutto finchè non la ruotano non sapranno mai le opere da fare per sistemare l'altra murata (é prevedibile che durante l'inverno le opere di saldatura sullo scafo si possano comunque fare mentre a terra procederanno con la realizzazione dei nuovi cassoni che non mi pare siano già stati fatti). Poi cmq soltanto a metà settembre sapremo tutti cosa faranno di preciso, quindi adesso possiamo solo arrovellarci, in questa canicola estiva, in mille soluzioni. Come quella da me ora prospettata....
Dear Sir Jim Harris: Thank you for the URL posted and in the end the problem Concordia fails, you may be going to opt for this solution!!VISUALIZZA
Greetings.
Intanto Lone è in rada a Porto S.Stefano con i cassoni mancanti, Micoperi 30 è già stata spostata per fargli posto domattina e Titan-Micoperi rispondono coi fatti a tutti i menagramo che spesso affollato questi post...
Attilio bello, finalmente hai aperto gli occhi.
Mi piace assai :-)
No dear Jim, in Italy there is no port capable of demolishing the Concordia. The European laws are very strict. It takes at least ten years to build a reservoir in accordance with law against pollution. In addition to a substantial financial investment. L '"affaire Concordia" is very far from its conclusion. For technical problems still to be solved in addition the usual political games. Everyone wants his slice of cake;)
I hope I was clear and understandable.
Thanks to Google translator
E comunque, Pietro, a parte le variegate ipotesi di Jim Harris, di una cosa sono ragionevolmente certo, cioè che sia un grave errore pensare di piegare tempi e modi della rimozione Concordia al rifacimento per esempio del fondale del Porto di Piombino.
Quella del condizionamento dell'intero progetto T/M all'effettuazione degli appena programmati e parzialmente finanziati lavori futuri nel Porto di Piombino la ritengo infatti più una specie di opportunistica operazione di "maquillage" politico-elettorale locale della Regione Toscana a mo' di compensazione per aver subito il "trauma Concordia" facendo finta di dimenticare che in quella tragica vicenda appare forte la corresponsabilità proprio degli organi regionali preposti al controllo della navigazione locale.
Lasciare quindi la nave nello stato attuale giusto il tempo di superare la cattiva stagione autunno-invernale e riprendere i lavori di gran lena all'avvio della primavera prossima per completare raddrizzamento e galleggiamento potrebbe essere anche un'ipotesi ragionevole ma pensare invece di rinviare e traccheggiare in attesa di una fortemente improbabile rapida conclusione dei lavori portuali di Piombino potrebbe essere la tomba definitiva dell'intero progetto T/M.
The only Itlaian port that appears to be almost deep enough to accomodate Concordia is the port of Trieste. You can check the ports on [url]http://www.fleetmon.com/en/ports[/url]
I believe the ship will be straightened, anchored, stabilized and then some of the upper decks will be removed, in place, to lighten the wreck - prior to towing in summer 2014.
The only option I see to salvage this ship is to do it in the manner done in Turkey and India. That is, to beach the ship and then break it apart. No port/existing shipyard in Italy is prepared to handle the salvage of Concordia without entensive renovation.
Google Traduttore: L'unica porta Itlaian che sembra essere quasi una profondità sufficiente per accogliere Concordia è il porto di Trieste. È possibile controllare le porte su [url] http://www.fleetmon.com/en/ports [/ url]
Credo che la nave sarà raddrizzata, ancorato, stabilizzato e poi alcuni dei ponti superiori sarà rimosso, al suo posto, per alleggerire il relitto - prima di traino in estate 2014.
L'unica opzione che vedo di salvare questa nave è di farlo nel modo fatto in Turchia e India. Cioè, per la spiaggia la nave e poi rompere lo distingue. No porto / cantiere navale esistente in Italia, è pronta a gestire il salvataggio della Concordia senza rinnovamento entensive.
Pietro, te ne devi fare una ragione.
Il "dove" portare la Concordia è divenuto via via più importante del puro fatto di smuoverla da "dove" si trova condizionandone tempi e modi di rimozione.
E anch'io che sono stato, lo devi riconoscere, su questo blog di discussione di Giglionews, un sostenitore dell'ipotesi perlomeno del raddrizzamento ad ogni costo e subito della nave comincio ad avere dei ripensamenti.
Che senso ha infatti mi chiedo, se non pagare un inutile tributo al desiderio di spettacolarizzazione dell'operazione di salvage da parte di Costa-T/M, effettuare il massimo sforzo per mettere in verticale la nave ma lasciandola poi affondata sul fondale artificiale chissà per quanto tempo ancora in quella posizione rischiosa e instabile come se fosse ma sarebbe solo un'illusione ottica un enorme sottomarino con la testa-torretta appena emersa davanti a Giglio Porto?
E' sempre più evidente invece che il massimo sforzo di raddrizzamento e subito dopo di attuazione del sistema di rigalleggiamento, che potrebbe prolungarsi ancora per qualche mese a raddrizzamento ultimato, va fatto quando si è assolutamente sicuri e pronti per il traino verso la destinazione finale.
Secondo te infatti a che servirebbe infatti quel forte recente potenziamento del sistema di stabilizzazione del gigantesco relitto a terra se non garantirsi anche di fronte all'ipotesi di un'ancora sua lunga permanenza nella posizione in cui sta attualmente?
Saluti cordiali.
Vi segnalo l'articolo " Concordia della discordia " sull' Espresso di questa settimana. Poi ognuno si farà la sua idea sul perchè dei ritardi che non sono solo di natura tecnica :-x
Prua o non prua?..E' mio parere che, al momento, gioco-forza, ci sarà da aspettare fino al 15 settembre.__Intanto l'immagine visiva diretta della sutuazione a punta Gabbianara è "disarmante" e sconforatante.__Immaginare che qualcuno pensi di prolungare nel tempo questa situazione ....è diabolico e sarebbe l'annuncio prematuro di un parziale fallimento del progetto di salvage.
[quote name="Giovanni Ciriani"][quote name="Maurizio Scholl"]L'impressione che ho in questo momento è che Titan non abbia la più pallida idea su come far rigalleggiare il relitto.[/quote]
E' un'affermazione abbastanza grave. Io ho l'impressione opposta. Questo non toglie che ci siano incognite in un progetto di recupero di questa entita' in quanto non ci sono sufficienti esempi di confronto. Ma da elementi imponderabili che devono essere risolti via via che si presentano, a [i]non avere la piu' pallida idea[/i], c'e' una grossa differenza.[/quote]
No comment ci sta tutto!
salutoni
[quote name="Giovanni Ciriani"] Ma da elementi imponderabili che devono essere risolti via via che si presentano, a [i]non avere la piu' pallida idea[/i], c'e' una grossa differenza.[/quote]
D'accordo con lei. La mia impressione è che T/M abbiano un gran voglia di raddrizzare il relitto per definire meglio i tempi per il rigalleggiamento, dopo aver constatato lo stato della fiancata.
E' invece probabile che non si abbia la più pallida idea di dove portare il relitto.
PS: La Lone, dopo gli scali di Genova e Livorno, è sulla via del ritorno con gli ultimi cassoni da installare.
[quote name="Maurizio Scholl"]L'impressione che ho in questo momento è che Titan non abbia la più pallida idea su come far rigalleggiare il relitto.[/quote]
E' un'affermazione abbastanza grave. Io ho l'impressione opposta. Questo non toglie che ci siano incognite in un progetto di recupero di questa entita' in quanto non ci sono sufficienti esempi di confronto. Ma da elementi imponderabili che devono essere risolti via via che si presentano, a [i]non avere la piu' pallida idea[/i], c'e' una grossa differenza.
[quote]Con le parole da Maurizio >>> ‘Prima va via meglio è’… o davanti ‘primo sulla propria chiglia meglio è’.[/quote][quote]
Sospetto fortemente che le spinte a far passare altro tempo. sia un modo vergognosamente italico per guadagnare di più da parte di chi spinge in questa direzione. Ci pensate a quanto costerebbe ricominciare da capo dopo che l'attuale lavoro nell'attesa andasse in rovina ?[/quote]
Avete entrambi ragione.
@Urs
Io spero che vada via sulla propria chiglia
@Franco
Noi Italiani siamo dei campioni in questi giochetti... ma americani, olandesi, turchi, giapponesi e chi ne ha più ne metta hanno imparato presto.
Per quanto riguarda i cassoni a me sembra che siano abbastanza in alto per non subire i marosi. Se poi arriva forza 10 è una altra cosa.
L'impressione che ho in questo momento è che Titan non abbia la più pallida idea su come far rigalleggiare il relitto.
Forse dovrebbe predisporre un sistema pneumatico :P Ma appena mettono giù qualcosa più grande di un parabordo... ci siamo capiti..
Carnival, proprietaria del cantiere, non si è degnata di dare alcuna risposta ufficiale a Gabrielli che, tra l'altro, rappresenta il governo. Cioè noi. Ci hanno fatto una pernacchia.
Il LOC di Londra non vede l'ora di liberarsi da questo pozzo senza fondo in cui ogni santo giorno vengono spesi milioni di dollari.
Un porto dove ricoverare la nave, in caso di successo, non lo abbiamo. A meno di non utilizzare la nuova darsena di Civitavecchia che pesca ca 35 metri.
Per tornare in argomento: Quando l'acciaio della Concordia perderà la sua elasticità e diventerà plastico proprio non lo so'. Non è il mio mestiere. A quel punto si spezzerà, suppongo.
[quote name="Franco Pepe"]... Concordia poggia su due speroni di roccia ...[/quote]
In assenza di dati piu' precisi dall'osservatorio, lei ha un idea di quanto siano distanti i due punti di appoggio tra di loro? E' un po' un esercizio inutile perche' sicuramente questi dati vengono continuamente monitorizzati, ma sono interessanti per noi non addetti ai lavori, per fare una proporzione geometrica e capire l'entita' del cedimento.
@Giovanni
Non ho trovato dati pubblici recenti.
Dati giornali esistono certamente nell’intranet dell’Università o dello Ministero…
Per il popolo, ogni anno nel gennaio sera una pubblicazione, almeno per i prossimi dieci anni (???) 8)
La mia idea >>>
Ogni nave abbandonata sulla costa, alla lunga finirà in multiple sezioni.
L’acciaio è non solo elastico ma anche plastico (la famosa viscosità). Quando lo stress è troppo importante, la plasticità finirà in rottura.
In politica esistono certezze da 150%... per i comuni e per questo caso sperimentale, una certezza da 99% mi sembra il massimo…
Con le parole da Maurizio >>> ‘Prima va via meglio è’… o davanti ‘primo sulla propria chiglia meglio è’.
Saluti
Urs
Credo che il relitto vada raddrizzato solo se c'è certezza sulla rimozione e sulla rapida messa in galleggiabilità. Che te ne fai di un palazzone poggiato su una piattaforma (speriamo più che solida). Hai idea di quanti danni possono fare il moto ondoso e l'effetto vela? Quanto sarà alta la Concordia una volta raddrizzata? Rispetto alla superficie
del mare ovviamente.
Un saluto
Se le scarse informazioni trapelate in questi mesi sono corrette, Concordia poggia su due speroni di roccia che si sono piantati nella fiancata destra, sopra la linea di galleggiamento. L'appoggio posteriore ha interessato una zona dove i ponti sono continui, quello anteriore è invece nell'area del teatro di prua dove i ponti non sono continui. Va da se che in quest'area il peso trova una minore resistenza allo sfondamento delle strutture con il risultato che la prua si è abbassata. Considerando lo sbalzo di 90 metri, in realtà fra l'incavo che si è creato a poppa e quello a prua non c'è poi troppa differenza ed altresì curioso che i due speroni di roccia abbiano praticamente la stessa altezza così che la nave da sempre appare in bolla.
Circa la scelta di lasciare Concordia coricata sul fianco con i cassoni in opera è pura follia, le mareggiate del prossimo inverno sicuramente farebbero saltare i cassoni che nella posizione in cui si trovano. presentano un profilo incompatibile con le onde.
Una volta raddrizzata, i cassoni potranno essere debitamente "rinforzati" riempendoli d'acqua almeno fino al livello del mare.
Da aggiungere che i lavori, suppongo in gran parte subacquei, per la messa in opera dei cassoni lato terra godrebbero dell'indubbio beneficio di poter essere fatti al riparati dai marosi dalla stessa Concordia.
Sospetto fortemente che le spinte a far passare altro tempo. sia un modo vergognosamente italico per guadagnare di più da parte di chi spinge in questa direzione.
Ci pensate a quanto costerebbe ricominciare da capo dopo che l'attuale lavoro nell'attesa andasse in rovina ?
Se ho capito bene, Maurizio,
sei d'accordo con il Prefetto Gabrielli che se non c'è certezza nella applicazione rapida e senza problemi durante la stagione autunno-invernale di questo fine anno dei cassoni di galleggiamento in particolare sul fianco sommerso appoggiato sul fondale roccioso di cui ancora non è noto lo stato effettivo per operare appunto il sollevamento e la rimozione il più rapidamente possibile dopo il raddrizzamento è meglio attendere la prossima primavera per effettuare l'intera operazione lasciando la nave come sta tuttora trattenuta in sicurezza dalle 70 catene di ancoraggio a terra?
[quote] Attilio Regolo 2013-07-25 12:48
Insomma Maurizio, se la punta della Concordia come tu ritieni è scesa appena di poco più di un metro in oltre un anno e mezzo senza che siano intervenuti gravi fatti corrosivi alle sue strutture ciò vuol dire che in teoria la nave potrebbe rimanere lì in quella disgraziata posizione al limite anche per un altro anno e mezzo senza che sia inficiata la possibilità di operarne con successo in seguito sia il raddrizzamento che il sollevamento?[/quote]
Si, penso di si. Infatti sono d'accordo con il prefetto Gabrielli quando dice che se non c'è certezza di mettere rapidamente in opera i cassoni per il galleggiamento meglio lasciarla ancora coricata. Prima va via meglio è.
Insomma Maurizio, se la punta della Concordia come tu ritieni è scesa appena di poco più di un metro in oltre un anno e mezzo senza che siano intervenuti gravi fatti corrosivi alle sue strutture ciò vuol dire che in teoria la nave potrebbe rimanere lì in quella disgraziata posizione al limite anche per un altro anno e mezzo senza che sia inficiata la possibilità di operarne con successo in seguito sia il raddrizzamento che il sollevamento?
[quote name="Urs Klaeger"][url]http://www.unifi.it/not-3874-monitoraggio-della-costa-concordia-un-anno-dopo.html[/url]
Flessione della nave?
Le rocce di appoggio entrano lentamente nello scafo?
Io non so…[/quote]
Grazie Urs, era esattamente quello a cui mi riferivo. Quindi all'11 gennaio di quest'anno le deformazioni erano sotto controllo. Dove e' possibile trovare un aggiornamento della posizione e cedimenti?
Ma di cosa stiamo parlando? La marea in quel punto del mediterraneo è del tutto trascurabile. Parliamo di 40-50 cm. Basterebbe misurare l'erosione del mare su un qualsiasi scoglio. Direi che la prua è andata giù di una metrata abbondante. Visto con i miei occhi non più di un mese fa. Dopo tutto si parla di un relitto poggiato in modo innaturale sui bassi fondali dell'isola. Normale che si sia deformato. Velocità di deformazione accentuata dal danno prodotto
dall'urto sugli scogli e in buona parte dall'erosione dell'acqua marina. Non scordatevi che il relitto poggia più o meno solo per il suo terzo posteriore
La prua è andata giù. Le fotografie non costituiscono prova visto che sono state scattate con angolazioni e lunghezze focali diverse.
Scialla.
Buona sera Giovanni
Il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e responsabile della triangolazione.
>>> VISUALIZZA
Le ‘topographic prisms’ sono riflettori per misurare i cambiamenti della nave.
Sono movimenti >>> [url]http://www.unifi.it/not-3874-monitoraggio-della-costa-concordia-un-anno-dopo.html[/url]
Flessione della nave?
Le rocce di appoggio entrano lentamente nello scafo?
Io non so…
Saluti Urs
Normalmente, per verificare le deformazioni di un corpo rigido, si usano triangolazioni trigonometriche tra vari ounti di riferimento. Quindi in questo caso andrebbero misurati vari punti lungo la fiancata. Non so se il consorzio T/M l'abbia fatto, ma per noi che stiamo guardando dalla nostra sedia davanti al computer, il livello del mare e' una stima troppo cruda. Come approssimazione successiva, si potrebbero paragonare altre viste di poppa e di fianco durante le stesse date.
[quote name="Urs Klaeger"]Adesso, dopo la Luna piena, la marea è forte. Di più, la Luna è molto vicina alla Terra ma bassa sull’orizzonte (è nell’emisfero Sud).
Le previsioni della marea nei porti italiani per i prossimi 3 giorni >>>
>> [url]http://www.nautica.it/info/maree.htm[/url]
Saluti
Urs[/quote]
Siamo sempre dell'ordine del mezzo metro contrariamente quanto qualcun vuol far credere per mascherare l'effettivo abbassamento della zona di prua di un paio di metri abbondanti -/+ la marea di +/- mezzo metro
Saluti e.m.
Va beh, Ermanno, ammettiamo pure che approssimativamente "ad occhio" sulla base delle due foto peraltro scattate da distanze e angolature diverse la punta della prua sia calata di circa 2,5 metri (venticinque decine di centimetri)+/- 0,5 mt per effetto marea e sia ruotata a sinistra di qualche grado non trovo in questo proprio nulla di eccezionale per un corpo di prua di quasi 100 mt a sbalzo sul fondale e soggetto a fenomeni meteomarini e lieve e inevitabile cedimento strutturale in posizione anomala da ormai oltre un anno e mezzo.
2,5 mt su 100 mt fanno il 2,5%, una deformazione relativa ritengo assolutamente accettabile in relazione al tipo di operazioni da effettuare nel corso del raddrizzamento e assolutamente tranquillizzante rispetto alle ipotesi catastrofistiche riportate fin dai primi mesi dal naufragio.
Adesso, dopo la Luna piena, la marea è forte. Di più, la Luna è molto vicina alla Terra ma bassa sull’orizzonte (è nell’emisfero Sud).
Le previsioni della marea nei porti italiani per i prossimi 3 giorni >>>
>> [url]http://www.nautica.it/info/maree.htm[/url]
Saluti
Urs
[quote name="Urs Klaeger"][quote name="Ermanno Mancini"]...l'oscillazione delle maree in gran parte del mondo è di circa +/- 0,54 mt salvo casi particolari...
[/quote]
>>> …salvo ogni caso reale immaginabile…
Questo valore è il risultato matematico per una copia terra-luna >>>
- nel vuoto intergalattico, senza altri pianete e senza sole
- per una terra liscia sotto uniforma altezza d’acqua, senza continente o isole
La marea della terra solida, delle croste oceaniche e continentali, è di valore massimo quasi uguale, ma con una frequenza non sincrona con la marea oceanica.
Buon giorno
Urs[/quote]
Infatti è un valore medio indicativo per dare l'ordine di grandezza di una generica marea. Detto questo o tutto questo per dire che la prua della nave non è scesa di tre metri o magari 2,50 da quando è naufragata ad oggi?
Ebbene si è scesa e ruotata di qualche grado a sinistra, mò che vogliamo fare?
buona sera
e.m. :-*
[quote name="Ermanno Mancini"]...l'oscillazione delle maree in gran parte del mondo è di circa +/- 0,54 mt salvo casi particolari...
[/quote]
>>> …salvo ogni caso reale immaginabile…
Questo valore è il risultato matematico per una copia terra-luna >>>
- nel vuoto intergalattico, senza altri pianete e senza sole
- per una terra liscia sotto uniforma altezza d’acqua, senza continente o isole
La marea della terra solida, delle croste oceaniche e continentali, è di valore massimo quasi uguale, ma con una frequenza non sincrona con la marea oceanica.
Buon giorno
Urs
Per quanto riguarda le maree, può tornare utile agli interessati la lettura di questo sintetico articolo dove si può dedurre che mediamente l'oscillazione delle maree in gran parte del mondo è di circa +/- 0,54 mt salvo casi particolari.
saluti
https://it.wikipedia.org/wiki/Marea
[quote name="Attilio Regolo"]Ermanno, ho parlato di alcune decine di centimetri non di centimetri come da te riportato nel precedente commento per quanto riguarda, senza voler avere per forza ragione,l'abbassamento della Concordia.
..............
Ti ricordi ad esempio quando l'anno scorso proponevi di sollevare le presunte iniziali 150.000 tonnellate della Concordia con un intreccio di gonfiabili speciali del peso di appena 150 tonns per poi passare poco tempo dopo perlomeno alle 1500 tonns del bacino ...............
Poi hai aggiustato un po' le cose riducendo a circa 50.000 tonnellate il peso della nave da sollevare ma
tu tendi secondo me a scherzare un po' troppo con i numeri.
.....................
Saluti cordiali e buona Domenica.[/quote]
Forse hai perso il filo del ragionamento tenuto conto che si è sviluppato nel tempo e a fronte di informazioni inizialmente scarse,frammentarie man mano affinate con il trascorrere del tempo e con nuove scoperte utili. Inizialmente si parlava di 150.000 tonn. di spinta a fronte della possibilità di inserire anche all'interno dello scafo elementi utili al sollevamento. Poi a fronte dell'impossibilità di attuare questa tecnica si è passati alle circa 70.0000 interamente installate fuori lo scafo scaturite dalla conoscenza,a quel punto del peso effettivo da sollevare, compreso il margine di sicurezza richiesto del 50%. L'intero sistema pesa 260 tonn. cui si è giunti attraverso affinamenti di tecniche e materiali per una spinta complessiva di 69.223,1 tonn. Il bacino ha sempre avuto un peso di 1.400 tonn visto che da subito di è optato per una costruzione in compositi di carbonio in matrice epossidica.
Alcune decine di centimetri non sono alcuni metri, c'è una bella differenza al ribasso, com'è tuo solito fare per minimizzare il gran casino cui si sta assistendo.
Quindi come vedi c'è poco da giocare con i numeri senza dare ragioni o torti a nessuno.saluti Attilio :P
Ermanno, ho parlato di alcune decine di centimetri non di centimetri come da te riportato nel precedente commento per quanto riguarda, senza voler avere per forza ragione,l'abbassamento della Concordia.
Come al solito tendi a ridurre o amplificare i numeri perlomeno secondo ordini del dieci commettendo errori imperdonabili di valutazione e informazione.
Ti ricordi ad esempio quando l'anno scorso proponevi di sollevare le presunte iniziali 150.000 tonnellate della Concordia con un intreccio di gonfiabili speciali del peso di appena 150 tonns per poi passare poco tempo dopo perlomeno alle 1500 tonns del bacino aggiuntivo a fronte della svariate decine di migliaia di tonnellate di ferro e cemento utilizzaste dal progetto T/M?
Poi hai aggiustato un po' le cose riducendo a circa 50.000 tonnellate il peso della nave da sollevare ma
tu tendi secondo me a scherzare un po' troppo con i numeri.
Io non pretendo certo di avere conoscenze progettuali approfondite e di dettaglio sulla rimozione della Concordia come le tue ma alcune idee le ho sempre coerentemente espresse senza per queste ritenere di avere sempre e comunque ragione preferendo spesso nel dibattito dare ragione o torto ai miei interlocutori nel blog ma riportando sempre le mie osservazioni o controdeduzioni.
Saluti cordiali e buona Domenica.
[quote name="Luca Mattera"]Le foto? Ma la sapete la distanza del livello del mare tra bassa e alta marea quando raggiunge il suo culmine?
Corrosione? zinco protezione elettrochimica da corrosione; in caso di danneggiamento dei primi due strati superficiali verrebbe allo scoperto il metallo del pezzo; si formerebbe allora coppia galvanica tra Me e Zn; ma lo zinco ha un'elettronegatività molto bassa e si comporterebbe da anodo, corrodendosi al posto del metallo da proteggere.[/quote]
MI documenterò stia sereno. in ogni caso è dell'ordine di tre metri tra alta e bassa a quelle latitudini?
saluti :-*
[quote name="Attilio Regolo"]Ha ragione Antonio Malanima, si fa un gran discettare sull'abbassamento o meno di qualche decina di centimetri della prua di un bestione navale di decine e centinaia di metri semiaffondato in posizione innaturale e schiacciato su se stesso da oltre un anno e mezzo e oberato anche di pesi aggiuntivi rischiando di perdere di vista il vero grande problema in questione e cioè sull'opportunità o meno di operare al più presto possibile almeno il raddrizzamento della nave sul fondale artificiale ormai praticamente completato.
Personalmente e l'ho già espresso più volte sono per l'effettuazione rapida di questa fondamentale fase propedeutica alle altre del sollevamento e della rimozione.
Con la nave di nuovo in piedi si può respirare un po' e ragionare meglio sul da farsi bloccando sul nascere il pericolo di cedimento disastroso per deformazione strutturale.[/quote]
Tu devi sempre dare ragione o torto a qualcuno! Ma invece di dar ragioni o togliere ragione perchè non ragioni un pò di tuo? Ma che decina di centimetri un corno? Ma dico gli occhietti per vedere due linee, diconsi due di numero li tieni?
La prua è a sbalzo la pancia sospesa nel nulla ma come fai a sostenere una cosa del genere e parlare di centimetri che, per un "bestione" come dici tu, sono il niente?
saluti :P
[quote name="Franco Pepe"][quote name="Antonio Malanima"]Certo avete proprio voglia di dire e ridire su tutto.
Se non erro i movimenti della nave, in tutte le direzioni, sono monitorate da strumentazione di rilievo fissa (indipendente dalle maree) messa a disposizione dall'Università di Firenze.
Forse, prima di avventurarsi in sentireri scoscesi, sarebbe il caso di chiedere i dati ufficiali e commentarli (eventualmente).
Un saluto
Fabio[/quote]
Ho una tale fiducia negli organi ufficiali, che non mi stupirei riportassero che la nave non è mai affondata !
Le foto (se autentiche e in epoca digitale ...) sono invece inequivocabili per quanto sia da valutare l'effetto marea, la risacca del vento, il moto ondoso ecc.
Ovvio tuttavia, che la Concordia si sia abbassata sia per effetto del peso aggiunto (zero nella prima foto, qualche migliaio di ton in quella recente), sia per l'assestamento sugli scogli, pesantemente penetrati nella fiancata sommersa anche a causa delle mareggiate dei mesi scorsi.
Non va infine dimenticato che (se la memoria non mi inganna) tra l'appoggio anteriore e la prua ci sia uno sbalzo di 90 metri, quasi 1/3 della lunghezza della nave, questo oltre a rappresentare un notevole peso sospeso ha anche un non trascurabile effetto leva. Mi pare poco credibile la flessione di 2 metri al centro, questo perché essendo il lato opposto sospeso nel vuoto, la nave si sarebbe spezzata in due.[/quote]
Va tutto bene pepe ma la differenza che c'è tra una tavola poggiata su due sassi messa di piatto e la medesima messa di coltello la conosciamo? La nave s'è piegata per lo stesso identico motivo ed altri in aggiunta, quindi è piegata!
ciao :P
[quote name="Alessandro Brizzi"]... il peso dei cassoni con conta?[/quote]
Ma no chi l'ha detto che pesano? E le catene? E le contro carene? e le travi guida serbatoio? e gli strands jacks? Mica pesano ste cose alessandro! Ma che diamine.
caio :P
Questa tifoseria da stadio inizia a darmi noia. Certo che la prua è andata giù. Dopotutto tra il bulbo di prua ed il primo appoggio sui solidi fondali della Gabbianara ci sono circa 150 metri...non so' se queste informazioni siano note a tutti :P In queste condizioni mi sembra normale che lo scafo abbia subito una deformazione rispetto al primo incaglio.
Concordo con il comunicato del cantiere M/T ...che queste deformazioni siano normali e che non compromettono l'esito del recupero così come da loro elaborato.
Quello che mi lascia perplesso è che nessun annuncio è stato fatto dalla proprietà Carnival-Costa, quella che dà il lavoro alla T/m, alle parole del prefetto Gabrielli. Il cantiere continua a fare il suo lavoro, ma la proprietà continua a tacere. Chiacchere ma nessun documento scritto.
Evidentemente ci considerano una Banana Republic.
Le foto? Ma la sapete la distanza del livello del mare tra bassa e alta marea quando raggiunge il suo culmine?
Corrosione? zinco protezione elettrochimica da corrosione; in caso di danneggiamento dei primi due strati superficiali verrebbe allo scoperto il metallo del pezzo; si formerebbe allora coppia galvanica tra Me e Zn; ma lo zinco ha un'elettronegatività molto bassa e si comporterebbe da anodo, corrodendosi al posto del metallo da proteggere.
[quote name="Antonio Malanima"]Certo avete proprio voglia di dire e ridire su tutto.
Se non erro i movimenti della nave, in tutte le direzioni, sono monitorate da strumentazione di rilievo fissa (indipendente dalle maree) messa a disposizione dall'Università di Firenze.
Forse, prima di avventurarsi in sentireri scoscesi, sarebbe il caso di chiedere i dati ufficiali e commentarli (eventualmente).
Un saluto
Fabio[/quote]
Ho una tale fiducia negli organi ufficiali, che non mi stupirei riportassero che la nave non è mai affondata !
Le foto (se autentiche e in epoca digitale ...) sono invece inequivocabili per quanto sia da valutare l'effetto marea, la risacca del vento, il moto ondoso ecc.
Ovvio tuttavia, che la Concordia si sia abbassata sia per effetto del peso aggiunto (zero nella prima foto, qualche migliaio di ton in quella recente), sia per l'assestamento sugli scogli, pesantemente penetrati nella fiancata sommersa anche a causa delle mareggiate dei mesi scorsi.
Non va infine dimenticato che (se la memoria non mi inganna) tra l'appoggio anteriore e la prua ci sia uno sbalzo di 90 metri, quasi 1/3 della lunghezza della nave, questo oltre a rappresentare un notevole peso sospeso ha anche un non trascurabile effetto leva. Mi pare poco credibile la flessione di 2 metri al centro, questo perché essendo il lato opposto sospeso nel vuoto, la nave si sarebbe spezzata in due.
... il peso dei cassoni con conta?
Ha ragione Antonio Malanima, si fa un gran discettare sull'abbassamento o meno di qualche decina di centimetri della prua di un bestione navale di decine e centinaia di metri semiaffondato in posizione innaturale e schiacciato su se stesso da oltre un anno e mezzo e oberato anche di pesi aggiuntivi rischiando di perdere di vista il vero grande problema in questione e cioè sull'opportunità o meno di operare al più presto possibile almeno il raddrizzamento della nave sul fondale artificiale ormai praticamente completato.
Personalmente e l'ho già espresso più volte sono per l'effettuazione rapida di questa fondamentale fase propedeutica alle altre del sollevamento e della rimozione.
Con la nave di nuovo in piedi si può respirare un po' e ragionare meglio sul da farsi bloccando sul nascere il pericolo di cedimento disastroso per deformazione strutturale.
[quote name="Daniela Robasto"]non si vuole polemizzare. La prima foto sarà di poco tempo dopo il naufragio, quindi lo scafo è ancora ruotato, la seconda foto è di adesso. I due punti rossi sono le C di costa concordia, il rettangolo rosso è quella apertura subito sotto che ha lo scafo. La distanza dal pelo libero dell'acqua è molto ridimensionata. Di quanto sostengono si sia abbassata la prua in quest'anno di lavori, però non mi esprimo non avendo elementi. E' abbastanza ovvio, che però questo punto possa essere sceso avendo la prua una momento di inerzia molto più piccolo del resto dello scafo. P.S. la seconda foto ha il logo del Giglio news, presumo sia di una webcam? ha un link specifico per poterla utilizzare per buttare l'occhio nell'avanzamento lavori? Perchè di quelle che trovo io, una è costantemente sporca e fuori fuoco, l'altra si vede bene abche se in piccolo.[/quote]
Nessuna polemica la geometria non è una opinione. E' inconfutabile che le due posizioni sono diverse a prescindere dal punto di presa delle foto che sono entrambi frontali. Mentre la "C" subisce errori di parallasse , errori di prospettiva dell'obiettivo, per la posizione laterale della stessa più distante rispetto alla prua dal punto di presa della foto. Del resto la foto di raffronto l'ho scattata personalmente proprio per fissare la posizione di certi punti noti. Volendo si può anche ragionare su scatti effettuati dalla collina in posizione longitudinale. Da questa si osserva anche un decisa pendenza di tutto lo scafo che è in discesa verso prua. In settimana piazziamo un teodolite sulla banchina e vediamo che dice no?
Saluti :P
La nave è ruotata di 3° a sinistra ed affondata per circa 2.50. Al centro ha una deformazione da flessione ( freccia d'inflessione) di circa 2,00 mt.
[quote name="Antonio Malanima"]Certo avete proprio voglia di dire e ridire su tutto.
Se non erro i movimenti della nave, in tutte le direzioni, sono monitorate da strumentazione di rilievo fissa (indipendente dalle maree) messa a disposizione dall'Università di Firenze.
Forse, prima di avventurarsi in sentireri scoscesi, sarebbe il caso di chiedere i dati ufficiali e commentarli (eventualmente).
Un saluto
Fabio[/quote]
Provi lei a chiederli, quando li ha ci li fa avere, grazie!
e.m. :P
Certo avete proprio voglia di dire e ridire su tutto.
Se non erro i movimenti della nave, in tutte le direzioni, sono monitorate da strumentazione di rilievo fissa (indipendente dalle maree) messa a disposizione dall'Università di Firenze.
Forse, prima di avventurarsi in sentireri scoscesi, sarebbe il caso di chiedere i dati ufficiali e commentarli (eventualmente).
Un saluto
Fabio
non si vuole polemizzare. La prima foto sarà di poco tempo dopo il naufragio, quindi lo scafo è ancora ruotato, la seconda foto è di adesso. I due punti rossi sono le C di costa concordia, il rettangolo rosso è quella apertura subito sotto che ha lo scafo. La distanza dal pelo libero dell'acqua è molto ridimensionata. Di quanto sostengono si sia abbassata la prua in quest'anno di lavori, però non mi esprimo non avendo elementi. E' abbastanza ovvio, che però questo punto possa essere sceso avendo la prua una momento di inerzia molto più piccolo del resto dello scafo. P.S. la seconda foto ha il logo del Giglio news, presumo sia di una webcam? ha un link specifico per poterla utilizzare per buttare l'occhio nell'avanzamento lavori? Perchè di quelle che trovo io, una è costantemente sporca e fuori fuoco, l'altra si vede bene abche se in piccolo.
Le foto proposte non sono confrontabili perchè scattate da diverse posizioni e con diverse angolazioni. Si può stimare comunque che da giugno 2012 a giugno 2013 la nave sia scesa di circa 50cm senza calcolare le maree.
[quote name="Daniela Robasto"][quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Attilia Rum"]Come la solito si apre bocca e le si dà fiato!!! Ma dove cavolo è scesa!![/quote]
Signora ci mettiamo daccordo per un - 3.00 in basso chiavi in mano? Ne diamo, diciamo, +/- 50 cm alle maree totale netto concordato 2 metri e 50 +/- e non ne parliamo più?
http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/prua200713.gif[/quote]
però guardi da dove inizia la scritta Costa Concordia sulla prua. La distanza dall'acqua della lettera C.[/quote]
Signora la "C" è tonda, di lato ed inganna.Lo spigolo della linea di prua e dritto e geometricamente definito quindi molto più facile da apprezzare. In settimana vengo al Giglio e ne parliamo okei?
saluti 8)
[quote name="Ermanno Mancini"][quote name="Attilia Rum"]Come la solito si apre bocca e le si dà fiato!!! Ma dove cavolo è scesa!![/quote]
Signora ci mettiamo daccordo per un - 3.00 in basso chiavi in mano? Ne diamo, diciamo, +/- 50 cm alle maree totale netto concordato 2 metri e 50 +/- e non ne parliamo più?
http://www.giglionews.it/images/stories/allegati/prua200713.gif[/quote]
però guardi da dove inizia la scritta Costa Concordia sulla prua. La distanza dall'acqua della lettera C.
[quote name="Attilia Rum"]Come la solito si apre bocca e le si dà fiato!!! Ma dove cavolo è scesa!![/quote]
Signora ci mettiamo daccordo per un - 3.00 in basso chiavi in mano? Ne diamo, diciamo, +/- 50 cm alle maree totale netto concordato 2 metri e 50 +/- e non ne parliamo più?
Come la solito si apre bocca e le si dà fiato!!! Ma dove cavolo è scesa!!