Ci sono notizie che nella loro apparente semplicità, illustrano invece un momento di grande significato per la vita di un paese e della sua comunità.
La notizia “L’ultimo raglio del somaro” è certamente una di queste; lo testimoniano i numerosi commenti giunti alla vostra Redazione a riguardo.
Ricordi e racconti che - protagonista questo simpatico animale - richiamano eventi e circostanze che fanno parte della storia stessa dell’Isola.
Una notizia quindi profondamente significativa, che non poteva trovare migliore raffigurazione nei ricordi che l’animo sensibile dell’amico Tonino ha raccolto nella sua ultima bellissima poesia, trasmettendoci e facendoci condividere tutta la sua emozione.
Nell’implorazione “Non ci lasciare” credo ci sia racchiusa tutta la tristezza di questo evento, che rappresenta un pezzo di storia dell’Isola che se ne va.

VÀ – SSÙ
di Tonino Ansaldo

Non ci lasciare,
caro fido asino d’amare.

Non ci lasciare,
derisa bestia, dal tuo modo fesso
l’unico che il pendio di coti solca
vietato ad altri l’accesso.

Non ci lasciare,
pieno sempre di fieno
e d’uva in groppa
quel che porti
presto sarà vita e nettare
in una coppa.

Non ci lasciare,
nel giorno dell’unico Patrono
sei oggi ridicolo corsiere
a te sopra
fantini e rioni, bambini e bandiere.

Non ci lasciare,
mite sguardo e pio
che noi tutti dobbiam copiare.

Non ci lasciare,
storia d’un isola
leggenda d’un mestiere antico
fratello dell’ansonaco vino.

Ed ascoltalo ancora
mentre ti bastona
e rozzo con amor comanda … và – ssù.