Resort Punta Fenaio: soggiornare in un faro all'Isola del Giglio
Godere la pace di un'isola soggiornando in un faro davanti ad uno straordinario tramonto su Montecristo e la Corsica faceva parte dei sogni romantici di ogni innamorato, raccontati soltanto nei libri o in qualche bel film.
Da qualche giorno invece quel sogno può diventare realtà, sulla punta all'estremo nord dell'Isola del Giglio, nel meraviglioso scenario del Resort Punta Fenaio. Un vero faro della Regia Marina di fine '800 trasformato in uno straordinario Resort sospeso tra cielo e mare.
Camere e Suite, autentici gioielli incastonati su uno scoglio in un'atmosfera magica, affascinante e di impareggiabile bellezza. Giornate rilassanti, tramonti infuocati, serate inebrianti.
E' la scommessa imprenditoriale di Mario Pellegrini e Paola Pini a cui volentieri concediamo il nostro spazio, come facciamo sempre a tutti coloro che sull'isola iniziano una nuova impresa commerciale, e a cui rivolgiamo fin da ora, insieme ai ragazzi del loro staff, i migliori auguri di buon lavoro.
Per maggiori informazioni sulla struttura: www.farodipuntafenaio.it
Io, invece, sono d'altro parere. Infatti, siccome ebbi a scrivere, a suo tempo, ossia, quando, dismesse le loro tradizionali funzioni, i due fari e le loro pertinenze, dvennero messe all'asta, avrei preferito, che profittando del diritto di prelazione, a pari prezzo della migliore offerta d'acquisto, il Comune, mettendosi, naturalmente in contatto con i Ministeri competenti in materia, e ricercando gli opportuni finanziamenti, almeno uno lo "facesse suo", per destinarlo ad Osservatorio astronomico e, magari, anche a Centro di studi e specializzazione in materi. Questo, come ebbe a dirmi l'ormai scomparsa Astrofisica fiorentina, Margherita Hack (che se ne intendeva), nel corso di un viaggio in treno, da Trieste, ove era Direttrice del locale Osservatorio astronomico, a Roma, avrebbe dato lustro all'isola dal punto di vista scientifico, ne avrebbe fatto meta di visite scolastiche e turistiche, nonché di Gruppi d'"osservazione", provenienti dall'Italia e dal resto del Mondo, avrebbe procurato lavoro stabile ed opportunità di proseguimento, attraverso una, specifica, "Scuola superiore" di valenza nazionale, alternativa o complementare, di specializzazione, rispetto a quelle in essere a Grosseto, per i giovani del Giglio, oltre a diventare luogo di residenza stabile, per gli addetti ai lavori, ovvero di "foresteria" per i visitatori.
Un sogno che si è avverato.