La suddetta lapide fu ripristinata sul molo nel 1982, al posto di una identica che, anticamente, era posta sopra la porta dell'Ufficio di Sanità Marittima che si trovava in cima al primo braccio dell'attuale molo in fase di allungamento e che, all'epoca, là terminava. Il testo latino della lapide, che qui proponiamo tradotto, è molto bello perché testimonia il noto interesse per i Gigliesi del Granduca, che restaurò il molo con denaro di tasca propria ("pecunia sua") preoccupato di proteggere le loro barchette ("tutandis cymbis"):
FERDINANDO III GRANDUCA DI TOSCANA
SU RICHIESTA DEGLI ISOLANI
CHE SI GUADAGNANO DA VIVERE PRINCIPALMENTE CON LA PESCA
IL MOLO DEL PORTO ROVINATO DAL TEMPO
E PER PROTEGGERE LE BARCHETTE ORMAI INADEGUATO
RESTAURO' CON DENARO DI TASCA PROPRIA
NELL'ANNO DEL SIGNORE 1796
Ritengo doveroso, anche a nome del Circolo Culturale Gigliese, ringraziare pubblicamente l'amico Umberto Togni per questa ulteriore prova di affetto alla nostra isola, per la sua preziosa, gentile, generosa e professionale disponibilità, che arricchisce tutti noi.
Dr. Armando Schiaffino - Presidente Circolo Culturale Gigliese
P.S. nelle foto allegate:
1) la lapide restaurata da Umberto Togni (foto gentilmente scattata dal sig. Giuseppe Modesti)
2) una immagine ormai quasi "storica" di un momento della cerimonia di ripristino della lapide, il 1° Maggio 1982.
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