Sabato 5 Novembre si è tenuta una riunione nella sala consiliare del Municipio a Giglio Castello aperta a tutta la popolazione, per vagliare le varie proposte finalizzate all'organizzazione di un'eventuale manifestazione da svolgersi il 18 Novembre prossimo (Festività di San Mamiliano dei Turchi, patrono dell'isola) in piazza della Rocca o comunque alle strategie per rientrare in possesso della Rocca stessa. L'esigenza della popolazione gigliese di riappropiarsi dello storico monumento viene dal fatto che, oltre ad essere una bella e imponente rocca, è l'unico stabile adatto per dimensioni ad accogliere i vari reperti archeologici marini e terrestri sparsi nelle varie città della Toscana che fanno parte del nostro passato, della nostra cultura e della nostra storia. Inoltre l'edificio potrebbe diventare anche la sede sia della ProLoco che del neonato “Comitato per la Valorizzazione di Giglio Castello” visto che da poco il centro abitato isolano fa parte anche dei ”Borghi più belli d'Italia”. La fortezza, eretta nel tredicesimo secolo dal dominio Pisano, è stata nei vari secoli teatro di vari avvenimenti difensivi, diventando infine dimora delle forze armate: Carabinieri, Guardia di Finanza e soprattutto Aeronautica militare per essere poi disabitata, dimenticata e parzialmente venduta a privati cittadini. Il monumento è di proprietà del Demanio dello Stato, il quale ha demandato la gestione alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Siena che, con la direzione dei lavori dell'architetto Sig.ra Maioli, cura il restauro conservativo da più di venti anni. Alla richiesta ufficiale dell'attuale Sindaco verso l'architetto Maioli volta a rientrare in possesso del monumento anche parziale, la risposta è stata che prima del passaggio al Comune o chi per esso, occorre eseguire la messa in sicurezza di tutto l'impianto elettrico per un importo pari a 3.000.000 – 3.500.000 Euro che sono difficilmente reperibili. In onore della verità nella riunione è emerso anche che nel recente passato il Comune ha avuto in consegna parte della Fortezza restaurata fra cui la chiesina dove si è esibito anche il Coro dell'Isola per diventare poi nel tempo magazzino della Protezione Civile facendo così irritare il funzionario della Soprintendenza che ha riassegnato il completo possesso della Fortezza alla Soprintendenza stessa. La riunione si è conclusa con la determinazione di riunire i tre enti interessati (Demanio, Soprintendenza e Comune) prima di organizzare un'eventuale manifestazione, al fine di addivenire ad un accordo anche con un impegno economico da parte del Comune stesso.
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