Leonardo Marras scrive ai sindaci una lettera aperta sulle criticità del disegno di Legge per la riorganizzazione delle Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni dei Comuni
"Limitato fortemente il ruolo di moltissimi Comuni"
Il presidente della Provincia, Leonardo Marras, ha inviato una lettera aperta ai sindaci del territorio per denunciare le conseguenze che produrrà a livello locale il disegno di legge sulla riorganizzazione delle Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni.
“Nel tentativo di riformare le Province – dichiara Leonardo Marras – il disegno di Legge opera uno svuotamento dell'istituzione, spogliandola delle funzioni esercitate, in violazione degli articoli 5, 117, 118 e 119 della Costituzione. La distribuzione delle funzioni sottratte alla Provincia, tra amministrazione regionale, Comuni singoli e Unioni di Comuni, determinerà lo snaturamento della Regione che perderà il carattere di ente di legislazione e programmazione. Sul territorio mancherà il ruolo di coordinamento e di assistenza tecnica che la Provincia garantisce oggi ai Comuni più piccoli, con dispersione dell'importante patrimonio di risorse umane- del quale non è dato sapere la modalità di riorganizzazione - e con conseguenze economiche per i cittadini, in quanto verranno meno una serie di economie di scala, proprio quando mentre il sistema provinciale ha più bisogno”.
“L'altra questione – continua Marras – è che il disegno di legge assegnato alla Commissione Affari Istituzionali, e sul quale il governo ha chiesto di poter usufruire della procedura d'urgenza, presenta gravi criticità in termini di modalità elettive e decisionali, prevedendo che il presidente del futuro ente di area vasta, sia eletto dall'assemblea di sindaci secondo il seguente criterio: il voto del sindaco del comune con popolazione minore ha valore 1, mentre il valore del voto degli altri sindaci è determinato dal risultato della divisione tra popolazione del comune che si rappresenta e il numero di abitanti del comune con popolazione minore.
Nel futuro Consiglio provinciale di Grosseto, inoltre, sarebbero rappresentati solo il comune capoluogo e Follonica e i sindaci che a turno svolgeranno il ruolo di presidente delle Unioni dei Comuni dell'Amiata grossetana, delle Colline Metallifere e delle Colline del Fiora.
Nella norma niente viene previsto in merito alle modalità decisionali in seno agli organi, ma è chiaro che se fosse adottato tale sistema tutte le decisioni e le attività del nuovo ente risentirebbero di questa impostazione e risponderebbero alla medesima logica.
Sperando di aver sollevato un problema sentito e al fine di salvaguardare l'intero sistema delle autonomie della nostra provincia, invito tutti i sindaci a riflettere. Da parte nostra ci siamo fatti carico di sollevare queste criticità nelle sedi regionali e nazionali delle nostre associazioni e verso i parlamentari eletti in provincia al fine di favorire modifiche sostanziali ad una impostazione che, oltre a svuotare I'ente Provincia e creare confusione amministrativa e finanziaria tra amministrazioni comunali e Regione, limiterebbe fortemente il ruolo di moltissimi Comuni del nostro territorio.
Riordino Province: lettera aperta ai Sindaci
Autore: Provincia di Grosseto
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