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Sono tornato, dopo molti anni al Giglio, dove ho vissuto per quasi 8 anni e sono stato felicissimo di ritrovare posti ed amici che non vedevo da anni, come se li avessi lasciati ieri. L'isola come sempre è bellissima e suscita tanta nostalgia per chi l'ha vissuta per anni come Gigliese, anche se d'adozione. Ovviamente tutti quelli che ho rivisto erano invecchiati e portavano il peso dell'età anche se con naturale dignità e accettazione.
Con un gruppo di amici più stretti ho partecipato ad una cena di ricordi al Saraceno offerta dalla gentile proprietaria Giovanna Rum a cui debbo un grazie di cuore. A seguire c'è stata una proiezione di vita Gigliese di 30 anni fa con commenti e tanta nostalgia. Tutto questo per dire che amo assieme a mia moglie il Giglio.
Quello che ho trovato però di negativo è stata la trasformazione di Giglio Porto in una sorta di suk arabo a causa dell'eccessivo spazio occupato dai Totem e dagli stendini all'esterno dei negozi e dai tavoli dei Bar e dei Ristoranti che hanno praticamente ridotto il lungomare calpestabile ad uno stretto corridoio con difficoltà di passaggio per pedoni, carrozzine e handicappati in carrozzella. Praticamente il passeggio sul lungomare si fa in fila indiana.
E' ovvio che i commercianti cerchino di esporre le loro merci più possibile sulla strada, ma ci deve essere un limite che lasci il transito a chi deve passeggiare con spazi adeguati e sopratutto consenta il transito ad eventuali mezzi di soccorso e di emergenza e a chi abita nelle abitazioni del lungomare e deve entrare e uscire da casa senza dover fare lo slalom tra espositori, sedie e tavoli. Penso che la bellezza del Giglio Porto sia anche data da una tranquilla maniera di vivere la vacanza da parte dei forestieri nel non sentirsi intruppati e incolonnati a seguito dell'esiguo spazio disponibile, ma fermarsi saltuariamente ad ammirare il porto, il mare, i negozi, i menù dei ristoranti e a chiacchierare con chi si incontra.
Capisco che trovare il giusto equilibrio che consenta a tutti di godere dell'Isola non è facile, ma credo che migliorare alcune criticità servirebbe ad aumentare la presenza al Giglio di meno "carte unte" e più amanti dell'isola in vacanza per anni ed anni.
Un grazie a tutti quelli che si sforzano di conservare la bellezza dell'Isola del Giglio e del suo mare.
Anch’io sono stato al Giglio dopo quasi vent’anni ma non ho visto nessun suk, anzi, i negozi pieni di banchetti all’esterno con merce e souvenir mi sono piaciuti molto. Sono invece rimasto deluso dalla grande quantità di automobili e persone al Campese.